Per premiarvi dei numerosi commenti alle ultime due recensioni questa settimana Miike andrà in onda di mercoledì e con una puntata speciale tutta per voi. Benvenuti quindi a: Come si scrive una recensione alla Miike. Mi raccomando però: luci accese, casco ben allacciato, salto della quaglia anche con il profix e prudenza… sempre!
SIGLA
httpv://www.youtube.com/watch?v=vKtZhvLi338&feature=youtu.be
[Per scrivere una recensione alla Miike devi prima di tutto inventarvi un inizio divertente, accattivante e e soprattutto che parta da lontano. A lettori di Miike piace leggere di tutto meno che dei film che ha visto. Una cosa così]
C’è oggettivamente un limite a tutto. C’è un limite alle citazioni, c’è un limite alla post produzione, c’è persino un limite a quei salatini rotondi e rossi gusto pizza piccante che ti danno con lo spritz. E c’è un limite anche al numero di gomitini-gomitini che mi puoi piantare nel fianco prima che mi giri e ti spacchi la faccia.
[Adesso che hai attratto l’attenzione -in meno di 6 righe, mi raccomando- con un quadruplo salto carpiato più duro di una sella di un cosacco ritorna di colpo in topic. Un modo efficace di farlo è iniziare la frase con il titolo del film]
American Scream King è proprio questo, 71 minuti di occhiolini e tongue-in-cheek tutti dedicati a noi, amanti dell’horror indie.
[Ora è il momento della trama. Non dimenticatevelo mai. Se è vero che ai lettori di Miike normalmente non frega un belino dei film che ha visto (tanto non ci si sottoporranno mai alla visione) è altrettanto vero che si è su una rivista di cinema. E ai lettori di una rivista di cinema devi parlare di cinema. Se no poi sentono l’odore della paura e attaccano. Quindi ricorda: la trama]
La trama è semplice semplicissima e del tutto pretestuosa: a due poveri stronzi viene regalata una videocamera professionale. Decidono di girare un horror ma, anziché investire in effetti speciali, optano per uccidere davvero le ragazze coinvolte nel casting. Questo è quanto. Il resto è autopompino con rifrullo.
[Questo è il punto in cui si incrociano i flussi. Questo è lo “svolgimento” e prevede che le considerazioni fatte nell’introduzione trovino un senso se applicate alla trama del film e che tutto inizi a suonare in armonia con il cosmo. I lettori di Miike vogliono avere la certezza che sotto la fuffa c’è di più. Ah, se puoi, condisci il tutto con qualche metafora mutuata dal metal. O dal rap. Che i lettori di Miike apprezzano]
Sì perché tutta la trama viene riassunta e consumata nei primi 5 minuti. E Il resto? Il resto è semplicemente un meta-meta-film in cui i due giovani protagonisti filmmaker (uno dei quali è davvero il regista del film Joel Paul Reisig) ci dimostrano esattamente la loro perfetta conoscenza di tutti i cliché del genere horror. Il che riassume però in “tette nude”, “citazionismo” e pessimi effetti speciali (Birdeeeeeemic). 70 minuti su 71 minuti di film sono infatti dedicati a flashback sulle audizioni delle “attrici/vittime” chiamate a mostrarsi sbiòtte e a leggere spezzoni di fake screenplay finalizzati a dimostrare che Joel Paul ne sa tanto. E non ha paura di mettere alla berlina i luoghi comuni in un tripudio di autocompiacimento inutile che The Dreamer di Bertolucci sembra quasi un film girato per il pubblico. E io vi odio.
MA PRIMA…
httpv://www.youtube.com/watch?v=aIu8JUz2N44
PIANGE IL TELEFONO
ovvero: come nei film horror, l’oggetto che ci ha cambiato il concetto di reperibilità diventi un inutile suppellettile, sbattendogliela in culo ad almeno 30 anni di consumismo.
In American Scream King il telefono non poteva mancare. Il cliché del telefono come What if (nell’accezione del: What if la fottutissima copertura della 3 don’t be limited near the house of the big piece of shit that suggested it to me with the words “pija da dio”) viene destrutturato dando in mano a una delle vittime proprio un cellulare funzionante. Quella chiama il 911 e il poliziotto che risponde, visto che siamo ad Halloween, semplicemente non le crede.
httpv://www.youtube.com/watch?v=aIu8JUz2N44
[Via i freni e le inibizioni. È l’ora della sdegno. Perché ai lettori di Miike piace vedere gente rossa in volto che si scaglia con la verve di un Savonarola qualunque]
Sì, tu pezzo di merda di un Reisig, tu devi morire. Sul serio. Perché tu non sei mio amico. Perché nel tuo catalogarmi attraverso i miei “presunti” desideri, mi svilisci. Perché si sente che tu l’horror proprio non lo vuoi fare e che -come dici tu stesso all’inizio di quest’opera priva di senso- “qualunque stronzo con una videocamera che vuole girare qualcosa passa prima dall’horror” (sottinteso: e poi fa cose serie). Perché con questo America Scream King tu ai miei occhi hai la stessa dignità del fighetta che è stato invitato a conoscere il fratello che ascolta metal della sua tipa e, per fare bella figura, si presenta con la maglietta degli Evanescence ripetendo incessantemente “Oh ma che figo è The Number of the Best degli Irons Maindensssss”. E c’è di peggio. Volendo fare il simpa sei semplicemente fuori luogo. E questo mi intristisce oltre che infastidirmi.
[adesso fai vedere che ne sai un po’ di cinema perché i lettori di Miike necessitano comunque di stimare qualcuno.]
E ti consiglio di prendere tutto il tuo pacchianissimo effetto grindhouse e di ficcartelo lì dove gli alieni de L’Acchiappasogni normalmente vanno a soggiornare. Sappi che la fotografia spoglia, gli effetti low brow, il continuo titillarmi la patta dei pantaloni con cose che possiamo capire solo io, i miei amici e te, dimenticando il senso del contenuto concentrandoti sulla forma (pessima), non basterà mai. MAI. a dare dignità al tuo lavoro. Sei solo chiacchiere e wikipedia. Chiacchiere e wikipedia.
[e ora il grande twist finale che ai lettori di Miike piace il colpo di scena]
Il film finisce con un twist ending che qualche malato recensore ha definito gustoso. Ma non lo è. È, un po’ come tutta quest’opera, semplicemente fastidioso. Fastidioso un po’ come questa meta-recensione su un meta-film che vi avrà fatto sentire sviliti e superficialmente catalogati. Fa salire la rabbia eh?
DVD-Quote suggerita
Una presa per i fondelli
La peggiore presa per i
L’Ultimate presa per i fondelMa ‘sto qua è un amico tuo?
Bongiorno Miike, www.i400calci.com
Ma chi l’ha invitato sto stronzo? :)
“Ti rigo la panda” :)
Manca il tag: “tu devi morire”
@ Savonarola-Miike
Occhio che il tuo illustre predecessore ha fatto una fine tristerrima: non si sa mai le reazioni dei registi pazzoidi. Però se ambisci a una statua in memoria con il saio, le braccia alzate e il cipiglio furente…
Comunque grazie per aver esplicitato la formula delle tue creazioni!
@Jane: c’è anche l’ingrediente segreto.
@Phoenix: ma è amico tuo?
Sempre più incantata dal dualismo di conoscenze di questo Miike.
@Zitella: ohohoh così mi confondi…
No, sei tu che confondi me. Prima di lanci negli occhi i Balenciaga del ’85 e poi mi parli di sangue e autopompini. Non so in che categoria archiviarti.
@Zitella: non dimenticare il rifrullo… il rifrullo è essenziale. Dai su, prendila così, non possiamo farne un dramma.
Che è il rifrullo? :D
@Presidente: organizzeremo un seminario dedicato al rifrullo in futuro. ti segno tra i partecipanti?
Meta-Miike? Wow…!
Mi approprierò della quote “Sei solo chiacchiere e Wikipedia” al più presto.
@Miike: assolutamente. Versero la mia ‘quota’ al momento :D
“Sei solo chiacchiere e Wikipedia” è magistrale.
Posso usarla anch’io? Posso??? GRAZIE!
@tutti: Potete appropriarvi di tutto ciò che volete. Basta che citiate la fonte
meravigliosa, grandissima rece.
anch’io ho subito pensato di citare “sei tutto chiacchiere e wikipedia”.
commovente la citazione degli alieni ne l’acchiappasogni
genio.
ge-gn-i-o!
devi recensire un film horooro basato su dei registi di film horror (che poi sono gli stessi autori del vero film) intenti a girare un film horror come fosse la realtà ma seguendo punto punto i clichè dell’horror e che fai? scrivi una recensione su un recensore (che poi è lo stesso autore della vera recensione) intento a scrivere una recensione come se fosse la vera recensione del film ma seguendo punto punto i clichè del proprio stile giornalistico.
ma tu sei dio in terra!
…………………………………………………………a proposito, tempo fa sul sito avevo il bisogno di una recensione sul film “super mario bros” con Hoskyns…
La sigla è la canzone più brutta che io abbia mai sentito in tutta la mia vita.
Il rifrullo è un arte. Non si scherza col rifrullo.
Dio bono Miike hai vinto. Congratulazioni!
@Maurice: per le recensioni ON DEMAND chiedere a Nanni. Sarà presto attivato il servizio Pay for Pain dove voi pagate Nanni per farmi vedere un film orrendo.
@Bellazio: il rifrullo è magico.
@Effetto Botte: grazie grazie grazie
Magistrale cazzo. Magistrale virgola cazzo, cioè.
Mo’ per la prossima ti vojo vede
@g: a fa’ che?
ciao :P cazzo