Siamo nel 2006: Sidney Lumet è ancora vivo, Oren Peli non ha una carriera e il cinema sta bene. L’Asylum è ancora relativamente giovane: 7 anni di esistenza ma solo una manciata di mesi di produzione costante. Sei film tra il 1999 e 2005 ma ben nove nel solo 2006, otto dei quali rip-off di film ben più famosi. La direzione non è del tutto chiara e la collaborazione con SyFy non è ancora iniziata; l’unico modo per farsi conoscere sono questi film qua, definiti mockbuster: versioni orribili di film a volte belli e a volte orribili uguale ma con meno senso di esistere perché prodotti seriamente. Snakes on a Train ne è un esempio perfetto, nonché eccezione, relativo capolavoro e film Asylum preferito di Nanni Cobretti (qui la prova). Avrebbe voluto scriverne lui, ma comandare Valverde è difficile e il tempo tiranno, quindi vi tocca Jean-Claude.
Nel 2006 l’Asylum non è la stessa che sarebbe diventata 8 anni dopo. Nel 2006 l’Asylum è del tutto indipendente da qualsiasi rete e terza parte, ha tutto da dimostrare e niente da spendere; la sua vita è nelle mani del pubblico, un pubblico difficile ed esigente. I fan dei film brutti sono all’80% una razza terribile per colpa di YouTube e dei youtubers, ma nel 2006 YouTube è un giovanotto, e quelli che fanno recensioni del cazzo dicendo tutti le stesse cose grazie al cielo devono ancora diventare l’isteria di massa che sono diventati in seguito. Nel 2006 i fan dei film brutti sono ancora persone orribili in grado di sviluppare un pensiero critico individuale, e film come Snakes on a Train devono tenerne conto e accontentare tutti. Alla CGI così terribile da fare il giro e diventare sarcasmo è necessario inserire quegli elementi classici dei b-movie che piacciono a tutti e che fanno di un b-movie qualsiasi un b-movie curato: protesi, sangue e tette. Con sangue si intende quel sangue finto vero, quello che cola, viscido, sui corpi martoriati. Che si appiccica. Essere indipendenti significa poter fare il cazzo che si vuole, tipo uccidere una bambina perché è divertente o spogliare una tipa a caso perché alle tette non si dice mai di no. Il target di riferimento era sì gli amanti dei b-movie e il pubblico casuale, ma era comunque un target vasto, fatto di gente di tutti i tipi e di tutte le età; con l’arrivo di SyFy il target si è spostato, piano piano, e dai coprocinefili si è passati ai ragazzini e praticamente alle famiglie, sostituendo il sangue vero con tanta computer grafica che schizza ma non lascia alcuna traccia, ponendo tutto su un livello fantastico palese, e limitando sempre più le nudità. L’ultimo film più o meno noto che io ricordi in cui c’erano delle tette, del sangue e una scena lesbo è 2-Headed Shark Attack, poi il vuoto. Non dico che questi elementi siano fondamentali per avere un buon prodotto, anzi non vogliono dire nulla, ma indicano piuttosto chiaramente il passaggio del tempo e la direzione demografica scelta dalla Asylum, nonché la sua inevitabile discesa nel cinema popolare.
A differenza del capo non credo che Snakes on a Train sia il migliore Asylum della nostra vita, preferisco film più recenti come Sharknado, Bermuda Tentacles o Hansel & Gretel (anche se il meglio film del genere resterà sempre l’insuperato Sand Sharks), ma su una cosa ha ragione: è l’unico rip-off a essere superiore all’originale, e bisogna ringraziare il discorso appena fatto. È lento e a tratti inaffrontabile come diciamo di buona parte dei film dello studio, ma azzecca lo splatter, la violenza e il vomito verde nei momenti giusti portandoli su livelli adeguati al genere, cosa che Snakes on a Plane non fa mai, e infila quella manciata di ineccepibili maccosa che lo esaltano definitivamente a film immortale per poi esplodere nel miglior finale della storia del cinema di mostri. Non sarà il miglior Asylum, non sarà mai apprezzato con le giuste argomentazione su YouTube, ma è pur sempre la loro produzione più vicina a quelle Troma, nonché effettivo inizio di quella storia del cinema che tra un cosa cazzo e un per favore ci sta facendo parlare e discutere più di qualsiasi altro stronzo dalle preteste artistiche. Il cinema di mostri è come il cinema d’autore, solo più divertente.
Snakes on a Train verrà proiettato stasera alle 21 su Sky Cinema HD (canale 312) e potrete commentarlo in diretta su twitter con lo hashtag #SkyMonsterAttack. Se non avete Sky potete pure guardarlo in DVD, non importa. Se non avete il DVD… guardatelo in videocassetta, chiaramente. Qualcuno di noi ci sarà, io non ne sono sicuro: sono abbastanza forte da sopravvivere a due visioni in 24 ore? Lo scopriremo solo morendo.
DVD-quote:
“Praticamente il prototipo del film Asylum definitivo”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Arrivato al termine “coprocinefili” ho deciso di chiedere la cittadinanza di Valverde e aprire un conto a nome di JCVG
Una cosa importante non presente nel testo è che Snakes on a Train è il perfetto esempio dell’esistenza delLO SBAGLIO e del fatto che LO SBAGLIO può generare grandissimo cinema.
ah bei tempi questi…quelli dei noleggi sbagliati, vera linfa vitale della asylum…
Valverdiani coprocinefili carica!
tipo quella merda di yotoghi o come si chiama con le uscite sciape inquadratura per inquadratura con il coraggio pure di postarla su YT come “recensione” senza sapere nemmeno di cosa sta parlando. Però alla fine il botto l’Asylum l’ha fatto proprio con l’internet e con quel target di YT lì, quindi sveglio lui, sveglia l’Asylum e fanculo a noi che ci piace la roba ignorante ma ci ritroviamo a diventare brontoloni snob per colpa loro.
Il finale di SOAT è mondiale ma stasera mi devo rivedere This is us
Odio per i recensori del cazzo , ma quelli dei video di gameplay, le tipe del trucco e quelli che provano a far ridere sono peggio.
@steven: te scherzi, ma l’hai visto che c’è scorsese che fa il simpa? Mi permetto un porcoddio, se possibile.
madonna quanto odio i tuttologi di youtube, video lunghissimi con montaggio epilettico stile Iene e loro che parlano, parlano, parlano, risatina, parlano, parlano, parrucche, disegni, attacco epilettico, bava, morte. I’m too old for this shit…
comunque quel fotogramma intitolato “Il 2006” caga in testa alla maggior parte della cgi presente oggi. ridateci il sangue finto e i manichini!
Siamo d’accordissimo che non e’ il miglior film della storia.
Pero’: prendeva il titolo, ci ragionava un attimo sopra, capiva perfettamente che tipo di film bisogna fare con un titolo del genere (= una storia tudafada piena di violenza e maccosa come un suppli’) e, a differenza del famigerato film con Samuel L. Jackson che stava rippando, porcaputtana lo faceva davvero.
Lo proposi a un proto-TeamLondon qualche anno fa e funziono’ alla grande, spero di vedere qualcuno di voi stasera sul Twitter, che ogni tanto e’ bello anche spararsi delle piccole chicche senza pretese in puro relax e non sempre per forza il Film Perfetto di Successo che conoscono tutti.
E se un giorno l’Asylum provasse a diventare seria?? E per seria intendo film con idee un pò strambe (Attack the block,cockneys vs zombies,iron sky,tremors,infestation,grabbers,piranha 3d) ma sforzandosi di fare buoni effetti speciali e buona sceneggiatura. Sarebbe fantastico. Ancora la sto aspettando una casa di produzione che mi fa solo di queste cose,piccoli film di genere che al contrario dell’asylum non vogliono essere apposta brutti,vogliono piacere e puoi dargli atto di avercela messa tutta per darci un ottimo prodotto.
@jena123, a me sembra che sia esattamente quello che fanno. L’unica differenza e’ che come politica aziendale mettono l’assenza di rischi economici al primissimo posto, per cui preferiscono spendere la meta’ di un budget gia’ di suo scarsissimo per avere un nome vagamente riconoscibile in locandina e risparmiare sul resto. Con quello che avanza, e con i tempi iper-ristretti in cui girano, assumono mestieranti che lavorano in serie e fanno il meglio che possono. Se guardi roba tipo Sharknado ci vedi strutturalmente un normale professionalissimo tv-movie medio, con l’unica differenza che e’ tecnicamente molto povero e, in compenso, ha sprazzi di creativita’/pazzia sparsa che sono puri lampi di ispirazione semi-fortuita. Il “brutto apposta” e’ roba per sfigati dilettanti che non hanno idea di quel che fanno.
Poi ecco, in quanto uno dei loro primissimi esperimenti sul genere, in confronto al resto della loro produzione Snakes on a Train sembra quasi sperimentale.
@NANNI Ecco si,e questa cosa della politica aziendale di spendere poco che vorrei che cambiassero,ma mica sempre,solo provarci ogni tanto. Sharknado esagerando sara costato 2/3 milioni,se riuscissero a tirare fuori quei 15/20 milioni per fare un film migliore forse farebbero il colpaccio da 150 milioni al boxoffice. Con quei 15/20 milioni non fai solo migliori effetti speciali ma ingaggi gente più qualificata,da uno sceneggiatore meno cane a un regista con un minimo di capacità etc… Chissa? Forse una volta nella vita ci proveranno e sara l’inizio di qualcosa,una nuova rivoluzione per lo studio. Naturalmente potrebbe venire fuori anche una schifezza,mica spendere più soldi è sinonimo di qualità. Per l’apposta brutti forse ho esagerato,e solo che… A volte non ci si crede a quanto vengano male molti dei loro prodotti,fa quasi pensare che lo facciano apposta.
@jena, beh, porca miseria, se il presupposto e’ che trovare 2 o 20 milioni sia la stessa cosa…
Comunque, qua ti rispondono direttamente loro, circa:
http://www.theasylum.cc/blog/2014/06/everybody-has-one/
@NANNI Ah,però. Mica male fare 200 film e non perdere mai un soldo.
Circa quasi OT
Si c’è pure l’ercole dell’asylum
http://m.youtube.com/watch?v=UXza2zmk4GUm