L’Asylum è famosa per i suoi rip-off, al limite della legalità, di film del momento, in una variazione di “famosa” il cui senso letterale è di storica importanza: prima del 2005 l’Asylum non se la cagava nessuno, poi è uscito il loro War of the Worlds, lo stesso anno dell’altro War of the Worlds, di cui blockbuster ordinò millemila copie, non ho capito se per sbaglio o meno, e la casa di produzione a cui tutti sembrano voler bene diventò il mito che ancora oggi continua a darci dentro con i suoi mockbuster da quattro soldi.
L’anno scorso è uscito Atlantic Rim, rip-off del più celebrato per diversi motivi Pacif Rim, filmetto diciamo carino che ci è piaciuto più o meno tanto per almeno 6 mesi, poi m’è passata la voglia di rivederlo, almeno a me. Il concept dev’essere piaciuto particolarmente a quelli dell’Asylum, o comunque abbastanza da farglielo applicare al loro mostro preferito, nonché altra causa della loro popolarità: Mega Shark. Ed ecco che dal principio un po’ scemo per cui l’umanità ha costruito mostri per combatterne altri nasce Mega Shark vs. Mecha Shark, una roba incredibile categorizzabile nel più losco e marcio filone dei film Asylum: IL DRAMMONE PRETENZIOSO.
La cosa da dire, su questi film, è che il dramma vero nasce quando si nota una certa attenzione verso il dialogo drammatico a discapito di una più volgare espressione artistica chiamata “mostro grosso fotte tutti”. La particolarità, tragica, si può notare nella scrittura, nella regia, nel montaggio, e persino nella colonna sonora; si può notare nella fibra più fitta del substrato filmico, nell’idea su cui tutto è costruito e nella visione, proiettata verso il futuro, di quello che si è voluto creare. Si parte da un semplice dialogo, uno scambio di opinioni. Lui e lei, di solito, estratti dal contesto, alienati dall’ambiente circostante. L’inquadratura è fissa, lo sfondo sfocato; il montaggio indugia, non insiste su chi non parla, gira la testa come i matti i mezzo alla gente. L’attenzione dello spettatore è chiamata a gran voce, con insistenza. Si vuole raccontare una storia e la storia la fanno le persone, quindi vanno ascoltate, bisogna entrare nella loro routine, comprendere le loro azioni e giustificarle con le informazioni piano piano elargite, con la minuziosità di chi crede di star scrivendo qualcosa di significativo. Quando la scena è preparata, quando la storia può partire, il dialogo prende la forma di tutto ciò che abbiamo sempre temuto, e una serie di parole di circostanza ci vengono sbattute in faccia per 80 minuti con una tecnica di montaggio che lascia solo pochi secondi all’azione per farsi avanti e farsi valere, perdendo lo scontro con IL MALE che nella pellicola è ormai racchiuso.
Mega Shark vs. Mecha Shark è un film inaffrontabile a causa della sua voglia di raccontare, che butta via momenti e potenziale in cambio di serietà mai concessa e solo rubata. Poche le cose buone, confinate nell’idea dietro il momento in cui l’intelligenza artificiale che controlla il Mecha Shark impazzisce e inizia a farlo girare per la città su dei cingoli, e tanti gli errori ripetuti ad oltranza, da anni, da sempre. Per quanto si possa giustificarne l’approccio, è sempre più difficile giustificare quell’incompetenza tecnica talmente canonizzata da sembrare più ricerca artistica che fatalità. L’Asylum è fondamentalmente la pioniera del cinema ideologico, quello per cui non importa l’azione ma importa l’intezione, per cui la tangibilità è solo un ostacolo sulla strada verso l’arte.
Mentre si affronta un film in cui un mostro meccanico fa più danni e morti di un mostro marino, un mostro nato e cresciuto fuori dal nostro tempo, è importante non lasciarsi ingannare da futili processi logici ma applicare ragionamenti filosofici di derivazione ballard-cronenberghiana per cui la macchina, nel suo stato ultimo di creazione e vita, è mezzo di esaltazione divina dell’uomo e, per estensione, del cervello; per cui la digestione meccanica, l’altresì incompleta fase biologica di creazione dello scarto, è il prodotto ultimo di un processo mentale partito dall’invezione della ruota e che, passando dalle più grandi menti della nostra storia, da Archimede a Faraday, è arrivato fin qui, nel 2014, a darci la risposta a tutte le domande sulla vita e sull’arte che ancora non ne avevano una: non è la biologia, non è la tecnologia, non è nemmeno la filosofia; non è l’intelligenza, la furbizia, o la stupidità: solo chi caga in pubblico mostra la merda agli altri.
DVD-quote:
“Il rimodellamento del corpo umano attraverso la tecnologia di merda”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Ma sono l’unico ad essere allergico alla Asylum?
Grande DVD quote e grande frase “a pioniera del cinema ideologico, quello per cui non importa l’azione ma importa l’intezione, per cui la tangibilità è solo un ostacolo sulla strada verso l’arte.”
Il più semplicemente direi: ma come ca**o si fa a cannare un film con uno squalo gigante meccanico e uno di carne???
Me lo perdonate un ot no??
expendables 3….trailer!!!!
http://m.imdb.com/video/imdb/vi3617696793/
che enormità! !
L’Asylum è sempre buona per farsi due risate…
@Ciak Norris
Avevo quasi perso le speranze per il full trailer.. Invece ecco che se ne escono all’improvviso con questa bomba assurda. Ci potremo divertire.
@ giovi 88
sembra di livello molto alto
già per me si mangia i primi 2 in un sol boccone.
@ciak: no, non perdono l’off topic.
Se mi vuoi segnalare qualcosa, ho una mail.
Hai per caso paura che mi sfuggano gli Expendables, dopo che li abbiamo perfino inseguiti a Cannes?
Hai per caso paura che non faremo un post apposito sul nuovo trailer degli Expendables?
Comunque la rigiri, non ha senso invadere un altro post a caso.
Spero, molto serenamente, di aver chiarito il concetto una volta per tutte.
Diobono pero’, come si fa a farsi venire le pretese di serieta’ proprio quando usi uno squalo gigante robot…
Ok,capo. Quando hai ragione hai ragione
ma spero cmq che un mecha shark possa violare la tua intimità mentre rimesti durante il bidet quotidiano!
Ps. Detto questo che dire… siete sempre i meglio!
Ciauuxxxx!!!
ma il trailer di questa roba non girava già dall’anno scorso? Se è uscito solo ora, può darsi che nel frattempo gli sia scesa la botta, sputtanati quei quattro soldi che avevano per farlo, rimasticato il film 10 volte e non ci credevano più
Se poi non sei in grado di mantenere le promesse e tappi i buchi con cose a caso noiose che non mi fanno ridere con te e di te… ebè allora
@Ciak Norris: come dovresti sapere, il capo vive a Londra; e a Londra i bidet (ahimé) non esistono. Niente, non ce la puoi fare.
@cicciolina
si ok… ma non sarà mica vietato farsene montare uno, no?
se rispondi di no, alzo definitivamente bandiera bianca.
Guarda, a quanto ho capito è possibile ma costa un botto per cui la gente tende ad arrangiarsi in modo diverso. Secondo me hanno intuito il rischio che un mecha shark risalga il Tamigi e spunti all’improvviso a farci una sorpresa.
Ok, mi arrendo. Hai vinto tu.Ma ora faccio un salto qui sopra a commentare il trailer nei dovuti lidi.Tu rimani qui, Lina. Dove vado io non puoi seguirmi.
Guardami le spalle, baby.
Ok…ok…. era una vita che sognavo di dirlo! XD