Da piccola ero una bambina vivace, curiosa e creativa. A dieci anni ho scritto il soggetto per un film horror dal titolo Un Teschio Insanguinato. La storia verteva su un teschio che emetteva continuamente sangue dalle orbite, e su due cugini che dovevano in qualche modo distruggerlo. Finiva che morivano tutti – posso spoilerarvelo perchè non credo che lo vedrete a breve, anzi mai. L’apice del mio talento era perfettamente espresso dalla seguente scena (sto copiando dal manoscritto originale), che vede i due chiaramente incestuosi cugini David e Sylvia in un raro momento di relax: “i due camminavano tenendosi per mano. A un certo punto Sylvia impazzí, rubò la pistola a un vigile e lo ammazzò. Per evitare la galera, i due si rifugiarono nel bosco lì vicino”. Che genio in erba!
Vi racconto tali vicende un po’ per tirarmela aggratise, e un po’ perché mentre guardavo Eat, primo lungometraggio di Jimmy Weber, mi rendevo conto che la perizia registica e la complessità scrittoriale del film era allo stesso livello, anzi forse anche peggio, di Un Teschio Insanguinato. Con la differenza che Weber ha un po’ più (non tanti, ma un pochino sì) di dieci anni. Jimmy, quanti anni hai di preciso? Perché non lo riveli su IMDb? Ti vergogni di essere ancora così scarso alla tua età? Direi di no, visto il sito da eyewear designer faccia da culo che ti sei creato. Jimmy, sei insalvabile. E scrivi peggio di una bambina di dieci anni dall’immaginazione confusa.
E dire che le premesse non erano male: Eat vuole essere un misto fra Starry Eyes, perché la protagonista è un’attrice trentenne in difficoltà di (falso) nome Novella McClure, (Meggie Maddock), e In My Skin di Marina de Van, perché la protagonista sublima il disagio mangiando il proprio corpo; nel film di de Van però la causa della patologia non erano la mancanza di soldi e di lavoro, bensì l’alienazione di una ricca donna di successo (interpretata da de Van stessa; il coprotagonista è Laurent Lucas, quello di Alleluia). Le scene truculente di Novella che si stacca pezzi di mani e piedi a morsi non sono male, peccato che Maddock non sia esattamente un’attrice credibile e che Weber sprechi tutto il potenziale del soggetto riempiendolo di personaggi mal ritagliati nella carta velina, dallo psicologo tenerone e furbo come una merda di cane alla noiosissima killer psicopatica – gente che la vedi sullo schermo e nel tuo cervello prende forma un gigantesco punto di domanda, un quesito tanto globale da diventare astratto: perché tutto ciò? Awkwardness ensues ad ogni fotogramma per l’incongruità delle situazioni mostrate, in cui nulla davvero succede per una ragione precisa ma perché boh, così.
La mano del regista è sorprendentemente abile nel non saper creare la minima tensione , ma niente niente, pur accumulando (alla cazzo) elementi potenzialmente efficaci. A un certo punto Novella e la sua amicona Candice si trovano in un parcheggio, drogate, in balia di due malintenzionati che cominciano a tirarsi giù i pantaloni. Tensione zero. Quando Candice decide di risolvere l’incresciosa situazione prendendo i due aspiranti stupratori a revolverate nell’uccello, lí ho esclamato “yawn”. Capite quanto é brutto? Nella seconda parte, non sapendo più come pagare l’affitto, Novella accetta di fare un provino per un regista poco raccomandabile; lei ce la mette tutta ma gli esaminatori le ridono in faccia rivelandole che il film da girare è un porno. Lei si incazza, butta in aria tutto al ralenti, e io mi chiedo: ma perché Meggie Maddock non ha fatto la stessa scena in faccia a Weber quando le ha proposto di girare questa schifezza? Mille volte meglio un onesto pornazzo. Ci sono circa cinque minuti verso la fine quando, per qualche remota ragione, Weber riesce a imbastire una scena interessante – poi ovviamente butta tutto in vacca aprendo la porta a un finale imbecille. L’unica cosa bella del finale è che il film finisce.
Jimmy, segui il mio consiglio: se hai una sceneggiatura nel cassetto, probabilmente buttata giù all’età di dieci anni su un foglio a quadretti azzurro in un pomeriggio dopo aver finito i compiti, non sei obbligato a trarne un film.
DVD-quote:
“Se hai una sceneggiatura nel cassetto non sei obbligato a trarne un film”
Cicciolina Wertmüller, bambina prodigio, i400Calci.com
#teambambinadallimmaginazioneconfusa io invece da piccola componevo al pianoforte temi inquietanti per futuri film horror. due li so suonare ancora a memoria.
Io invece in prima media ho scritto “mini – horror per i principianti del brivido” un piccolo racconto con un misto tra scuola di mostri (che ancora non avevo visto) e Frankenstein Jr. con protagonista un ragazzino di nome Sly esattamente per il motivo che potete immaginare (True story).
Ehi, gente, sul blog di doc manhattan c’è la recensione di Jurassic World !!!! Andate lì…!!!!!
mai visto quel sito prima d’ora, l’ho letta velocemente comunque, non è “Cenzino” che merita l’oscar, nemmeno l’altro, è L’ALTRO ANCORA
esticazzi del dr manhattan?
(chi sarebbe poi?)
boh, un tale
Qua stiamo raccontando della nostra infanzia e primissima adolescenza e tu ci vieni a rompere i coglioni con quella cacata di blog?
standing ovation
sul tema io consiglio sempre l’arte di sopravvivere di King
Film osceno, finale poi a caso
Il commento di DC è fuori luogo in maniera imbarazzante però da lì ad insultare un altro blog c’è ne passa… Blog che tra l’altro sul versante cinematografico dice la sua in maniera onesta.
Visto che sono sempre volati insulti a film, attori, registi e altri utenti, nonchè da altri blogo sono volati insulti a diciamo gli utenti di questo blog (ciao scrittore del ragazzo invisibile!!) non vedo dove sia il fuori luogo del mio insulto al blog di manhattan
insulto oltrettutto fatto con cognizione di causa e basandomi sulla mission di quel blog, che non è sicuramente nè le recensioni cinematografiche nè riassuntoni di Game of Thrones
Chiuso OT per me
Scusate l’errore grammaticale….
Già a dieci anni usavi la punteggiatura in maniera impeccabile.
ma davvero: qui urge far scattare la colletta per la produzione filmica di questo primo vagito quattrocentocalcista di Cicciolina riguardo all’Orrore (tipo Bubu7ttete)!
Prevedo una signora pellicola…
bubu7ttete era eccezionale. e anche i bambini me li ricordo magistrali.
anzi secondo me ci dovrebbe essere il link a quel cortometraggio cosicchè le genti che passeranno di qui potranno esclamare cose tipo “toh, guarda un corto col buon vecchio casanova” e lo guarderanno soddisfatti.
Hahaha, d’accordo, metto su un Kickstarter. Anna mi compone la colonna sonora al pianoforte.
Si dai,voglio vedere Sylvia che ruba la pistola al vigile urbano.
se troviamo dei fessi che ci pagano sta cosa…(ma se punti su di me siamo rovinate :P)
Io invece a dieci anni ho visto i miei fare l’ amore sessuale.
Ora posso sublimare il mio disagio mangiando corpi a caso?
Dove si prende il numero per chiedere la mano della Signorina Wertmüller?
svegliarsi la mattina e vedere come prima cosa dei seni mutilati: CHECK
Cicciolina W.
Quando di esprimi sei più sporcacciona e cruda di Hap e Leonard.
we want more Cicciolina !!! troppe poche rece dalla nostra beniamina..
Grazie, Cicciolina. Per la recensione e perché adesso so che cosa potranno diventare i miei alunni, visto il tenore dei loro racconti, così simili al plot del tuo “Un Teschio Insanguinato”: ottimi conoscitori di cinema (nel caso di “Eat”, evidentemente, cinema di merda)
Ho appena visto Incubator e nel suo piccolo non manco malaccio. Crea la giusta tensione, mette ansia. Immagino che però il primo impatto con il lungometraggio lo abbia fatto deragliare.
Pazienza
Da bambino io giocavo nel finto campo di granooooo.
Io da piccolo disegnavo fumetti porno-