httpv://www.youtube.com/watch?v=nVCMLWtVN5E
C’è grossa crisi. Voi non immaginate che crisi. Ormai è una settimana, se non di più, che tento disperatamente di scovare un film decente, ma non c’è pezza. Solo dei film di rara bruttitudine. Ma una bruttitudine sconvolgente, di quelle che arrivi a fine visione stremato, stanchissimo, manco avessi fatto assistito all’ultimo film di Wim Wenders meets Peter Greenaway alle prese con un soggetto scritto da Tornatore mentre guardava un film di Shambalabayam. Una cosa del genere, giuro. Ne ho visti quattro di seguito e alla fine il più salvabile, il più decente, il più “magari riesco a scriverne senza per forza di cose tirare dei moccoli forti” è il primo che ho visto, ovvero questo Repeaters. Che è una cosa bruttissima, sia chiaro. Che appena ho finito di vederlo ho pensato: “Ma col cazzo che ne scrivo! Adesso metto su la prima cosa che mi capita e sicuramente sarà meglio di questa roba!”. E invece. E invece la bruttitudine s’è scatenata su di me with furious anger e a un certo punto mi sono trovato ad invidiare lo stagista Miike e i suoi filmettini tutto sommato guardabili che magari ci dai un cinque e mezzo ma almeno hai visto una cosa accettabile. Io mi sono visto veramente quattro merde. Ora non vi sto a dire i titoli perché non voglio risvegliare in me ricordo troppo dolorosi, ma se vi dico che questo Repeaters è il meglio, fate voi i vostri calcoli. Che poi Repeaters uno legge la trama e, oltre a pensare immediatamente a Il Giorno della Marmotta, pensa: “Ma magari è un buon film. Ma magari quel 5.6 su IMDb è ingiusto. Ma magari pure quel 20% su Rotten Tomatoes è eccessivo.” E invece ovviamente no: si merita tutte le spernacchie del caso.
Ci sono tre ex drughé che vivono in una clinica in cui gli ex drughé tentano di diventare delle persone meglio. C’è Dustin Milligan che è uno che abbiamo visto nella serie remake di Beverly Hils 90210, serie nota principalmente per scegliere attori espressivissimi tipo Dustin Milligan. Egli interpreta Kyle che è un po’ il protagonista del film: è un ex tossico preso molto male con le occhiaia. Dev’essere uno che ci gode a fare quello che si mette nei guai, ma sotto sotto buono e sensibilone. Poi c’è Michael che è interpretato da Richard de Klerk che è anch’egli un ex tossico ma con la fazza da pazzo e che lo capisci subito che è uno instabile che farà una cazzata. Poi c’è Amanda Crew che fa la parte di Sonia. Una che dovrebbe essere una ex tossica e invece è una figa. Io ne ho viste di ex tossiche e non hanno quella faccia lì che al massimo al mattino hai due capelli fuori posto. No. Le ex tossiche fanno mediamente schifo e hanno una fazza che sembra che sia stata usata per friggerci delle patatine. Amanda Crew ha fatto un film dove faceva tipo la fidanzatina di Zac Efron. Vi sembra che una del genere possa fare la ex tossica? No, ovviamente no. Ma questo è il cast che abbiamo a disposizione. Che ci volete fare? Vi metto un’immagine funny. Così, a vanverata.
I tre ex tossici sono presi malissimo: son lì che s’annoiano moltissimo, fumano sigarette come se non ci fosse un domani e sono anche obbligati a fare delle cose controvoglia. Oggi per esempio il responsabile dell’istituto li obbliga ad andare a chiedere scusa alle persone che hanno ferito quando si drogavano a manetta. Ovviamente va tutto malissimo: sorelle che non si girano nemmeno per salutarti, padri in carcere per colpa tua che appena ti vedono sputano per terra e altri padri a letto in procinto di morire. Una merda, insomma. I tre ex tossici, sempre presi peggio, tornano in istituto e si mettono a fare quelli emo. Lei strappa le paginette del suo diario. Quello pazzo fa la doccia piangendo. Il protagonista guarda furoi dalla finestra tutto ispirato mentre piove. E succede l’impensabile: va via la luce. Pensa te che scandalo. E i tre allora fanno quello che tutti fanno quando va via la luce: spippoli degli interruttori a vanvera. E prendono tutti e tre la scossa e svengono. Ed è qui che succede veramente l’impensabile: scatta il Giorno della Marmotta. Ovvero il giorno dopo si risvegliano e si ritrovano intrappolati nello stesso giorno. Condannati a rivivere ancora questo giorno bruttissimo fatto tutto di sofferenze e dolore. Perché evidentemente hai sbagliato tutto nella tua vita, ma il destino ti ha dato una seconda chance così che tu possa raddrizzare i torti e non essere più un ex tossico preso malissimo che fuma tutto il giorno.
Questo è lo spunto iniziale di Repeaters. Cioè, è quello che accade nei primi sette, otto minuti. E il film dura in tutto un’ora e mezza. I tre rivivranno la stessa giornata tipo 1500 volte. Nei successivi 80 minuti succede che secondo me gli sceneggiatori erano preparati fino al minuto otto di film, poi siccome non avevano più uno straccio uno di idea, vanno avanti a vanvera. Giuro, Repeaters non ha alcun senso.Vi faccio questo esempio: prima che i tre prendano la scossa, il protagonista sente al telegiornale che uno s’è appena buttato dalla diga del paesiello ed è morto. Quando capiscono che stanno rivivendo la stessa giornata over and over again (c’è anche la sequenza: “ma non ha alcun senso! Com’è possibile! COME E’ POSSIBILEEEEEEEEEE?”), decidono di andare a tentare di salvare il suicida. Ma arrivano tardi. Il primo giorno. Cioè, il primo dei mille giorni che stanno per ripetere. E allora uno pensa che ce la faranno il secondo giorno. No. Invece no. Semplicemente perché poi se ne sono dimenticati tutti. Per cui niente, questa sturiella viene abbandonata. Adesso vi metto il video di una canzone che mi piace molto in questo periodo. Non c’azzecca una fava, ma è un bel pezzo.
httpv://www.youtube.com/watch?v=A-LEiOzXHWM
Quindi cosa succede in questo cazzo di film? L’unica cosa simpatica di Repeaters è che il pazzo del gruppo capisce che il fatto di rivivere per sempre la stessa giornata porta dei vantaggi evidenti. Puoi fare un po’ il cazzo che ti pare tanto il giorno dopo nessuno se ne ricorderà. Per cui dopo aver fatto delle marachelle tipo andare a rubare delle bottiglie di vodka, si scatena: stupri, omicidi, droga. Tanto il giorno dopo si ricomincia da capo! Per cui, visto che 1) Non c’è alcuna spiegazione del perché questi continuino a ripetere sempre la stessa giornata 2) Non si delinea uno scopo affinché questa cosa possa finire 3) Amanda Crew non fa vedere le tette, si comincia a tifare forte per il matto e speri che ne faccia di ogni. Cosa che in effetti fa, ma poi alla fine vince il Bene. Nella noia più generale. E senza veramente nessuno senso. Evitatelo come la peste.
DVD Quote:
“Ma perché? Ma cosa cazzo vuoi? Ma smettila!'”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com
Effettivamente….. sembra un’offesa al Ricomincio da Capo. Quest’ultimo l’ho visto per la prima volta di recente, anche se B.Murray non mi è mai piaciuto tanto devo dire che il film l’ho trovato divertentissimo, gli anni che ha non dimostra.
Per il ruolo di ex tossica meno credibile dell’anno, tra Amanda Crew e Blake Lively (in The Town), chi vince?
Comunque, applausi a Casanova!
E’ identico a Ricomincio da Capo… neanche in quello vi è alcuna spiegazione logica al fatto che lui ripeta il giorno all’infinito, ma ci passi sopra… alla fine c’è Bill Murray che è il film: fa tutto lui, fa andare avanti lo show, fa ridere. Qui c’è uno che ha fatto Beverly Hills il remake e me lo spacciano come qualcosa che dovrebbe “disturbarmi”? Beh… allora sì.. meglio evitarlo come la peste…
Bill è un Grosso.
film veramente inutile e di una noia quasi offensiva. oltre all’evidentissimo plagione del film con murray, qui manca completamente l’ironia del primo film. cioè il film è tutto un piangersi addosso continuo che alla fine ti vien voglia di diventare di destra e odiare i drogati. cosa incomprensibile poi è la storia della mazza che ricava dala sedia rotta: ok che la prima volta gli vabene e può nascondere l’amico in cantina per farlo pisciare nei pantaloni (che poi, dico io, se questo è pazzo che senso ha farlo incazzare ancora di più?bah) ma come può pensare di ripeterlo anche le mattine dopo? il tipo è pazzo, mica è scemo…
ah! I tossici con gli addominali scolpiti…
Quindi merita! Bella rece, complimenti
typo? occhiaia, occhiaie.
quando yukimi canta il mio naso frotta sangue.