Posso essere scettico di fronte a un film che per pubblicizzarsi non fa che mostrare immagini del pubblico in sala che strilla e si spaventa? Posso, di grazia? Che se io prendo la mia coinquilina – che pure i film d’orrore li aprezza – e le faccio vedere anche soltanto Casper l’amico fantasma, questa mi fa un salto che devo scendere a recuperarla in cortile. Insomma, non vuol dire un cazzo che mi inquadri quattro femminucce che si tappano gli occhi, e se questa è l’unica arma che hai, signor Paranormal Activity, io ti guardo con sospetto.
Poi c’è questa cosa che in America è diventato un inaspettato successone al botteghino pur aprendo in pochissime sale, al punto che la Paramount ha organizzato una petizione promettendo che avrebbe distribuito il film in modo regolare se avessero raggiunto un milione di voti. E come ben saprete il pubblico di internet per queste cose si ingasa da matti e ne fa una questione di principio indipendentemente, per cui l’obiettivo è stato raggiunto tipo ieri l’altro e la Paramount manterrà la promessa a partire da venerdì.
Ma che cos’è Paranormal Activity? È un ennesimo basso budget stile Blair Witch Project che parla di una coppia il cui appartamento viene apparentemente infestato da demoni, per cui usano la videocamera di casa per registrarne l’attività. Fu girato un paio di anni fa da un certo “Oren Peli” (sembra sia il suo nome vero) e, dopo il canonico giro dei festival, acquistato solo quest’anno appunto dalla Paramount.
Folklore a parte, che ormai è più che sufficiente per farlo uscire in Italia con una campagna pubblicitaria che si preannuncia altrettanto antipatica, il passaparola è più che positivo, e alla fine questa è l’unica cosa che ha una parvenza di valore.
Guardatevi quella puttanata odiosa del trailer:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=F_UxLEqd074
Daccordissimo sulla puttanata odiosa del trailer (ne parlavo già tempo fa: http://www.soloparolesparse.com/2009/09/paranormal-activity-come-un-trailer-puo-rovinare-un-film/), meno sul film in sè che mi da l’impressione (dal poco che si capisce dla trailer) possa essere davvero qualcosa di ben fatto e spaventevole… nel senso proprio che spaventa…
Io l’ho visto due giorni fa. Cioè è simpatico, ci sono alcune scene riuscite bene, ma nel complesso l’azione (il mostro insomma!) è troppo telegrafato, sai esattamente quando puoi mangiare i popcorn e quando invece le ragazze che sono sedute dietro urleranno come forsennate. Perchè se è vero quello che dici della tua coinquilina, pensa che le teenagers medie americane sedute in sala sono riuscite ad urlare a squarciagola anche per una porta che si muoveva un poco… ma davvero poco…
Pensa se da quella porta entrava Robert Pattinson. Le urla si sarebbero sentite perfino in Italia.
sigh… purtroppo è vero. Come stiamo rovinati!
Che se ci pensi… femmine che urlano, maschi che si tappano gli occhi… magari quella era davvero la reazione a Twilight…
E The Poughkeepsie Tapes come sarà?..a parte “impronunciabile”…
Il film è uno di quei bidoni galattici che non puoi non arrabbiarti.
In realtà forse nemmeno ti arrabbi, io mi son divertito. Ho riso tanto che verso la fine ho dovuto interrompere per i crampi. Però paura no, dai.
Il pretesto della casa infestata per filmare tutto ciò che succede porebbe anche passare ma il fatto di riprendere ogni cosa, SEMPRE…? Cioè al cesso, mangiando, MENTRE SUONI LA CHITARRA???? Non regge, è palesemente, TROPPO finto. Io sono anche per la sospensione dell’incredulità ma a sto giro magari due atori bravini (meno cani) li si poteva trovare..?
Ultima nota ma iniziale. il ringraziamento in apertura per le famiglie che hanno fornito i tapes fa proprio scompisciare (sìsì ragazzi, è tutto VERO!)
Ho poca stima degi americani (poveretti) ma qui da noi mi chiedo davvero quali soggettii possano trovarlo “ben fatto” e “simpatico”…