Ai confini della realtà compie sessant’anni e in un certo senso li compie la televisione di qualità.
Un film del 2000 non poteva che essere un film che prevedeva il futuro
Bla bla bla anni 80 bla bla ragazzini in bicicletta bla bla bla quelli sì che erano anni — ora passiamo ad altro grazie?
Dance la Presidance, face the Spielberg Face.
Di quella volta che Jaume Collett-Serra lasciò da parte il telefono di Liam Neeson e si concentrò sulla tavola da surf di Blake Lively. E uno squalo.
In cui la nuova serie Netflix unisce, diverte e fa uscire matta la gente, ma non per questo deve piacere a tutti, eh.
Di quella volta che Michael Mann reinventò il noir metropolitano. Per la terza volta.
Darth Von Trier e Wim Diesel hanno parlato di Il ponte delle spie, degli Oscar, degli autori oggi per mesi seduti al tavolo. Ecco un estratto dello sbobinamento di due mesi di conversazione.
Quella volta che Spielberg ha svelato il fancalcista che è in lui.
E sono meglio quelli in CGI di quelli che hanno scritto la sceneggiatura.
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