Buonasera a tutti e benvenuti a un altro entusiasmante mercoledì di coppa all’insegna del grande cinema. Questa sera la splendida cornice dello Stadio dei Pini ospita l’attesa sfida tra la blasonata Italia del qui presente Luotto Preminger, reduce da una stagione non brillantissima, e l’Argentina dei fratelli Adrián e Ramiro García Bogliano, già definiti dai loro più accesi detrattori “i Manetti Bros delle pampas”. Il film di questa sera è Penumbra, datato 2011. Abbiamo qui con noi Francesco Pannofino che per un pugno di lupini ha accettato di raggiungerci per copincollare in esclusiva la sinossi ufficiale di IMDb. Ciao Francesco, un grande saluto a te. Dai dai dai, copincollaci la sinossi:
A woman hesitantly rents an apartment to an eerie man who she soon realizes has a part in the solar eclipse that is taking place.
Fantastico Francesco, un contributo davvero memorabile. A ogni modo, concentriamoci sulla sinossi. Appartamenti, uomini inquietanti, eclissi solari… Che cosa aspettarsi dall’Argentina di questa sera? Lo domando al mio collega, l’elefantino di pezza KNUDI, solo € 2.99 all’Ikea. A te la parola, Knudi!
Sì, innanzitutto buonasera a tutti. Ammetto di non avere molta familiarità con i fratelli Bogliano, che sono un po’ l’incognita di questo film, ma a giudicare dalla sinossi possiamo aspettarci inquietudine e qualche bella sorpresa. Dopotutto negli ultimi anni gli amici sudamericani ci hanno regalato qualche thriller magari non riuscitissimo ma non banale, e non dimentichiamo che Nanni Cobretti ci ha venduto il film mostrandoci uno screenshot di una tipa in reggiseno legata a una sedia. L’Italia vuole tette, l’Italia chiede tette a gran voce, l’Italia avrà tette questa sera? Lo scopriremo tra pochissimo.
Un grazie a Knudi per il sempre puntualissimo commento. Ma vedo che l’arbitro sta per premere INIZIO FILMS sul menù del DVD. Il pubblico scalpita. Avvertiamo i lettori che la diretta del film contiene anticipazioni sulla trama e sul finale del film stesso! Se non volete saperne di più, non leggetela! Ma ora… via alla diretta!
1′: Si parte!
2′: Inizio convincente, diretto, privo di dialoghi. La prima attrice argentina a entrare in scena è una moretta che, dobbiamo dirlo, accende subito le speranze dell’Italia. Stando a IMDb si tratta di María Nela Sinisterra, una signorina che introduce una nota “di colore”, se mi passate la battuta, in questo film. Se tutte le argentine sono così, prenotatemi un volo per Buenos Aires! Non è vero, Knudi?
Boia diddìo che brogna la morositas. Appuntarsi il nome SUBITO, dobbiamo scoprirne di più. Argentina decisamente in vantaggio in queste primissime battute.
4′: Dopo un inizio promettente cominciano già le note dolenti, e sono targate fratelli Bogliano: la prima scena di suspense viene trattata come un bigino del cinema di paura, con pessime musiche “di tensione” e spaventini assai telefonati. Argentina che gira un po’ a vuoto.
5′: Tutto come da copione: Sinisterra avanza verso la soffitta buia, spunta una mano da dietro una tenda, e l’attrice è già a terra. Una siringata in pieno collo: non credo si tratti di un fallo mortale, sembra abbastanza palese che l’abbiano solo addormentata. Peccato! Un inizio prevedibile, sprecato.
7′: Dopo i titoli di testa entra in scena Cristina Brondo, la vera protagonista di questa pellicola. Sta telefonando a qualcuno. Che ci dici, Knudi?
Mah, la tipa ha delle qualità, peccato per il personaggio che sin dalle prime battute appare come una stronza petulante senza appello. Non so se il pubblico a casa riuscirà a identificarsi con una figura del genere. D’altro canto, come dice il proverbio: più sono stronze, più c’è gusto quando fanno uscire le minne. In realtà non è un proverbio, è una cosa che penso io.
12′: Ingiustificabile melina della Brondo, che dopo soli dodici minuti dall’avvio passa già gran parte del tempo a cincischiare al telefono. Se i Bogliano credono di appassionarci così alle sue vicende si sbagliano di grosso.
15′: Finalmente un po’ d’azione: la Brondo sale nel suo appartamento e sulla soglia trova Berta Muñiz, che a dispetto del nome è un uomo, e che intuiamo sin dal primo istante essere quell’«eerie man» della sinossi.
16′: Incredibile ingenuità della Brondo che non comprende le palesi intenzioni losche di Muñiz e lo lascia entrare in casa insieme a lei.
20′: La Brondo effettua un’altra interminabile serie di telefonate ad amici e colleghi di lavoro, uno dei quali ha la cadenza e le capacità recitative di Mario della telenovela piemontese. Una prima fase della pellicola, dobbiamo dirlo, preoccupantemente priva di emozioni.
25′: Entra in gioco anche Camila Bordonaba. Muñiz e Bordonaba hanno “LOSCHI” tatuato in fronte, ma la Brondo ancora non sembra avere alcun sospetto. È troppo impegnata a telefonare e a fare la donna in carriera stronza e tutta d’un pezzo. Knudi?
Allora, innanzitutto mi scuso con gli spettatori per non aver riconosciuto immediatamente le qualità di Cristina Brondo: più il film prosegue e più si cementa in me la convinzione che vorrei pestarglielo nel corpo mentre lei urla al cellulare. D’altro canto, però, è strano: i Bogliano si sforzano di presentarcela come un’arrivista senza scrupoli, ma basta che i due loschi le sventolino qualche euro sotto al naso per abbindolarla come una cretina. Un po’ debole come critica dei tempi moderni. Se qui non esce qualche poppa, la vedo buia per l’Argentina.
30′: La Brondo presta il cellulare a Muñiz ed esce a fare la spesa. Mischia di fronte al supermercato! Un barbone la insulta dicendo “preferisco quella troia di tua sorella”, la Brondo perde la testa e stordisce il barbone con un taser. Prontissima e meritata l’ammonizione da parte di una guardia giurata di passaggio. Tutti guardano malissimo la Brondo. E ovvio che si è già messa contro l’intero vicinato: temo che questa cosa avrà ripercussioni sul resto del film. Uno sviluppo assai telefonato. E in tutto questo non c’è verso di provare un briciolo di simpatia per la protagonista.
34′: L’ascensore funziona male. Ma c’è qualcosa che funziona in questa pellicola, Knudi?
Mah, per il momento salverei la fotografia, che mi pare competente e professionale. I Bogliano hanno in curriculum una serie di horror e sanno il fatto loro dal punto di vista tecnico. Gli altri reparti però difettano: musiche sciatte, interpreti mediocri, e in più siamo quasi alla fine del primo tempo e non è ancora, strettamente parlando, successo un cazzo.
40′: Tutto già visto in questo finale di primo tempo.
45′: Rientra in extremis una vecchia già incontrata al supermercato. Tanto per cambiare, è una rompicoglioni. Ma l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi. Un commento prima dell’intervallo, Knudi?
Mah… fin qui film scorrevole ma inconsistente, che riesce nel difficile compito di essere al contempo banale e poco plausibile. Quarantacinque minuti di sole attese sono davvero troppi, e soltanto un guizzo da campione potrà ripagarli. Se vuole convincere, l’Argentina dovrà uscirsene con qualche colpo di scena convincente, altrimenti il rischio è quello di sprecare le poche occasioni di tensione fin qui create. Io ora scendo a fumarmi un paio di sizze.
Cinque minuti di pausa per tutti. Ci rivediamo al termine di questo video, che dedichiamo a Cristina Brondo e al suo diluvio di telefonate inutili:
httpv://www.youtube.com/watch?v=iuuGmzFnhDc
46′: Si riparte! L’Argentina cerca di rivitalizare la pellicola inserendo nuovi personaggi: c’è la vecchia rompicoglioni di prima, più altri due loschi che vanno ad aggiungersi ai primi due. Cristina Brondo, però, non dà mostra di voler prendere iniziative personali e continua a credere alle loro bugie. Il pubblico rumoreggia. Knudi?
Non era il pubblico, ero io, scusa, è la birra.
47′: I Bogliano introducono nuove e sorprendenti tattiche atte a spaventare il pubblico: rumori misteriosi provenienti dalla cucina. Io, dal canto mio, introduco la nuova e sorprendente tattica dell’ironia. Knudi?
Se anche solo uno dei personaggi prova a dire “Sarà stato il vento”, mi alzo e me ne vado.
48′: Knudi, per favore, resta qui! Dai, vedrai, adesso la legano alla sedia e ci sono le tette!
50′: Niente tette. La Brondo ha finito il credito e va dalla vecchia PER TELEFONARE. Questo film sembra lo spot della Sip con Massimo Lopez.
55′: Dietro una porta c’è un misterioso sacco. Qualcuno dice “Sarà un sacco di patate”. Giuro.
60′: ALLELUJA! La Brondo, TELEFONANDO, scopre che i loschi sono loschi.
62′: Ha inizio una debole mischia nella tromba delle scale. Brondo inseguita dai loschi. Taser, pugni, gente che scivola due volte nello stesso punto del pianerottolo come in Mamma ho perso l’aereo. L’Argentina prova ad accelerare spedendo la Brondo a cercare aiuto dalla vicina, ma l’Italia ormai stenta a mantenere l’attenzione e si distrae su Facebook con frequenza preoccupante.
63′: FALLACCIO! Per sottolineare il disorientamento della protagonista, i Bogliano cominciano a far ondeggiare la macchina da presa tipo galeone di Gardaland. Ammoniti per simulazione di talento.
70′: Fasi confuse. Finalmente la Brondo viene catturata e legata alla sedia. La ungono con una roba unta e le tagliano la camicetta. Knudi?
Non vorrei gufare, ma quello è il genere di reggiseno che difficilmente viene tolto. Non sono affatto ottimista.
72′: Cristina Brondo sporca di sangue, unta, legata a una sedia. Sono immagini che vorremmo vedere più spesso. Purtroppo, però, il reggiseno non dà segni di cedimento. Il tabellino delle tette ancora fermo a zero.
75′: Entra Arnaldo André, il capo dei loschi. Viene trascinata in casa anche la vecchia. Mischia!
76′: ATTENZIONE! Rientra a sorpresa María Nela Sinisterra, qui definita LA NEGRA MÁS HOT DE LA TELE! Stava nel sacco di patate! Knudi!
Eh sì, non era un sacco di patate ma un SACCO DI BROGNA! Attenzione perché la Sinisterra piange e singhiozza e sta chiaramente per assumere un qualche ruolo di vittima sacrificale. Indossa solo una veste rabberciata alla meglio! Le premesse per le bocce ci sono tutte! Secondo me possiamo aspettarci grandi cose!
77′: Tutti i personaggi in campo. Il pubblico trattiene il fiato!
79′: TETTEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SI-NIS-TER-RAAAAAAA!!!!!!!!
79′: L’azione: iniziativa personale di uno dei loschi che trascina la donna al centro della stanza. Con rapido gesto l’argentino sfila la veste dall’alto, un momento di confusione, e poi bocce, nettissime. L’arbitro convalida. Knudi?
Eh, questo è un colpo di gran classe da parte della Sinisterra: se ne è stata in disparte per quasi tutto il film, e poi sul finale ha sfoderato ciò che la Brondo in quasi ottanta minuti non era mai riuscita a concretizzare. Sportivamente applaudo, e faccio notare che è anche senza mutande.
80′: E dopo questa emozione – la prima, dobbiamo ammettere, dall’iinizio della pellicola – ci prepariamo al gran finale. A cosa sarà valsa quest’attesa? Qual era il piano dei loschi? Avremo un twist capace di nobilitare una partita scolastica, men che sufficiente? Knudi?
Mah, guarda, qui i Bogliano si giocano davvero il tutto per tutto. C’è bisogno di coraggio, di originalità, e possibilmente di un po’ di culo, in senso letterale: la Sinisterra dovrebbe girarsi. Perché fino a questo momento c’è stato davvero poco da salvare. Pellicola non spiacevole, va detto, e competente a tratti, ma il rischio dell’inconcludenza a questo punto è forte. I finali dei thriller, si sa, sono sempre un po’ una lotteria.
82′: ESPULSIONE!!!!!! DECAPITATA LA SINISTERRA!!!!! La negra más hot de la tele svolge fino in fondo il suo ruolo di vittima sacrificale lasciando così sfumare ogni possibilità di un culo.
83′: Amici a casa, non crediamo a quello che stiamo vedendo!
85′: ESPULSIONI A RIPETIZIONE!!! SONO MORTI TUTTI!!!! INCREDIBILE!!!
85′: L’azione: Il losco piano congegnato e preannunciato nel corso di tutto il film consisteva nel fatto che tutti i tizi dovevano mettersi in cerchio e spararsi in bocca. Era un rito da celebrare durante l’eclissi di sole. Siamo senza parole. Knudi.
Ho visto bene? Ho visto bene? È davvero appena successo che tutti gli antagonisti della trama si sono semplicemente SUICIDATI? A meno che non sia un’astrusa tattica a sorpresa dei Bogliano, signore e signori, abbiamo appena assistito all’anticlimax più idiota dai tempi della MIA VITA.
87′: Confermiamo, tutti i cattivi SONO MORTI SUICIDI. Ripeto, TUTTI I CATTIVI SONO MORTI SUICIDI. Incredibile auto-espulsione dell’Argentina in blocco.
90′: IL FILM FINISCE A TAVOLINO!!! L’arbitro sancisce i titoli di coda per l’autoespulsione di tutti i cattivi e per manifesta inferiorità degli sceneggiatori!!
90′: L’azione: Il twist era che i cadaveri di quelli che si sono suicidati SCOMPAIONO dopo l’eclisse di sole e la polizia incolpa la Brondo dell’omicidio della negra más hot. I passanti la additano e ridono perché lei è stronza. Finisce così, come Scherzi a Parte. Knudi, un ultimo commento.
Questi sono finali che fanno male al cinema, davvero. Immagini che non avremmo mai voluto vedere. I Bogliano si sono intestarditi a imbastire una tattica d’attesa per un buon 80% del film, e poi hanno mandato tutto in vacca negli ultimi minuti con un colpo di scena a base di suicidi e culti esoterici di questa ceppa di cazzo di pezza Ikea. Una sconfitta meritatissima, spiace dirlo ma è così.
A fine pellicola l’arbitro manda finalmente le squadre negli spogliatoi cercando con consumata abilità sui siti giusti, e il risultato è questo per la Brondo (un bell’applauso) e questo per la Sinisterra, in un servizio fotografico che permette di apprezzare tutte le potenzialità di Photoshop.
Grande cinema, grandi emozioni! Con questo noi vi salutiamo, dallo Stadio dei Pini è tutto.
Da Luotto Preminger,
e da Knudi,
buonanotte!
DVD-quote suggerita:
“Che ce frega der cileno noi c’avemo Luotto gol”
Luotto Preminger, i400calci.com
-Inizia a leggere la rece
-legge il primo nome femminile
-copincolla su google immagini
-PRIMO risultato ottenuto:http://www.derf.com.ar/imgnoticias/_359859_1382010_7.jpg
VENDUTO!
Ma al telefono risponde con “brondo? brondo?”
Siete pazzi. Vi amo!
Ah, Sensible Soccer! :’-)
estoy llorando.
La foto IMDB della Brondo la dice lunga sulla stima che hanno di lei a IMDB…
Genio.
Puro.
BRAVO LUOTTO LA PROSSIMA VOLTA LE CARTINE TE LE FACCIO 20 CENTESIMI INVECE CHE 50 PERCHE’ SEI STATO BRAVISSIMO.
ps miglior recensione di sempre.
MAESTRO.
me lo sono letto avendo in testa la voce di Pizzul.
pezzo strepitoso!
Pensavo che leggere le dichiarazioni di Sara Tommasi sugli alieni che l’hanno obbligata a girare il suo porno fosse già l’apice della mia giornata, e invece siamo andati oltre.
Comunque io TEAM SPOKA.
Noooo, Knudi lo hanno regalato al mio bimbo e non sapevo si chiamava Knudi. Solo 2.99 euri, ‘sti tirchiacci di parenti di 3° grado…
90 minuti di applausi!… per la rece!
Credo sinceramente di non aver mai letto niente di più bello di questa recensione in tutta la storia dell’internet
Magari fossero così anche le vere telecronache, riuscirei a seguire il calcio e non verrei picchiato dai bulletti…
@Stanlio: Sara Tommasi ha fatto un porno??? E ha dato il merito agli alieni??? Urge ricerca della notizia!!!
PS: ma si trova in giro, ‘sto porno?
Dott.Preminger il momento è propizio per entrare in politica. La base c’è.
ormai è palese: per parlare di film brutti è necessario inventarsi qualcosa, in questa maniera vengono fuori le recensioni più divertenti ed originali.
Grandi Luotto e Knudi!
G E N I A L E!!!
La recensione intendo, il film è lammerda.
Recensione stupenda. Finale da urlo. Complimenti davvero. Non credo che guarderò mai il film, ma la rece me la sto andando a rileggere.
Ciao
chapeau Luotto, chapeau
al 79′ ero in piedi a gridare “poo po po poo po poo po”. speravo nel raddoppio di culo, ma mi accontento cosi
Cazzarellina Lu8, ti ho mai detto che sei un fottuto genio dei genii ? No ? Strano. Comunque l’ho sempre pensato. E anche Paola Ferrari.
Best recensione EVER \m/
e speriam nessunaltro film usera il tag “la più grande anticlimax dopo il big bang”
Letto e riletto.
Pezzo della madonna.
Stima incondizionata per Luotto.
Può non c’entrare un emerito cazzo, ma è confermato ( dal ’98) che il cattivo Arnaldo Andrè è omosessuale. Diteglielo a Cassano. (Punto a favore per la mia argentina?)