Caro Babbo Natale,
quest’anno ho proprio fatto la brava. Lo so, lo so, ormai non ti fidi più di me. Ma stavolta ho le prove. Guarda qui: nel 2014 non ho pubblicato nemmeno un racconto breve.
Anzi, a dirla tutta, è dal 2011 che uso il portatile come fermaporte. Contento?
Ok, hai ragione. Hai poteri soprannaturali quindi è inutile fingere, con te. Non ho smesso di scrivere per scelta.
In parte, mi sono fermata per quella sensazione strana che ti prende quando guadagni così tanti soldi, in così poco tempo, scrivendo così tante porcherie…com’è che si chiama, quella sensazione…FOTTESEGA, ecco. Mi sono lasciata prendere dal fottesega. E poi, in piccola, piccolissima parte, c’è anche una motivazione creativa: ‘sti vampiri hanno rotto il cazzo. Sfornamelo tu, un quinto romanzo su quei due marmocchi innamorati. Twilight, New Moon, Eclipse, Breaking Dawn…avevo finito anche i titoli, mi restava solo un generico Nottetempo.
Insomma, non avrò smesso per pentimento ma hey, quello che conta è il risultato no?
Perciò, caro Babbo, quest’anno mi sento in diritto di tornare a chiederti un regalo: per Natale, portami Wer. Stavolta facciamo il contrario, dai. Tu mi porti il film e io te lo trasformo in un best-seller. Riflettici, perché è un affarone.
Portami quello giusto, però. Attento alle traduzioni italiane! No, non è Le origini del male. Nemmeno La stirpe del male. Nè Il riflesso del male o La razza del male.
In Italia, Wer è uscito come Le metamorfosi del male.
No, Babbo, non ti sto prendendo per il culo. Però hai ragione, il titolo può confondere. Ti scrivo qualche dettaglio in più, così non sbagli.
Wer è quell’horror realizzato dal regista di L’altra faccia del diavolo in combutta con il prodottore di Insidious e Paranormal Activity. E qui già senti diffondersi il profumino delle banconote stampate di fresco, vero?
Andiamo avanti. Wer è quell’horror in cui un’avvocatessa lotta con coraggio per difendere il suo assistito, un malato di porfiria (leggi: ha più peli di quelli che un uomo senza segreti mostruosi dovrebbe avere) accusato di aver fatto a pezzi e divorato vari innocenti. Il tutto in Francia, perché boh, faceva più romantico e in effetti tra i due scatta una strana complicità aumma aumma.
Insomma, una giovane donna si schiera dalla parte del diverso, voltando le spalle alla società che ci vuole tutti omologati e poi chi l’ha detto che un mostro non può amare e chi è il vero diverso qui? La riconosci la solfa, Babbo? Togli Belle/metti l’avvocatessa Kate, togli Ed/metti il selvaggio Talan… Più proficuo dello schema Ponzi.
Sì Babbo, Talan è effettivamente un licantropo. Sì, mi sa che nella mente degli autori era il colpo di scena. Quando lo scopre lo spettatore, dici? Mah, una settimana prima di vedere il film. Dal trailer.
Ma che ce frega, C’È L’ATTRAZIONE ETERO-RAZZIALE! Kate sa guardare oltre i canini la peluria di Talan! Talan con Kate è mansueto! E avanti così per un’ora e mezza.
Ecco, a proposito. Nel dubbio, se una trama così originale non bastasse a identificarlo: Wer è quello che allunga il brodo fino all’inverosimile. Prendi quello che sembra una puntata carina di X-Files diluita in un’ora e mezza di inserti found footage, riprese da telecamere di sicurezza, spezzoni di telegiornali, ricerche di “luna piena/lupi mannari” su Google e non sbagli. È lui.
Che altro dirti…Ah! La protagonista è Mary Lisbon! Ed è anche JJ di Criminal Minds! Hanno pensato a tutto, Babbo. Anche a rovinare la sospensione dell’incredulità inserendo una faccia che ti evoca o suicidi adolescenziali con gli Air in sottofondo o messe a punto del profilo dell’S.I.
Caro Babbo Natale, dai. Quest’anno portami Wer. 90 minuti per arrivare a stabilire che siamo quello che siamo, però anche i sentimenti sono importanti.
Se non me lo merito io, chi?
Tua,
Stephenie Meyer
DVD-quote:
“La sceneggiatura che Stephenie Meyer avrebbe voluto scrivere.”
Belen Lugosi, i400Calci.com
Toh, un found footage. Originale come idea.
Un’idea per fare gran soldoni: registrare da qualche parte titoli come “Male d’amore”, “L’amore del male”, “Il male dell’amore”, “Amore e male”, “Male + Amore”, “Scusa se ti voglio male, amore”. Prima o poi…
Non mi è dispiaciuto, e non avevo visto il trailer quindi in effetti il colpo di scena per me c’è stato. Si riscatta dalle parti pallosette con il fatto che dal colpone in poi è tutto uno smembramento di corpi gustosamente splatter. Promosso.
CURIOSITA’: sono l’unico a pensare che il poster italiano sia molto più chiaro rispetto a quello originale per far vedere DISTINTAMENTE che il mostro è chi in effetti il trailer dice che è? Sai mai che qualcuno pensi ci siano complicazioni nella trama?
In pratica ha tolto i vampiri e ha messo i licantropi. Quando si dice campare di rendita…
Grazie per avermi fatto risparmiare tempo e denaro, che la morosa si fa ingannare da sti filmetti e mi vuol trascinare al cinema, devo sempre convincerla a guardare quelli giusti
avevo qualche speranza ma niente, nammerda
però aggiungo che si,gli smembramenti almeno sono di compagnia ma no, non è che ci sia sto gran parallelismo con twilight
Bah… a parte qualche tocco gore riuscito per me è no. Poi almeno si fossero sbattuti per giustificare il found footage invece niente..
cioè ok le riprese dalle telecamere di servizio ma dopo un po’ sta cazzo di telecamera che balla e zumma a caso dando l’impressione che ci sia un cameraman a seguire l’avvocatessa mi ha fatto incazzare..
Il protagonista però è grosso il giusto ed è abbastanza inquietante
L’ho messo su un paio di mesi fa e dopo la prima mezz’ora ho mollato tutto per sopraggiunta intolleranza alle troppe cazzate e alla noia. Mi sono sempre chiesto se magari migliorasse (senza aver realmente voglia di saperlo) ma voi servite anche a questo e quindi no. Non mi sono proprio perso niente. Sempre grazie a voi.
@tommaso Aggiungo “Se mi fai male, ti amo” e vai di copyright.
@solero Scusa, non era Twilight. Era Eclipse.
@vespertime Ho sperato fino alla fine che il vero licantropo fosse l’avvocatessa / il collaboratore spia / il poliziotto / la madre di Talan. Ma no, non hanno voluto darci questo tuffo al cuore.
Salverei giusto la sequenza del test epilessia.. per un FF made in Italy invece proporre ‘Un’estate al Male’
Io mica l’ho capito com’è che l’amico suo nerd diventa un mix tra i vampiri di blade2 e l’arbitro Collina
come titolo propongo “MaLe zanne a me piacciono di più”
per eventuale remake HC “MaLe zinne a me piacciono di più”
Ma la porfiria non è quella malattia per cui vieni scambiato per un vampiro? Dovrebbe essere l’ipertricosi quella dei peli in eccesso.
Faccio subito ammenda di questo intervento da secchione dicendo che per me, anche se dovrebbe andarci più piano coi bucatini, Stephenie Meyer è proprio bbona.
@darkskywriter: diglielo. Per me la conquisti di sicuro, ma poi ti aspettano mesi e mesi di stiamoabbracciatituttalanottesaràbellissimolostesso.
Ho cominciato a guardarlo ieri sera ma ho dovuto interrompere causa temporale. Ammetto che, arrivata ai 20 minuti, mi stava già un po’ calando la palpebra ma tenevo duro perché mi piaceva molto la babele linguistica che arricchisce il film. Stasera lo finirò ma ho già paura. E non in senso buono.
@Darkskywriter Infatti, ho pensato la stessa cosa! E Wikipedia concorda. C’è un medico in sala? Così capiamo se sono dei cialtroni anche a livello scientifico.
Porfiria = vampiri, la accendiamo.
Davvero siamo arrivati al punto di vedere nascere il team #wouldbangStephenie?
Ah, chi di dovere aggiunga al listone ”Male, amore e…”.
Ragazzi, qua facciamo i soldi veri!
«La banalità del Male», se posso permettermi (senza aver visto il film).
Ad ogni modo, le ricerche di “luna piena/lupi mannari” su Google fanno pendant con quelle di Bella Swan relative ai “Freddi”, proprio nel «Twilight» capostipite.
Santa Claus ti ascolterà, Stephy, perché se “Dio è bulgaro” (come disse una volta Hristo Stoichkov), ho il sospetto che lui sia invece mormone.
Non potrei esimermi dal cagno facile, mai.
Dear Santa Claus,
4 the christmas 014 I want a new condom box extra large,
because I must protecting my mind from the…………………..!
@Belen
Ah pensavo fosse uno svarione tuo, invece è così nel film? Vabbeh ma che cani, budget milionari e team di venti persone sullo script e manco uno che faccia un controllino di 5 secondi su wiki.
@Nanni @fre.
Ha un non so che di Sandra Bullock che se non sbaglio ormai a livello di #wouldbang abbiamo sdoganato tutti convintamente. Tipo Sandra Bullock che si prepara a interpretarla in stile Bridget Jones. O forse sono proprio la stessa persona, per depistare Stephenie inchiattita con photoshop. Che poi: Sandra, Stephenie, la stessa iniziale, lo stesso successo negli ultimi anni. Coincidenze? Io non credo!!1!!11
@Marco: cazzo no dai! Non puoi buttare qui in mezzo “La banalità del male” della Arendt! :)
Comunque è incredibile che mi abbiate messo voglia di andarmi a cercare una foto di Stephenie Meyer.. e no dai proprio no
le foto su yahoo dicono che forse prima dei 3 figli era un fighino, adesso e’ na matrona…
Ciao, @ Dr. Stranamorte.
Anzitutto grazie mille per l’attenzione: fa sempre molto piacere, perché – devo averlo già detto – così “mi sento parte di qualcosa” (come Sly nel monastero thailandese, all’inizio di «Rambo III»).
Sì, forse hai ragione: sia pur riferendomi alla descritta (da Belen Lugosi) oleografia della trama di «Wer», l’ispirazione del nume tutelare Uwe Boll ha fatto sì che io osassi troppo; e quindi domando venia a tutti coloro i quali ne fossero rimasti sconcertati. :)
Il guaio è che mi piace un botto giocare con le parole o, per quanto consentito dalle mie risorse, svariare a tutto campo con trivia e affini; senza realmente voler commentare le recensioni dei 400 Calci: se le seguo dalla scoperta della Rivista, due anni fa, è evidente che per me – e non solo – esse facciano testo.
Ad ulteriore esempio dello spirito un po’ cazzone ch’entro mi rugge, cosa dobbiamo aspettarci dopo la versione licantropesca di «Jagged Edge / Doppio taglio» (thriller del 1985 con lavvocato Glenn Close e l’accusato Jeff Bridges)?
Magari – sulla falsariga del medesimo Sly – un’altra variazione sul titolo «They Were Expendables» («I Sacrificati», aka «I Sacrificati di Bataan», directed by John Ford), con l’articolo al posto del pronome e il trait-d’union fra le altre due parole: «The Were-Expendables», in edizione italiana «I Mercenari Mannari» o – volendo proprio svaccare – «I Mercemannari».
Protagonisti Jack Nicholson, Benicio del Toro, David Naughton e – last but not least – Michael J. Fox. :D
(Errata còrrige: questa ribattuta sostituisce il precedente invio)
Ciao, @ Dr. Stranamorte.
Anzitutto grazie mille per l’attenzione: fa sempre molto piacere, perché – devo averlo già detto – così “mi sento parte di qualcosa” (come Sly nel monastero thailandese, all’inizio di «Rambo III»).
Sì, forse hai ragione: sia pur riferendomi alla descritta (da Belen Lugosi) oleografia della trama di «Wer», l’ispirazione del nume tutelare Uwe Boll ha fatto sì che io osassi troppo; e quindi domando venia a tutti coloro i quali ne fossero rimasti sconcertati. :)
Il guaio è che mi piace un botto giocare con le parole o, per quanto consentito dalle mie risorse, svariare a tutto campo con trivia e affini; senza realmente voler commentare le recensioni dei 400 Calci: se le seguo dalla scoperta della Rivista, due anni fa, è evidente che per me – e non solo – esse facciano testo.
Ad ulteriore esempio dello spirito un po’ cazzone ch’entro mi rugge, cosa dobbiamo aspettarci dopo la versione licantropesca di «Jagged Edge / Doppio taglio» (thriller del 1985 con lavvocato Glenn Close e l’accusato Jeff Bridges)?
Magari – sulla falsariga del medesimo Sly – un’altra variazione sul titolo «They Were Expendable» («I Sacrificati», aka «I Sacrificati di Bataan», directed by John Ford), con l’articolo al posto del pronome e il trait-d’union fra le altre due parole, la seconda delle quali ancora trasformata in sostantivo plurale: «The Were-Expendables», in edizione italiana «I Mercenari Mannari» o – volendo proprio svaccare – «I Mercemannari».
Protagonisti Jack Nicholson, Benicio del Toro, David Naughton e – last but not least – Michael J. Fox. :D
Ragassuoli ma se davanti alla Lemelin a wer e ai suoi pupazzi volanti che si spiattellano contro putrelle di cemento armato, vi viengono in mente la Meyer e twilight, il vostro livello di nerdaggine sta superando i limiti dell’accettabile e raggiungegndo il pericoloso livello “irrecuperabile”. Ocio.
belen secondo me qualcuno ti ha maledetto. è l’unico motivo serio per spiegare come mai ti fanno recensire solo film dimmerda.
controlla: hai ricevuto qualche regalino? un ciondolo, che so, un sacchetto con dentro erbe che profumano strano, una bambolina? ecco. buttala via!!!
(o regalala a tua volta)
@bella Già pronto il sequel “Il male d’inverno”.
@samuel paidinfuller GENIO.
@annaMagnanima Shhh. Che poi mi arriva da recensire un film in cui una ragazza cade vittima di un rito voodoo che la costringe a recensire film fuffa. Un Inception dimmerda.
@Darkskywriter @Nanni Io nella Stephenie ci vedo anche un quid di Cristina D’Avena, ve lo dico.
P.S. – Mi sono accorto troppo tardi che, oltre a fare il plurale di un aggettivo inglese («expendable», nel titolo del film fordiano), avevo commesso un’altra svista: «l’avvocato Glenn Close» mi era uscito senza apostrofo, manco fosse «Lamerica» di Gianni Amelio.
Niente nuova ribattuta, ovviamente, però ad una richiesta di scuse – per il doppio fallo ed il triplice invio – non mi posso davvero sottrarre.
Sandra Bullock che interpreta Stefènia Meyer è il pitch meno attraente che io abbia mai sentito dopo quella volta che fecero un film che consisteva in 110 minuti di Anne Hathaway che legge i libri di Jane Austen.
“Ti amo in tutti i mali del mondo” è già stato detto?
Dai Nanni, secondo me Jane Austen è calciabile. A me ha rifilato certi calci sulle palle ai tempi del liceo che non ti dico.
Che genialaccia Belen Lugosi…..film di m….. ma recensione geniale.
@schiaffoni Belen ringrazia, fa una riverenza e attende il prossimo filmaccio.
A me non è dispiaciuto. Certo ha delle lacune ed il “colpo di scena” per me non era proprio voluto in partenza… Forse anche la toppata sulla porfiria, ma è un ENORME forse XD
Ecco, se devo dirne una è che il found footage mi è sembrato proprio superfluo.
Comunque non so… forse è stato il protagonista Talan che come uomo lupo ci stava così bene, a salvare da solo l’intero film ai miei occhi. Chissà XD
Belen, sembra come se avessi in mente la struttura di questa recensione da un po’ e che aspettassi l’occasione buona per usarla, solo che alla fine non ce l’hai fatta più e l’hai usata col primo film che ti è passato davanti, perché con Twilight questo film non c’entra una sega. Non c’è nessun sottotesto romantico, non c’è nessun belloccio sofferto/maledetto e nessun’ altra delle similitudini che hai citato. Quello che è chiaro è solo che la protagonista è il tipico avvocato liberal, con il complesso da crocerossina, che tende a proteggere e prendere in simpatia ogni reietto preso a calci in culo dalla società, cattiva e prevenuta.
Il film alla fine non è male, nonostante l’odiosissima parkinson cam, ma soffre molto di un budget troppo risicato e di una qualità della CGI davvero infima. Tiene bene la prima mezz’ora, ma le magagne vengono fuori da quando parte l’azione. Dalla sua ha qualche buon momento splatter e il coraggio di mostrare [SPOILER] un bambino di 5 anni dilaniato e ridotto a un tronco umano.[/SPOILER].
Per il resto, non è così scontato come la recensione cerca di far credere, per quanto si incarti un po’ in diversi punti e il protagonista è azzeccatissimo. Con quealche soldo in più, sarebbe potuto essere un film da 7 e mezzo. Così com’è la sufficienza piena, secondo me, la strappa senza problemi.