Mi piange un po’ il cuore, ma immagino che per lui, al contrario, sia una liberazione. Sicuramente è stato un successo. George Miller, il papà di Mad Max Rockatansky, firmerà anche Happy Feet Two, il secondo film d’animazione sul pinguino ballerino. Per quanto mi riguarda George Miller è il post apocalittico. Io sono letteralmente cresciuto con Interceptor, Interceptor – Il Guerriero della Strada e Mad Max: Oltre la Sfera del Tuono. Da anni si parla di un probabile quarto capitolo ma tutte le volte sono solo voci. Nel frattempo però George è cambiato. Tra i vari post apocalittici ha realizzato quel piccolo gioiellino che era Terrore ad Alta Quota, episodio del film Ai Confini della Realtà, diretto oltre che da lui da gente del giro grossissimo come Dante, Landis e Spielberg. Poi ha fatto Le Streghe di Eastwick e poi… Cos’è successo, George? L’Olio di Lorenzo? La produzione di Babe Maialino Coraggioso? La regia del seguito Babe va in Città? E poi Happy Feet: il pinguino ballerino. E mentre tutti facevano “awwwwwwwwww” rimirando la cuteness del pinguino ballerino, io mi immaginavo il cattivissimo George fare il filo al suo machete con cui poi avrebbe diretto il quarto episodio della saga di Mad Max. Immaginavo lo facesse per i soldi e, visto che il pinguino ballerino s’è portato a casa pure un Oscar come Miglior Film d’Animazione nel 2006, ero pronto a leggere che il nuovo progetto di George Miller sarebbe stato Interceptor IV: Spaccare il Culo ai Cattivi nel Deserto. Invece no. Il nuovo progetto di Miller è Happy Feet Two. More dancing penguin. Eppure il mondo ha bisogno di post atomico.
Negli ultimi anni s’è raiaffacciato violento il desiderio di post atomico. Tre titoli, diverissimi tra loro, ma che partivano da presupposti tipo quelli del prologo di Ken Il Guerriero: The Road, Codice: Genesi e Doomsday: Il Giorno del Giudizio. A cui possiamo aggiungere titolini come Deadland, Chrysalis, The Last Man, Autumn, Ember – Il Mistero della Città di Luce, ecc… La crisi globale che ci sta colpendo, un pessimismo generalizzato, lo spauracchio del nucleare sono tutti elementi che hanno decretato il ritorno in auge di un genere bastardo e anche un po’ sfortunato. Ritorno che, al di là di rare eccezioni, non ha però funzionato molto al botteghino o col pubblico. Le motivazioni possono essere le più disparate (il citazionismo – per alcuni stucchevole – di Neil Marshall? L’autorialità del film di Hillcoat? La noia sinistra della pellicola dei fratelli Hughes?), ma a noi fan è rimasta una gran voglia. Che oggi finalmente possiamo soddisfare.
Stake Land è un caso cinematografico. Piccolo film indipendente, costato relativamente poco, con aria da istant cult. Mentre gli incassi aumentano di settimana in settimana, già si parla di un possibile remake a stelle e strisce coi soldoni. Il regista e sceneggiatore è Jim Mickle, gran tecnico, che nel 2006 aveva già messo la sua firma su Mulberry Street. In quel caso si raccontava la storia di alcuni inquilini di un palazzo di Manhattan che dovevano difendersi dagli attacchi di uomini topo assetati di sangue, resi così da un virus. Diciamo che “il morbo” è nelle corde di Mickle. Stake Land racconta di un mondo devastato dal diffondersi del vampirismo. Da un momento all’altro alla gente sono spuntate dei fottuti canini e hanno cominciato a succhiare il sangue ai propri simili. La situazione è disperata: le città sono praticamente deserte, il governo è caduto e l’esercito latita. Come direbbe la volpa di Lars von Trier: “il caos regna!“.
Non sapendo a che santo votarsi, in molti si sono affidati a un’ondata di folle vocazione religiosa . Dei criminali, che si dichiarano invasati religiosi, si sono inventati una sorta di fratellanza con cui, nel nome del Signore, uccidono, rubano, violentano e seminano il terrore. La Fratellanza è l’unica forma organizzata di società. Il resto della popolazione tenta di sopravvivere in microcomunità autoregolamentate. Il protagonista del film è il giovane Martin (Connor Paolo) che, dopo aver assistito al massacro della propria famiglia, viene tratto in salvo dal misterioso Mister (un roccioso Nick Damici) che lo sceglie come pupillo e compagno di viaggio. Metà del loro peregrinare è Il New Eden, le terre del Nord, dove la vita scorre ancora normale. Durante il loro viaggio i due faranno la conoscenza di altri disperati (una suora interpretata da KellyMcGillis, invecchiata che non ne avete un’idea. Una ragazza incinta che ha il volto di Danielle Harris, aka la figlia di Bruce Willis ne L’Ultimo Boyscout. Un ex militare con il volto di tale Sean Nelson), combatteranno contro i vampiri e anche contro i membri della Fratellanza.
Stake land è un film semplice e immediato. Non brilla certo per fantasia, ma non gli si chiede di farlo. Anzi, diciamo pure che a differenza dei titoli che abbiamo citato precedentemente, si appoggia placido e pacioso su tutti gli stereotipi del caso, rimanendo però estremamente coinvolgente. La voce over del protagonista, quell’aria da western decadente, il co-protagonista (senza passato e senza futuro) cattivo ed imbattibile, la minaccia esterna (in questo caso i vampiri), ma soprattutto quella interna (la stupidità e l’inclinazione alla violenza degli uomini), un eldorado da raggiungere e la fievole speranza per un futuro migliore. Esattamente tutto quello che bisogna mettere in un post atomico se vuoi vincere facile. Stake Land vince su quasi tutta la linea. L’unica appunto che gli si può fare è quello di aver scelto uno stile registico formalmente fin troppo vicino a certe produzione indipendenti (che mal si adegua alla zarraggine di alcuni passaggi) e qualche momento di stanca a livello narrativo. Ma sembra ingiusto lamentarsi mentre quell’altro è alla prese con Happy Feet Two, dannazione!
DVD-quote suggerita:
“Nella migliore tradizione del post atomico, avec l’ajunta dei vampiri!”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
La trama (without vaseline) mi ricorda leggerissimamente The Road. Cioè tipo ricalcata con il foglio di acetato con i vampiri attacca-stacca.
Ma non si erano viste le foto dei veicoli della nuova produzione di Mad Max? Non c’era anche il nuovo attore? L’avevo visto nei calcetti, per Dio!
@Il_Prez: siamo sempre lì…
http://www.imdb.com/title/tt1392190/
ma ormai è una vita e mezza e la frase
“Hoping for a January 2012 production start, weather permitting”
mette n’amarezza…
Ma che figata.
Ma Kelly McGillis fa il vampiro,vero?
Cioè queeeella è Ke…cioè queeeeeella è Kelly McGillis?…. Se penso alle diottrie che le ho dedicato…. eeehhhh… il tempo è tiranno e pure un pò disgraziatello….Sake presto… saaaakeeeeeeeeeeee!!!!!!……….
Per me e’ ancora bellissima :-) la lesbazza che giace in me si lecca i baffetti da sparviero
george miller comunque tra un pò girerà mad max 4e5 con tom “bronson” hardy come protagonista,è sicuro hanno già preparato le macchine…:D
Eppure il mondo ha bisogno di post atomico frase del giorno! AHAHAHAHAH
Ancora più epico lo score medio dei post-apocalittici citati. Non c’è link a imdb superiore a 4 di voto:)))
post apocalypse domani
Io sono scoppiato a ridere quando, all’apertura della pagina, mi è comparsa la faccia di quel pinguino. Forse perchè mi immaginavo che contenuto avrebbe potuto avere un post che si apriva con una foto del genere.
Casanova genio.
Ora non ricordo di preciso, ma credo ci sia un codicillo nello Statuto Ufficiale dei 400 Calci (di cui possiedo una poverosa copia formato in folio rilegata in cartapecora) che vieta espressamente di postare immagini di animaletti pucciosi ove non visibilmente sanguinanti.
La pena prevista è da 2 a 4 mesi di curse of Miike a seconda delle attenuanti e del coefficiente di pucciosità.
Casanova, santo cielo, ti sei infilato come un tonno in un vecchio rickroll di IMDb: Connor Paolo è un nome di fantasia, è come dire Lord Humungus (Signore e Padrone delle Terre Perdute)
BONUS: LH che chiede al mecca quando gli riconsegna lo scooter -> http://is.gd/aSRUsw
chapeau
Ho notato che non parlate assolutamente del fantafestival di Roma.
Astio, dimenticanza o ignoranza ?
telefonatissimo. bellissimo.
Tanto per cambiare ieri sera ho visto un film di guerra. Molto bello. Si chiama Full Metal Jacket, forse qualcuno di voi lo conosce.
sia benedetto ogni postapocalittico che cthulhu ci manda in terra. anche se scontato mi basta abbia tutti gli attributi al suo posto e me lo godrò alla grande dato che gli ultimi anni sono stati un po stitici di soddisfazioni. codice genesi e the road, per quanto diversissimi, non mi sono piaciuti quasi per niente.
Apocalypse + crocifissi + vampiri(cioè quasi zombi) = mi ricorda qualcosa…
LOL http://cinemassacre.com/2007/06/04/you-know-whats-bullshit-episode-4/
Comunque a me Interceptor non è piaciuto, non riesco a capire questa adorazione che tutti hanno nei suoi confronti :/
Vi siete scordati un po’ tutti di Priest, spacca davvero parecchio anche se tutta sta curia nei film mi mette abbastanza ribrezzo.
E’ incredibile come la chiesa riesca a essere pallosa e ansiogena anche in un film d’azione ultratamarro.
Maggie Q versione prete (?????) casta(WTF) non ci crede proprio nessuno.
E cmq Doomsday fantastica tamarrata
Codice Genesi inutilita’ senza tristi eguali.
Spero cmq che la recensione rappresenti la cruda realta’ e sto film spacchi senno’ stavolta c’e’ da imbruttirsi.
I fiori! È colpa dei fottuti fiori se non sta girando Mad Max 4! Che roba.
MINGHIA Priest mi ha fatto cacarissimo
pretendo la RECENSIONE di SEASON OF THE WITCH(PER NOI LA STAGIONE DELLA STREGA)altrimenti butto un virus nel blog che all’apertura della pagina iscriverà automaticamente ogni utente al GF 12!!!
@Po_lemico: lontananza geografica :)
Priest è preso dai musi gialli, non mi fido finché non tocco con mano (e Paul Bellamy già mi fuorvierà di suo. Poi c’è anche Karl Urban, so già che del post apocalittico finirà per non fregarmene più niente nel giro di cinque minuti).
Tornando a bomba sul post apocalittico, è un genere che in ambito letterario sta ritrovando ampio spolvero, e al cinema ci provano ma:
– Codice Genesi: ribatezzato affettuosamente “Fallout :il film” visto che presentava gli stessi identici scenari del videogioco. Peccato che tutto il resto fosse sotto, e Gary Oldman avesse già preannunciato la fine che ha fatto in Red Riding Hood.
– The Road: visto su Sky e a venti minuti ero già a fare il final countdown. Inutile dire che sono una persona senza cuore ma io a Viggo Mortensen avrei sparato in faccia subito. Gente che abbandona un bunker pieno di viveri in quel modo merita di morire come Turk in Skyline o molto peggio. Noia mortale;
– Doomsday: bah. Mancavano giusto i romani. O c’erano? No quello è un altro film, che mi piace duemila volte di più.
– Io sono Leggenda: per carità.
– 28 giorni/settimane/cicli mestruali dopo: sarò l’unica a cui hanno fatto piangere sangue per la banalità tanto da rivolere Resident Evil (il primo) subito.
– I film di Romero ormai non rispecchiano più la società di nessuno.
– Equilibrium era molto bello e il gun-kata vince a mani basse.
– 9 (quello coi pupazzi, non quello con le bambole a elio bionde): fantastico, ma siamo nell’animazione e forse sforo un po’.
– Jericho (la serie): io credo qualcuno prima o poi dovrà espiare (ma tutti facevamo la ola ogni volta che nella sigla il vecchio passava di sbieco le porte).
Ora: di post apocalittici ne escono a strafottere, eh. Ho messo anche quelli che non hanno necessariamente la sequenza bomba – deserto – tizio con lo spolverino e il cappello perché mi hai inserito Doomsday che ha la stessa valenza di un RE per la spiegazione virus che non passa le mura – sopravvissuti fuking tribalpunk.
Che poi la maggior parte dei prodotti usciti faccia schifo siamo d’accordo: finché la gente elogia TWD andrà sempre a finire così, sempre più bla bla, sempre più “spessore” personaggi e meno pistoleri che fanno il loro sacrosanto lavoro di netturbini dell’estinzione.
Tutto ciò per dire che non vedo l’ora di buttar giù anche questo, con le dita incrociate che i vampiri che sterminano la razza umana mi son sempre sembrati l’equivalente dei vaccari texani che sparano alle mucche produttive.
L’unica vera e buona interpretazione di un vampiro è quella, buttata per altro al macero, di Daybreakers in cui edificano fabbriche di sangue.
Che era Paul Bettany e non Bellamy. Già inizia a fare effetto, noto (per altro un Paul Bellamy esiste sul serio, e non ho idea di chi sia).
A me 28 giorni dopo è piaciuto, pure The Road che non è un film d’azione però. Codice Genesi è una cagata mostruosa, come doomsday che almeno è un pò più stiloso ma sempre cagata (dico solo questo: esistono le navi).
@Harry Quando ho visto la locandina ho pensato: cazzo hanno fatto il film. :) Non è proprio così anche perchè i crocifissi vengono usati in modo improprio (mica da tirare addosso alla gente come dovrebbe essere).
@Angela Chi non vorrebbe vivere in un bel post-apocalittico? Sto low cyberpunk ha stufato :)
un po’ palloso pure questo eh, troppi dialoghi, troppe musichette…Doomsday resta ancora imbattuto.
Lo batte pure Legion a questo
PRIEST…il solito film che ha tanta fretta di finire e di essere dimenticato…lo sciopero degli sceneggiatori è ancora in corso…vero!!!
ah,con il manga non c’entra un beneamato ha in comune solo le location post apocalittiche…
almeno legion(stesso protagonista e regista) aveva quel fascino da b-movie ignorante che aveva fatto il passo più lungo della gamba almeno 3-4 volte e aveva qualche trovata da rischiare l’infarto per le risate…
appena visto. Non male davvero. Concordo con il recensore. Si vede che i mezzi sono pochi e le ambizioni elevate ma secondo me il risultato è più che buono. Voto 7+
Ma cosa è successo a Kelly McGillis? 54 anni non giustificano una simile devastazione.
A parte la zia negra che invita il negro a ballare, il saluto militare e il funesto ritorno del ciccione pelato che aveva fatto venir la nonna già alla prima apparizione, a me è piaciuto. Non saprei però se ascriverlo al post apocalittico, è proprio tanta la roba a cui si riferisce, compreso un momento à la “In to the wild” (vera merda purissima). Nick Damici vorrei rivederlo come presenza sterminatrice fissa in un sacco di altre storie, lo infilerei a posteriori persino in “Dal tramonto all’alba” così magari mi toglie di torno tarantino al primo incontro e finisce a scambiare chincaglieria metal con Savini.
The road: intoccabile fino all’avvento di Guy Pearce
Visto,non male…si vede che è una poverata fatta con du soldi,un po’ piatto nello svolgimento ma alla fine ha un suo perchè…l’idea dei vampiri e’ un po’ buttata li però’ quella della setta era interessante e meritava di essere approfondita.
Ps
La voce de boss finale e’ ridicolissima…
In un unico commento ho letto che Equilibrium è figo mentre 28 giorni dopo fa rimpiangere il primo Resident Evil e che diary of the dead è poco contestualizzato con i nostri tempi… MIO DIO, no dico MIO DIO; e a quel “MIO” mi sa che ogni tanto scappa un grugnito…
Stake land, che di questo forse dovrei dire qualche cosa e non dei commenti, mi ha fatto schifo al cazzo. Oddio, forse mi ha fatto più schifo agli occhi, però schifo al cazzo rende perfettamente l’idea di quanto abbia voglia di rivederlo, consigliarlo, o anche solo parlarne.
PS: la mc gillis non è devastata è tommaso crociera che ormai è una mina vagante ripiena di botulino e cattivo gusto.
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La cosa che preferisco di Stake land è che almeno non si cade subito che caos più totale, come nel 99% dei film sugli zombi, qui c’è una pandemia mondiale, ma la civiltà e la società esistono ancora e convivono con gli zombi/vampiri, del resto non ho mai capito che c’è di difficile nell’uccidere uno zombi che cammina a 10 all’ora, basta passarli sopra con un carro armato o aspettare qualche mese che si decomponga da solo, vero The walking dead?
Comunque una volta ho visto uno speciale su questo film, dove il protagonista chiamato Mister che è anche produttore, diceva che non è stato difficile inquadrare luoghi post apocalittici negli usa, perché il paese è pieno di baracche o zone industriali abbandonate, tipo la rust belt.