Certo, sforare dritto nell’A-Team forse è esagerato, ma il successo del Mixed Martial Arts (MMA) è decisamente la cosa più bella che potesse capitare al cinema d’azione americano di oggi, ancora frastornato da un uso improprio e massiccio di CGI (imperdonabile colpa di Matrix). È una cosa che lo riporta ai gloriosi tempi dei primi anni ’90: quelli targati kickboxing, in cui trovavano spazio e gloria stelle minori ma indimenticabili come Don “The Dragon” Wilson, Jeff Speakman, Loren Avedon, Jeff Wincott, Daniel Bernhardt… sono troppe per citarle tutte, ma aggiungiamo almeno anche Lorenzo Lamas che forse è il più ricordato in Italia. In ogni caso non è assurdo pensare che (anche) grazie ai film di quell’epoca, Senza esclusione di colpi in testa, si sviluppò il seme dell’Ultimate Fighting poi evolutosi in MMA, giunto oggi al successo giusto in tempo per chiudere il cerchio con quel meraviglioso periodo.
Ed è bello soprattutto che a prendere il treno in piena corsa sia una delle stelle più promettenti tra quelle che allora arrivarono troppo tardi: Michael Jai White. Il suo curriculum fa già impressione: ha preso a calci sia Van Damme che Steven Seagal nei loro ultimi singhiozzi cinematografici, ha interpretato sia Mohammed Ali che Mike Tyson, è stato tagliato all’ultimo da Kill Bill ed è comparso nel Cavaliere oscuro, dove il Joker veniva salvato solo dalla sceneggiatura che impediva al nostro di mettergli le mani in faccia come sa fare lui, che altrimenti il film finiva subito. E non dimentico Spawn, ma vorrei tanto.
Oggi Michael Jai White ha 42 anni, ma fisicamente ne dimostra ancora 23, e Blood and Bone ne è la prova.
La trama è quanto di più standard si possa pensare: tizio esce di galera, si fa coinvolgere in tornei di scazzottate clandestine, salta fuori che ne sa a pacchi, guadagna cifre inverosimili, fa incazzare un gangster ricco e cattivo… ma i film di tornei sono come il blues, non importa che il giro di accordi sia sempre quello, contano esecuzione e sentimento. L’unico tocco semi-inedito carino è che ci mettono tre quarti di film prima di spiegarci perché MJW è andato a infrattarsi nei tornei illegali quando nel 99% degli altri film i buoni fanno sempre gli schifati moralisti che se la tirano e partecipano solo “perché non hanno scelta”. Sticazzi, MJW li va proprio a cercare e a offrirsi volontario, ed è rinfrescante. Scopriamo le sue vere e ovviamente nobili mire solo strada facendo.
Ma dicevamo l’esecuzione: MJW è in forma strepitosa. Stre-pi-to-sa. Formato Seagal, nel senso che vince senza mai sudare gran ché, ma in compenso fa numeri che in confronto Undisputed 2 era una session di allenamento. Potenza, agilità, eleganza, sguardo di ghiaccio, carisma da vendere. In un mondo perfetto, una prestazione del genere sarebbe un biglietto di sola andata per la Serie A (che probabilmente gli verrà regalata dall’ancora più incredibile Black Dynamite, di cui vi parlerò più avanti, e se non è così spacco tutto).
Al suo fianco c’è Dante Basco, che qualcuno ricorderà come Rufio in Hook – Capitano Uncino, e che oggi è uno splendido 32enne con la voce da 12enne. E poi mi si recupera Julian Sands nella parte del ricco razzista snob, che fa sempre la sua porca figura senza grossi sforzi. E tra le comparse, la furia umana Gina Carano.
E il film in sè fa esattamente quello che deve fare: parte col botto, tiene un gran ritmo, limita le chiacchere moleste e inquadra i combattimenti alla giusta distanza per lasciarci godere delle spettacolari coreografie.
Uno dei picchi dell’anno, e già un classico del nuovo corso made in USA.
Dai che ci siamo.
DVD-Quote suggerita:
“Il miglior picchiaduro dai tempi di Lionheart”
Nanni Cobretti, i400calci.com
(avrò esagerato? forse… ma chissenefrega, è una dvd-quote, esagerare è il suo mestiere)
>> IMDb | Trailer
P.S.: Michael Jai White ha esordito in Toxic Avenger 2 e 3
P.S. 2: Jeff Wincott ha un ruolo nel prossimo di Tony Scott!!! OMFG *_*
veramente the good old days!
bomba.
Tornano i BEI film di botte made in USA ma questo giro, in Italia, non li caga neppure il videonoleggio sotto casa. Molto strano.
Ok mi hai convinto… e poi sono curioso di vedere questa Gina Carano
Ma infatti a questo giro la cosa e’ stata un po’ inversa. A fine anni ’80 fu Van Damme a lanciare la kickboxing, ovvero una star a lanciare uno sport/moda, ma stavolta e’ viceversa ed e’ stato il successo dello sport ad aver rilanciato un filone a cui manca ancora una vera e propria star catalizzatrice… Per cui finche’ in Italia lo sport non gira abbastanza, c’e’ poco da fare, mentre all’epoca addirittura i film di Van Damme da noi sono usciti dritti al cine la’ dove negli USA il primo ad essere distribuito in sala fu I nuovi eroi. Ma secondo me tra un po’ si sveglieranno comunque.
Tutto vero, mi sono mancati film così.
Adesso Undisputed 3, e poi posso andarmene felice.
@Nanni Cobretti
Devono svegliarsi si! Se piazzi un Undisputed 2 nel distributore automatico di divvudì, tra il nuovo Seagal e l’ultimo Van Damme… la gente lo noleggia eccome!
P.S.
I tempi di Lionheart rimangono mitici ma sti “nuovi eroi” (Tony Jaa, Scott Adkins, Jai White…) fanno delle cose incredibili. Sembrano avere 4-5 arti motori in più del vecchio Gianni “spaccata frontale” Claudio. Dal punto di vista prettamente tecnico il quote non è affatto esagerato.
Vero, atleticamente non c’e’ paragone, se Van Damme venisse fuori oggi gli riderebbero in faccia. E Undisputed 2 e’ bloccatissimo dal suo stesso titolo, temo, in quanto potenzialmente avrebbe molti piu’ spettatori dell’originale che pochi ricordano. Uno pero’ potrebbe protestare che come film in blocco Lionheart ha dalla sua uno spettacolare impianto narrativo da Hollywood straclassica, con un finalone che mi fa piangere ogni santa volta che ci penso… (quello di Undisputed 2 invece vorrebbe essere simile ma spunta fuori un po’ dal nulla e mi ha fatto rotolare dal ridere fino fuori dalla porta di casa)
Oh insomma che voi non ci crederete, ma oggi mi sono trovato a vedere “Never back down” e ho pensato che sì, cazzo, si picchiano, ma insomma, non è proprio proprio picchiarsi, quello, no? Che è ‘sta cosa del cattivo che infila un dito nell’occhio dell’avversario e quello, poco dopo, sta di nuovo combattendo? Allora l’occhio non è andato abbastanza a fondo, dico io.
E quindi mi sono ricordato di “Blood and Bone” e c’ho dato di sotto.
Eccezionale.
Michael Jai White è impressionante. E c’ha quasi 50 anni, cribbio. E a un certo punto ne stende quattro un quadruplo calcio volante, una roba che ho dovuto rimandare indietro perché non ci credevo.
Se proprio devo indicare qualche nota stonata, punterei sul fatto che a 3/4 il film prende una piega un pò tirata via e delirante, ma è come la pizza, cribbio, è sempre buona. Quindi quando lui si picchia sul finale con il campione ricco ho visto cose che voi umani ecc. ecc. e sono stato felice.
Grazie per la segnalazione, Nanni, ti voglio bene (in modo etero e maschio. Del tipo che dopo che ci siamo picchiati a sangue e rotti le costole, uno aiuta l’altro a rialzarsi e si danno il classico saluto da gangsta rappa).
Zen
Al primo giro non avevo notato il cammeo del mitico Bob Wall che riprende il ruolo di O’Hara!
http://www.imdb.com/name/nm0908378/
E’ quello che passa la katana a Bone nel match finale
Cazzo, al primo giro nemmeno io, poi ho notato anch’io la faccenda su IMDb ma non me la sono sentita di riguardare il film apposta… incredibile *_*
Visto poco fa, con clamoroso ritardo rispetto alla segnalazione fatta da voi.
Clamoroso. Lo giro a tutti gli amici e li obbligo a guardarlo sabato, stile alex di arancia meccanica durante la riabilitazione, se necessario.
adesso vado a cercare undisputed.
Giuro che se a forza di passaparola Blood and Bone guadagna la meritata uscita italiana io lo ricandido anche ai Sylvester dell’anno prossimo come se nulla fosse
e faresti dannatamente bene!
posso permettermi di suggerire la categoria?
Miglior film uscito in italia in seguito ad osannazione popolare
Ha dei combattimenti ridicoli,veramente poco credibili nessuno si sognerebbe di combattere cosi in strada,sono spettacolari ma non hanno nessuna attinenza alla realtà,e perdono di credibilità
E’ verissimo! Poi l’altro giorno ho visto anche un altro film, “Spiderman”, e il protagonista veniva morso da un ragno e acquistava dei superpoteri! Che ridicolo, il morso del ragno non da’ superpoteri, non ha nessuna attinenza alla realta’…
certo paragone azzeccato tra fumetti e arti marziali….mah…..comunque con tutti i film che si basano sulle arti marziali questo è uno dei peggiori a livello di realismo tutto li,se il suo obbiettivo è divertire e far ridere ok.
La domanda e’ come diavolo fai a scrivere ancora “se”. Quanti film di arti marziali realistici hai visto? Io ad esempio ne devo ancora vedere uno che sia uno dove i cattivi per una volta attacchino tutti insieme invece che prendere ordinatamente il numero. Ma saro’ chiaro e tondo per evitare ulteriori equivoci: i film di arti marziali non vogliono essere realistici, vogliono essere SPETTACOLARI. E ci piacciono esattamente cosi’. Si chiama “cinema”. Se voglio realismo mi guardo come minimo un match di MMA.
tutta la saga di bourne,ong bak,i film di jackie chan(commedie),chook dee,ma anche quelli sul pugilato da girlfight ad ali,hanno elementi realistici,non dico che non ci sia divertimento in blood and bone e altri,e sicuramente intrattengono,ma alle volte esagerano,è decisamente sono troppo ridicole le coreografie,addirittura ci sono momenti in cui non colpiscono o sfruttano colpi che rimangono a distanza dal corpo,o come dici tu cattivi troppo imbecilli,in questi anni infatti il cinema ha preso due strade quella dove si continua la tradizione 80/90 basandosi solo su coreografie spettacolari e quella del realismo con appunto i film che ti ho citato sopra,mi dispiace penso che i film come blood and bone abbiano un grosso difetto,è che si prendono troppo sul serio(anche perchè dovrebbero essere supportati da storia e recitazione che sono scadenti) di conseguenza anche il resto risulta ridicolo,e poi ormai dopo tanti anni ci vorrebbe qualcosa di un po più originale,che è appunto la strada che si stà prendendo in questi anni.
Penso che Blood & Bone lo prendi sul serio solo tu, ma soprattutto penso che con Ong Bak realistico abbiamo chiuso la discussione.
bè ong bak ha decisamente scene piu curate e a differenza di blood and bone calci e pugni li tirano alla giusta distanza almeno……e non lo prendo sul serio visto che ho detto che è ridicolo..
Si’ che lo prendi sul serio visto che hai detto (copioincollo) “nessuno si sognerebbe di combattere cosi in strada”, che e’ forse l’ultimissimo problema di qualsiasi film sulla faccia della terra. E se bastasse la giusta distanza per fare un combattimento realistico allora grazie al cazzo che Ong Bak vince visto che si menano per davvero o quasi, ma sfido chiunque in strada a pensare che la mossa piu’ furba sia saltare in braccio a uno per dargli una gomitata sulla testa.
@Beppe:
Jackie Chan e Ong Bak realistici… mah.
Se mi dici dove vedi delle risse così dimmelo che vengo a riprendere tutto.
dico che sono realistici perchè a differenza di questo film le scene d’azione sono fatte bene..almeno lo colpiscono l’avversario..poi chiaro se prediligi tecniche realistiche da strada guardati bourne e quelle vengono utilizzate e insegnate normalmente per appunto combattimenti da strada o per esempio il nuovo filone di film che stà nascendo,tipo the warrior che prendono dal mma,credo che un film basato su arti marziali dove si vedono combattimenti come in blood and bone faccia solo ridere punto.Il fatto di dire nessuno si sognerebbe di combattere cosi in strada era contestualizzato al fatto che la scena è ambientata in un combattimento da strada e che non hanno usato coreografie spettacolari ma ridicole..anche perchè usate male.
Se lo dici te… Io mi sono divertito come un pazzo a vedere blood e bone, realismo o non realismo. E so benissimo che un quadruplo calcio volante non stende nessuno, quindi anche se il quarto lo tocca appena sticazzi, ha fatto comunque un gesto atletico della madonna.
Vabe’ ma non andiamo da nessuna parte, dici che non è realistico se una coreografia non è fatta bene, ma uno spinning kick 720 alla tony jaa non è realistico per definizione anche se fatto a regola d’arte, è puro intrattenimento.
Perchè è di questo che si parla, intrattenimento, spettacolo.
E se poi realismo sono quattro tecniche di krav maga montate a velocità doppia come in bourne, allora mi tengo le coreografie ridicole. E siamo tutti contenti.
Anzi, mo mi vado a vedere SPL con quel ridicolo di Donnie Yen..
Beppe, proprio ieri stavo pensando “ma perché ci sono così pochi film con scene di savate, rispetto a thai e altre arti marziali asiatiche?” poi ho ripensato al Lupin del 2004 e mi sono risposto da solo: coreograficamente ha una resa decisamente minore, probabilmente per avere una resa uguale al thai (esteticamente) gli costerebbe il doppio di e a quel punto chi te lo fa fare (Inoltre: è franSciese). Ma chi ha visto incontri di Savate sa benissimo che non è un balletto, e che se vuoi del realismo lì ce n’è quanto ne vuoi.
Il cinema di pizze in da la fazza, è prima di tutto intrattenimento, e se voglio vedere un buon combattimento realistico a quel punto mi guardo un incontro di MMA o ancora meglio vado a vedere i miei vicini di bottega che fanno rispettivamente Savate e Kick quando si allenano e si legnano insieme…
Con questo ovviamente non dico che dev’essere solo eccessivo o artefatto, ma da qui a cascare dal pero nel trovare le sequenze artefatte in un genere che è da sempre stato così è come svegliarsi stamattina e lamentarsi dei colori dei laser o delle esplosioni nello spazio nella fantascienza anni 70.
E… direi che è tutto quello che avevo da dire.
non è sempre stato cosi,il cinema migliora per fortuna,e lo fa proprio per proporre un intrattenimento migliore,non a caso film come blood and bone hanno sicuramente un budget ridotto,per un pubblico ridotto,proprio perchè ora come ora quel genere di film,fatto cosi non va più,ma anche una volta non è che andasse cosi bene..diciamo che si apprezzavo il livello agonistico dell’interprete ma il resto è sempre stato ridicolo,ci sono standard molto diversi ora,più elevati e quindi più verosimili come intrattenimento,quello che dico io è che mi sento più attratto da un film che allo stesso tempo mi divertono ma mi offrono credibilità cosa che film come questo non possono propormi,mi fa solo ridere,tutto li.
@Beppe: vuoi vedere una rissa più o meno realistica al cinema? Dimenticati delle arti marziali, degli spinning kick, dei calci volanti e dei salti mortali.
Recupera Fight Club che senz’altro conosci: il film tende ovviamente ad altro, ma gli incontri che mostra nella loro rozzezza e brutalità sono forse la cosa più vicina a una rissa da strada che tu possa vedere al cinema, ossia sporchi, disordinati, imbarazzanti nella loro elementare logica del “stike first, strike hard, show no mercy”.
Per quanto mi riguarda, da praticante di karate, in un film di combattimento cerco eleganza e spettacolo: voglio che i combattimenti mi divertano e mi meraviglino, perchè è anche questo il ruolo delle arti marziali, non solo autodifesa (e npn per nulla sono dette arti).
Stasera sono già al 4o post, adesso torno in letargo.
io sono la punizione di dio e se tu non avessi commesso gravi peccati dio non ti avrebbe mai mandato uno come me
Le MMA sono la classisica americanata marziale, che ora va tanto di moda, del resto gli americani sono bravi a fare affari con tutto, hanno preso la Kickboxing nata in Giappone negli anni 60 e l’hanno passata per una loro invenzione, hanno preso il karate Goju ryu e hanno inventato l’american Goju ryu, perché il maestro giapponese capo scuola, aveva impedito la diffusione di questo stile di karate ad un americano, che era andato in giappone 2 anni e aveva imparato due cose di questo stile e voleva insegnarle negli Usa, allora quando gli è stato impedito ha cambiato nome allo stile e insegna una porcata che chiama karate.
Stessa cosa fatta con il Nippon Kempo, dove è nata la brutta copia americana chiamata American nippon kempo; le MMA sono la stessa cosa, gli americani hanno preso la Vale tudo brasiliana che esiste da decenni e l’hanno chiamata MMA, spacciandola per l’arte marziale completa, quando da anni esistono stili giapponesi come lo Yosekanbudo o il Kudo che praticamente fanno le stesse cose.
Comunque questi film di MMA ora vanno tanto perché, gli americani che sanno fare gli affari stanno spingendo questo sport con i film, per lanciarlo come moda mondiale, tra i ragazzette un po’ esaltati e molto ingnoranti.