Il trailer:
httpv://www.youtube.com/watch?v=bo-DqihTJ3c
Lo spiegone:
In un imminente futuro avremo la possibilità di vivere la nostra vita collegando la mente a un cyborg con le nostre sembianze, il quale si occuperà di esistere in nostra vece sparandoci tutti i segnali nel cervello mentre noi ce ne staremo buoni buoni a vegetare dentro gli ovuletti di Matrix. Grossomodo.
Ora, questa di per sè mi sembra l’idea sci-fi più stupida di sempre. Nel senso, a chi giova, all’atto pratico, mandare un robot a vivere al tuo posto? Paranoici, metrosessuali, millenaristi, gente col colesterolo alto, masochisti, rettiliani, vergini e fan di Titanic. E ovviamente Bruce Willis, il quale potrebbe cazzeggiare in giro con il frangettone -una chioma di posticci che se li vedessi in testa a un uomo in giro per Guastalla chiamerei subito i caschi blu. Saltati i dubbi sulla praticità concreta della soluzione, certamente la trama si sviluppa su questioni ontologiche di base, piani di realtà sovrapposti e concetti di identità traballanti: non a caso a un certo punto iniziano a volare pallottole e panetti di esplosivo al plastico, senza contare un ragionevole clone di Noemi Letizia in stop-motion al secondo 40 del trailer.
Detto tra noi, il film non sarà una merda. Impossibile. è diretto da Jonathan Mostow, uno di quei due o tre cazzodurissimi dell’action di fine anni novanta che si impuntarono sul NON mettere piccioni e Wo-Ping in un film d’azione, nonostante i dubbi dei produttori. Il quale ha una certa qual esperienza con il cyborg, avendo diretto sia un Terminator che un film con Bon Jovi. E quindi? niente, si aspetta con una certa qual impazienza. Non riusciamo bene a capire dal trailer a che punto finisce Io Robot e inizia Io Sono Leggenda. C’è di sicuro che questo è il nuovo sci-fi-kolossal con Bruce Willis, il quale applica al personaggio il suo modulo depresso, ottuso e perennemente incredulo (quello che ha in quasi tutti i film a parte Die Hard, tipo). Esce a settembre negli USA. Si chiama Surrogates. Selling points: c’è Rosamund Pike, la bond girl malvagia di Die Another Day. Non vi basta? Non so che dirvi.
DVD-quote suggerito:
“questioni ontologiche di base, piani di realtà sovrapposti, concetti di identità traballanti, pallottole e panetti di esplosivo al plastico”
Wim Diesel, i400calci.com
sarà complessissimo!
ma perché lui per il suo surrogato ha scelto quel bulbo lì?
forse vuole provare a fregare a clive owen il ruolo di dwight nel prossimo sin city -non vedo altre ragioni al momento…
Mi ricorda sempre di piu’ quello della Premiata Ditta che non e’ Pino Insegno
Il film decolla letteralmente quando il parrucchino di Bruce prende il volo.Verso questo trailer ho un unico preconcetto:praticamente racconta tutta la trama colpo di scena finale compreso (del tipo io sono l’unico pelato bianco, io scollego voi:adesso siamo tutti pelati senza distinzione di razza e credo).