Sono stato a Parigi solo due volte in vita mia, in entrambi i casi il tempo necessario per non capire le opere d’arte al Louvre e prendere il treno per Disneyland, non ho avuto la voglia e gli strumenti per farmene una vera opinione e per questo ho sempre ammirato la certezza adamantina con cui la città viene dipinta dal cinema americano.
Partiamo dal presupposto che l’Europa in generale è un posto dove succedono cose pericolosissime, la polizia è mediamente o inetta o losca, piccoli criminali provenienti dall’est spadroneggiano e il colore medio della carnagione — scusate ma qualcuno deve pur dirlo — è sospettosamente scuro. In questo contesto, la Francia è un porto particolarmente non sicuro (chiedete pure conferma a Liam Neeson) e Parigi nello specifico è una specie di far west civilizzato in cui la gente va in giro nuda, la polizia è fascista e corrotta (in opposizione, immagino, con la correttezza e l’integrità che contraddistingue quella americana) e nelle strade scoppiano rivolte e manifestazioni violente ogni primo e terzo mercoledì del mese.
La felice unione di questi luoghi comuni e una serie di idee senza precedenti come “la strana coppia costretta a collaborare”, “avere solo X ore per risolvere il caso” e “l’attacco terroristico non è quello che sembra” danno origine a Bastille Day (in Italia Bastille Day – Il colpo del secolo, con sottotitolo a metà strada tra il forviante e lo spoiler), action americano ambientato a Parigi, girato da un inglese e con due inglesi che fingono di essere americani, accolto dai più ottimisti come “Idris Elba fa le prove generali per 007” e non accolto affatto da tutti gli altri.
Andando dritti al punto, se dobbiamo parlare di Bastille Day c’è un proverbiale elefante nella stanza da affrontare, ovvero la sua sfigatissima vicenda distributiva: previsto per febbraio 2016 ma posticipato perché troppo vicino agli attacchi di Parigi del 13 novembre 2015, il film finisce per uscire alla rinfusa e senza destare la minima attenzione in una manciata di paesi anglofoni tra aprile e giugno, dopodiché viene programmato in Francia per il 13 luglio, cioè un giorno prima dell’effettivo Giorno della Bastiglia… e della strage di Nizza.
In realtà Bastille Day non parla davvero di terrorismo o, se lo fa, lo fa in modo così generico e superficiale che è impossibile trovarci veri riscontri con il mondo reale, ma la tragicità degli eventi è tale da mettere tutti parecchio a disagio e decretarne la morte commerciale: in Francia i cinema restano chiusi per i successivi tre giorni di lutto nazionale e alla riapertura il film viene informalmente ritirato (sembra lasciando agli esercenti la scelta di programmarlo o meno), mentre in tutto il mondo viene immediatamente sospesa qualunque attività promozionale. A oggi la pellicola pare abbia incassato in tutto appena 9 milioni di dollari, peraltro non uscendo, né in sala né direct-to-video, negli Stati Uniti — ma lì credo che dipenda più dal fatto che un vero americano preferirebbe morire piuttosto che disonorare il proprio Paese vedendo un film in cui c’è la Francia.
Detto questo, il film com’è?
Meh. Ho visto di peggio, dai.
James Watkins, regista e sceneggiatore, si era messo in mostra anni fa con due thriller indie (Gone e Eden Lake) e soprattutto per aver diretto il paurosissimo The Woman in Black (ritorno della Hammer + primo film con Daniel Radcliffe post-Harry Potter), ma qui è chiaramente e totalmente fuori dal suo habitat (povero bastardo, avrà pensato che fosse un lavoro facile facile) e la sfanga per miracolo, senza scivoloni troppo vistosi ma con una serie di scelte di repertorio straviste e strabanali. Idris Elba (famoso per Luther, The Wire e Avervi fatto dubitare della vostra sessualità) ricopre il ruolo sorprendente e inusitato dell’agente segreto di poche parole e molti fatti, che porta a casa risultati anche se questo significa infrangere le regole e non rispettare l’autorità, Richard Madden (Rob Stark di Game of Thrones) è un ladruncolo affascinante e con la battuta pronta ma che sotto sotto è insicuro e pieno di complessi: insieme dovranno sventare quello che inizialmente sembra un attentato terroristico ma che già al 30esimo minuto si scopre essere una montatura per dare la colpa agli arabi e approfittare del casino per rapinare una banca.
La sceneggiatura in sé, più che stupida, è di un didascalico da mani nei capelli. Vi basti sapere che entrambi i protagonisti vengono introdotti da un terzo personaggio che letteralmente legge da un foglio il loro curriculum e ne deduce storia e personalità (“Sei una mina vagante, Briar! Quella volta a Baghdad hai messo a rischio un’operazione per arrestare dei terroristi anche se non ti avevamo ancora dato l’ordine!”), che a un certo punto c’è una conferenza stampa in cui un politico francese spiega, a beneficio dell’unico giornalista americano presente, che il Giorno della Bastiglia è importante perché è l’equivalente francese del 4 luglio o che l’intera popolazione parigina tra i 18 e i 30 anni prende d’assalto una banca perché, cito, The hashtag #AttackTheBank has gone viral.
Ma se si è disposti a non farsi troppe domande tipo sul perché a Parigi tutti parlino l’inglese, non tutto è da buttare. Il film scorre, offende il minimo, osa due o tre scelte quasi originali e azzecca un paio di battute (ho riso di gusto quando Elba chiede a Madden “Are you in love? Are you writing a novel? Then what the fuck are you doing in Paris!”), mentre Madden e il resto del cast si fanno piccoli piccoli per non disturbare Idris Elba che picchia duro, incenerisce con lo sguardo, infila one-liner, canta sui titoli di coda e in generale convince pure in una prova di puro pilota automatico.
Non stupisce che tutti i giornalisti che lo hanno recensito l’abbiano definito “il provino di Elba per James Bond” (ma anche di Madden per qualcosa di un pelo più impegnativo, dignitoso e gratificante del Principe in Cenerentola), il problema è che per valere qualcosa come provino, qualcuno avrebbe dovuto vederlo.
Ed Elba essere bianco.
Sarà per la prossima volta, dai.
DVD-quote:
“Idris Elba spacca pure col pilota automatico!”
Quantum Tarantino, I400Calci.com
Ciao
Mi siete mancati tanto
Idris Elba mi fa tirare il pistulino
e via così con un’intera sequenza di cose sdolcinatre
Ciao
Mi siete mancati tanto
Idris Elba mi fa tirare il pistulino
e via così con un’intera sequenza di cose sdolcinate
La presentazione dell’europa nei film americani è da applausi. Mi hai fatto ridere tantissimo.
Anche qui, i commenti di Recchioni mi fanno pensare al Moretti del “mi si nota di piu'”, ma quel pezzo di recensione mi ha fatto pensare al suo commento sulle recensioni “sagaci per forza”. Che brutto lunedi’.
Non ti ho capito.
Mi spiego meglio. La presentazione dell’Europa vista dagli amerikani e’ simpatica, ma non mi pare c’azzecchi niente con questo film che e’ tremendamente amerikano nei personaggi, compreso il “twist” finale. Quindi puo’ essere che gli amerikani tendano a trattare l’Europa in quel modo (io manco concordo, il pensiero va subito alle “cartoline” di Woody Allen di Londra, Barcellona, Parigi e Roma con tutti gli stereotipi da barzelletta del caso), ma in questo film non ce n’e’ traccia. Credo l’unica scena gratuita sia quella iniziale a Montmartre, buona parte del film potevi girarla a Baltimora e non ti saresti accorto della differenza.
Quando parlavo della presentazione dell’europa nei film americani intendevo quella che ha fatto quantum nella sua recensione. Il film non l’ho visto.
Bentornati e grazie per la descrizione americana della Francia.
@Quantum non ho capito una cosa
ma tu lo vorresti Idris Elba come 007?
onestamente non me ne frega molto. in linea di massima preferirei scoprire un attore che non conoscevo, piuttosto che veder confermato uno, per quanto di talento, con un già curriculum lungo così. certo che se poi l’unica obiezione è “non si può perché è nero” allora non è un’obiezione e sposo la causa di idris per puro esercizio retorico.
@Quantum Grazie
ma cosa vuoi dire con “puro esercizio retorico?”
Non ho ancora visto Bastille Day però sulla questione Bond anch’io sono del parere di Quantum, sarebbe molto più interessante un attore sconosciuto o semi-sconosciuto. Quando “machièquestoquiaridatecequellodiprima” George Lazenby ha sostituito Connery in Al servizio segreto di Sua Maestà (il mio Bond preferito appena dopo Casino Royale con Craig), tutti a fischiare però poi il tempo l’ha giustamente fatto rivalutare come uno dei migliori film di 007, interprete compreso.
Se cerchi qualsiasi classifica online dei film di Bond, autorevole o meno, Al servizio segreto di Sua Maestà è sempre nei primi posti, spesso davanti a molti di quelli con Connery. Comunque pure Connery prima di 007 era un attore di discreta esperienza, ma non certo affermato e popolare come Idris Elba oggi.
Non mi ricordavo il titolo del film che ho visto qualche settimana fa mandando anche un grazie a Nanni che lo aveva menzionato su FB, quindi leggendo la recensione pensavo stesse citando il film con Elba per parlare di un altro film. Perche’ non ho capito se lo sproloquio iniziale su come gli americani vedrebbero la Francia riguarda questo film (mi pare di no, mai visto una Parigi cosi’ poco da cartolina) o se si partiva dal generale per arrivare al particolare. Com’e’ o come non e’, che un film del genere venga trattato come una mezza cagata su questi luoghi e non su la Repubblica del Cinema mi lascia abbastanza perplesso. Per me film godibilissimo e assolutamente da vedere, considerando quello che offre il cinema di questi tempi. Inizio a pensare che quelli che rompono i coglioni sotto ogni recensione non siano proprio completamente fatti di colla.
Non ho visto il film ma mi unisco alla perplessità sul pistolotto iniziale.
L’Europa è un posto molto più pericoloso di quanto certa propaganda anti armi vuole far credere…
Il cinema di questi tempi offre come sempre scene compresse.
Come giusto è il mestiere della settima arte. LA SINTESI;)
“il provino di Elba per James Bond”
che tra l’altro in questi mesi sto rivedendo tutti gli 007 in bluray e il prossimo è Bersaglio Mobile che ha proprio diverse scene ambientate a Parigi. anche Tom “quel pirla di Loki” Hiddleston è in odore di Sua Maestà comunque (scusate, non trovavo la rima con “santità”)
ps: a quando la rece di Sinister Squad?
Luther’s holidays – The movie.
No, non l’ho visto. Per quanto alcune delle cose con Elba dentro mi siano piaciute non mi ha ancora conquistato tanto da andare a caparmi pure questo.
Idris Elba nuovo 007 non sarebbe affatto una scelta malvagia, ha il fisico giusto e anche il portamento, potrebbe venire fuori qualcosa di interessante. Certo vedo già i puristi farsi esplodere nei lidl di mezza Europa, ma sticazzi.
Qualcuno ha visto The wailing? MARONNA che film pazzesco! Birrette per tutta la redazione se lo fate recensire a Sir Luotto
the wailing non l’ho ancora visto, ne ho sentito parlare strabene, ma io per primo non intendo guardarlo finché non lo recensisce su queste pagine lu8.
ma menano? sparano? il villain c’è o è lasciato tutto al caso? fregna?
no perchè se le critiche sono che a parigi parlano tutti inglese e che ci sono dei clichè…
ma invece beasts of no nation a proposito di idris monumentale?
ma, secondo te, se menavano e sparavano come dio comanda, c’era un villain carismatico e una francese bona faceva vedere le poppe, stavamo a parlare di ste stronzate?
Premio risposta dell’anno
Menano menano. Sparano sparano. Vai tranquillo. L’unico difetto grosso e’ che in alcuni parti in cui la sceneggiatura palesemente non sta in piedi al posto di prenderla sul ridere si prende troppo sul serio. Ma la chimica tra i due funziona discretamente e alla fine la tua ora e mezza di divertimento te la fa passare. Un voto pieno in piu’ perche’ l’obbligatorio inseguimento sui tetti non e’ fatto con le solite stronzate parkour (modello Skyfall per capirci) che ti fanno subito tifare per la caduta mortale.
mah… sulla mancanza di parkour ci ho pensato anch’io, sul subito mi sono proprio detto “beh dai, una scelta originale una volta tanto”, poi man mano che il film andava avanti, gli stunt scarseggiavano e diventava evidente che il film aveva un budget davvero basso mi sono convinto che era perché non c’avevano i soldi, fosse stato per loro l’avrebbero fatto eccome.
Questo non lo so, personalmente dubito che uno stuntman che fa la scena dell’inseguimento sui tetti lo paghi tanto meno di uno dei coglianazzi che trovi a decine sui Youtube. Tanto piu’ in Francia dove il movimento di quelli che provano a morire male e’ nato.
@quantum: e oh, son queste le domande che si pone un amante del genere che si approccia ad un film e legge una recensione, mica se nelle scene a Parigi parleranno francese e ci saranno i sub eng a video
@Piscia: definisci “amatoriale” plz. OT ricordo un Idris clamorosamente sopra le righe e clamorosamente cosplay di Will I Am, però effettivamente non ricordo granché. Potrebbe pure non essere tutta questa bellezza di film ma una certa cura me la ricordo. Oddio forse nelle scene di guerra e non si capiva chi sparava chi ma forse non era nemmeno questo l’intento del film. MI chiedevo com’è che è passato fuori da questi radar
Per bambini giargiana di guerra ricordo meglio e molto più crudo johnny mad dog
@calvin: tnx
Filmetto piacevole, meglio di tantissime altre blasonate pellicole.
Ovviamente è pieno di minchiate MACCOSA-NOSENSE
(SPOILER SPOILER SPOILER gli sbirri monelli che alla prima scazzotata lo lasciano in vita perché egli è Idris Elba, i comunisti che sfondano le porte di una mega banca come se fossero le poste vecchie di P.zza del Carmine a Cagliari, gli swat cattivelli che nel finale sono tutti dei deficienti, i proiettili di Sir Elba che perforano i giubbotti stile supposta inghiottita da deretano ecc)
però alla fine mi è piaciuto!
Sopratutto mi ha risollevato la giornata dopo che sono stato coraggioso nella stessa serata…così coraggioso da aver visto prima Skin Traffik e The Outsider poi…
Scusa Quantum, a parte che uno per vederlo si deve fare poche domande, ma le scene d’azione come sono?
“perché a Parigi tutti parlino l’inglese”
Non idea di come sia il film, ma questo sicuro è il passaggio più fantasioso di tutti. xD
A Parigi praticamente nessuno parla inglese, nè i commercianti, nè i camerieri, nè i receptionist, nè i poliziotti a cui chiedere informazioni, forse giusto i cassieri del Louvre.
Non me lo so spiegare, ma il tag “tipo 48 ore ma a razze invertite” mi fa morire dal ridere… xD!
È morto Gene Wilder e io mi sento più triste.
Adios amigos,grazie di tutto.
Adesso mi riesco a spiegare perché, dopo un lancio pubblicitario in grande stile, anche in Crucchilandia è sparito come per magia…
Cordialità
Attila
Bentornati!!!
quoto. la presentazione della Francia è bellissima
a Torino ad agosto ho visto la locandina in qualche cinema, il tempo di organizzarmi l’avevan già tolto…
se per le 15 non esce il post RIP per gene wilder, mi iscrivo al PCC
grazie stanlio
mi hai risparmiato di aggregarmi a quel tristone
Non ho idea di chi sia il tristone né di cosa sia il PCC ma prego, figurati!
non visto.
serata inizio estiva “che mi vado a vedere?”
vedo questo film mai sentito. titolo accattivante, il faccione di idris elba in versione spaccacooli. sinossi dello space cinema
“due americani cercano di sventare un attacco terroristico a parigi che si rivelerà essere la copertura di una rapina”
grazie dello spoiler space cinemas
passo oltre, mi dico, lo tengo per una serata veramente vuota.
due giorni dopo leggo che è stato tolto dalle sale causa nizza, ma porc!!!!
L’equivalente del panino del lurido all’entrata dello stadio: niente di che, ma alla fine va giù, scalda e ti toglie l’appetito. Poi oh, Idris dovevano chiamarlo Carismio… anzi, credo che Carismio Fottimadre Elba sarebbe stato il nome più adatto.