Vi abbiamo stracciato i maroni per due mesi sul Film4 FrightFest, ma finalmente comincia!
Ricapitoliamo la situazione: vi abbiamo già presentato in anteprima una buona parte dei film in programma, fra i quali vi ricordo così a random The House of the Devil, Human Centipede, Macabre, Smash Cut. Vi ricordo la rappresentanza italiana, con il pericolosissimo Giallo di Dario Argento e soprattutto Shadow di Federico Zampaglione (quel Federico Zampaglione) che sono tutti convinti sarà una grande sorpresa e onestamente la cosa mi riconcilierebbe col mondo. Ci sono svariati film di cui vi avevamo già parlato anche prima che uscisse il programma: Vampire Girl vs. Frankenstein Girl, Dead Snow, Best Worst Movie e il remake di It’s Alive. E poi c’è il piatto forte: la proiezione della versione restaurata di Un lupo mannaro americano a Londra presentata da John Landis e Jenny Agutter in persona, resa particolarmente suggestiva dal fatto che il cinema si trova in piena Leicester Square, ovvero a due passi dalle location in cui fu girato l’indimenticabile finale.
Ma la cosa più spettacolare è che Nanni Cobretti oggi ha speso più di mezza giornata a studiarsi il manuale di Twitter, e se ci ha capito abbastanza bene vi aggiornerà in direttissima dal festival tramite il suo fastidioso telefonino cellulare! Commenti! DVD-quote istantanee! Deliri alcolici! Dichiarazioni scottanti quali “mi fanno male le chiappe” e “ho sonno, voglio andare a casa”! Non vi farà mancare niente. Ma non solo: se gli mandate dei twitter-messaggi privati, lui li riceve! E potrà rispondervi “cazzo vuoi”!
Insomma: seguitelo su Twitter, o sulla colonna “Calcetti” qui a fianco. Dalle 19 di stasera alle 24 circa di lunedì (ore italiane).
Se non capite come si fa, fatevelo spiegare da vostro cugino.
Ne varrà la pena.
P.S.: ok, un aneddoto in anteprima: ieri sera in un pub a Camden mi ha appezzato un tipo ubriaco fradicio chiedendomi se conoscevo il FrightFest, per poi affermare di essere un regista con un film in programma, e insistere per farmi vedere il trailer dal suo iPhone. Storia vera, lo giuro. E no, non era una metafora/doppio senso, brutti psicomaniaci che non siete altro. Non me la sento di rivelarvi ora chi è il personaggio in questione, ma se riesco a fermarlo di nuovo al festival gli chiedo il permesso. Secondo me ci guadagnerebbe.
P.S. 2: Jenny Agutter ti amo
Fottutamente favoloso, vogliamo aggiornamenti in diretta dallo strizzometro dei film e dall’elitilometro dei cavallo muniti sceriffi dietro l’angolo.
Con invidia.
Non riesco a mandare messaggi privati al Nanni su twitter, è una vera tragedia! (sarà che non m’ha aggiunto ai contattti, ma non importa)
Ops, non sapevo di questo problema, provvedo subito ad aggiungerti. Evidentemente alla fine sono riuscito a non leggere il manuale abbastanza. Se qualcun altro ha gli stessi casini mi butti pure un fischio.