Jurassic Park è un film di fantascienza della miglior specie. Già dal presupposto – cioè: è possibile resuscitare animali estinti a partire da pochi frammenti di DNA – imbastisce un’avventura non solo divertente, ma anche scientificamente abbastanza plausibile da alimentare speranze e in cui incongruenze o impossibilità risiedono, come il diavolo, più nei dettagli che nella big picture. È oltretutto un film figlio di un tempo in cui il rapporto tra studi genetici e avanzamento tecnologico era ancora allo stadio «usciamo tutte le sere e facciamo le cose pazze perché ci vogliamo un sacco bene»: c’era eccitazione per un futuro che andava svelandosi nella sua potenziale grandezza e le cui ingenuità erano ben nascoste dietro uno strato di entusiasmo. Era un film (un libro, prima) che parlava con (e per bocca del) la comunità scientifica dell’epoca, andandosi a collocare in un ristretto Olimpo dominato dai Simpsons; contrariamente allo show di Groening, però, che si diverte a infilare qui e là nuove formule e nuove idee – a volte anche prima che vengano pubblicate da qualche parte – e fungere da vetrina per la scoperta/lo scienziato del momento, Jurassic Park ha suggerito una possibile strada che, grazie anche alla lucida follia di alcuni privilegiati, la scienza non ha mai smesso di provare a percorrere.
Al di là delle implicazioni etiche, l’idea di riportare in vita specie estinte stuzzica la comunità scientifica da decenni, e continuerà a farlo a lungo, essendo di fatto impossibile (e comunque, cosa me ne faccio del dodo quando posso avere un titanosauro?). A meno di non credere a complotti dei rettiliani volti a mettere a tacere le voci di esperimenti governativi condotti in bunker sotterranei interrati sotto un garage multipiano di Des Moines, i nostri sogni si scontrano con la fredda realtà. Jurassic Park è il più speranzoso e insieme frustrante what if della storia del cinema. Solo nel primo dei tre capitoli della saga vengono riportate in vita quindici specie diverse di dinosauro, sette delle quali compaiono all’interno del film e otto vengono citate e/o spuntano su lavagne, mappe, boccette di embrioni. Spielberg, poi, si era avvalso per la scrittura dell’aiuto di Jack Horner, paleontologo e divulgatore; il risultato è uno showcase di teorie che al tempo erano all’avanguardia per lo studio della vita: quella che i dinosauri fossero a sangue caldo, che alcuni di essi fossero gli antenati degli uccelli, più altre ipotesi sul comportamento sociale, le strategie di caccia, il colore della pelle.
Risultato finale: non è facile distinguere tra realtà e fantasia in Jurassic Park. Alcuni punti fermi:
• nonostante il nome del posto, sono pochissimi i dinosauri giurassici che popolano il parco dei dinosauri giurassici di John Hammond. I protagonisti del film, in particolare, cioè T. rex e Velociraptor, sono cretacei. Credo sia un problema fonetico: Cretaceous Park suona malissimo. Sposo la teoria del Capo: avrebbero dovuto chiamarlo Dino Fuckin’ Park e chiuderla lì
• solo esemplari femmina, DNA di rana, dipendenza da aminoacidi per evitare fughe: tutto molto plausibile, nulla, ahimè, che funzioni
• qualsiasi ipotesi di comportamento (mangiare ergendosi sulle zampe posteriori, sputare veleno, cacciare in gruppi) è invece grosso modo sensata, o quantomeno lo era confrontandosi con le conoscenze dell’epoca. I dettagli nelle singole schede, comunque
Ciò detto, abbiamo sette (sette!) dinosauri di cui parlare, ciascuno con la sua bella schedina: senza frapporre ulteriori indugi né indugiare su ulteriori frappé, cominciamo con le domande generiche, oltre che con una bella SIGLA!
httpv://www.youtube.com/watch?v=Exjj0W2zyrg
Nome, e chi gliel’ha dato: “dinosauro” significa “lucertola terribile”, pur non essendo i dinosauri delle lucertole e pur non essendo necessariamente terribili, solo bisognosi d’affetto dopo essere usciti da 65 milioni di anni di morbo dell’estinzione. Il termine fu coniato da Richard Owen, paleontologo e bisnonno del recentemente ritiratosi Michael*, nel 1842. Richard Owen era inglese, ed è più o meno l’unico aspetto della faccenda che non è colpa degli americani.
Filmografia essenziale: non sono sicuro che serva dirlo, ma comunque la trilogia di Jurassic Park.
Origini: risparmiandovi il pippone evoluzionistico che comincia 230 milioni di anni fa con animali come Euparkeria, e limitandoci ai dinosauri del parco, nasce tutto da un grumo d’ambra che arriva da un albero sul quale si posò una zanzara che succhiò il sangue che scorreva nel dinosauro che viveva nella preistoria che per due soldi mio padre comprò. L’idea di John Hammond, miliardario con molto tempo da perdere, è di estrarre quel DNA, completarne le sequenze mancanti riempiendole con materiale genetico di origine anfibia, impiantare la stringa completa in un uovo di coccodrillo e lasciare che la natura faccia il suo corso. Tutto corretto, su carta, ma smentito dalle stupide leggi della fisica. Non ci addentreremo, invece, in riflessioni sulla possibilità o meno che animali estinti da 65 milioni di anni possano adattarsi senza problemi a un’atmosfera molto diversa per composizione nonché a un potenziale esercito di nuovi patogeni a loro sconosciuti.
È colpa degli americani? Sì, e nello specifico del dottor John Hammond, «il lato oscuro di Walt Disney» secondo la definizione degli stessi Spielberg e Crichton. Epitome del capitalismo avventuroso all’americana, fatto di tanti soldi e pochi scrupoli, il suo progetto di parco di divertimenti popolato di animali de-estinti è figlio della sua ambizione e della voracità del suo conto in banca più che di una sana, umana curiosità scientifica. È interessante notare come a mettere un freno ai suoi entusiasmi non siano Grant e Sattler, i due paleontologi della spedizione, ma il matematico: non solo vetrina per la genetica e le scienze della vita, Jurassic Park è anche, soprattutto, un’occasione per la teoria del caos – quella orrendamente semplificata con la storiella della farfalla che batte le ali – per mostrare i muscoli al mondo. È bello notare come a metà film le fredde teorie matematiche di Ian Malcolm e quelle etologiche di Alan Grant convergano in un messaggio unico: NOPE.
«È PREVISTO CHE SI VEDANO DEI DINOSAURI,
NEL SUO PARCO DEI DINOSAURI?»
GLI ERBIVORI EDITION
Brachiosaurus e Parasaurolophus
Dimensioni e particolarità fisiche: Brachiosaurus, gigante erbivoro simile ad Apatosaurus (spoiler: nessuno dei due si chiamava Brontosaurus), è il primo dinosauro che si vede nel film. Due metri di lunghezza è LA MISURA DEL SUO OMERO, mentre l’animale completo sfiora i trenta metri. Ha il collo lungo per mangiare le foglie che stanno in alto sugli alberi, e quando le foglie stanno troppo in alto si alza sulle zampe posteriori; quest’ultimo dettaglio potrebbe essere un’invenzione di Spielberg. Insieme al più minuto e innocuo Parasaurolophus, che nel film compare solo nel ruolo di “bestiolina sullo sfondo” (favoriamo diapositiva), fa capolino solo per farci entrare nell’ordine di idee che i dinosauri sono davvero tornati in vita. Brachiosaurus fa rispunta dopo che tutto è andato a ramengo, per farci scoprire che anche i dinosauri starnutiscono; Parasaurolophus, invece, comparirà con ruoli più o meno importanti in tutti i capitoli della saga (mentre è curiosamente assente dal romanzo): questo particolare gli ha fruttato il soprannome di “Hitchcock dei dinosauri”.
Vittime preferite e omicidio migliore: le foglie degli alberi? La dignità della povera Lex?
Come li si sconfigge? Ignorandoli, non avendo questi animali alcuna intenzione di far del male a nessuno.
Gallimimus
Dimensioni e particolarità fisiche: se serve una prova tangibile del legame tra dinosauri e uccelli, eccovi uno struzzo alto due metri. Compare subito dopo la scena dello starnuto del Brachiosaurus, e per pochi secondi: prima un branco di essi rischia di travolgere, Re Leone-style, Grant e i due bambini, poi uno di loro si offre in sacrificio per tutti e si fa sbranare dal T. rex. Nella visione di Spielberg, Gallimimus assomiglia a un Velociraptor ma è più tenero. In realtà, il fatto che avesse le ossa cave e alcune caratteristiche dello scheletro in comune con quelle degli uccelli fa pensare che, come dimostra questa foto della scienza, potesse essere piumato.
Vittime preferite e omicidio migliore: sebbene un tempo si pensasse che questi polli fossero carnivori, già al tempo di Jurassic Park era accettata l’idea che si trattasse di paciosi mangiaerba.
Come li si sconfigge? Correndo più veloce di loro. Oppure, alla faccia di Prometheus, cambiando direzione.
Triceratops
Dimensioni e particolarità fisiche: nove metri per tre per una dozzina di tonnellate di peso, in pratica una supermucca. Ah sì, tre corna e una corona spinata ne adornano la faccia, rendendo Triceratops il non-bovino più minaccioso del parco. Nel film ne vediamo un esemplare solo, affetto tra l’altro da una fase precoce ma in rapido sviluppo di morbo della morte; è anche l’unico dinosauro del parco di cui vediamo le feci, che a occhio non sono tanto diverse dalle feci di una mucca, solo che sono di più. Scegliere di mostrare l’animale solo in quello stato pietoso, peraltro, è una scusa furbastra per non dovergli scrivere una parte ad hoc ed evitarsi un grattacapo: ancora oggi, infatti, lo scopo delle corna di Triceratops è dibattuto. La teoria più accreditata, comunque, le assimila ai palchi di una renna o alle corna dello scarabeo rinoceronte: roba che ti fa sembrare figo di fronte alle femmine e zarro di fronte agli altri maschi. Se così fosse, sarebbe curioso che l’esemplare del parco di John Hammond avesse le corna, in quanto femmina e quindi probabilmente priva di ornamenti selezionati sessualmente.
Vittime preferite e omicidio migliore: “l’olfatto di Ian Malcolm” non è una risposta sufficiente.
Come la si sconfigge? Lasciandola in pace. Oltretutto, Triceratops fu una delle ultime specie di dinosauro a resistere sulla Terra prima della tragica estinzione, il che lo rende un coriaceo figlio di puttana che forse è meglio lasciare in pace.
«È PREVISTO CHE SI VEDANO DEI DINOSAURI,
NEL SUO PARCO DEI DINOSAURI?»
I CARNIVORI EDITION
Dilophosaurus
Dimensioni e particolarità fisiche: è più piccolo di Wayne Knight ma anche più incazzato. No, ma seriamente: in un film rigoroso fino all’ultimo dettaglio, Dilophosaurus è la pecora nera, la macchia su una tovaglia immacolata. Spielberg lo dipinge come una specie di cigno urlante con un ombrello che gli si apre sulla nuca, mentre la scienza ci insegna che questo tignoso bastardo era lungo fino a sette metri e aveva la fazza che vediamo in questa diafanìa; nessuna traccia dell’ombrello, come d’altra parte il dettaglio che questo animale sputerebbe un fiotto di veleno accecante negli occhi delle sue vittime prima di divorarle è stato inventato per l’occasione. Un brutto colpo per Wayne Knight, che deve togliere una voce (“Esperto di bukkake rettiliani”) da un cv che espone con orgoglio anche “Esperto di sudate guardando la passera di Sharon Stone“.
Vittime preferite e omicidio migliore: adora l’odore di ciccione nerd che suda quando guarda la passera di Sharon Stone al mattino perché sa di vittoria: cinque minuti scarsi di screentime e Dilophosaurus si porta a casa senza neanche far fatica il titolo di “Boba Fett di Jurassic Park“.
Come lo si sconfigge? Evitando di tradire la fiducia dei tuoi datori di lavoro per vendere a una multinazionale rivale il frutto delle fatiche e degli sforzi economici e intellettuali di un’equipe di ricerca composta da centinaia di persone che su suddetta ricerca hanno costruito le proprie vite, la propria carriera e il proprio futuro. CICCIONE DI MERDA.
Tyrannosaurus rex
Dimensioni e particolarità fisiche: questo figlio di puttana è lungo come un cazzo di pullman di quelli che ci fai le gite scolastiche che ci stanno su un centinaio di bambini urlanti, pesa come la madre puttana grassa di uno di questi bambini urlanti, ha denti lunghi come machete/macheti/machetes, il passo pesante di quando hai fatto la cazzata e il capo ti chiama nel suo ufficio, le zampine corte corte tenerine e la stessa miopia di Carletto Ancelotti quando faceva giocare Thierry Henry terzino. Insieme al mostro che arriva dopo è il più cinematografico dei dinosauri di Jurassic Park, non solo perché intrinsecamente FICO ma anche perché scritto come fosse il personaggio di un film e non un animale catapultato in un habitat innaturale. Ha un ingresso trionfale in scena, un paio di sequenze di inseguimento, una personalità; persino, sul finale, un ruolo di deus ex machina darwiniano che da film d’avventura trasforma Jurassic Park in parabola di crescita personale di un animale feroce sì, ma dal cuore d’oro.
Vittime preferite e omicidio migliore: no, la frase precedente non è vera, T. rex è semplicemente un predatore affamato che ingoia tutto ciò che gli capita davanti. Anche se si tratta di un avvocato seduto su un cesso chimico che si sta cacando addosso dalla paura. L’omicidio migliore, però, è probabilmente anche l’ultimo del film: quello di uno dei due Velociraptor che stanno minacciando i Nostri Eroi, che risolve una situazione intricata e senza via d’uscita nell’unico modo possibile, e cioè concedendo ai protagonisti qualche minuto di vantaggio per sciacquarsi dalle palle. Nota a margine: tutto ciò che si vede nel film, quest’ultima sequenza inclusa, è plausibile e supportato dalla scienza.
Come lo si sconfigge? Nell’unico modo che verrebbe in mente a una persona razionale: dandosela a gambe (a pale) a bordo di un elicottero, cercando di mettere più miglia marine possibile tra il rex e il fuggitivo.
Velociraptor
Dimensioni e particolarità fisiche: se il T. rex è il mostrone del film, il kraken della situazione, Velociraptor è il villain in senso più tradizionale, la bestia intelligente la cui minaccia costante fa da freno e insieme sprone al gruppo per levarsi dalle palle il più in fretta possibile. Lungo circa tre metri, scaltro e capace di pensiero complesso, feroce e crudele quando uccide, è indubbiamente il dinosauro più memorabile di Jurassic Park (votate: #teamraptor o #teamrex?), nonché quello che più è rimasto impresso nella memoria collettiva e nella cultura popolare, anche nelle sue varianti più buffe. Tutto questo nonostante (o forse proprio perché) sia rappresentato in modo poco fedele alla realtà (nella foto: la realtà) e più aderente ai canoni del classico film di mostri. Per quel che riguarda la storia dell’aprire le porte, tranquilli: basta chiudere a chiave.
Vittime preferite e omicidio migliore: un generico “tutti/e” dovrebbe bastare per chiudere il discorso.
Come lo si sconfigge? Si prega la catena alimentare che faccia piombare dal cielo un salvatore affamato che tolga le castagne dal fuoco; incontrare un predatore nel suo habitat naturale riporta anche il più armato figlio di puttana a una condizione primordiale: quella della vittima designata, dello spuntino, della materia prima per cacate. Il genio di Jurassic Park sta tutto racchiuso nei Velociraptor: mettere da parte tutte le favolette consolatorie sull’uomo specie dominante piazzando un gruppo di individui in una situazione realmente preistorica per poi sputar loro in faccia la triste verità, e cioè che, per quanto intelligenti possiamo essere e avanzata la nostra tecnologia, restiamo poco più che appetitosi e indifesi mucchietti di carne e ossa. L’unica nostra fortuna? Che quei mostri se ne resteranno per sempre confinati su un’isola.
httpv://www.youtube.com/watch?v=jDm5A_MeGLE
*questa potrebbe essere una stronzata.
Io direi di fare #teamtrex e non #teamrex, non vorrei ritrovarmi domani con massaie 55enni e vecchietti in pensione come followers.
Comunque T-rex tutta la vita, anni e anni di maestositá e prime pagine non possono essere cancellati da dei newcomers tra l’altro fortemente ritoccati anche nelle dimensioni.
Ti ho sempre odiato velociraptor, non eri un cazzo di nessuno prima! Hai capito?
È un po’ come chiedere di preferire Nickelback ai Led Zeppelin
Dove si scopre che Stanlio Kubrick nel tempo libero fa lo scienziato pazzo che cerca di riportare in vita i dinosauri. Io non mi sono lasciato ingannare da tutti quei non è possibile, la verità è che non vuoi la concorrenza in mezzo ai piedi.
Scherzi a parte il pezzo, per uno come me che da bambino voleva fare l’archeologo per potere recuperare le ossa dei mostri veri, è una vera e propria chicca.
Io davanti a tutta questo non posso che levarmi il cappello e applaudire commosso. Complimenti sul serio, qui siamo fra le cose migliori mai lette qua dentro.
Ora recupero quei due libri e te li faccio autografare, tanto ormai l’ho capito che li hai scritti tu e per esigenze di segretezza hai preferito non firmarli.
Ma poi quest’anno che cazzo avete? Prima la recensione binaria dei due Dredd poi quella cosa mitica che fu quella su Die Hard ora questa puntata di mostrologia.
Non siete più quelli di una volta, siete meglio.
#teamtrex tutta la vita. Come del resto #teamgrant.
Il Tirannosauro è la manifestazione fisica della vendicatrice mano di dio che punisce l’uomo. Colossale,terrificante, inarrestabile. Nel film ha pure il ruggito preso dal suono dei motori degli Shuttle,cosa si può volere di più?
Inoltre ho sempre paragonato il T-Rex e i Raptor a Grant e Malcolm: pragmatico il primo, scaltro e ironico il secondo. Il fatto che sia Malcolm che i Raptor nel film siano feriti e/o trucidati dal T-Rex credo sia un punto a favore della mia fantasiosa tesi. Inoltre i Raptor sono gli unici dinosauri (erbivori inclusi) ad essere uccisi da un umano (Kelly Malcolm/YuriChechiYuri) e questo li fa cadere un pochinino dal piedistallo.
Questa sarà la sera in cui i 400 Calci vinceranno l’internet tutto.
MIGLIOR ARTICOLO EVER e non aggiungo altro perchè potrei piangere #teamraptor always.
piango tantissimo.
e pur senza nessuna apologia – quantomeno necessaria – di Ian Malcolm o del vero eroe shakespeariano del film: Muldon.
#TeamRaptor – Avevo 5 anni e la notte giravo per casa spaventata dalla mia ombra temendo che un raptor potesse spuntare da un momento all’altro.
Tra l’altro, i raptor (o le raptor) di JP hanno frequentato la stessa scuola per mostri della regina di Aliens, loro si sono diplomate in “aprire le porte” e la regina in “prendere ascensori”.
Fotta, fotta incredibile, mancano solo 12 ore.
tralasciando i complimenti per quanto ho appena letto (tralasciando sto cazzo: grande Stanlio!) giuro che speravo citassi il Philosoraptor
http://knowyourmeme.com/photos/101107
Ehi, ma è citato pure lui! Guarda bene tutti i link.
#TeamRex senza neanche discutere, la seconda volta che ho visto JP ho improvvisato tutti i dialoghi sottintesi del mostrillo amoroso (avevo anche 5 anni eh)
la vera domanda del film è: mapporcaccia vacca, possibile che non sia passato un singolo avvocato, un praticante, un giornalaio qualsiasi a dire “guardate che magari generare dei besti mangiauomini lunghi come optimus prime, a prescindere dalle difese che si possono impostare, potrebbe essere un filino pericoloso”
Parabola dell’avvocato:
Dubbio->Fotta->Morbo dalla morte
Questa cosa di scoprire che i raptor nella realtà reale erano vestiti come le ballerine del sambodromo mi ha un po’ spezzato
altra domanda: Donald Gennaro sarà mica parente di Holly Gennaro in McClane?
We Stanlio, macchè per caso nella tua vita hai incrociato T. Ntori?
@Morg: fu il mio relatore di tesi alla specialistica! Momenti indimenticabili.
Nel 1993 uscì poco dopo Jurassic Park la trilogia di speciali Superquark “Il pianeta dei dinosauri”, con Piero Angela che parlava con un sè stesso in mongolfiera nel cretaceo. Lo ricordo tutt’ora come il miglior anno della mia vita e quello in cui ho seriamente iniziato ad interessarmi agli animali. Poi va beh, le cose sono andate un pelo diversamente, ma sto pezzo mi ha fatto sudare tantissimo gli occhi.
#TeamRaptor tutta la vita, sti bastardi in Dino Crisis mi facevano sempre sudare le madonne.
Nel ’93 mi ricordo di due cose:
– che un’auto mi ha tirato sotto mentre uscivo dalla scuola media
– che JP mi era piaciuto un sacco (poco prima esser tirato sotto dall’auto)
In effetti ricordo che per farmi passare il tempo in ospedale mi avevano regalato un mega librone-backstage di JP che mi son divorato come un Trex.
Filmone, quoto @Luotto Preminger sulla difficoltà di accettare le reali fattezze del raptor.
Massima stima. Per te, per lui minima.
Nessun vostro amico ha mai riversato su cd, e utilizzato i passi e il ruggito del TRex di JP come “test audio” per uno di quegli impianti audio da macchina che saturano completamente il baule di una familiare?!?!? bhè, io lo avevo un amico così…e di notte, in certi parcheggi, a fissare una media appoggiata al tettuccio…era bellissimo!!!!
Ecco. Siccome vivo nell’ignoranza e libri e documentari io no, ne approfitto per chiedere lumi che forse sono nel post giusto.
A un certo punto, quando abbandonavano il percorso guidato, mi sa che incontravano il triceratopo/topa ed è tutto un “OMG che bello il triceratopo, che emozione, senti come RESPIRA”.
Ma hanno idea del fiato che doveva avere quella roba lì? Altro che sapore di nanna la mattina appena svegli. Ne parlano i libri? Del fiato, intendo. #TeamBovinoInPasto
Ma che cazzo te ne frega della fiatella, hai lì davanti un dinosauro! Io gli avrei fatto le coccole e i grattini e nasinonasino per la gioia.
TeamRex! e già che ci siamo anche TeamIan!
Due cose mi sono sempre chiesto.
La prima: che fine ha fatto il T-Rex robotico costruito a grandezza naturale ed utilizzato nella scena sotto la pioggia? Una chicca: aveva autonomia limitata, più prendeva acqua e più tremava. Ogni tot si fermavano e lo asciugavano centimetro per centimetro.
La seconda: come si fa, noto lo scheletro di un animale, ad ipotizzarne la cute o la presenza di peluria e/o piumaggio?
In realtà quelli che nel film vengono spacciati per Velociraptor è molto più probabile che siano Deinonychus antirrhopus: il Velociraptor era alto solo 0.5 mt, mentre il Deinonychus arrivava fino a 1.5mt ed ar lungo fino a 3 mt. Comunque, a parte questo, ottimo articolo!!! #TeamRaptor 4ever (o più corretamente #TeamDeino)!
Amen reverendo
#TeamTriceratopone, guarisci presto <3
@Stanlio: no ma ci mancherebbe, massimo rispetto per l’entusiasmo e lo stupore. Però ricordo che trovai tutta quell’euforia, presa lì in mezzo tra il putridume della bocca e la montagna di merda lì di fianco, un tantino esagerata.
@fre.: se la pelle ha una texture abbastanza pronunciata (prendi chessò, la pelle di un serpente) lascia tracce sul sedimento prima di fossilizzarsi, quindi poi quando scavi e trovi il fossile vedi l’impronta della pelle. Idem per le penne, con in più il vantaggio che le ossa di un arto piumato hanno una struttura particolare e puoi inferire la presenza di penne anche se non si sono conservate intatte.
@fre
Ci sono casi eccezionali, come quelli dell’Archeopteryx,del Carnotauro o dello Scypionyx (Stanlio non ricordo come si scrive,quindi in caso correggimi) in cui si conservano tracce della presenza di piumaggio,pelle o organi. In altri casi si fanno congetture comparando i ritrovamenti con gli animali attuali, per conformazione dello scheletro,area di ritrovamento etc..
Una volta io, mia sorella e mio fratello siamo andati alla mostra degli animatronix di dinosauri qua a Londra, 40 robot a grandezza naturale che si muovevano e facevano i versacci. Eravamo gli unici adulti senza bambino al seguito.
@Alejandro: in realtà confrontandosi anche con il libro e leggendo quel che dice Spielberg a riguardo credo siano semplicemente dei raptor gonfiati ad arte per ragioni cinematografiche.
Grazie a tutti.
Adesso manca solo la sorte del robottone e possiamo chiudere l’internet. Per riaprirlo stasera in tempo per la diretta.
Stima, tanta, per voi.
Per voi qual’è il grande assente tra i dinosauri di JP (e seguiti)?
A me è mancato tanto il Baryonix (che però è presente tra l’elenco delle creature del parco e nel gioco del secondo film), e una comparsata più dignitosa all’Ankylosaurus nel terzo film non sarebbe dispiaciuta affatto.
“L’unica nostra fortuna? Che quei mostri se ne resteranno per sempre confinati su un’isola.”
Almeno fino al secondo capitolo…
Appoggio pienamente @sampoo
Maledetti stronzi ma #teamtraptor a vita!!
(Anche se avevo questo http://toyarchive.com/STAForSale/NEW2001+/JurassicPark/JurassicPark/JPYoungTRexMIB1a.jpg )
@marcotoast Vogliamo parlare dello scheletro di t-rex fluorescente da montare con i giornaletti sui dinosauri in edicola? E in quei giornaletti c’erano pure gli occhialetti 3d per vedere i dinosauri uscire dalle fottute pagine!
Stanlio Kubrick, ovvero una delle cinque persone attualmente in vita a potere usare il verbo “inferire” e non sembrare un inutile Prof. schiaccia cazzo, ma uno che semplicemente sa di cosa sta parlando.
No davvero, Triceratopo e Stegosauro i miei preferiti di sempre, avrei al massimo gradito un maggior ruolo per loro e sarei stato contento. Poi avrei gradito che nel secondo film arrivassero tutti in citta’ alla mezzora invece che uno solo negli ultimi dieci minuti.
Prima di tutto stracomplimentoni per l’articolo. Entra di diritto nella mia personalissima Top Ten. #Teamtrex in assoluto. Ho sempre odiato quell’aria da piccoli nerd paraculati che hanno i velociraptor… i classici saputelli “io so aprire la porta….io so aprire la porta…” mavaffanculo !!!!
Filmone… lo guardo sempre con grande affetto e riesco ancora ad avere la stessa espressione estatica di quando l’ho visto al cinema la prima volta… non è mica roba di tutti i giorni….
A parte gli applausi per la scienza a tutto il resto che sono scritti con la passione vera dell’interessato vero, qui gli scienziati matti hanno detto che riportano in vita una rana estinta una trentina di anni fa, una rana famosa per incubarsi le uova nello stomaco e vomitare quindi i neonati. Un piccolo passo per le rane, un grande passo passo per il MACCOSA.
@Nanni Ho sempre avuto un rapporto travagliato con JP, la mancanza di stegosauri e plesiosauri ai miei occhi adolescenziali mi parvero una mancanza grossissima e imperdonabile.
Ora l’ho superata e grido al cielo T-Rex uber alles!
credo che il t-rex sia il personaggio in cui mi sono più immedesimato so far :|
#teamtrex
#teamtrex sempre e comunque!
E per me i grandi assenti del film (anche se si intravedono in lontananza nel finale) sono gli Pterodattili, che nel libro invece regalano una bella sequenza di azione cazzutissima!
jurassic park è uno dei film che hanno fatto la mia infanzia. adoravo i dinosauri, e questo film ha coronato praticamente tutti i miei sogni di allora. c’è tutto quello che ci deve essere in un film, e anche qualcosa di più. leggere questo articolo mi ha riportato in mente tante di quelle cose bbelle che ho iniziato bene la giornata. grazie stanlio, ti voglio bene. grazie i 400 calci, vi voglio bene.
tra t-rex e velociraptor scelgo di non scegliere, il velociraptor è più figo, più veloce, più cattivo e più intelligente. ma il t-rex è il t-rex, già solo che il suo nome sia riassunto in una sigla così figa lo rende il migliore. è il re dei dinosauri, e poi da piccolo c’è mancato un soffio che mi regalassero il pupazzo del t-rex quello grosso (40cm più o meno), con ”jp” tatuato sulla coscia a dimostrare che era proprio il t-rex di jurassic park, non un t-rex qualsiasi. poi non me l’hanno regalato, però cazzo che bello sarebbe stato. quindi non scelgo, sarebbe come scegliere tra beatles e CCR. non me la sento.
faccio una puntualizzazione: io la storia del dilophosauro l’ho sempre intesa come se quello che ammazza il ciccione nel film fosse un esemplare cucciolo, da cui l’aspetto carino e il ciccione che gli lancia la pallina e le piccole dimensioni. anche di quello avevo il pupazzetto (potevi riempirgli la pancia di acqua e fargliela spruzzare sul pupazzetto di sam neill) e il pupazzetto era proporzionato nella giusta scala rispetto al modellino di sam neill, invece ricordo che con il pupazzetto del ciccione (non comprato, in quanto ritenuto inutile) c’era il piccolo dilophosauro molto più piccolo di quello venduto separatamente. non so, io me la sono spiegata così.
@sampoo: #teampieroangela tutta la vita! ho ancora tutte le vhs registrate dello speciale di quark sui dinosauri! effetti speciali bruttissimi che però all’epoca mi sembravano veri quanto quelli di jurassic park. c’era anche la puntata dove il figlio alberto scappava dall’allosauro. fighissimo!!
@marcotoast: maledetto, quello è proprio il pupazzo di cui parlavo, quello che mi hanno QUASI regalato! avevo dimenticato che aveva anche il pezzo di carne che si staccava e si vedevano le costole (chissà perchè poi..) certo che visto così non sembra sto granchè..
@sampoo il modellino dello scheletro fluorescente del t-rex ce l’avevo, e avevo anche quello del triceratopo, e lo scheletro di stegosauro di legno invece. dio, quanti ricordi.
Io ho il cofanetto con i 3 film.
Il secondo lo vidi al cinema.
Il T-Rex aveva quel vocione, quell’aria da “Hai mai incontrato quel tipo di persona che e’ meglio non far incazzare? Quello sono io” che se un giorno scopriranno che verso faceva e non e’ uguale a quello del film, considerero’ la scienza sbagliata. Perche prima di rivederlo un paio di anni fa io ricordavo solo il Verso del cazzo di TRex, il trex che si mangia il cane da guardia, il T rex che salva gli umani perche se qualcuno deve mangiarli quello sara’ lui.
Il TRex. Il sogno e la paura di ogni essere umano che sia stato al massimo 13enne nel 93.
Tra l’altro io mi ricordo un gioco di mazzate di Jurassic Park. Tekken con i dinosauri. per PS1. E c’era lo segosauro che faceva una combo con la coda che era una goduria.
@Izbi, parli di Primal Rage?
Comunque Cadillacs and Dinosaurs miglior gioco con i dinosauri ever.
@Stanlio: sei un grande! cadillac & dinosauri ha fatto un altro pezzo importante della mia infanzia *_*
No parlo di
http://www.youtube.com/watch?v=KNorqc7Aufg
Io ricordo che ci passai i pomeriggi. Non ricordo se lo giocai perche era Jurassic Park o perche era figo. O entrambi.
I dinosauri sono la cosa più bella di sempre. I 400 calci la più bella dell’internet. Oggi si incontrano ed io piango, è tutto troppo bello. Date un premio a Stanlio che ci mette passione, scienza e pure Owen.
Angolo del nerd.
Mi ricordo il videogioco ufficiale “The Lost World” per PS, si poteva usare TRex/Raptor/Cacciatore e non mi ricordo che altro. Una roba bellissima ma indecentemente difficile.
#teamrex tutta la vita. È il secondo film che abbia mai visto al cinema e non posso non averlo a cuore.
ps: vorrei ricordare che Jeff Goldblum nel giro di pochi anni ha salvato un po’ di persone dai dinosauri e l’umanità dagli ufi e per questo va ringraziato ab aeterno.
Ma solo io Jeff Goldblum apparte Jurassic Park e ID non l’ho mai visto da nessuna altra parte? E perche mi sembra il Hugh Jackman dei suoi tempi?
@Izbi: La Mosca!
@Izbi non puoi non aver mai visto la mosca..
@Terence comunque il gioco più bello in assoluto sui dinosauri resta il primo dino crisis, anche se la spiegazione sul come avessero riportato in vita i dinosauri era una vaccata allucinante.
Primo film visto al cinema, mi pare a natale, ero molto, piccolo. Sognai per anni T-Rex in giro per Torino e io che rimanevo immobile per non farmi scoprire (spesso mi nascondevo nella Regata Weekend dei miei genitori).
Comunque pare che i velociraptor abbiano imparato altri trucchi oltre a quello della porta http://www.youtube.com/watch?v=QwyEEuJeLkY
Io sto col @Reverendo. Dino Crisis era il sogno bagnaticcio di chiunque avesse un minimo voluto bene a Silent Hill e Jurassic Park. Poi va beh, Cadillac & Dinosauri mi ha regalato momenti bellissimi per tutta una vacanza, ma lo ricordo meno…
(Io le videocassette di Piero Angela le ho ancora ORIGINALI, le avevo anche portate alle elementari per far schiattare di invidia quegli stronzi dei miei compagni!)
Ora mi torna una domanda che già mi posi ieri.. ma i bambini di oggi lo sanno ancora sono tipo la cosa più bella del mondo o no? Siamo stati solo noi a trovarci in una sorta di Dino Revival? Cioè.. io so ancora a memoria la sigla di “Ti voglio bene Denver”…
Dino Crisis ai tempi mi scatenò una delle più grandi crisi di fotta della mia vita. Resident Evil+Dinosauri! In realtà fu una mezza delusione, non ne ho grandi ricordi
La domanda di Sampoo è interessante, vitale e fondamentale: un seienne di oggi conosce i Dino-Riders? I Dinosaucers? Dino Park Tycoon? Il primo Turok? Alla ricerca della valle incantata?
Non ho per fortuna alcun legame con il mondo dell’infanzia di oggi, quindi non ho risposte.
Vedo che anche tra noi pensionati comunque ci si dimentica di GON
gon quello di tekken 3 dici?
Prima di essere il Gon di Tekken3 era il Gon dell’unico manga “letto” e apprezzato anche da chi non leggeva manga
Masashi Tanaka Dino Style tutta la vita…
Questi sono stati citati?
http://fc03.deviantart.net/fs21/f/2007/268/5/1/Trypticon_Vs_Dinobots_by_EspenG.jpg
@the spew: lo conobbi grazie a Tekken 3 e non leggendo il manga, va bene lo stesso?
#teamtrex per tutta la vita, comunque.
Film che vidi a tre anni appena uscì in noleggio.
E a riguardarlo vent’anni dopo è invecchiato benissimo.
Pelle d’oca per tutto il dino revival di questi commenti, ricordi bellissimi (Cadillac e Dinosauri, Piero Angela, il T-Rex con le costole di fuori…)
@ColinFarth @Reverendo era solo per il Reparto geriatrico dei 400calci
Alle elementari avevo i quaderni e i raccoglitori dei Dinosaucers e la suora mi disse che non potevo tenerli perché erano violenti, così mia mamma me li ricoprì con della plastica bianca ma io sapevo che lì sotto c’erano i dinosauri ed ero felice.
(erano gli anni in cui andavo a scuola con tutti i manuali dei giochi NES per rileggermeli di nascosto sotto il banco; quando provarono a ritirarmi quelli di Zelda piantai un casino)
@shampoo & reverendo
Aò siete impazziti? Nel 2013 tirar fuori quel t-rex fluorescente. Ce l’avevo pure io, 36 mesi per collezionare tutte le ossa e quando finalmente dissi “ok finalmente lo copro con la pelle”, sti infami anzichè dartela in 1-2 pezzi, ti davano un pezzetto per volta ogni mese. Ovviamente mi ero rotto il cazzo e mi sono ritrovato con tutto lo scheletro + 1 piede e tanta delusione.
@Stanlio
L’ho detto l’altro giorno che ultimamente si sfornano troppe bombe qua. Strano che tutti i tuoi detrattori siano spariti, ce l’avevano sempre e solo con te. Aò te li 6 magnati come un T-RexE?
Primal Rage era un pò ‘naMMerda eh…
Aò ma nessuno ricorda i mitici Zoids? Avevano lo spot + figo di tutti i tempi ma non riesco a trovarlo su youtubbe
@the spew: bhe, dai se aver letto il manga qualifica come membri (?) del reparto geriatrico, conoscerlo grazie a tekken 3 nei ruggenti anni ’90 (era pure un personaggio segreto sbloccabile facendo il time attack e salvandosi come “gon”… Nerd da paura) dovrebbe qualificarci almeno come infermieri capi-reparto!
Ah, denver lo odiavo a morte, era un eunuco inutile
@schiaffi: #teamdelusisoloperipiedinidelTrex anche qui… Maledetta DeAgostini!
@Colin
Vabè, la volta che volevo lo scheletro del corpo umano allora? Vado là tutto convinto e mi ritrovo soltanto con il fronte della pelle dell’uomo. Fine. “Prossima uscita il pancreas” mavaffanculo.
Ma cmq gli Zoids li avevo solo io? I dinosauri meccanici con le armi montate che si muovevano da soli? IMPOSSIBILE!
@Schiaffi: troppo giapporobottosi gli Zoids per me, io volevo sentire la puzza delle squame che grondano sudore preistorico.
Da bambino.
Il Velociraptor in realtà è piccolino. Sarà stato alto meno di un metro.
Nel film chiamano Velociraptor questo animale qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Deinonychus_antirrhopus
Il Deinonycus. Anche in questo caso, come per il titolo del film, ha avuto la meglio il nome. Velociraptor è un nome più figo.
Abbiamo già dirim… diret… dirimuto? Dirimeruto? Vabbe’, bisognava dirimere la questione e l’abbiamo fatto: sono raptor (parola di Spielberg e Crichton), fatti più grandi per questioni puramente cinematografiche. Gli unici errori scientifici (voluti) che ci sono in JPark sono legati allo spettacolo, non alla disattenzione: infatti gli erbivori sono fedelissimi, mentre le licenze poetiche le usano per i carnivori.
Mi hai fatto venire un nodo al cervello! Per fortuna ci viene in aiuto l’Accademia della Crusca
Dirimere, passato remoto e participio passato
La coniugazione [… bla bla bla] il participio passato non è in uso.
Tò trovato quel che cercavo: http://www.youtube.com/watch?v=mhNhIIhcPFA
Secoli fa da questo filmato lo davano tutti i giorni su junior tv. Era sempre uguale ma il fatto che usassero i giocattoli veri con aggiunte esplosioni varie e musica epica, lo rendevano un intramontabile classico.
Sì ok, le motivazioni cinematografiche sono il nome. Niente di meno, niente di più.
Serve anche a giustificare una battuta del film che dice “Velociraptor vuol dire uccello rapace…”. Vado a memoria.
Comunque per mettere insieme “dinosauri” e “terrore puro” vi lascio qui una perla che in Italia durò pochissimo – qualche episodio, prima delle proteste del MOIGE, giuro – e che mi rovinò il sonno quando avevo tipo sei anni: Inhumanoids. Devo ringraziare Internet che mi ha confermato la loro esistenza, per anni sono stato convinto di essermeli immaginati e stavo male, anche perché per causa loro feci l’unico incubo che ricordo ancora lucidamente oggi, a distanza di più di vent’anni.
@schiaffi Credo che quel modellino a puntate di esplorando il corpo umano fosse stato propedeutico al passaggio al gore per buona parte di quella generazione o almeno lo è stato per me.
Gli stronzi lo progettarono evidentemente col culo dato che una volta completato i piolini di connessione tra la muscolatura anteriore e quella posteriore non riuscivano a reggere sotto il peso di tutti gli organi interni e immancabilmente esplodeva sparando milze fegati e polmoni ovunque. Io lo tenevo sulla mensola sopra la testa e mattina sì è l’altra pure mi svegliavo coperto di organi di plastica.
Ho controllato se fosse prodotto da HGLewis production ma no, era evidentemente un fail.
Non per vantarmi, ma mi vanto.
Tirannosauro ufficiale JP con pezzo di pelle staccabile…CELO
Tirannosauro DeAgostini fluorescente con pelle compresa – difficile però rimanesse integro per più di qualche minuto…CELO ed è rimasto sulla mensola a rischiarare la notte fino a 10 anni fa circa.
Stegosauro in legno…CELO
Uno dei film più importanti della Storia del Cinema PUNTO
Talmente importante che credo che l’odierno indiscriminato uso della CGI sempre e comunque, anche quando è palese che in analogico non solo sarebbe possibile ma anche meglio, derivi ancora dall’erronea convinzione nella massa ‘gnorante che i dinosauri di Jurassic Park siano interamente fatti col compiuter e che quindi se non li fai con il compiuter come i dinosauri di Jurassic Park, che li hai visti quanto sembrano veri signo’, gli effetti speciali sono brutti e finti.
Generando effetti speciali brutti e ingiusti pregiudizi verso la CGI tutta.
Probabilmente a causa dell’entusiasmo per l’avanzamento tecnologico di cui il film stesso è figlio, come dice il buon Stanlio.
Viva Jurassic Park, abbasso la massa ‘gnorante.
Ero piccolo (fine anni 90 credo) i miei genitori mi regalarono queste per il mio compleanno (http://oi49.tinypic.com/23ld0rk.jpg), fu amore, amore incondizionato.
Prima di quel giorno i miei giocattoli erano soldatini, macchinine e Power Rangers, dopo quel giorno i miei giocattoli diventarono dinosauri che mangiavano soldatini, dinosauri che mangiavano macchinine, dinosauri che mangiavano Power Rangers. (La dieta preferita dei dinosauri)
JP è la risposta a tante domande della vita.
#Teamraptor – Il velociraptor per ammazzarti male, non sfonda pareti, non entra dalle finestre, non squarcia il tetto, ti viene a trovare a casa tua, APRENDO LA PORTA.
Io Avevo un T-Rex (http://www.toyarchive.com/STAForSale/NEW2001+/TF/BeastWars/MegatronOriginal1a.jpg) che si trasformava in un ROBOT (http://img201.imageshack.us/img201/8718/cam1el6.jpg) AKA best Toy EVAR!
ah ah ah figa lo scheletro del TRex mi aveva rotto il cazzo anche a me al tempo…come il modellino dell’umano da fare a puntante…
comunque il T-Rex è il dinosauro numero uno in assoluto…io avevo il T-Rex di skeleton e gli facevo mangiare tutti i miei altri cazzo di giochi…intere famiglie di playmobil devastate…
@schiaffi “raggiunge i 50 km/h”
@Stanlio, tralatro avevo tutti i pupazzi originali del film (incluso giga t-rex pagato un fracco di soldi e con cui tutto morivano di invidia), l’album completo di figurine, il libro del dietro le quinte con tutti gli sketch preparatori e la storia della realizzazione e varie altre cose….
e si che fu dino revival, vi ricordo: i video Rai di Piero Angela che parlava a se stesso nella preistoria (questa metafora autoreferenziale mi lasciava sconvolto anche al tempo) e la collezione di 110 numeri chiamata DINOSAURI con almeno agli inizi le videocassette di Walter Cronkite con dei manichini di dinosauri tanto semplici quanto reali (io li adoravo anche se a rivederli adesso quanta finzione http://www.youtube.com/watch?v=kxcx8s0OYnY)….e infine i power ranger ovviamente
@ schiaffi: Vero, te ne eri accorto un po’ di tempo fa della piega che stavano prendendo le cose. Con gli Zoids mi hai fatto sudare gli occhi. Non ricordavo nemmeno di conoscere quel telefim. Telefilm non so se è parola adeguata ma non mi viene altro per descriverlo.
Comunque io da bambino avevo il tirannosauro uguale a quello di Toy Story. Una cosa che quando l’ho visto nel cartone mi sono emozionato.
Gli scheletri in plastica fosforescente e in legno erano in camera mia, ma purtroppo poi si sono rotti, come ha sperimentato anche fre.. Ma io ho ancora l’album di figurine della Merlin, completato tipo dieci anni dopo grazie ad uno conosciuto su un forum che mi ha spedito a sue spese regalandomela l’unica figurina che mi mancava (la 54 che credo raffiguri Laura Dern).
Io non mi ricordo il suo nome e mi sento uno stronzo, ma accidenti grazie grazie e ancora grazie.
mi aspettavo un articolo post-serata e invece ancora una volta mi avete rallegrato la giornata: grande Stanlio!
p.s. appena ho visto la prima immagine mi sono illuminato: il libro a sinistra ce l’avevo anch’io, purtroppo rivenduto per pura speculazione. però questo (coff coff… fotocopiato… coff coff) lo conservo ancora
p.p.s. team T-Rex dell’Arcadia di Melzo tutta la vita!!!
Io da piccolo mi sono fatto comprare talmente tanti Dino-Riders che non so come abbiano fatto i miei a trovare i soldi per mandarmi anche a scuola.
Purtroppo temo di averli buttati via quasi tutti, ma almeno i due migliori (stiracosauro e pachicefalosauro) dovrei averli ancora da qualche parte…
Dinosauri, Dino-riders, Dinorobots, persino Il pianeta dei dinosauri di San Piero Angela (che ovviamente pure io avevo registrato su VHS, con tanto di dibattito post documentario)…. ragazzi, vi voglio bene.
Io avevo il diario di Jurassic Park :O
Quante cose rimuove la mente umana :(
Comunque credo che la roba dei Dinosauri sia paragonabile a quella odierna degli Zombi. Io mi ricordo la macchina del tempo con i documentary della BBC. Che mi sono visto tutto il ciclo dall’inizio della vita fino ai dinosauri per proseguire con Mammut e fottute tigri coi denti a sciabola (il mio animale preferito di sempre, con il T-Rex e i fottuti Haski)
Quelle robe del corpo umano e varie collezzioni a me hanno sempre fatto gola, ma ripensandoci ho risparmiato sull’inutilita’
Oggi comunque in pausa pranzo mi sono fatto un giro al Toys Center, a volere c’è da spendere un millino abbondante tra libri, puzzle, scheletri da costruire, finti archeologi da interpretare e pupazzetti gommosi.
@kurofawa
ma vattene và con il tuo megatron di beat wars. Maledetto
http://www.i400calci.com/wp-content/uploads/2013/03/foto-2.jpg
@Stanlio: il nome “Andrea Tintori” ti dice niente? Io ho studiato Scienze Naturali a Milano e avevo esattamente quei due libri di testo per il corso di Paleontologia (e quell’uomo è riuscito ad uccidermi la passione per la materia). :P
Zero Calcare, come sempre, vince tutto. In tempi non sospetti diceva questo:
http://img850.imageshack.us/img850/8555/dinosauri.jpg
#Teamraptor
Io cago fuori dal coro. Ci portarono a vederlo al cinema (!) con la scuola (!) ed ero tipo in prima media. Bambini che stavano male e piangevano per la paura. L’ho sempre trovato un miscuglio intrigante di science + fiction, ma non mi ha mai preso più di tanto. Poi l’ho riscoperto perché il mio amico chitarrista Adam Jones dei Tool ci aveva disegnato i modellini e allora l’ho rivisto e adesso,a distanza di vent’anni, noti che gli mancano alcune cose. La cosa che non gli manca è il ritmo. Una prima parte spiegona ma propedeutica e una seconda da fuggi-fuggi generale. Ecco magari qualche trovata pseudo-ironica liberale se la potevano evitare tipo il bocia che rimane attaccato a 24.000 volts e gli ci vengono solo i capelli dritti. Spielberg sì che sapeva raccontare le storie.
L’altro ieri mi sono rivisto raiders of the lost ark. Me lo ricordavo molto più logorroico ed invece è un serratissimo e ad Indiana fanno dire giusto quattro battute e sono quelle giuste.
“Zampine corte” trextrying.tumblr.com
(arrivo tardi e non leggo tutti i commenti, se per questo non cerco nemmeno di fare un “cerca” nel testo, perdonatemi se l’hanno già segnalato)
#TeamSpinosauro/pechèmivoglionotuttimale
Io nel 1993 avevo tre anni e ho visto solo l’uno anni dopo l’uscita (che tuttavia ricordo ancora abbastanza da dire che mi aveva colpito da matti), ma questo articolo mi ha fatto venire una voglia pazzesca di guardarmi tutti e tre! Complimenti a Stanlio Kubrick perché è un articolo veramente bello e coinvolgente da matti ^^
Io agevolo questo reperto fotografico
http://25.media.tumblr.com/b2eaaa07c79715f6ec7f17ab5428d4d5/tumblr_mknc8n4kZD1qdwygho2_1280.jpg
e chiedo: ”DOVE E’ FINITO QUESTO BESTIONE?”
che spettacolo saluti sito web dinosauri di sasso
Complimenti sito web dinosauri di sasso
Awwwwww
Allora nn sono l’unico che a 4 anni voleva fare il paleontologo..!
Jurassik Park!!!!
Lo scheletro del t rex forforescenteeeeeee!
PRIMAL RAGE PER SUPER NES… OMG OMG quanto era bello …
Amo questo blog
Grazie di esistere.