Di quella volta che Shane Black si presentò a una gara di imitatori di Shane Black e arrivò secondo. Ma noi eravamo comunque contenti per l’ottimo risultato ottenuto da Shane Black.
Il terzo capitolo di una saga che fino ad oggi ci aveva offerto su un piatto di plastica dei wrestler alle prese con Mogli Bionde Rapite e che oggi invece cambia le carte in tavola senza che a nessuno gliene fotta nulla. Ma zero proprio, eh?
Terroristi nord coreani si impossessano della Casa Bianca, prendono in ostaggio il Presidente e tengono sotto scacco l’intera Nazione. Solo un uomo può fermarli, ma essendo John McClaine occupato ecco la sua versione meno carismatica interpretata da Gerard Butler.
Speciale dedicato a colui che meglio di ogni altro rappresentava l’esplosività operaia degli anni ’80. Capitolo 1: l’uomo che scavalcava i taxi con un salto.
Un buon film dove le cose esplodono forti e facciamo la gradevole conoscenza di uno che tra un po’ diventerà il protagonista del franchise e che secondo me ci sta pure bene.
E’ San Valentino, esce il quinto Die Hard, e noi abbiamo voglia di abbandonarci nel mare dei ricordi e raccontare quanto la saga di Die Hard è stata importante per la nostra esistenza e per il cinema tutto.