Ieri sera al Circolo ARCI Magnolia strepitosa serata con Calibro 35, e, insieme alla sua Big Bubbling Band, il grande, grandissimo Franco Micalizzi, indimenticato compositore di alcune delle colonne sonore più evocative dei seventies italici.
Giusto per fare del namedropping: Stridulum, Chi Sei?, Italia a Mano Armata, Il Cinico l’Infame Il Violento, Roma a Mano Armata, La Banda del Gobbo, Lo Chiamavano Trinità, Da Corleone a Brooklyn… You know the name of the game, bitch.
Due ore di concerto in cui chiunque sia cresciuto con sane dosi di tubo catodico ha ritrovato parte della propria infanzia e adolescenza. Quella più felice e avventurosa. Come la trama di uno di quei film che noi snobbiamo: ritrovare dopo anni una persona a cui hai voluto bene, che ti ha fatto sognare, ti ha regalato grosse emozioni… e non ha mai chiesto indietro niente. Anzi, dopo tanto tempo, lui si mette lì e, quando non è preso a fare del fingerpoint mentre dirige la sua Orchestra, ti spara pure dell’amarcord: ti racconta di Umberto Lenzi, di Tomás Milián, delle cerbiatte di Trinità, di Juliet Mills, dell’orchestra che lo accompagnava nella sua avventura oltreoceano… E a persone così, anche se non le conosciamo direttamente, noi ci diamo del tu. Anche perché senza di lui una sequenza del genere non sarebbe la stessa…
Ah, alla fine, durante un’impressionante jam session sul tema di Stridulum, è comparso sul palco Max Gazzè il quale sarà anche bravissimo al basso, ma si è messo a fare degli slapponi tipo Les Claypool che veramente anche no… Ah, a dare del tu a Franco eravamo incredibilmente in tantissimi. Meno male.
“Guavda che quel votto in culo ci sta vaggiungendo!”
Grandissimo Franco
ach, ero li li per presenziare.
per restare in tema consiglio il grandissimo Bologna VIolenta. Meno filologico all apparenza, ma decisamente di grande impatto emotivo e musicale.
Grandissimo Franco,
Concerto strepitoso e una direzione d’orchestra da vera rockstar!!!