Istigata dal post del capo su cosa sta succedendo a Dylan Dog in terra merigana, metto qui per iscritto tre cose.
Primo, un film che necessita di diciassette (17) tra produttori e produttori esecutivi è un’avvilente puttanata. Per forza.
Secondo, gli sceneggiatori hanno Sahara sotto la cintura. E sono riusciti a farsi dire “no, grazie” da Conan. Ouch.
Terzo, il prossimo progettone degli sceneggiatori è una versione live action di “Mandrake”. La cui pagina su IMdB somiglia a una strada di paesetto dell’Oklahoma con i cespugli che rotolano.
Ma non era questo che volevo dire.
Sapete a chi sarebbe stato affidato il ruolo di MANDRAKE?
Ma come si fa. Ma che è un uomo, questo. Siamo seri. Al massimo è un diplomato col minimo dei voti all’Accademia Derek Zoolander Per Ragazzi Che Non Sanno Leggere Tanto Bene.
E per giunta è appena andato in clinica a disintossicarsi. Di nuovo.
Se Nanni Cobretti me lo lascia fare apro una nuova rubrica, la chiamo “Ma non era in rehab?” e la riempio tutta con delle macro di froci irlandesi del cazzo che hanno fatto Enrico Ottavo.
(Perdonate. Divento un po’ sentimentale quando penso a Conan.)
Rubrica rehab approvata.
Comunque non lo so se mi attira questo Zoolandrake.
il bambino dice allla mamma:mamma o fame !!!!!!!!!!!!
e la mamma risponde:cosa vuoi ??
il bambino dice alla mamma:il mandrake