3 Days to Kill è un film orribile. Sto diventando vecchio e paleso e l’ultima cosa che ho voglia di fare è mettermi qui ad analizzare i motivi per cui un film è orribile, mi piacerebbe che la gente si fermasse alla prima riga della recensione, registrasse il mio parere e decidesse se andarlo a vedere o meno, sulla base di quanto si fida di quello che penso e scrivo. e poi, al limite, passare il resto del tempo a schivare la gente che ti scrive “sì ma questa non è una recensione” nei commenti. Davvero, non c’è niente di più triste che mettersi lì a riordinare le idee per stroncare un film dando a intendere a chi legge che so di cosa sto parlando. Diocristo, un film brutto è un film brutto. Non mi interessa se non mi credete, andatelo a vedere, fatevi la vostra idea, buttatemi addosso dieci motivi per cui no. Io su 3 Days to Kill non ho argomenti di sorta, e ho deciso di sfruttare il tempo di questa recensione per insultare gratitamente chi ha confezionato questo film. Da qui in poi andrò a punti.
- Le volte che abbiamo parlato di McG nei 400 Calci si possono tranquillamente approssimare al solo Terminator: Salvation. La ragione fondamentale di questo è che McG fa fatica ad esistere nei film che dirige, figurarsi nel panorama hollywoodiano o nella nostra idea di cinema.
- Dal punto di vista della carriera questa cosa può essere molto positiva, nel senso che gli studio amano molto i registi che non rompono il cazzo e li usano occasionalmente per portare a casa dei film che non ha alcun senso vedano la luce.
- 3 Days to Kill parla di un vecchio eliminatore della CIA che scopre di avere una malattia terminale, e mentre approfitta degli ultimi giorni per ricostruire col pongo il rapporto con sua figlia gli arriva a casa una giovane agente che gli offre una cura in cambio di un ultimo lavoro. Il periodo che ho appena scritto è sperimentale e gratuito, nel senso che per come ragiono io nessuno di quelli che leggono è supposto registrare niente di quello che c’è scritto dopo la parola eliminatore. Il concetto di eliminatore, così come sviluppato da Luc Besson negli unici due film di Luc Besson che ci piace ricordare guardabili, è uno dei principali motivi per cui gli anni novanta in fin dei conti dovrebbero smettere di tornare. Il cosiddetto eliminatore è quello che si preoccupa di sciogliere nell’acido la gente per conto del governo ed entro la fine del film si scopre che in realtà ha un gran cuoricione peloso.
- 3 Days to Kill è scritto da Luc Besson. Il che, tra le altre cose, gli impedisce di concorrere al Besson d’Oro, l’unica possibile redenzione per un film così.
- L’eliminatore è Kevin Costner. Ho un debole per Kevin Costner, come per tutti gli attori che hanno dimostrato di essere registi cazzuti. No, non è vero. Ho un debole per Kevin Costner anche in quanto attore, non so dire perché, forse è che adoro i film sportivi e i personaggi presi a calci dalla vita. O forse perché è bravo. Qualcuno negli anni novanta pensava che Kevin Costner fosse un cazzaro senza talento di cui il cinema si sarebbe dimenticato, nonostante Balla coi Lupi: io volevo che morissero tutti. Negli anni questa cosa con Kevin Costner ha pagato meglio di molte altre mie fisse. Il giorno che ho visto Gioco d’Amore la mia vita è cambiata, Terra di Confine, tutta quella roba lì. mi sento quasi di rispettarlo anche nel ruolo del babbo di Superman. Per dire che non è che sono un hater prevenuto, anzi mi ero approcciato alla cosa con la speranza di parlare di un capolavoro minore.
- I personaggi di contorno sono la solita carrellata di facce più o meno conosciute. Più o meno vuol dire che sarebbero facce conosciute se il budget avesse permesso di ingaggiare certi attori e non della gente clamorosamente simile. Per dire, il cattivo del film sembra un casino Peter Weller, la figlia di Kevin C è la copia spiccicata di Ellen Page, e via deliziando.
- Alcuni di questi personaggi sono svolte comiche umane; ci sono sottotrame aperte così alla cazzo maniera in cui vengono introdotti comprimari per il gusto di sminchiare il film.
- A un certo punto i tentativi di sminchiare il film iniziano ad andare a segno. Non è ben chiaro se ci sia o meno LO SBAGLIO, il tentativo cosciente di fare un film scalcinato e senza ambizioni che possa venire recuperato come culto; rimane il fatto che la metà dei personaggi di questo film è la versione triste di quei comprimari che animano i film scritti da Shane Black.
- Fa eccezione Amber Heard perché è una gran figa. Questa cosa potrebbe sembrare un commento da maschi alfa, ma Amber Heard è usata solamente allo scopo di irradiare di figa il film in modo casuale. il suo personaggio è triste e inutile quanto gli altri personaggi secondari, ma in ogni scena ha un completo di pelle diverso, tutto in quota BDSM. T’immagini proprio i fanatici di cinema dire “sì il film avrà dei buchi ma AMBER HEARD IN LATEX, dai”. Il fatto di incastrarla rigidamente dentro questo canone di abbigliamento e sexitudine fa sì che Amber Heard ne esca più o meno come ne usciva Liz Hurley in Bedazzled. Per molti versi intervallare scene noiosissime e piccoli cameo di Amber Heard è davvero l’unica idea in tutto il film. Guardando la cosa dal punto di vista di Amber Heard, 3 Days to Kill potrebbe sembrare perfino un film teorico, una roba tirata per le lunghe di proposito allo scopo di flashare il pubblico ogni venti minuti con Amber Heard in pelle nera. CHE NE PENSI ADESSO? E ADESSO? Persino questo pezzo, con due immagini di Amber Heard, sembra più dignitoso di quello che è.
- Non so quando è stata l’ultima volta che un film con un figlio adolescente mi è piaciuto ma è stato qualche tempo fa, e sicuramente ero un pre-adolescente. Forse avevo dieci anni o giù di lì e a un certo punto mi ero identificato in qualcuno, non so. Magari a un certo punto nel film il figlio decide di prendere pure lui il mitra e fare quello che è giusto; in questo suppongo sia presente un meccanismo di identificazione, un punto di vista più maneggevole per i preadolescenti. Ecco, l’idea che un film come 3 Days to Kill possa essere destinato a dei bambini di dieci anni mi fa schifo. Si regge sul concetto di male minore, per cui tipo durante il film i trafficanti non trafficano, sono solo indicati come “molto cattivi” da un rapporto della CIA, e ok magari fanno pure esplodere una bomba sporca mentre il bambino in sala chiede al babbo “papà, papà, che cos’è una bomba sporca?” (solo i veri nerd sopravvivono ai propri figli), carneficine, reati eccetera.
- forse una volta ridevo anche quando nei film d’azione c’era una svolta comica, ma è stato negli anni ottanta. Qui Kevin Costner sta per torturare un italiano, la figlia lo chiama per sapere la ricetta della pasta al sugo, lui la fa parlare con l’italiano torturato, il quale invece di avere una qualsiasi reazione va IN FOTTA come tutti gli italiani a cui chiedono una ricetta e si mette a parlare al telefono con amore e rispetto per la propria madre.
- Teoricamente questo sarebbe l’ultimo punto, in cui traggo le conclusioni del tutto. Vi rimando alla prima riga di testo.
dvd-quote:
“McG fa fatica ad esistere nei film che dirige, figurarsi nel panorama hollywoodiano o nella nostra idea di cinema.”
(Wim Anselmo Diesel, i400calci.com)
Ma quanta Amber Heard nelle tag! Ma il momento del racconto della pasta al sugo era un cross marketing con una nota marca di tonno per cui il buon Kevin (sempre stimato) fa da testimonial? O era sugo semplice ;)
Pasta al sugo, so good.
io credo che questo film sia la dimostrazione di quanto sia ancora oggi valido Taken. Three days to kill l’ho visto venerdì, speravamo meglio, ha tutti i difetti elencati in questo film, più qualcunaltro, eppure sono riuscito ad uscire dal cinema pensando che in fondo il film poteva essere molto peggio e tutto per merito di Taken. Ed è da venerdì che mi chiedo cosa direbbe Liam a Kevin se si incrociassero a Parigi.
Tutto vero, tutto giusto. Qua Besson si fa prendere la mano quasi più che in Cose Nostre Malavita – altro film orrendo che ho visto solo per controllare se Michelle Pfeiffer ultra50enne è ancora bona (responso: eccome) – e il contrasto fra scenette melense da commedia familiare e uccisioni bruttissime ma piuttosto crude è quasi straniante.
Cioè davvero, ma per quale genere di pubblico è pensato questo tipo di film? Ovvio che poi ne escono tutti incazzati, soprattutti quelli che hanno abboccato alla promozione stile action cazzuto con Liam Neeson (manco troppo velata eh: https://twitter.com/Eagle_Pictures/status/475246250250752000).
Poi ogni tanto ho riso pure come un demente, ma vergognandomi moltissimo perché sembrava di vedere il reboot di Leon diretto da Neri Parenti. Siamo da queste parti qua.
@Jax
nel film c’è davvero una gag sul tonno e non ci credo per un cazzo che sia casuale dato il livello delle altre gag
Ciò che mi ha reso molto infelice è aver ritrovato Kostner sul grande schermo vestito come nella pubblicità del tonno. Mi è venuto persino il dubbio che la cosa fosse voluta.
@Dark…ma stai scherzando? risatissime!!!!!!!!!!!!!
Costner mi fa una rabbia.
Attore spesso ottimo e regista con i controcazzi (lo si è visto anche quando ha sbagliato platealmente: “L’uomo del giorno dopo”), ha sacrificato entrambi i talenti sull’altare di un narcisismo mal trattenuto e un americanismo melassoso.
E adesso i tonni…
tra l’altro kevin è uno davvero eclettico, ha anche una band country-rock! pare abbia abbastanza successo in germania, peraltro.
Povero Kevin, dopo Woterworld sembrava portasse sfiga e hanno cominciato a malcagarlo. E’ un bel decennio che sforna film mediocri. Peccato perché ne La rapina sembrava aver trovato la via giusta. Luc Besson invece lo sopporto poco perché ha buttato nel cesso quelle due idee di cinema che aveva e che sono improvvisamente scomparse dopo un paio di film.
waterworld piace anche a “il rompiscatole”, che avete da dire voialtri?
Mi aspettavo una bessonata della peggior specie e così è stato, anche se sono rimasto piuttosto sconcertato (in positivo) dal film.
Nulla da eccepire sulla puntuale rece di Wim, ma, sarà anche perché le mie aspettative erano molto basse e comunque avevo solo voglia di svagarmi (e mi sono apprestato alla visione a cervello spento), ma in fondo mi sono divertito, e manco poco, anche se obiettivamente mi rendo conto che è roba da non consigliare agli amici.
Se dovessi definire questo film con una sola parola, più che brutto lo chiamerei schizofrenico. Salta dall’action crudo, al dramma familiare, alla commedia, e lo fa senza alcuna soluzione di continuità (la citata scena della ricetta del sugo è emblematica), sembrano tre sceneggiature (per film di tre generi diversi) mescolate più o meno a caso in un solo canovaccio, anche se il risulato finale a me non dispiace affatto. Certo se uno si aspetta un action duro e puro come Taken non può che rimanere deluso.
Bravi gli attori (Kostner la sua porca figura la fa sempre e in sto film si magna ogni scena, indipendentemente dal suo tono) e dal punto di vista calcistico non ci si può lamentare, le scene d’azione ci sono e rendono anche piuttosto bene. E’ piuttosto inquietante che per me la cosa peggiore del film sia stata Amber Heard che per altro, presenza fisica a parte, in passato non mi è dispiaciuta anche come attrice in film non propriamente calcistici. Un gran bel vedere ad ogni scena in cui compare, ma ha un ruolo veramente inutile, non le danno niente con su cui lavorare e sostanzialmente è un plot device in minigonna e si limita a dei camei in cui fa la dark lady bulla rivestita di pelle (che poi c’è di peggio nella vita, eh…).
Chiaro che Taken è tutta un’altra roba (ma anche un altro genere di film, visto il tono sempre serio), ma, per fare un confronto, per me 3 Days to Kill dal punto di vista dei contenuti (per quanto sconclusionati) e anche come film in toto è decisamente meglio di Taken 2, che all’epoca mi deluse un sacco, soprattutto per la comicità involontaria di moltissime scene (almeno 3 Days to Kill quando svacca lo fa di proposito).
Da vedere con lo stato d’animo giusto, ma solo se vi piacciono le bessonate a tutto tondo e magari siete anche fan di Kostner.
Proprio lui che era un uomo tonno in Waterwold si ritrova a tavola a mangiare tonno con la convinzione di uno che non sa nemmeno di cosa sta facendo la reclame. Peggio c’è solo Banderas finito tra biscotti e galline dopo aver fatto il macho per anni.
Complimenti a wim per la rece, ma a leggere i commenti taken sembra un filmone, quando io ricordo una prima mezzora noiosissimma, anche se quello che seguiva aveva un bel ritmo e liamneeson faceva bene il jack bauer dei poveri.
Ma poi io i film di besson non li rivedo da un botto, come sono veramente leon e nikita? E il quinto elemento?
siam sicuri che McG esista realmente in carne-ossa-e-peli-sotto-le-ascelle? visto che non imbrocca un film che è uno, covo segretamente la teoria che si tratti della reincarnazione post-2000 di Alan Smithee …
@john matri
leon l’ho rivisto credo un anno fa, e’ abbastanza un classicone dai. gli altri due non li riguardo da tantissimo tempo, quindi non ti saprei dire.
@John Matri: Leon, Nikita e il Quinto Elemento per me sono 3 classici. I primi due sono simili tra loro per tematiche (la solita solfa bessoniana dell’affaffino), ma nel complesso ritengo Leon decisamente superiore (bravissima la giovine Portman, Oldman è completamente fuori e le scene d’azione sono furibonde). Nikita è su quella lunghezza d’onda, ma lo ritengo meno riuscito un po’ in tutti i reparti. Il Quinto Elemento è uno spassoso film di fantascienza, con azione, comicità e Millona poco più che ventenne…vedi un po’ te. Uno dei miei film di fantascienza preferiti e di gran lunga il più leggero (nel senso di spensierato, anche se qualche momento drammatico non manca) del trittico in esame.
Sempre @John Matri: mah, riguardo a Taken, secondo me il fatto che un film inizi lento è un pregio. Se parti subito a mille hai già esaurito tutto a metà film e alla fine è solo noia a vedere gente che muore male per la millesima volta e cose che esplodono a caso. All’inizio del film imbastisci la storia e caratterizzi i personaggi, poi c’è l’escalation di violenza e robe che saltano in aria. Questo è uno dei capisaldi di ogni buona Shaneggiatura.
Riguardo a Besson, suggerisco a chi non l’avesse visto di ripescarsi l’assai poco noto “Le dernier combat” (1983), film muto (o meglio il sonoro c’è, ma gli attori non parlano e si limitano a grugnire) e in bianco e nero post apocalittico, con Jean Reno nella parte del cattivo. Occhio che è un film “serio”, cioé non molto calcista (un po’ d’azione ci sta, comunque, non è una noia), ma mi sento di consigliarlo alle persone a cui piace il buon cinema in genere e hanno voglia di vedere qualcosa di diverso e alternativo (non uso il termine “artistico” perché l’associo a roba vomitevole tipo Valhalla Rising e Only God Forgives). Non sarà un capolavoro, ma a mio avviso è un film decisamente buono e almeno una visione se la merita tutta.
Nikita era bello bello bello, dai, la sequenza nel ristorante con pistolona come regalo di compleanno e la finestra murata, la matita nella mano, l’eliminatore….
Leon un passo in avanti, un Reno fantastico analfabeta killer, Gary Oldman che dice “non ho TEMPO per tutte queste PUTTANATE!”, spari a testa in giù, la storia che più sei cazzuto e più arrivi vicino al bersaglio (inizia col cecco finisce col coltellino svizzero), BAMBINI MORTI AMMAZZATI….
Il Quinto Elemento già si capiva che Besson era un mezzo cretino, storiella che sembrava partorita da un bimbominkia che ha visto troppi cartoni alla TV, pacchianate che facevano ridere solo il Besson stesso (forse), tutto troppo sopra le righe ma ancora ancora…
Poi: il nulla.
Taken il primo l’ho sempre preso male, è un maccosa dall’inizio alla fine… il due mi ha divertito parecchio, ma proprio nel senso che mi sono sfracellato dal ridere (tira le bombe per segnalare la posizione, non dico altro). Ho paura che tutto questo grande talento di Luc Besson ce lo siamo fumati nei primi 240 minuti della sua produzione, il resto per me può andare tutto giù per il cesso.
Ciao.
@dario a. romero: il Quinto Elemento esteticamente è un film di fantascienza, ma in sostanza è una favola e va presa come tale, storia assurda in primis e pacchianate al seguito; non è un film “serio”, i maccosa sono là apposta, che poi possano piacere o meno è un altro discorso.
@Donnie: ma hai ragionissima, però non puoi dirmi che la prima mezz’ora di taken con la popstar o con liam che dice alla figlia ” il mondo è pericoloso, tu non sai” siano la stessa cosa che vedere il bruce svegliarsi in macchina tutto rincoglionito puntando la pistola contro dei bambini.
Insomma , le cose vanno fatte bene, ma in taken a me sembrava più un “famo ‘sto primo atto che dobbiamo arrivare a 90 minuti “.
Comunque mi rivedrò il trittico, visto che ne parlate bene, son proprio curioso di vedere che effetto mi potrà mai fare il chris tucker del quinto elemento.
3 days to eat a family pack of tuna rio sea, il prossimo film di costnerone
“personaggi presi a calci dalla vita” mi ha fatto quasi commuovere, se non fosse che non mi commuovo più dal ’59
3 Days to Kill: Il Killer col Catetere
prima o poi lo vedo ma mcg sarebbe uno di quelli da bandire dal cinema che piace a noi…
cioè, per me, la fantascienza è il quinto elemento e stargate. e guida galattica per autostoppisti (più tutti gli altri che non hanno girato). il “moderno” è rappresentato da “pitch black”. e dalle croniche di riddick.
@blueberry
stai trollando o da bambino ti picchiavano moltissimo?
comunque l’upskirt della Heard vale tutto il film
http://www.quickmeme.com/img/c8/c8c0e7eeed7371de563bb0e70f645d65f6f2dff70b11bda15803ef7baabbf007.jpg
@blueberry: ah allora per me il polizziottesco è sempre stato il commissario Rex, va bene così?
@Lars & dario
non ho scritto “il genere cinematografico fantascientifico si ferma a …”
ma ho scritto “PER ME (blueberry), i film di fantascienza sono: …”
pace?
… sto cercando di capire quel lapidario “nonostante Balla coi Lupi”. Io lo ritengo uno sfaccimma di film di come se ne sono visti pochi. Kostner con i western, sia anche regista o solo attore, non ha mai sbagliato… MAI. Vedere anche Wyatt Earp e Terra di Confine.
Se dici “nonostante Balla coi Lupi” allora rientri proprio in quella categoria di persone che lo sottostimavano.
* Costner
Costner mi sta sulle palle e uno che fa la combo Valleverde-Tonno merita tutto il male possibile. Qualche buon film l’ha tirato fuori in vita sua (quello del campo da baseball e Un Mondo Perfetto erano ottimi) ma fa di tutto per farmi augurare che muoia ciclicamente, tutti gli anni 90 se guardavo Costner pensavo alle scarpe, ora penso al Tonno e a due degli spot più ignobili della storia degli spot. Voglio dire, se questa merda la fai apposta per la tv italiana, è ovvio che ti meriti il disprezzo di buona parte del paese.
Eddie Irvine, quello era bravo a sponsorizzare le scarpe, almeno non si faceva doppiare e scopava 6 modelle a settimana.
Morale sta roba qua probabilmente un giorno la guarderò anche, però avrei preferito protagonista Eddie Irvine.
levate la prima foto vi prego, ho le vertigini
[Pignoleria] L’italiano non va in fotta perché agli italiani piace raccontare le ricette, ma semplicemente perché spera di prendere tempo e ritardare la tortura in arrivo. Non che questo renda il teatrino molto meno patetico, but still.
film sconclusionato.
amber è l’unico motivo per guardarlo… ed è un ottimo motivo
Scusate va, a che punto del film c’è la prima foto? Non ho voglia di visionarlo tutto per sbirciare sotto al completino in pelle della Heard.
Thanks!
Finalmente mi sono ritagliato un paio d’ore per recuperarlo. Prendo botte se dico che mi è piaciuto più di Taken (sarà merito di Kevin)?
se lo chiamavano 3 giorno per fare il papà erano più onesti, l’aspetto action è assolutamente secondario.
penso che l’esimio Diesel sia stato troppo duro con questo film.
vero, besson riesce a far danni anche qui.
vero, deve decidere cosa vuol fare da grande perchè non si capisce se è un film d’azione, una commedia o un drammone familiare.
vero, la trama usa delle scorciatoie talmente scolastiche che alla terza volta che al nostro eroe vengono le palpitazioni quando vede il cattivone viene da chiedersi se non sia il caso che affronti il punto dei suoi sentimenti per lui ed accetti la sua probabile bisessualità.
ma in fondo s’è visto di MOLTO peggio.
ci si diverte.
provo a punti anche io (SPOILERZ):
-le scene d’azione funzionano (la prima molto buona, la seconda pure e con trovate simpatiche, l’inseguimento in auto discreto, l’ultima così così… non proprio un crescendo ma vabbè…).
-gli stacchi comici reggono (la discussione sul tipo di barba del cattivo e se l’altro fosse “middle aged” mi ha fatto ridere, il cattivo-non-cattivo che si toglie e piga la giacca prima di infilarsi nel bagagliaio anche, l’italiano parla, come raramente accade, un italiano convincente e non è troppo macchiettistico nel gesticolare…).
-il drammone familiare è impacchettato in maniera decente (le motivazioni ci stanno, il confronto generazionale è acuto ma non sbragato, persino il parallelo tra il natale e la natività degli squatter è messa giù piuttosto bene…)
cosa non va allora?
-beh, prima di tutto la cara Amber. siamo onesti, Amber Heard è la versione 21° secolo della Monica Bellucci: una topa astronomica il cui miglior uso in un film è quello di tappezzare le pareti di ogni possibile ambiente. una sorca da mal di testa che non appena apre bocca o si muove in 24 fps fa traballare le fondamenta della torre eiffel. perchè non accetto obiezioni: la Heard come attrice è UN CANE senza appello. è indecente in ogni film ed in ogni ruolo in cui l’abbia mai vista. mettetela ferma e nuda nel mezzo dell’inquadratura e per l’amor del cielo fatela stare zitta. meglio non può fare.
il suo ruolo è inutile, inverosimile, mal scritto, mal recitato, mal pensato, e visto che il film dura quella mez’oretta di troppo si potevano tranquillamente tagliare tutte le sue scene.
(e a tutti quelli che sono dietro a dire “Amber Amber Amber…” direi di riguardare il film facendo magari caso a quella GNOCCA ATOMICA della Connie Nielsen che alla sua età le dà ancora della pista…)
-le palpitazioni. l’ho già detto. tre volte? hai rotto ‘r cazzo figlio mio…
-la bici. ok la necessità di costruire il legame padre-figlia su qualcosa, ma… a 16 quella non sa andare in bici perchè porella il padre non c’era ad insegnarglielo??? dai, nun se po’ senti’…
insomma, per me è guardabilissimo.
c’è il solito clima bessoniano a metà tra il grottesco ed il comico che forse vorrebbe essere la versione light e francese del pulp tarantiniano inaugurato con il 5° elemento e che farebbe bene a cestinare, ma si guarda.
Senti amico, non so perchè ho perso 3 minuti della mia vita a leggere questa gran recenzione e non so perchè ne sto perdendo altri 3 per scriverti ma volevo dirti solo un paio di cose: anzitutto, per la tua salute mentale, calmati, respira e fatti curare la depressione. Cioè stai proprio male, vedi tutto dal punto di vista di una persona triste, incazzata è incredibilmente morta di figa. Di conseguenza ti consiglio di andare a fare amicizia con uno psicologo che sicuramente ti aiuterà ad attraversare questo brutto momento o la tua depressione.
Tornando al film, invece, ti consiglio di rileggere 2 o anche 3 volte ciò che hai scritto e rivedere il film sotto un’altro punto di vista. Non dovresti immedesimarti con la ragazzina ma con Kevin Costner e imizia a considerare tutto ciò che tu definisci sottotrame fatte per il gusto di sminchiare il film parte integrante del film stesso, della storia e dell’aspetto psicologico del personaggio principale, Kevin Costner.
In conclusione, ho voluto anche perdere 10 minuti della mia vita all’1 di notte ma spero che almeno qualcuno delle 40 persone che ti scrivono leggano questo commento e spero che sia di aiuto per eliminare questa mentalità triste, depressa e contro il mondo.
Di un po’, ti e’ rimasto incastrato il pisello nella cerniera?
Davvero un film pessimo, nonostante il grande Richard Sammel, conosciuto in quella delusione e schifezza totale che è The Strain( che praticamente Sammel se l’è caricata sulle spalle da solo).
La scena dell’italiano e il sugo è cosi idiota che nessun americano l’avrebbe pensata, infatti la pensata un francese, che non a caso sono un popolo di falliti culturalmente.
Una schifezza senza appello.