Facciamo un gioco.
Facciamo finta che incontrate Michael Bay per strada, davanti al supermercato, con un cameraman al seguito come nelle pubblicità dei detersivi.
Vi dice: “Vi sostituisco tutte le gag migliori del primo film con una sit-com di terza categoria e macchiette razziste, e in cambio al posto di 12 robot ce ne metto 89, e li faccio menare per due ore e mezzo. Ci state?”
Anch’io ho risposto “Di corsa!”.
Capisco e rispetto le perplessità del nostro Casanova Wong Kar-Wai (la nostra redazione, come si suol dire, è bella perché è varia), perché nel primo film c’erano anche un paio di scene non d’azione davvero carine che alzavano le aspettative, ma – per quanto siano cose che ovviamente gradisco – non è per questo che io pago il biglietto di un film che si chiama Transformers.
Michael Bay non era quello dei robot che giocano a nascondino. Che ci piaccia o meno, Michael Bay è sempre stato quello della nonna di Bernie Mac che mostra il dito medio, della mamma di Shia LaBoeuf che dice “masturbazione”, di Bumblebee che piscia in testa a John Turturro e di John Turturro che rimane in mutande. Tant’è che in questo secondo film c’è di nuovo Turturro in mutande, stavolta addirittura in perizoma e con le chiappe in primo piano. Per cui sì, Transformers – La vendetta del caduto è un film con Megan Fox costantemente vestita e le chiappe nude di John Turturro in primo piano.
Ma stavamo spiegando “perché sì”.
È presto detto: ogni volta che c’era un robot inquadrato, io avevo gli occhi a forma di stella e la mascella per terra. Perché Michael Bay è anche uno che riprende robot giganti come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. E per uno come me cresciuto a pane e Goldrake, vedere queste cose in formato “realistico”, su grande schermo, è una goduria che non si può immaginare. Visti gli incassi non penso nemmeno di essere l’unico.
Il signor Bay ha preso 15 minuti di gag sconcertanti, ma li ha diluiti in 135 di robot giganti che fanno cose, cose che non sempre si capiscono (amen) ma che quando si capiscono – e succede ben più spesso che nel primo film – è una meraviglia. Soprattutto i campi larghi: i robot sui ponti, i robot sui palazzi, i robot sulle piramidi. A un certo punto c’è addirittura Optimus che mette le ali stile Mazinga. E c’è la megascazzottata nella foresta, in assoluto la scena migliore di tutta la saga finora, che è roba da orgasmo multiplo.
Siate onesti: quando è uscito Ong Bak (un esempio fra miliardi) non ho sentito nessuno lamentarsi e dire “la trama è una poverata micidiale”, perché giustamente eravamo tutti lì a fare il tifo per le incredibili acrobazie di Tony Jaa. Transformers 2 è la stessa cosa: certo che è lecito pretendere un film complessivamente più curato quando il budget a disposizione è circa 400 volte quello di Ong Bak, ma la cosa che conta è che rimane una festa per gli occhi e si esce più che appagati. È più circo che “vero” cinema, ma è sempre qualcosa che vale abbondantemente il prezzo del biglietto (non dovrei spiegarlo proprio su queste pagine…).
E comunque, alla facciaccia di tutti, il Bay riesce ad azzeccare anche una scena non action quando quella gnocca inverosimile di Isabel Lucas si spacca il grugno sul cruscotto e nonostante ciò si rialza con l’espressione panterona di una a cui hanno appena leccato i capezzoli. Ho riso fino a cadere dalla sedia e rotolare a fondo sala (era in discesa).
E non ho nemmeno parlato di Megan Fox.
Sono sempre più sicuro che Megan Fox non sia una persona vera, ma La donna esplosiva.
DVD-Quote suggerita:
“Con il 400% di robot giganti che si menano in più!”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Michael Bay è come il bambino che aveva tutti i Transformers ma giocava sempre con i soliti due.
“Mi impresti Devastator?”
“No!”
“Dai! Tanto tu lo usi solo per ciucciare i mattoni!”.
Comunque si, la scena nella foresta è davvero la passione di Cristo con i robottoni.
bella intuizione, quella finale sulla Fox. ti consiglio l’articolo su di lei che sarà pubblicato sul prossimo numero di Duellanti. ;)
…e comunque la chicca del film è la capra che a un certo punto cade dal tetto.
La vera chicca del film e’ Shia LaBoeuf che a un certo punto urla “Megan” invece di “Mikaela”
GRIM. tutto vero. Probabilmente il Bay più visionario e teorico di sempre, con tutti i pregi e i difetti del caso.
Fatemelo dire… la trama di Ong Bak è “è una poverata micidiale” !!
Ma poverini! Cosa pretendi… laggiu’ non hanno i soldi per pagarsi la macchina da scrivere per buttar giu’ sceneggiature…
concordo su tutto.
ma tutto tutto.
Ora però voglio un film coi robottoni alti come palazzi… pilotati da un uomo!
http://www.youtube.com/watch?v=Lktoanpc1VY
Classicone :)
A dirla tutta tempo fa si parlava di Voltron… poi non si e’ piu’ sentito niente. Personalmente se mi danno uno a caso tra Goldrake, Jeeg e Daitarn 3 svengo e poi mi ritiro dal cinema.
Se potessi scegliere preferirei Daitarn 3, senza arrivare allo svenimento però ;-)
Ho già detto la mia nei commenti al post di Casanova WKW e non ho cambiato idea, per cui non concordo con il giudizio positivo su Transformers 2 a dispetto delle classifiche. Il successo di pubblico era del tutto prevedibile.
Ong Bak non l’ho visto e non mi ha neanche sfiorato l’idea di vederlo, ma se nessuno si è lamentato significa che il film funziona. Non credo nell’assioma “se vi è piaciuto Ong Bak vi piacerà Transformers 2“, non mi sembra così scontato, come dubito (pur non avendo visto il film) che sia la stessa cosa della pellicola di M. Bay. Non credo nemmeno nell’assioma “se il film è una festa per gli occhi allora è riuscito”; questo è solo un elemento, ma se è l’unico buono il film ha toppato.
L’assioma non e’ “se vi è piaciuto Ong Bak vi piacerà Transformers 2“, perche’ sono due cose diversissime, ma entrambe si sorreggono interamente su un unico motivo di interesse che sono le acrobazie di Tony Jaa da una parte e robottoni giganti dall’altra. Per quelli che sono i miei gusti, entrambe le cose in entrambi i film lasciano a bocca aperta abbastanza da uscire dal cinema piu’ che soddisfatti, a dispetto di un contorno come minimo mediocre. E se si esce dal cinema soddisfatti, il giudizio e’ per forza positivo. Detto questo, se le acrobazie e/o i robot non interessano, inutile che ci provate proprio.
“E se si esce dal cinema soddisfatti, il giudizio e’ per forza positivo.”
Assolutamante vero. Ho solo ribadito il mio dissenso sul film e su alcuni concetti.
Non è che “le acrobazie e/o i robot” non mi interessano (il primo Transformers mi è piaciuto e anche diversi altri film “acrobatici”) è che non sono il tipo da lascirsi accecare da super-scene d’azione e super-effetti speciali senza un minimo di struttura dietro. L’azione e gli effetti fini a sé stessi non hanno molto senso, deve esserci una storia (per lo meno decente o verosimile) a giustificarli, non viceversa (un buon esempio potrebbe essere lo Star Trek di J.J. Abrams).
Ripeto, sto solo esponendo il mio punto di vista e non voglio obbligare nessuno ad abbracciarlo.
Star Trek e’ un esempio fin troppo riuscito. Ma per carita’, se ti obbligassi a dare ragione a me avrei “licenziato” Casanova ;)
Premesso che il mio approccio al film è stato simile a quello di Nanni e che sia il primo che il secondo mi hanno divertito nonostante i molti difetti, secondo me basterebbe tagliare da entrambi il 40% di tutte le scene non d’azione (compresa quella infinita fra il palazzo di Petra e la battaglia finale…) e già si perdono 20 minuti di inutile logorrea e spot per l’esercito americano. I film diventano più snelli, scivolano via più veloci e ti fanno assorbire meglio gli altri difetti. Anche se pure quelli, con qualche piccolo accorgimento…
Operazione applicabile anche ai tre insostenibili Pirati dei Caraibi e a tutti i film dreamworks, che vabbè, sono scritti con il culo. Se Peter Jackson avrebbe avuto il tempo (e la voglia…) di farlo, il suo King Kong sarebbe durato 130 minuti e avrebbe guadagnato un fottio di soldi e riconoscimenti in più.
Aggiungo che Wheelie e Jetfire sono i due robot più riusciti, e, cosa ancor più importante, la Fox e la Lucas sono due fighe astronomiche!
lunga vita a nanni corbetti.
l’altro articolo sembrava un ctrl+v dalle varie recensioni dei blogger cinefili (blabla troppi robot, la trama.. ) tanto che inizialmente ho pensato fosse una presa in giro dei suddetti blogger (tutte persone rispettabili eh, ma non sono robot che combattono).
vabe vado a cercarmi un lavoro