C’è quella scena di Anything Else in cui Woody Allen esce da un qualche posto con Jason Biggs e gli dice: Hai sentito quel tizio? Gli siamo passati accanto e lui ha bisbigliato “gli ebrei sono la causa di tutte le guerre”. Non so perché mi passi per la testa in questo particolare momento. Sono qui a parlarvi d’altro: il nuovo film di Mel Gibson. Il trailer.
httpv://www.youtube.com/watch?v=qvRdGKxsmD8
Suppongo vi ricordiate la scena di Goldeneye in cui Famke Janssen (all’esordio) ha un orgasmo mentre falcia settanta persone con un mitra. Ok, quello è il mio passaggio dall’adolescenza alla post-adolescenza. Il principale responsabile della mia crescita sessuale in altre parole è Martin Campbell, un principe del mestiere di regista che lavora poco e bene all’interno del blockbuster americano più becero. A lui si deve appunto la miglior mossa su 007 dai tempi di Sean Connery, un film tanto riuscito e coinvolgente da giustificare ben tre seguiti con Pierce Brosnan (dieci anni dopo la produzione ha capito cosa non andava, trombato Brosnan, ripreso Martin Campbell e cagato fuori un bel ritorno come Casino Royale). In mezzo ci son stati i due Zorri di Banderas, quella cosa di Angelina Jolie sponsorizzata Unicef (non ho avuto il coraggio) e soprattutto Vertical Limit, uno dei massimi vertici del crossover tra alpinismo e masturbazione –il protagonista era Chris O’Donnell, la donna più donna era Robin Tunney. Uno dei film che mi sono visto più volte in vita, anche solo per dare una ripassata a Scott Glenn coi capelloni. OK, prima di tutte ‘ste cose –e persino prima di Fuga da Absolom, se vogliamo- Martin Campbell aveva diretto una miniserie televisiva intitolata Edge Of Darkness, e a dar retta ai tabloid se ne sta andando in giro dal 2002 a menarla col fatto che sta lavorando a una rendition per il grande schermo.
La quale, in sostanza, è diventata una realtà. Mel Gibson piange una figlia defunta, viene mobbato un po’ e inizia a fare il culo a tutti. Sembra un po’ una di quelle cose noir-revansciste tipo Payback, tranne che Mel ha il viso scavato come una quercia, non ci sono battutine sceme e al posto di Gregg Henry c’è Ray Winstone. Numero di automezzi demoliti più o meno identico. Risultato?
Per così dire. Naturalmente il film è in arrivo anche da noi, ma con calma. Per il momento il sito di 01 Distribution ci omaggia della sola traduzione del titolo (che sarà letterale: Fuori Controllo) e le aspettative di attesa vanno intorno al paio di mesi. I WANT TO BELIEVE. Non vi basta? Il prossimo film di Campbell, con buona probabilità, sarà Lanterna Verde.
Sembra un incrocio tra Death Sentence e quel film dove Kiefer Sutherland trucidava la figlia a Sally Field.
… e sento un vago retrogusto di “Commando”, se Alyssa Milano non avesse imparato la lezione al primo giro.
non è necessario che tutte le volte arrivi qualcuno e mi ricordi che LEI era alyssa milano :)
Non riesco a vedere il trailer (dannato melafono) quindi per ora esprimo tiepida fiducia basandomi esclusivamente sul fatto che payback è uno dei miei film preferiti. Stasera mi guardo il trailer
Lanterna Verde con Ryan Reynolds. Un motivo per tirare fino al 2011 c’è. (l’interesse per Blake Lively è limitato a quanto sarà nuda sul red carpet, invece)
ma state smanettando con il fotoritocco? prima “mecojoni” lo avreste scritto come didascalia ;)
siamo multitasking.
Ok Ryan Reynolds come Lanterna Verde.
Ma anche Ryan Reynolds come Deadpool.
Abbiamo trovato l’anello di congiunzione tra Marvel e DC?
Be’, payback mi pare un’altra cosa…