26 marzo 1931 – 27 febbraio 2015
Leonard Nimoy era figlio di altri tempi, nato nel West End di Boston da una coppia di ebrei ortodossi immigrati dall’Unione Sovietica. Suo padre faceva il barbiere, sua madre era casalinga. Una realtà umilissima. Il giovane Leonard se la lascia alle spalle quando decide di seguire la carriera di attore e dagli anni cinquanta in poi appare in un botto di serie TV, tra cui Bonanza, Rawhide, Gli Intoccabili, Perry Mason, Organizzazione U.N.C.L.E., Colombo, Missione impossibile. Per tutti, comunque, era e sarà sempre il signor Spock. Un ruolo che aveva strappato al favorito di Gene Roddenberry, Martin Landau (che avrebbe poi sostituito anche in Missione impossibile). Un personaggio che lo rese un divo e col quale ebbe per buona parte della sua vita un rapporto di amore e odio. Per dire, scrisse due autobiografie a distanza di vent’anni, la prima intitolata I Am Not Spock e la seconda I Am Spock. È comprensibile che, quando uno si vede improvvisamente trasformato in un’icona pop, la sua psiche venga un attimino destabilizzata dalla troppa fama.
Nimoy avrebbe interpretato Spock nelle tre stagioni della serie classica di Star Trek, nella serie animata, in un doppio episodio della Next Generation e nei sei film dell’equipaggio classico, e lo ha ripreso per l’ultima volta nello Star Trek di J.J. Abrams, dove passa il testimone al giovane se stesso interpretato da Zachary Quinto. Puro fan service, sulla carta. Ma la classe di Nimoy trasforma quella particina in una delle cose più belle del film, al punto che Abrams lo richiama anche nel seguito, nonostante nel frattempo lui fosse andato in pensione. In Star Trek Into Darkness lo ricordiamo perché è forse l’unico caso (a parte le cassette istantanee di Balle spaziali) in cui i protagonisti, indecisi sul da farsi, chiedono a un tizio venuto dal futuro di spoilerargli il film tanto per andare sul sicuro.
In oltre sessant’anni di carriera, Nimoy è passato anche dietro la macchina da presa: ha debuttato alla regia con Star Trek III – Alla ricerca di Spock e diretto anche il successivo (e mio preferito) Rotta verso la Terra, oltre al mega-successo (per nulla calcistico, ma tant’è) Tre scapoli e un bebè. Negli ultimi anni ci ha salutato apparendo anche in Fringe, sempre per il suo nuovo BFF J.J. Abrams (quanto bello era Fringe?) e dando la voce all’action figure di Spock in una puntata di The Big Bang Theory e a Sentinel Prime in Transformers 3. Il suo ruolo non-trekkiano che preferisco è quello dello psichiatra David Kibner in Terrore dallo spazio profondo, remake de L’invasioni degli ultracorpi che secondo me è anche più bello dell’originale.
Era un nonno per tutti noi che siamo cresciuti davanti a un tubo catodico, era il simbolo della coolness di una fantascienza, di una televisione e di un cinema che non ci sono più e forse non torneranno mai.
Ciao Leonard.
Ovunque tu sia, vivi lungo e prospera.
poco da aggiungere cito solo il suo ultimo tweet del 23/2
“A life is like a garden. Perfect moments can be had, but not preserved, except in memory. LLAP”
che bel coccodrillo, George.
Definitivamente teletrasportato altrove.
(GRA.ZIO.MISTER.L.NIMOY)
Vorrei dedicare un pensiero agli sceneggiatori del prossimo ST, che ora dovranno riscrivere tutto il film senza che una comparsata da 3 minuti sia fondamentale per i 117 restanti.
Lunga vita e prosperità.
@Albi: o potrebbero semplicemente chiamare William Shatner.
Addio Lenny, grazie.
R.I.P Peccato non ce l’ha fatta per il 50° anniversario…
E’ decisamente un bel necrologio.
Secondo me Rohmer ha fatto una cosa molto bella prendendo questa foto
poco vista di Nimoy in cui non fa Spock, e credo che la buonanima avrebbe apprezzato
Lunga vita e prosperità.
“Of all the souls I have encountered in my encountered in my travels, his was the most… human.”
https://www.youtube.com/watch?v=vtQUePN5y40#t=67
E l uomo dei fumetti come reagira’?
Rip
@George
(posso chiamarti George?)
Chissà…
@vin
Ha rialzato del 50% tutti gadget di spock.
appena ho appreso la notizia, mi sono sentito mancare come quando era venuto a mancare Harold Ramis….riposa in pace, Leonard
Ti sia lieve la terra….o lo spazio profondo…fai tu….e grazie di tutto Leonard!!