La notizia di oggi è questa: durante la notte, più di cento carabinieri con cani e elicotteri, hanno messo fine a un giro di spaccio di droga nella Capitale. Dicotto arresti. Tra gli arrestati pare ci siano alcuni elementi del Truceklan, per chi scrive – dal punto di vista musicale – tra le realtà più interessanti degli ultimi anni. Delle loro losche occupazioni non hanno mai fatto mistero nei loro testi, nei loro video, nei loro siti… (C’era anche molto altro, eh? Non ultimi una lunga serie di colti riferimenti a un certo cinema che qui molto ci garba…). Ma oggi a molti s’è accesa una lampadina. Oggi sembra tornare tutto.

il corpo del reato.
Grazie a un giornalismo quanto mai dilettantesco, non solo nessuno è ancora riuscito a capire un cazzo (tra le edizioni on line dei quotidiani e i vari TG è in corsa una violentissima battaglia per stabilire chi è il più forte a sbagliare nomi, chi è quello che mostra i video che meno c’azzeccano con la notizia, chi non sa che pesci pigliare e fotografa dei carabinieri con in mano la copertina di qualche cd….) ma in molti stanno già cominciando a fare discorsi da puro medioevo in cui si punta il dito contro “la musica dei giovani dei centri sociali dei giri dei rave dei writers e dei graffitari che si muovono nel giro della movida tra droga, concerti e raps“. Nessuno ha ancora citato Marilyn Manson, ma è questione di attimi. Speriamo facciano una puntata riparatrice di Porta a Porta a reti unificate! Che venga data la parola a cantanti portatori sani di alti valori, tipo Gigi d’Alessio! Che ci venga spiegato il perché di tale malessere! Ma passiamo oltre. Qualche tempo fa è uscito Sbirri, un film di Roberto Burchielli. Molto probabilmente ne avate sentito parlare: Raoul Bova interpreta un reporter d’assalto che, dopo la morte del figlio per droga (PARTE FICTION) decide di seguire una squadra dell’antidroga milanese durante le loro operazioni (PARTE DOCUMENTARIO). Il film, di cui parleremo fra un attimo, ha goduto di un buon lancio pubblicitario. Tra le varie cose una puntata di Matrix in cui proprio un (ex) membro del Truceklan, finito poco tempo prima in coma per un mix di droghe, metteva in guardia i giovani sui pericoli legati agli stupefacenti. Fa impressione oggi – dopo aver visto le immagini dei TG, ripensare al film di Burchielli e a questo strano corto circuito… Ma passiamo oltre. (extra: un video del malessere)
httpv://www.youtube.com/watch?v=PsEwX0sEj-4
Sbirri è una una bufala. Perché? Beh, prima di tutto perché la parte fiction (pur con un evidente sforzo da parte del regista di avere un occhio giovane, innovativo, fatto di stacchi, flash, mdp storta ecc..) è di rara bruttezza. Tutti gli attori “professionisti” sono veramente scarsi e a nessuno sembra interessare molto la questione. In più, essendo un film di fiction con Raoul Bova con il cappellino e i capelli lunghi finti, distribuito Medusa, c’è anche un inevitabile, ma ugualmente fastidioso, moralismo piuttosto da “Signora mia, lei non sa…”. Quello che ci interessa è la parte di cinema vérité. E se è vero che gli agenti della squadra antidroga a confronto con il “cast” sembrano aver fatto l’actor studio, sembrano Laurence Olivier, dovrebbero ricevere il Nobel per la recitazione… molte delle sequenze che si vedono sono prese dal lavoro precedente di Burchielli, Cocaina, un documentario mandato in onda nel 2007 su Rai Tre e facilmente reperibile su youtube. E allora… A che pro far uscire Sbirri nelle sale?

Ogni tanto qui ricordo Tomas Milian e ho fatto Alien Vs Predator. Voletemebbene!
L’idea che muoveva Cocaina era la stessa: per gran parte del tempo si seguiva la stessa squadra di polizia e si mostrava il suo lavoro. E non era neanche tutto lì, non solo ci si calava nei panni dei tutori dell’ordine, ma al tempo stesso si conoscevano consumatori, spacciatori, ragazzi finiti in mezzo, ecc… Cocaina è un bellissimo film, un raro esempio di come si possa fare cinema passando per la televisione. Sbirri invece rimane un ibrido mal riuscito e poco onesto nei confronti dello spettatore. E che soprattutto ha una sequenza così.
httpv://www.youtube.com/watch?v=eQqOLFMxhpY
Passiamo oltre… veramente.
eeeee, il bel giornalismo verità di una volta……
Vista da Roma questa storia del “truce” fra ancora più specie.
L’altra roba che colpisce è come per i giornalisti (e ok, non è una novità), ma pure per i magistrati, i testi delle canzoni, i video “DISAGGIO”, i film porno coi rapper, sembrano costituire un indizio. La prova. Però se fra due anni esce una fiction su Metal Carter godo!
Ah, la fiction su metal carter.
La calda notte cmq era da oscar.
Ma chi di preciso del truceklan? musicalmente ho sempre preferito i dischi di noyz narcos da solo, ma non erano affatto male.
mah, allora…
ieri, dopo una giornata intera a dire che
arrestato Moyz narcos!
arrestati i componenti del piccolo gruppo rap i “noyz narcos”
dopo un bellissimo “arrestato Noyz narcos, denunciato E.F.” (iniziali di noyz)
è venuto fuori che…
per una retata in grande stile con elicotteri e 150 carabinieri
sono addirittura riusciti a mettere insieme…
non si capisce quanto, qualcuno dice 10 kg, altri 20…
comunque poco rispetto a quello che si immaginava.
ma soprattutto due piante di marjuana.
vi rendete conto?
ben due piante di marjuana.
alte un metro e mezzo, però….
tipo ci faranno almeno 19989787 iniezioni di marjuana…
e in tutto questo – a quanto riportato dai siti degli interessati – noyz narcos non è finito dentro.
ah, ieri sei parlava anche di un certo tarantini.
occhio ad ascoltare la musica dei drogati, eh?
comunque ancora nessun commento sulla sequenza di sbirri che ho postato…
dai.
Peccato
Io ci speravo in Sbirri.
Poi ho visto che c’era Raoul e l’ho rimosso.
“Cocaina” è un documentario bellissimo!
C’è modo di reperire “Cocaina” con una qualità video un poco più degna di quella dei filmati di youtube? Anche pagando, eh.
E poi ci faremo le siringhe di marjuana e prenderemo l’AITZ
Sequenza agghiacciante,
non discuto sulla capacità del regista (che da documentarista ha senz’altro dei meriti), ma non è possibile distribuire oggi roba del genere in sala in italia, sembra davvero che di essere tornati indietro al peggior cinema ideologico post ’68,
nessun rispetto dello spettatore, del mezzo cinema e del suo linguaggio, della società (che oggi in questo paese non si sa raccontare e quindi comprendere).
A me non sembra una sequenza così raccapricciante.
Provo a spiegarmi, premettendo che non ho visto “Sbirri”, ma posso solo basarmi su quanto letto e taggato in questo post.
Se ho centrato il personaggio, il Nostro Raul è (no no, non è il tizio della scuola di Hokuto, non può essere lui!) un padre che ha avuto una traggggedia familiare a causa della droga.
E alla luce di questo, mi sembra che il monologo sempre meno freddo e sempre più “sofferto e di chi non ci capisce un cazzo” sia quanto meno corretto, vestito bene e soprattutto giustamente su quel personaggio.
C’è il rischio, questo è vero, che passi come il messaggio moralista da passare, ma se rimane il pensiero del personaggio, allora… per me ci sta.
Non è il pensiero degli anni 2000 sulla droga, e non è il pensiero per forza del regista o del Sig. Bova, ma quello di un personaggio, che – suppongo- rappresenta proprio solo e soltanto il pensiero comune, di chi oltre non può arrivare, di chi ha avuto i cazzi che ha avuto per colpa delle droghe, di chi cerca di capire ma a causa di motivi personali.
So che forse non è la sede (e lo dico col tono più ingenuo e curioso possibile, nessuna provocazione e nessuna sfida tanto in voga nelle chat, nei forum o nei commenti del cazzo che ci fanno sempre sembrare dei bufali con le palle graffettate anche quando siamo pacati pacati…), ma dove pecca questa sequenza di “sbirri” e dove colpisce nel segno “cocaina”?
Grazie per la pazienza e l’attenzione!
Jan
ecco appunto, ma chi cazzo le ha scritte ste cose..??