Una delle cose più divertenti di Bad Milo (e questo la dice lunga) è che l’ho visto in aereo, sul mio portatile, e ogni cinque minuti pregavo che il mio sconosciuto vicino di sedile non gettasse l’occhio sul monitor. Perché ogni cinque minuti in Bad Milo c’è una scena con Ken Marino che si accuccia e, paonazzo, espelle dal proprio culo un demonietto assassino; dopo altri cinque minuti, puntualmente, Ken Marino si riaccuccia e si fa rientrare il mostrillo nel culo. I sottotitoli – utili tanto ai non udenti quanto ai vicini di sedile – non lasciano spazio a dubbi: Aaagh, it’s coming out of my ass!, oppure [Loud toilet noises]. Per quanto avessi le cuffie, mi sentivo come se stessi ostentando a tutto l’aereo il mio terribile, inaccettabile gusto nello scegliere i film. Immaginavo la hostess carina (non è uno stereotipo: c’era davvero una hostess carina) che mi fissava pensando «Se QUESTI sono i film che guarda in pubblico, chissà cosa combina in privato». Ho temuto che le guardie mi avrebbero rimbalzato alla frontiera in virtù di una legge contro la circolazione di commedie horror gastroenterologiche. Ho ascoltato il pianto del neonato qualche fila dietro di me, sentendomene subito responsabile. Non mi sono particolarmente rilassato.
Poi tutto si è risolto.
Vediamo come.
Ken Marino (quello di Party Down, se qualcuno aveva la TV accesa nei dieci secondi in cui è andato in onda) fa l’impiegatone stressato e vessato dal boss (Patrick Warburton e la sua gamma pressoché imbattibile di ghigni da stronzo). La famiglia lo opprime e lo imbarazza, la moglie insiste per un figlio, la vita è grigia e soffocante e tutta quest’ansia gli provoca gorgoglii di stomaco sempre più potenti e fastidiosi, nonché lunghe sedute al cesso. Per fare un favore alla moglie (che è Gillian Jacobs, ossia BRITTA, qui sottoutilizzata ma sempre campionissima di tempi comici e faccette adorabili), Ken Marino va da uno psicologo inquietante e bislacco che in quanto inquietante e bislacco è Peter Stormare. Qualche dialogo buffo, qualche altro rimbombo intestinale, e un bel giorno Ken viene colto da una colica fortissima e di punto in bianco CACA UN DEMONIO MALEFICO. Lo caca dal culo, proprio. Le lunghe inquadrature di pantaloni che si gonfiano sul didietro e gli innumerevoli riferimenti al fatto che il demonietto gli è uscito dal culo non lasciano spazio a dubbi sul fatto che il demonietto (Milo, appunto) viva nel culo di Ken Marino e ne entri ed esca a suo piacimento. Fin qui tutto chiaro, no? È una commedia, è grottesca, è pecoreccia e ci sono continui riferimenti al colon trasverso di Ken Marino. Ma aspettate, c’è di più!
C’è che il piccolo ed efferato Milo ha intenti omicidi: tutte le volte che esce dal culo di Ken Marino, esso corre ad ammazzare qualcuno in modo truculento. E non qualcuno a caso, no: Milo trucida le persone che sono la causa dello stress di Ken, dal collega incapace al boss stronzo, al dottore creepy che insiste per fargli una visita andrologica (a quest’ultimo, appropriatamente, Milo stacca il cazzo a morsi, in una scena gore becerissima e piuttosto esplicita che ho guardato accartocciandomi davanti al monitor e sperando che la hostess carina non mi spuntasse improvvisamente alle spalle).
Insomma, Milo è una specie di Mr Hyde. O di Tyler Durden, se Brad Pitt fosse vissuto nel culo di Edward Norton: il lato oscuro di Ken che viene fuori nei momenti più inopportuni e fa tutto quello che Ken è troppo represso per. (Questo ovviamente viene spiegato per filo e per segno da Peter Stormare; il quale, se non altro, mi strappa una delle poche risatone del film mostrando un’antica incisione maya con un maya a cui esce un serpente piumato dal culo).
Quindi, ricapitolando, commedia anale con venature splatter di mostrini assassini.
Entriamo nel dettaglio: PUNTO PRIMO, lo splatter.
Non c’è molto splatter in Bad Milo, ma un pochino sì. Considerato l’argomento, avrete già capito che non siamo esattamente in territorio per famiglie, quindi il regista Jacob Vaughan si può permettere di far schizzare un po’ di sangue qua e là ogni volta che Milo azzanna, rosicchia, stacca e divora. È sempre tutto rigorosamente fatto per il LOL, ma in almeno una scena Bad Milo azzecca un’idea e uno spaventerello, mostrandoci il video di una colonscopia “con sorpresa” che sembra la parodia di REC sul monitor di un gastroenterologo. Dura cinque secondi, ma mi ha fatto dire «Eh eh».
PUNTO SECONDO, i mostrini anali. Senza una particolare ragione e del tutto a sorpresa (la sorpresa migliore del film, finché dura) Bad Milo declina lo spunto del “rapporto insolito tra un uomo e il suo mostro” in un modo divertente: quello dell’omaggio/parodia dei family movie di “alieni amichevoli” degli anni Ottanta, dai capisaldi come E.T. alle aberrazioni come Il mio amico Mac. C’è tutto: lo spavento iniziale di entrambi, le lenta accettazione reciproca tramite montage, l’amicizia («you have to bond with him», dice Stormare a Ken), il conflitto, la morte apparente nel prefinale. C’è persino il topos che ha definito il cinema fantastico anni’80/primi ’90, ossia il momento in cui l’umano e il mostro si vedono per la prima volta, e l’umano urla terrorizzato, e poi urla anche il mostro, e tutti e due vanno avanti così per qualche secondo. Infine, c’è il design di Milo, tozzo e carino, palesemente di gomma, palesemente tirato da cavi e manovrato da stantuffi, con gli occhioni scuri e i movimenti goffi e meccanici, roba di un rétro talmente azzeccato che il cuore di tutti i trentenni ammicca e ringrazia. Tutto questo – non dimentichiamo – è associato a un demone assassino che esce da un culo, cosa che E.T. non hai mai fatto; e ogni volta che il film si premura di ricordarcelo, l’effetto comico per contrasto è moderatamente divertente, la parodia moderatamente efficace. Certo, con tutta la buona volontà non c’è mai un vero motivo per cui il mostro debba uscire proprio da un culo, a parte il fatto che fa ridacchiare. Però le ideuzze non mancano e Bad Milo, per un po’, sembra trovare il giusto equilibrio per gestire un tema del genere senza che tutto precipiti nello Scary Movie 2.
I problemi di Bad Milo escono alla distanza e proprio nel PUNTO TERZO, ossia la commedia, e nella fattispecie la commedia che a un certo punto smette di parodiare gli anni Ottanta, smette di ripetere la parola “culo” per scatenare la risata, e ci tiene a precisare che OK, abbiamo scherzato e detto “culo”, ma le più importanti parole con la “c” sono “cuore” e “cervello”. In altre parole, da un certo punto in poi Bad Milo calca troppo la mano sulle sue (già scopertissime) metafore del “demone interiore” e della liberazione del represso, mettendo in gioco problemi familiari, traumi infantili, padri assenti e sedute psichiatriche. Certo, il tenero Milo continua a farsi cacare e a rosicchiare giugulari, ma l’impressione è che il regista cerchi di nobilitare il materiale di partenza (culi, Gremlins e anni Ottanta) chiamando in aiuto il peggio degli anni Duemila, ossia quelle menate moralistiche a gloria della famiglia tradizionale che infestano i terzi atti dei film di Apatow, Smith e derivati. E va male, perché in questo modo l’idea del culo rimane gratuita e non acquista mai un vero senso né logico né metaforico; e la svolta “intelligente” si rivela un rimedio non necessario, noioso e fuori tono.
Sentite: anche nelle parti in cui funziona, Bad Milo rimane una sciocchezzuola ininfluente, con alcune idee carine che non sfiorano mai nemmeno da lontano le potenzialità radicali dello spunto di partenza. Certo, il fatto che in un film di un’ora e venti sui demoni rettali io debba passare gli ultimi diciotto minuti a sentirmi indottrinare sulla procreazione come unica gioia del maschio e unica realizzazione della femmina, un po’ mi fa girare le palle. Ma non c’era comunque molto da rovinare. Bad Milo è un film innocuo. Io sono una persona per bene. Spero che il mio vicino di sedile lo abbia capito.
DVD-quote suggerita:
«In caso di emergenza, un demonietto mangiacazzi uscirà dallo scomparto situato dentro il vostro culo»
(Luotto PremingAir, le400miglia.com)
Peccato; l’idea di per sè non era malaccio. Comunque questo post mi viene d’aiuto e lo posto subito a Giulia, che sta per avere un figlio e lo vuol chiamare Milo. Io, che son buono di natura, ho fatto spallucce pensando subito a Milo Auckerman, ma tra Manara e questo spero cambi idea
Un ottimo metodo per rimanere vergini in un carcere colombiano.
(Ma poi: Milo può andare ad abitare anche in altri culi oltre a quello che lo ha partorito ?)
gran culo!
c’era un bell’episodio di X-Files ambientato in un motel/camping pieno di freak con uno di questi che ne aveva uno più piccolo nello stomaco (o forse era una roba all Total Recall) e che di notte andava in giro con fare omicida, ma forse c’era anche li una dimensione metaforica / allegorica che mi era sfuggita finora.
Qualcuno ha già citato “Brood”?
È uno incrocio tra il main concept di un verme solitario vivo e uno stronzo coi denti. Mi ha ricordato gli stronzi con i denti a punta dell’Acchiappasogni. Ma quelli erano alieni che volevano mangiarsi chi se li era cagati.
Quindi: essere divorati dalla propria merda. O meglio da stronzi lunghi e oleosi, con un diametro davvero preoccupante, che dopo essere riemersi dal cesso ti strisciano alle spalle per poi sfoderare, in corrispondenza della presunta testa, una fica dentata che ti uccide, infierendo.
Qua invece abbiamo qualcosa di incredibilmente sbagliato.
Non si capisce a quale pubblico potrebbe essere destinato, avendo le credenziali per scontentare tutte le fasce d’eta. Milo è strano quasi quanto Howard (che pure era un gran film).
@Djo! io me lo ricordo quell’episodio di x-files. era tipo nella prima stagione. e alla fine arrivava quel tizio tutto tatuato con le corna e i denti aguzzi, freak vero, non trucco, che si mangiava il tizio parassita. ehehe
e poi a me ricorda anche un cartone animato underground di Mtv, si chiamava The Head e raccontava di un tipo con un alieno che gli vive nella testa (testa che diventa gigantesca e deforme tipo le colline hanno gli occhi) e ogni tanto salta fuori e fa delle robe, uccide della gente.
la recensione comunque è bellissima. il film me lo procuro a al primo viaggio in aereo me lo guardo!
Quante cose, quante cose mamma mia.
1) vorrei avere una macchina del tempo per tornare indietro ai miei 12 anni quando avevo i baffi e ascoltavo i queen per potermi giocare il titolo della rece ma sono ben sicuro che pochi miei coetanei, ignorando la parola “colon”, capirebbero.
2) praticamente hanno fatto il film sull’espressione “è un mangia ostie ma caca dimonio” che indica persone dall’apparente indole sottomessa e pacifica ma che in realtà, intimamente, covano nefandezze.
3) non riuscivo a capire dove avessi già visto quel tizio. Ho controllato imdb ed è venuto fuori che, tra tutte le cose fatte e a me sconosciute, l’unica che ne giustificava il ricordo era Dawson’s Creek. Faceva il professore che partoriva stronzate e moraloni (come tutto il telefilm). Il film acquista ancora più significato.
4) di nuovo, avessi ancora 12 anni sarebbe il film preferito della mia classe con un posto d’onore tra gli Sgorbions e Lo Sporcaccione. Me lo voglio vedere così, con il disincanto dell’epoca. Son sicuro che non mi accorgerei nemmeno del 3° atto.
Sapevo che potevo contare su Ciobin per citare L’ac-chiappa-sogni.
Una tagline promozionale vincente sarebbe: “Tratto dalla storia vera di Richard Gere e del suo gerbillo”.
Il mostro sembra simpatico ma c’ha na capa… Il tipo non ha lo sfintere sfondato alla fine del film??? Quello, con tutte le conseguenze del caso, avrebbe fatto ridere. Comunque per far invidia a Luotto io quest’estate in un solo volo mi sono sparato: The Raid, Jimmy Bobo e The last stand… Vedendoli in quest’ordine purtroppo il 2° e il 3° hanno sfigurato un tantino.
Steven, cazzo, gli Sgorbions, hai ragione: il pubblico di riferimento di questo film combacia molto con quello degli Sgorbions, sia per età che per tematiche predilette
Io non so se vederlo per il semplice fatto che uno dei miei amici più mieiamici ha fatto un corto un anno prima di questo film (ha girato anche in festival) che ha diversi momenti molto simili (almeno così millanta). Io lo posto che magari a qualcuno diverte. http://www.youtube.com/watch?v=I0DfGJ0TbWo
Visto che è stato poco sottolineato: GRAN TITOLO, COMPLIMENTI. APPLAUSI!
Stress=Emorroidi=Demone interiore
In pratica è un’emorroide che prende vita ed elimina le fonti del suo esistere
@Luotto: Sgorbions ma prima ancora Exogini. Non so se anche per altri sono stati la droga leggera che ha aperto il passo a quella pesante (gli Sgorbions per l’appunto).
Il cinema affronta questa tematica ogni 3×2, sperando di capire se…
glialieni escono o entrano.
http://www.imdb.com/title/tt0383353/
(Questi entrano)
@Nanni Sai come si dice, i veri amici si vedono nel momento del bi-sogno. Peraltro pensavo che Tom Six potrebbe essere interessato a Milo per il nuovo Human Centipede. Stavo cercando di immaginare lo stupore del chirurgo pazzo nel rinvenire Milo…
Non solo. Ci sarebbe anche lo stupore dello stesso Milo che, dopo aver percorso un numero imprecisato di intestini, se ne esce finalmente fuori e guardando il centipede esclama indignato “Cazzo, pensavo non finisse più !”
@calvin: non ricordo bene gli exogini, ma non erano fighi quelli? Gli sgorbions erano una puttanata, delle figurine che facevano leva sull’umorismo becero e un finto splatter tipo gente che si infilava un dito in un pertugio e poi gli usciva dal cervello. Robe così. Cose che possono piacerti completamente forse solo a 12 anni.
@Ciobin: avevo letto che centipede3 lo faranno buttandoci dentro nel mischione anche Eric Roberts ed una pornostar a caso. Ma soprattutto che il centipede sarebbe stato di 500 persone. Il povero Milo corre il rischio di non vedere mai la luce.
Bella recensione, per favore puoi togliere il riferimento a Brad Pitt, davvero di cattivo gusto. Il sito mi pare carino e non vorrei essere costretta a segnalarlo. Grazie in anticipo
Cioe’, mezzo articolo parla di alieni che escono dal culo ed e’ volgare dire “Brad Pitt”?
visto il tema del film si può dire “che minaccia di merda” ?
Ma voi l’avete davvero mai visto il film degli Sgorbions? No perché esiste ed è tragico.
Piccolo OT per suggerimento cinefilo:
Mi ricuordo di un film super trash visto su Italia7. Il protagonista era tipo una rock star famosissima, e si opponeva ad una azienda di prodotti chimici, ovviamente tossici. Per vendetta il cattivo lo trasforma in un mostro, sfregiandolo, e lo imprigiona in una specie di circo per mostri (ex umani). Era molto molto trash ma non era troma. Colori sgargianti anni 80.
Se a qualcuno venisse in mente il titolo – io sono anni che cerco di ricuordarmelo – riceverà un bollino verde e una foto lasciva di (inserire nome attrice).
A me il paragone con Brad Pitt sembra perfettamente calzante e funzionale all’argomentazione… poi ho anche riso forte nel leggerlo, ma è secondario
@ciobin: quello che dici non mi coincide esattamente al 100% ma azzardo questo:
http://www.imdb.com/title/tt0109838/
uhm a rigá ma non succedeva qualcosa di simile anche con i parassiti di Shivers del buon vecchio Cronemberg? ricordo male? non ce l’ho sottomano… per rivederlo
ps: ma segnalazione de ché? a chi? e perché? perfavorresuvvia elena…
@Nanni Woah ! Porca puttanazza, anni e anni della mia vita a scervellarmi e tu hai vinto il Primo Premio in 10 nano secondi nonostante i pochissimi indizi. Finalmente posso riconciliarmi con una parte della mia infanzia che pensavo perduta. Non so come ringraziarti. Davvero.
Visto che non hai espresso il nome dell’attrice per la ricompensa, ho scelto io:
http://4.bp.blogspot.com/_0f7Muu8izqA/S67-dPoj5OI/AAAAAAAACgo/umeTfV99twg/s1600/CATwonder.jpg
@bruce: i parassiti di Shivers si infilavano dappertutto.
roger that Nanni…l’ho visto anni fa, bevendo (e fumandomene) un paio…oramai ho una certa etá
Grazie per aver segnalato ‘Milo, Il Mostro Che Vive Nel Culo’. Vado subito a cercare il film.