Perdonate il numero lievemente atipico della rubrica, ma ho pensato fosse il modo più appropriato per fare una recensione dell’omonimo capolavoro della Asylum: dritti al sodo.
All’angolo sinistro:
MEGA SHARK, uno squalo gigante di origine preistorica rimasto congelato mentre stava facendo a pizze contro una piovra gigante. Pinna minacciosa, denti e aguzzi, e capace di saltare in alto. Molto in alto. Presente la scena finale del trailer, quando addenta un aereo a mezzaria? COSÌ in alto. Ve lo giuro, non c’è alcun contesto che lo spiega. A un certo punto semplicemente salta e addenta un aereo a mezzaria. La cosa non viene approfondita. A me va bene.
All’angolo destro:
GIANT OCTOPUS, una piovra gigante di origine preistorica rimasta congelata mentre stava facendo a pizze contro uno squalo gigante. Tentacoli forti, enormi, rigenerabili (credo), e la capacità di spruzzare litri e litri di inchiostro nero dal culo, cosa che viene molto comoda quando si vogliono camuffare effetti speciali fatti con budget ridicolo.
Il luogo dell’incontro:
Nel profondo del profondo dell’oceano blu, comodamente a metà strada fra S. Francisco e il Giappone.
Il vincitore:
Un prevedibile pareggio.
Funziona così: con un notevole colpo di scena, l’oceanologa Debbie Gibson (chi si rivede!) s’innamora del nerd giapponese Vic Chao, nonostante tra di loro la passione sembri più forzata di quella tra Michael Bay e le sequenze di dialogo. Motivo per cui a Lorenzo Lamas, che pure per l’occasione si era fatto ricrescere il codino, tocca fare il ruolo dello stronzo ottuso e pieno di sè, recitando peggio che nelle sue comparsate in Beautiful.
Comunque: subito dopo aver scopato, Debbie e il giappo hanno la pensata di usare stimoli olfattivi per attirare squalo e piovra l’uno contro l’altro affinché facciano di nuovo a fiocchi tra di loro.
Lo scontro che segue, come nella miglior tradizione del cinema low budget, sono le stesse tre inquadrature ripetute in loop – a volte uguali, a volte ribaltate a specchio.
Alla fine i due mostroni si eliminano a vicenda sprofondando molto giù in fondo dove non si tocca.
E Debbie e il giappo possono ripartire per nuove avventure.
Esatto: ci hanno promesso il seguito!!! HYPE *_*
Citazione suggerita per la copertina dvd:
“La Asylum è la nuova Hammer”
Nanni Cobretti, i400calci.com
La domanda è d’obbligo: Debbie G. fa vedere il pelo?
il pelo di debbie contro il palo del giappo. c’è già un nuovo episodio di chi vince alla lotta. e l’episodio seguente probabilmente sarà sequel contro prequel. poi la chiudiamo magari.
La storia tra Debbie e il giappo è a livello di come mi immagino quelle dei libri di Jane Austen. Insomma, nè pelo nè palo. Altro che Electric Youth.
Come ci si procura questo film?
premetto che sono cresciuto a pane, Troma e Schlockoni coi fiocchi ma cazzo, ‘sta roba è inguardabile! sig.Cobretti, mi lascia sbalordito…
cioe’ dal trailer sembrava il film piu figo di sempre ma poi….. 3 ore di chiacchere imbarazzanti e le uniche scene che spaccano sono smorzate, s’interrompono sul più bello. ed è girato che manco Cento Vetrine. epic fail.
Spiegami meglio cosa ti aspettavi. Cioe’, chi e’ cresciuto a “Schlockoni” dovrebbe saperlo gia’ da un trailer del genere che non sarebbe mai stato il film piu’ figo di sempre, e soprattutto che sarebbe stata la saga delle chiacchere inutili e delle scene action approssimative… li si amano per quello, no?
invece il trailer ingalluzisce bene. era tra i miei most wanted mesi prima dell’uscita in dvd. si, bon, non mi aspetto che Emmerich diriga i miei film a basso costo ma neanche il vuoto pneumatico (inquadrature inutili, ritmo inesistente, zero ironia, idee cosa sono?). cioè, non mi lamenterei affatto se almeno quel poco di budget fosse finito in qualche scena con botto decente.
in pratica il trailer raggruppa le scene migliori del film, sena tagli.
P.S.: ma poi alla fine la piovra crepa di stanchezza? non ho capito..
Ripeto, se sei davvero cresciuto a “pane e Schlockoni coi fiocchi”, dovresti sapere perfettamente che:
1) i trailer contengono SEMPRE le scene migliori
2) i titoli e i poster sono, nel 99% dei casi, migliori del film stesso
3) idee? ritmo? ma di che parli?? con che ti stai confondendo? quel poco di budget che c’era e’ finito nello squalo che divora un aereo di linea a mezz’aria, ti pare poco?? ma che Schlockoni guardavi, quelli di Michael Bay? ;)
Nel caso specifico poi: e’ la prima volta in cui invece mi pare che l’autoironia sia piu’ che evidente, e con il buon gusto inoltre di non sfociare in parodia. Mi sa che avevi le aspettative leggermente sballate.
mah… rezpect, ma non condivido manco per il ca. per me resta ‘na chiavica immane. dai, sono ben altri gli ‘Scholckoni’ che pompano. cioe’, dovrei strapparmi le mutande per una singola scena (geniale, ok, ma lo stesso) in tutto il film?
cambiando argomento, ne approfitto per farti/vi i complimenti per il blog, gia un punto di riferimento da queste parti!
Ma alla fine non pretendo mica che ti piaccia, figurati… pero’ roba di questo genere e’ perfettamente nella media. Tutti i titoli che ricordo di aver visto io da bambino, tipo il film sullo Yeti, quello col Grizzly, svariati alieni/demoni, ecc… erano esattamente cosi’, 80 minuti di chiacchere e tutti i soldi meticolosamente risparmiati per la scena finale. Non mi aspettavo nulla di meglio, anzi, la storia d’amore tra Debbie e il Giappo era cosi’ ridicola che mi sono divertito. Probabilmente tu ti esalti per delle eccezioni (qualche titolo, per intenderci?).
Grazie per i complimenti ovviamente :)
macchè eccezioni, ce ne sono un bordello. non so: Killer Klowns; Elves; America 3000; Troll 2; il Gigante Del XX Secolo; Crocodile; Shark Attack; Bats; Rats; Ghoulies; Critters; Moontrap; Alien Apocalypse e molti altri ovviamente…
Mega Shark pare un Able Whitman prima maniera :)
Se vogliamo essere pignoli hai citato un misto di eccezioni note (Killer Klowns, Troll 2, Ghoulies) e produzioni quasi autoriali (Rats di Takacs, Crocodile di Tobe Hooper) e addirittura un paio di majors dal budget piu’ che professionale (Critters e Bats, entrambi Columbia se non erro), ma non insisto perche’ mi hai fatto venire voglia di riguardare Il gigante del XX secolo (che era appunto il film sullo Yeti che ti citavo qui sopra – credici o meno ma e’ il film che mi ha fatto scoprire i Carmina Burana da bambino). I due di Bruce Campbell non li ho visti, e anche Shark Attack ho visto solo il mitico terzo capitolo :)