Cose da sapere: sicario filosofo va in missione in Thailandia, dove si scontra con i problemi più consueti dei viaggi in cotal luogo, come le mignotte, il muay thai, il traffico, gli elefanti, il cibo piccante, quelli che ti derubano ai semafori, la slealtà della malavita, le discoteche con musica tunz tunz tunz dove le sganze si dimenano sui cubi mentre il protagonista le guarda in silenzio con un’espressione malinconica (credo che sia partito tutto da qui).
Cose fighe: Nicolas Cage ci dà veramente dentro, come se volesse dimostrare di essere un attore che lavora dall’interno e non il cialtrone che tutti noi amiamo, riuscendo a non buttare in vacca l’ambaradan entro i primi 15′; dura un’oretta e mezza.
Cose meno fighe: Nicolas Cage viene concupito da una farmacista sordomuta in una serie di appuntamenti dove lei lo porta a vedere cose come i balletti folcloristici della tradizione thai, lui dice delle scemenze, lei non sente/non capisce e quindi ride; i giappi del cast sono stati scelti pensando che tanto a noi sembrano tutti uguali, quindi uno ha i capelli ossigenati, uno è grasso e ha la barba, uno è alto sei metri eccetera. Fa molto ridere.
Parrucchino indossato da Nicolas Cage: criniera leonina nera lunga fino alle spalle MA pettinata all’indietro, un incrocio tra il taglio di Next e il mullet mancato.
In breve: a volerlo iper-valutare si potrebbero dire cose come “una specie di travelogue con dentro una sparatoria ogni tanto”. In realtà è un po’ una cagata, però pensavo peggio.
DVD-quote suggerita:
“Pensavo peggio”.
(Dolores Point Five, i400calci.com)
Io speravo invece in qualcosa di meglio, l’originale non era affatto male e i fratelli pang almeno dal punto di vista visivo in teoria ci saprebbero fare.
Da Wikipedia:
“The original film’s main character is a deaf hitman, whose disability makes him a fearless, unflinching gunman. That character has been changed in the remake. During production, doll hair was added to Nick Cage’s real hair to produce his unique look.”
Date le premesse ce la siamo cavata anche troppo liscia, secondo me :)
Clint eastwood aveva due espressioni: colo cappello, senza il cappello:
Quante espressioni ha Nicolas Cage?
Una per ciascuno dei suoi parrucchini, argomento che si meriterebbe una monografia, specie considerando che io Nicolas ci ho chiamato mio figlio.
un pò i capelli alla ‘con air’…
Recuperato tempo fa su Netflix, grazie postumo (SETTE anni postumo) per la rece così mi ricordo di andare a dargli il minimo del rating, a questa merda immonda.