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El Superbeasto: el Enmascarado de Zombie

Casanova Wong Kar-Wai
di Casanova Wong Kar-Wai | 21/10/20095

Nel momento in cui scopro che siamo praticamente l’unico sito al mondo a difendere l’operato di Rob Zombie per quanto riguarda il suo Halloween 2, scopre altre due cose particolarmente importanti: 1) non ho amici che vogliano venire con me a vedere il suddetto film. 2) per quanto strano possa sembrare, Rob Zombie ha più progetti aperti che capelli e – quasi in contemporanea con la sua ultima fatica in live action – ha estratto dal cilindro un film d’animazione destinato all’home entertainment: The Haunted World Of El Superbeasto. Procediamo con ordine. Come la mia rubrichina preferita della Settima Enigmistica: Forse non tutti sanno che. Lo sapevate che Rob Zombie prima di avere una carriera solista ridicola era a capo dei White Zombie (ma come? come quel film del 1932 con Bela Lugosi?) che spaccavano? Immagino di sì. Ma lo sapete per esempio che non riesco a trovare nemmeno una foto di sua moglie nuda? Perché? PERCHÉ? E poi bisogna anche sapere che oltre la ormai attivissima carriera come regista, il nostro si è spesso dato da fare nel simpatico mondo dei comics. I fumetti! Prima di continuare però… video dei White Zombie di una canzone che mi ricordo c’era anche nella Dylan Dog: Rock & Horror Compilation! Che chicca!

Vabbeh, comunque… Da poco sul myspace del nostro simpatico amico dal cognome più bello di tutti i tempi, è comparsa la copertina della sua nuova creazione cartacea, ovvero il fumetto ispirato al suo finto trailer realizzato per il famoso Grindhouse. Ve lo ricordate? A me era piaciuto molto. Si intitolava Werewolf Women of thwerewolf-women-comic-booke S.S. e anche se c’era Nicola Cage nella parte di Fu Manchu, faceva molto ridere. Anzi. Siccome c’era Nicolas Cage nella parte di Fu Manchu, faceva molto ridere. Prima di buttarsi sulle donne lupo delle S.S., Rob Zombie aveva messo su carta un altro personaggio: El Superbeasto. Chi è costui? Un lottatore di Lucha Libre che, come il glorioso El Santo, ha una attiva carriera cinematografica. Donnaiolo, vizioso, supponente e antipatico, questo energumeno dal pugno facile vive avventure che lo fanno passare disinvoltamente dal combattere mostri tantacolati alle lenzuola di qualche stripper maggiorata. Visto che il tutto è effettivamente molto divertente, si è pensato bene di trasportare queste storie dalla carta alla pellicola. E qui in parte risiedono i problemi di questo film…

Frame

"Tura, dici che mi si nota di più se mi metto qui di tre quarti o..."

Da una parte – i due Halloween – abbiamo un regista capace di confrontarsi con il Mito in maniera delicata e rispettosa, aggiungendo elementi più narrativi e piscologici che altro. Dall’altra – la saga della famiglia Driftwood – c’è un pazzo che frulla un immaginario horror fondamentalmente omnicomprensivo in maniera che poco tempo fa non ci saremmo vergognati di definire postmoderno. The Haunted World Of El Superbeasto è ascrivibile al secondo esempio. Wrestlers, mostri, spogliarelliste, zombie nazisti – e licantropi – il Dr. Satana, Scimpanzé con spiccato accento british, robot mutaforma sessualmente arrapatissimi… tutto insieme con aggiunte di citazioni sparse di qualsiasi cosa vi possa venire in mente che faccia parte di quel Cinema che Zombie ha già ampiamente dimostrati di amare e di conoscere. Si passa da Alien al L’abominevole Dr. Phibes, da Carrie: Lo Sguardo di Satana a Shining fino a schegge di un mondo di misconosciuti film di serie A, B e Z. Inutile stare qui a contarli o anche solo nominarli. Nei primi 5 minuti di film c’è già una lista lunga due volte la filmografia di una qualsiasi diligente tesi del D.A.M.S. (Oppure date una rapida occhiata alla lista di attori chiamati a prestare la propria voce per questo film… C’è… tutto!) È un male? No, ovviamente no. Ci si diverte e anche molto. È un bene? Non necessariamente. Uno perché c’è questa gag che fa ridere come una puntata di Colarado Cafè.

E poi perché, a differenza di quei due primi film che ci fecero gridare al miracolo, la citazione qui rimane un po’ fine a se stessa: serve a dimostrare che Zombie ne sa una più del demonio e che, metti caso, se una sera ci esci a bere delle birre, se fai il nome di Ralph Bakshi, il primo giro probabilmente te lo offre lui. Con tanto di pacca sulla schiena. Curisoso come una sequenza si a una sorta di literal video di quelli che tanto ci fanno ridere su youtube (qui… da 4,10 in avanti). Però, dai.. c’è veramente bisogno di far vedere un tuo personaggio che parla in un bar malfamato con Tura Satana per fare il figo? Secondo me anche no. Comunque Sheri Moon Zombie è gnocca anche disegnata. Menzione speciale per Rosario Dawson che presta una sboccatissima parlata alla stripper Velvet Von Black. Anyway…

DVD-quote suggerita:

“Se i vostri amici sono peggio di Beavis & Butthead, ma ne sanno a tronchi di cinema… se voi non avete una vita sessuale o se siete costretti a stare a casa… è il film che fa per voi! ”

Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com

IMDb | Trailer

Casanova Wong Kar-Wai
Autore del post: Casanova Wong Kar-Wai
"Maccosa!"
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Tags: alien, Bela Lugosi, Carrie: Lo Sguardo di Satana, Colorado Café, D.A.M.S, Devil's Reject, Dr. Satana, Dylan Dog: Rock & Horror Compilation!, El Santo, El Superbeasto, Forse non tutti sanno che, Fu Manchu, grindhouse, grindhouse - a prova di morte, Halloween, halloween 2, L'abominevole Dr. Phibes, La Casa dei 100 Corpi, La Casa del Diavolo, la saga della famiglia Driftwood, La settimana Enigmistica, Literal Video, Lucha Libre, mostri, Nazisti licantropi, Nicola Cage, postmoderno, Ralph Bakshi, rob zombie, robot mutaforma sessualmente arrapatissimi, rosario dawson, Scimpanzè con spiccato accento british, sheri moon zombie, Sheri Moon Zombie nuda, Shining, spogliarelliste, The House of 1000 Corpses, Tura Satana, Velvet Von Black, Werewolf Women of the S.S., White Zombie, Wrestler, Zombie nazisti

5 Commenti

  1. Dolores unplugged 21/10/2009 | 17:45

    Sono molto triste.

    Rispondi
  2. l_v reloaded 21/10/2009 | 20:35

    è già quasi amore.

    Rispondi
  3. Nanni Cobretti 22/10/2009 | 01:38

    La quantita’ di citazioni presente in questo film e’ paragonabile a una macchina che ti investe, poi fa la retro e ti ripassa sopra piu’ e piu’ volte per assicurarsi che muori, e poi continua, e continua, e continua, finche’ non risorgi. Alla fine non sapevo nemmeno io se era un bene o un male.

    Rispondi
  4. eremisiandolo 22/10/2009 | 10:41

    ehi!quando esce in italia?voglio andare a vederlo solo perchè hai messo nella dvd-quote beavis & butt-head!eheh…eheh…che figatona!

    Rispondi
  5. AnnaMagnanima 27/11/2015 | 16:10

    wow! ho cercato l’abominevole dr. phibes per vedere se avevo chiesto un film già recensito e trovo la sorpresona!!!!!
    #esistedavvero!!!! che bello.

    Rispondi

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