Non ci siamo ancora ripresi dal frastornante arrivo in Italia di 12 Rounds, qualcosa come due sale in tutta la nazione alla fine di luglio, che Renny Harlin ha già fatto scoppiare LA BOMBA. Avete mai sentito parlare della crisi russo-georgiana dell’agosto 2008? Suppongo di sì (state sempre a controllarvi i feed), ma nel caso lascio un link al resoconto più neutrale possibile –quello di Wiki. Circa un anno fa, truppe georgiane invadono l’Ossezia del Sud (un protettorato russo in Georgia) e la Russia contrattacca invadendo mezza Georgia. I motivi? La Georgia è uno stato indipendente filoccidentale, l’Ossezia del Sud è una provincia georgiana separatista filorussa, la Russia è una federazione di stati anch’essi filorussi (beh, la maggior parte).
Sta di fatto che dal conflitto, e dalla crisi di relazioni internazionali che ne è seguita, qualche sventurato ha deciso di tirar fuori una sceneggiatura, e Renny ha iniziato a farsi il viaggio per cui questo sarà il film DELLA SVOLTA rispetto alla carriera del regista. Anzi, giusto per farmi scornare un attimo Renny decide di abiurare pubblicamente al cinema per il quale è –giustissimamente- famoso e rispettato, lasciando intendere che agli inizi della sua carriera americana stesse pensando a soggetti con un peso specifico maggiore.
Come Renny si sia messo a sparare di punto in bianco tante stronzate tutte insieme, perdipiù nel pieno della campagna promozionale di una sorta di Speed dei poveri con protagonista John Cena*, non è dato saperlo. Sta di fatto che sulla carta il progetto mi suona come una sorta di worst case scenario cinematografico: praticamente un Thirteen Days (avete presente? Quel film di cui qualche anno fa avete visto i primi sette minuti prima d’addormentarvi) con Putin, Bush, Medvedev, Sarkozy e Saakashvili al posto dei fratelli Kennedy e Kruscev. Roba che per farla movimentare come minimo c’è bisogno di una scena Jason Statham nudo col cazzo al vento (in 3D) che fugge a gambe levate tra quindici minuti di Michal Bay Explosions assieme a Sasha Grey. Prima di celebrare il de profundis, in ogni caso, aspettiamo qualche altra notizia in merito.
Una cosa che tuttavia mi incuriosisce è la possibilità di fare entrare nella sceneggiatura un personaggio di contorno, AKA il ns presidente del consiglio in carica (tale Silvio Berlusconi). Non è per una questione di campanilismo, ma girano voci secondo le quali la grana russo/georgiana è stata sostanzialmente sgranata da Silvio B in persona, tramite lunghe chiacchierate al telefono con Putin (non so se esistono registrazioni). Nel caso, ho un’idea su chi dovrebbe interpretarlo. Insomma, serve qualcuno di GROSSO, qualcuno che sappia maneggiare caratteri di un certo livello. Qualcuno, per esempio, che sia già stato in passato Benito Mussolini, Guy Banister, Edgar Hoover, Nikita Kruscev, Papa Giovanni e magari pure Super Mario.
Bob Hoskins, insomma. Ve l’immaginate? Renny, fammi sognare. Mettimi Bob H a fare tre minuti di Silvio B.
*si tratta, è chiaro, di complimenti.
[…] che avevano portato al conflitto russo-georgiano del 2008. Io, non so perchè, avevo capito che sarebbe stato un film di una noia mortale ambientato nelle stanze del potere con primi piani del presidente georgiano che cerca di battere il […]