OK, oggi (un giorno a caso) apro una bella rubrica sui film ad argomento religioso.
E con questo non intendo solo quelli giustamente dedicati al nostro Onnipotente e Misericordioso Signore Satana Lucifero Belzebù, ma anche quelli sulla sua controparte malvagia Dio.
Perché non so se ve ne siete accorti, ma siamo tornati negli anni ’40. Sta rapidamente tornando di moda il film di propaganda, ed esistono diverse case di produzione specializzate in pellicole che si fanno aperte portatrici di valori cristiani.
Al momento, il caso mediaticamente più noto ed economicamente più redditizio è Fireproof, storia di un matrimonio da salvare interpretata da Kirk Cameron, l’ex mitico protagonista di Genitori in blue jeans oggi ambasciatore del nemico. Un bel $30 milioni di incassi – più di The Wrestler, per fare un esempio. Ma ci sono capolavori annunciati in arrivo.
Tra le suddette case specializzate c’è la Faith Films, che si distingue per essere partner della famigerata Asylum, la quale meriterebbe un post a parte. Quest’ultima è infatti un’ormai nota compagnia specializzata in plateali rip-off, scopiazzature a bassissimo budget di film famosi che giocano sui confini della legalità per ingannare gli spettatori più superficiali (titoli esempio: Snakes on a Train, Transmorphers, The Da Vinci Treasure…). L’accordo con la Faith aggiunge a tale formula una letale iniezione di morale cristiana. Insomma, un’accoppiata che ci riporta ai magici tempi in cui Ed Wood si faceva finanziare Plan 9 From Outer Space dalla Chiesa Battista.
Il film di oggi non è strettamente della Faith Films, ma è stato girato un pelo prima dell’accordo tra le due case, e in quanto tale risente pesantemente del suo influsso morale permettendosi però ancora di dare un colpo al cerchio e uno alla botte con qualche deviazione “osé” più commerciale.
The Day the Earth Stopped si rifà ovviamente a Ultimatum alla Terra (in originale The Day The Earth Stood Still), ed è una specie di kolossal rispetto al progetto medio Asylum.
La star è C.Thomas Howell, indimenticato protagonista di cult assoluti come The Hitcher e Soul Man, qui addirittura anche in cabina di regia, e c’è persino un piccolo ruolo per Judd Nelson. In questo caso poi il film di partenza (e intendo ovviamente il remake con Keanu Reeves, non l’originale) era una discreta puttanata, per cui c’è ben poco da rovinare.
La primissima inquadratura, dopo che sui titoli di testa una flotta di spermatozoi volanti si dirige in massa verso la Terra, è per una coniglietta di Playboy che si aggira nuda per la foresta con tette al vento e sguardo smarrito: 1 – 0 per la Asylum.
Dopodiché uno staticissimo robot in CGI, probabilmente lo stesso già usato in Transmorphers, atterra in svariate parti del globo, e se ne sta lì bello impalato.
I militari, tra cui Josh (il nostro C.Thomas Howell), vanno subito nel panico. Si recano nella foresta, ci trovano sia la donna nuda che il suo probabile compagno, un uomo nudo e molto losco, e li catturano. Da qui in poi l’uomo nudo verrà sostanzialmente ignorato, e ci si concentrerà sulla donna nuda, una specie di versione siliconata di Angelina Jolie.
Azzeccatissimo cambio di sesso a parte, da qui in poi la trama ricalca abbastanza fedelmente l’originale.
La donna nuda – che a puro scopo motori di ricerca continuerò a chiamare “donna nuda” anche se nel frattempo ahimè l’hanno provvista di vestiti – dichiara di far parte di una razza aliena intenzionata a distruggere il nostro pianeta (entro 666 minuti!), a meno che non le mostriamo “il valore della nostra umanità”, che giustamente lei di suo ha già mostrato abbastanza.
Josh quindi la fa scappare dai militari che la vogliono trombare in massa analizzare psico-medico-scientificamente, poi con commovente umiltà le spiega “io non sono un filosofo, non so cosa dirti sul valore dell’umanità… dovresti chiedere al nostro Presidente, lui è una persona saggia, io sono solo un uomo semplice…”. La donna nuda probabilmente ha capito che si riferisce ancora a Bush, per cui non batte ciglio.
E proprio su suggerimento del Presidente che in quel momento stava parlando alla radio, il nostro uomo semplice decide di portarla – avete indovinato – in chiesa. E qui scatta la scena chiave.
In chiesa mi ti inquadrano due persone due: una MILF con neonato, e una ragazzotta caruccia col rosario in mano che prega con rispetto. Il messaggio è chiaro: “Ehi! In chiesa non ci vanno solo i vecchi! C’è anche della patata del potenziale materiale da matrimonio!” La donna nuda si incuriosisce.
Josh ferma la ragazza e le chiede del parroco. “Non c’è, come ha saputo degli incidenti è schizzato al volo ad aiutare le persone bisognose”, gli risponde lei.
Il resto è da manuale del mercoledì pomeriggio di Canale 5.
Lui chiede a Donna Nuda “Com’è il tuo pianeta?”. Lei gli mette una mano sulla fronte e gli proietta telepaticamente alcuni screensaver di Windows con i colori iper-saturati.
Dopodiché i nostri eroi scattano alla ricerca del parroco, e si imbattono nella seguente scena: in mezzo alla strada, ma proprio nel centro, c’è una donna incinta che sta male, e Judd Nelson sudato e preoccupato. La donna sta per partorire. Josh scende ad aiutarli. La donna, tra atroci sofferenze, partorisce. Judd Nelson si agita un casino. Il bambino nasce e sta bene. Ma la madre muore. Judd Nelson si dispera con commovente intensità. Donna Nuda apre la bocca a “o”: è il segnale che probabilmente ha capito qualcosa. Donna Nuda unisce le mani a triangolo in un gesto che evidentemente non è universale, perché non si tratta di improvvisa attrazione lesbo-necrofila: c’è una gran luce, e improvvisamente la donna morta risorge.
Donna Nuda, come anticipato dal precedente cambio di espressione, dichiara “ora capisco cosa rende speciali voi umani”. Cosa? Cosa rende speciali noi umani? La riproduzione??? Ma se non ci distingue nemmanco dagli animali. Voi alieni cos’avete, la cicogna??? Bah.
Ad ogni modo, le chicche sarebbero ancora tantissime, ed è inutile raccontarvelo tutto: sappiate giusto che da qui in poi diventa infinitamente più adrenalinico, commovente e sensato della sua controparte hollywoodiana.
Mi ha convertito alla causa?
No. Però la prossima volta se in discoteca c’è solo della braga un salto in chiesa lo provo a fare.
Lo voglio vedere entro tre giorni!!!!