“Mia madre diceva sempre che i mostri non esistono…
invece esistono”
Rebecca ‘Newt’ Jorden
Nome: E già qui… Alien. Alieno. Non è un vero nome, ma l’intelligente quanto inquietante nome dato alla saga. Penso che in sei film nessuno chiami l’oggetto dei nostri studi Alien. “Occhio! Arriva un Alien!”. Ah no. In Alien³, è proprio Sigourney Weaver a.k.a. Ellen Ripley a pronunciare la frase “Was there an Alien on board?“. Ma è l’unica eccezione. Noi, lo chiameremo così in questa sede giusto per comodità, ma sappiate che il nome ufficiale – della creatura all’apice del suo sviluppo – è Xenomorfo (pronunciato la prima volta in Aliens). Ovviamente però nel corso del tempo è stato chiamato in tanti modi. Citiamo i più interessanti: Figlio di Kane, Mostro, Bestia, Drago… Questo, come si diceva, per quanto riguarda l’alieno grande e grosso, lo Xenomorfo. Ovviamente però, come vedrete più avanti, ci sono da fare delle precisazioni.
Chi gliel’ha dato?: Il primo a pronunciare la parola Xenomorfo è William Hope, ovvero il Tenente Gorman in Aliens mentre spiega ai marines che stanno per andare a farsi ammazzare in modo brutto…
Filmografia essenziale: Questo post si basa sui quattro film della serie originale nelle loro versioni extended: Alien, Aliens, Alien³ e Alien: Resurrection. Non ho avuto cuore di riguardare Alien Vs Predator e Alien Vs Predator – Requiem.
Origini: Come tutti sanno, esteticamente parlando, il creatore dello Xenomorfo è principalmente Hans Ruedi Giger. È stato lo svizzero infatti – insieme al nostro Carlo Rambaldi – a creare quello straordinario miscuglio tra umano, alieno, organico ed inorganico che tanti nostri incubi ha popolato. In realtà però l’Alien ha origini più lontane ed esteticamente molto meno minacciose. Nel lontano 1974, John Carpenter e Dan O’Bannon avevano tantissime cose in comune. Presumibilmente la passione per il Tetraidrocannabinolo. Sicuramente un amore sconfinato per il cinema di fantascienza. I due scrivono insieme Dark Star, quello che viene considerato il primo lungo di Carpenter. Il film – eccezionale rilettura dell’Odissea di Kubrick – racconta di un manipolo di astronauti freak a zonzo nello spazio con il compito di distruggere stelle e pianeti instabili. Il film si svolge quasi esclusivamente a bordo della nave (la Dark Star del titolo) dove, tra le altre cose, a un certo punto scorrazza libero un alieno che mette a repentaglio la vita di alcuni membri dell’equipaggio. Carpenter e O’Bannon hanno poi litigato a lungo sulla paternità di certe idee di questo film. Noi qui non vogliamo prendere le parti di nessuno – ci mancherebbe altro guardi, signora mia – ma certe cose le possiamo pure supporre. Walter Hill – produttore e vero nume tutelare della serie di cui ci stiamo occupando – per la sceneggiatura del primo film chiama proprio O’Bannon. E cosa ne viene fuori? La storia di un alieno che scorrazza libero tra i corridoi di una nave e mette a repentaglio la vita di tutti i membri dell’equipaggio… Vi torna? Insomma: se per il film di Carpenter è possibile, per quanto riguarda la presenza di un extratterestre, citare come fonte iniziale il vecchio Il Mostro dell’Astronave, allora è lecito per Alien citare Dark Star. Ecco quindi come si presentava lo Xenomorfo prima del trattatemento Giger/Rambaldi.
È colpa degli americani? No. Anche se… Allora. La colpa, a quanto pare, è di un’altra razza aliena, tali Space Jockey. I simpatici Space Jockey, sono degli omaroni alti alti. Sono quelli che si vedono nella nave aliena nel primo, per capirci… Per spadroneggiare nell’universo tutto, hanno avuto la brillante idea di creare in laboratorio l’arma finale: lo Xenormorfo. Ma come sappiamo, le cose non sono poi andate per il verso giusto per gli Space Jockey. I quali, avranno anche delle navi spaziali fighissime, ma sono dei gran babbei, e quindi – giustamente – sono morti nel tentativo. Ma gli americani, sotto forma di multinazionale del terrore, comunque c’entrano: la povera Ripley non deve lottare solo contro gli Xenomorfi, ma anche contro la Weyland & Yutani, una non meglio specificata compagnia che fa di tutto per mettere le mani su un esemplare di Alieno. Per fare questo, come tutti le multinazionali del terrore, la Compagnia non esita a uccidere o sacrificare gente a uso ridere. In realtà, la Weyland & Yutani è una compagnia britannico giapponese ma, come viene detto in Alien: Resurrection, è stata comprata dalla Wal -Mart. Per cui, sì… è colpa degli americani.
Altezza?: Sulla carta siamo sui due metri e mezzo. In realtà il primo Alien che vediamo è alto 218 centimetri. Chiedete a Bolaji Badejo. Da Aliens in avanti le cose passano in mano a Tom Woodruff Jr. Se nel film diretto da James Cameron, il simpatico Tom cura solo gli effetti speciali, dal terzo capitolo in avanti (compresi quelli vs. Predator) indossa in prima persona i panni del Lead Alien. Per cui diciamo che siamo sui due metri abbondanti nella realtà, due metri e mezzo nella fiction. Comunque vi volevo dire che Tom Woodruff Jr. nella sua vita ha anche fatto il graboide. Mica roba da ridere…
Particolarità fisiche: “(Lo Xenormorfo) è un vincente non offuscato da coscienza, rimorso o illusioni moralistiche. La sua perfezione strutturale è pari solo alla sua ostilità“. Questo è quanto ci dice Ian Holm, l’ufficiale medico androide Ash nel primo film della saga. Una perfetta macchina per uccidere.
Cominciamo dalla testa. Al posto della capoccia, l’Alien ha una plafona allungata senza occhi e senza narici. Respira tramite quattro canne – tipo quelle di un organo – poste sulla schiena. E grazie alla bocca. Non solo! Ha praticamente due bocche. La lingua dell’Alien infatti è la cosiddetta Inner – Jaw, una sorta di tubo retrattile sulla cui estremità si trova una seconda micidiale dentatura. Un casino da pulire al mattino, ma se il vostro scopo non è quello di urlare ai quattro venti “mai avuto carie in vita mia!”, quanto quello di perforare crani a caso, è perfetta. All’interno della bocca c’è poi una ghiandola che, oltre a produrre una sorta di sputacchio verde leggermente corrosivo, crea un quantitativo di saliva incredibile che l’Alien secerne in continuazione. Uno schifo assurdo. Anche perché: saliva + sputacchio corrosivo = una roba tutta appiccicaticcia e densa.
L’Alien ha due e braccia e due gambe. Le gambe sono magre come quelle di Kate Moss, ma con le unghie lunghe e perigliose. Le braccia sono anch’esse di una magrezza sconvolgente. Ha sei dita: due pollici non opponibili e due coppie di medi praticamente incollati, anche questi dotati di unghie taglienti e lunghe. Grazie a questa sua particolarità, non solo affetta tutto quello che gli capita davanti, ma è in grado di arrampicarsi con estrema agilità sui muri e camminare sul soffitto. È altresì in grado di rimanere eretto, ma si muove bene anche a quattro zampe.
Per concludere, ha una lunga coda zigrinata e appuntita, che muove a suo piacimento e che usa anche per trafiggere und sminuzzare le sue prede.
Ah, il suo sangue è di colore verde, ed è particolarmente acido, tanto da corrodere di tutto: dalla carne al metallo. In realtà forse, non si tratta di vero vero sangue; quanto di un strano tessuto endoteliale per lubrificare l’interno del suo corpicione.
Ah, la sua pelle è resistentissima. È sempre Ash a descriverla così: “Ha uno strato esterno di polisaccaridi proteici. Elimina le proprie cellule per sostituirle con silicone paralizzato.” Io, ora… non è che faccio il chimico o robe del genere, ma ho come idea che il silicone paralizzato sia abbastanza incazzato.
Stadi Evolutivi: Lo Xenomorfo è asessuato, ma si riproduce facilmente e in grande quantità. Tutto parte da una Regina. La Regina è una sorta di Alien gigante dotato di una testa molto più grande e non plafonata come quella dello Xenormorfo normale, Ma a forma di… boh… Non so come dire. Ogni tanto le parole non bastano di fronte a tanta perfezione… Ha quattro braccia di cui due attaccate a metà del petto. Sotto la coda, la Regina sviluppa una sorta di enorme cordone ombelicale, grazie al quale distribuisce uova a getto continuo.
Le uova rimangono in uno stato vegetativo fino a quando non percepiscono nelle loro vicinanze il calore di un altro essere vivente. A questo punto l’uovo si schiude ed esce il simpaticissimo Facehugger, l’abbrazzafazza. Il Facehugger è una sorta di crostaceo brutto come se non ci fosse un domani, dotato di un corpo centrale, otto piccole zampettine e una lunga coda. Una volta saltato fuori dall’uovo, si attacca con le zampe alla fazza della vittima mentre con la coda lo strangola. A causa del trauma e della pressione esercitata dalla coda sull’apparato respiratorio della vittima, quest’ultima cade in coma. Grazie però a due sacche comprese nel corpo centrale ,il Facehugger mantiene in vita la sua vittima. Contemporaneamente – tramite apposita fessura – inserisce un embrione Xenormorfo nell’organismo che sta attaccando. Una volta che l’embrione è posto nella trachea, il Facehugger si stacca e muore. Dopo poco la vittima si riprende dal coma (senza dover per forza ascoltare ripetutamente I Just Called To say I Love You) e ride e scherza felice con i suoi amici. Come se nulla fosse accaduto. Peccato che poco dopo l’embrione posto all’interno del suo organismo si sposti dall’apparato respiratorio all’apparato digerente. Poi, diventato grandicello, sfonda la cassa toracica di chi lo ospita.
A questo stadio evolutivo l’embrione è chiamato Chestbuster. Una volta uscito dalla cassa toracica – nato letteralmente nel sangue e dalla morte altrui – il Chestbuster si allontana dalla sua vittima. Dopo all’incirca dodici ore, dopo una serie di mute della pelle e dopo un’alimentazione corretta e bilanciata, il Chestbuster assume lo stadio evolutivo finale: lo Xenomorfo.
Se il dubbio vi affligge, la Regina nasce da un uovo come un altro. L’unica differenza è che rimane nell’organismo che la ospita più tempo prima di presentarsi al mondo come Chestbuster. La cosa più interessante è però come durante il periodo di incubazione, l’embrione assorba alcuni tratti genetici dell’organismo ospite. Per essere più chiari: quelli nati da esseri umani sviluppano un’intelligenza maggiore rispetto a quelli nati da bovini (vd. quello scemo di Alien³, nato dal bue Babe). Quelli nati da uno Yautja – i cosiddetti Predalien – sviluppano la classica quadrimascella e via dicendo.
Quindi, ricapitolando: Uovo -> Facehugger -> Embrione -> Chestbuster -> Xenormorfo. Chiaro? Guardate che all’orale chiedo anche le date…
Vittime preferite?: Tutto. Ogni specie per lui va bene. È di bocca buona: umani, cani, gatti, bovini, Yautja, Space Jockey…
Mossa preferita?: Allora, solitamente lo Xenomorfo non vede l’ora di prendervi e uccidervi con la sua inner jaw o con i suoi artigli. Ma ogni tanto, allo scopo di far proliferare la propria specie, vi rapisce, vi tira un paio di pizze in da la fazza tanti per gradire, vi fa un classico pigiamino di saliva appiccicosa e più densa del normale, per poi lasciarvi davanti alla Regina carica di uova fresche fresche, pronte a fuoriuscire facehuggers in dosi massicce.
Omicidio migliore?: Sono veramente tanti. Facendo un rapido calcolo, solo nei quattro film ufficiali siamo sui 205 morti. Androide esclusi. 5 cadaveri nella Nostromo nel primo film. 169 nel secondo (la felice colonia Hadley’s Hope sul pianeta LV 426 al gran completo, eccezione fatta per Newt, più tutta la squadra di Marines e qualche civile). 12 sul pianeta Fiorina – Fury 161 nel terzo, e 1per finire, 9 a bordo dell’Auriga, la nave di ricerca medica del quarto… A me personalmente piace molto l’uccisione da parte della Regina del povero Bishop alla fine del secondo film. Trafitto dalla lunga coda appuntita e poi spezzato letteralmente in due… Ma qui siamo veramente nel personale.
Come si sconfigge?: È molto difficile. Ne ho visto uno che è esploso perché prima gettato nello stampo di una fonderia pieno di piombo fuso. E non è morto per quello! È morto perché poi è stato annaffiato con dell’acqua. E a quel punto, tu mi insegni che… BUM! È esploso. L’acqua calda comunque sembra risultargli essere abbastanza fastidiosa. Momento dello humor facile ma sempre funzionante.
httpv://www.youtube.com/watch?v=nrqSCn0sBPw
Se vi trovate in assenza di armi su una navicella spaziale dovete tentare di espellere l’Alien nel vuoto siderale, per poi abbrustolirlo come se fosse un marshmellow coi propulsori della vostra nave. Per obbligarlo ad andare dove volete voi, vi consiglio il fuoco, anche se non è che proprio serva tantissimo… Se invece avete a disposzione una falange con fascio di particelle a ricerca bersaglio indipendente, munito di proiettili a punta esplosiva atti a perforare corazze… Oppure dei missili tattici, dei fucili a impulso di plasma fasico R.P.G., delle sentinelle robotiche, delle grante M-40 o dei “rompiculo elettrosonici“… beh, in quel caso le cose si fanno diverse. Potete anche investirli. Ovviamente non con una Panda, ma con dei mezzi leggerissimamente più pesanti. Per quanto riguarda la Regina: pare funzioni menarla con un Elevatore, ovvero una sorta di esoscheletro robotico solitamente usato per caricare e scaricare le navi, ma che all’occasione può risultare utile per tirare le belle mazzate in da la fazza di una volta. Mi suggeriscono anche dei mini lanciafiamme.
Ricorda una figa?: Ahahahahahahahahaha. Mi fai ridere, mi fai. Il creatore dello Xenomorfo è H. R. Giger. Uno che se gli chiedi di disegnare un landscape, ti fa il Penis Landscape. La creatura che ha più connotazioni sessuali è sicuramente il facehugger. Nella mente malata del suo creatore è una sorta di vagina penata che stupra letteralmente la sua vittima per uccidere, ma al tempo stesso dando luogo a una vita. Contributo visivo!
In generale però ogni sua propaggine potrebbe ricordare un pene o una vagina. Alternativamente. Pene. Vagina. Vagina. Pene.
Lo compreresti?: Solo per rivenderlo alla Weyland & Yutani e farmi un botto di soldi.
Epic post is epic. L’alien è stata una delle figure mitiche della mia infanzia, del tipo che ne volevo uno tutto mio, ovviamente addomesticato. Uno dei motivi per cui non scambierei la mia infanzia anni ’80 con niente al mondo :)
certo che se anzichè sulla faccia quel coso ti si attaccasse alle parti basse (non voglio essere volgare….) potrebbe non essere così doloroso come lo descrivi….chissà se le sue vittime hanno mai provato a liberarsi con il cunnilingus…
bel post. Niente di nuovo sul fronte occidentale, ma apprezzo sempre i riassuntoni a tema alien. Solo un appunto, nel 3 l alieno nasce da un cane. LE director s cut (e relativa proliferazione) sono cartina tornasole del cattivo stato in cui vers hollywood e vanno ignorate.
Bel post, complimenti.
E Aliens è uno dei più bei film che abbia mai visto.
Ma delle famose analogie del primo Alien con Terrore nello Spazio di Bava (che personalmente non ho mai visto) che mi dite?
sulle edizioni extended.
nell’elegante cofanetto,
quando fai partire il dvd, spunta il faccione del regista
che più o meno ti supplica di guardare la extended
perché lì c’è tutto quello che lui voleva fare…
e non sono quelle cacate che ha fatto poi lucas tipo,
ma alcuni cambi o modifiche sono, non dico sostanziali, ma interessanti. soprattutto in quello di cameron che dura un botto di più.
terrore nello spazio non l’ho mai visto.
anzi, l’ho visto adesso che ci penso… ma non mi ricordo nulla…
molto più di quello però…
guarda cosa combinò il nostro luigi cozzi nel 1981
http://www.youtube.com/watch?v=RLy4ciYLGHI
increibles.
Come no!
e adesso magari mi dici pure che Lucas aveva gia’ tutto in mente quando ha girato il primo star wars e che Ridley Scott ha sempre voluto Deckard androide e per girare la director’s cut non ha usato i fondi di magazzino di Legend.
le extended sono il male.
tra l altro quelle aggiunte in Aliens, che ho visto per volontà di completezza
aggiungono poco o nulla (le sentry?) e rovinano il ritmo mostrando troppo presto il contagio alieno.
“e non sono quelle cacate che ha fatto poi lucas tipo…”
poi vabbeh a te quelle di aliens non sono piaciute…
amen.
per il post, già che c’ero, mi sono visto le versioni extended.
In Alien vs Predator, ma soprattutto nell’immondo Alien vs Predator II (l’orrore…l’orrore…), gli amati xenomorfi non fanno altro che servire da punching ball ai ben meno carismatici Predators. Viene quasi da fare il tifo per loro. Non ci si comporta così…
Mah, io la vedo così: 1 predator esperto vale 5 alien.
-nerd mode on-
Nel primo, mitico fumetto era questa, più o meno, l’equazione.
Ciò era dovuto al fatto che il predator sembrava essere particolarmente resistente al sangue acido, che alla fine è l’arma migliore dello xenomorfo.
-nerd mode off-
qui a San Sebastian c’è una esposizione si opere di Giger, aliens e svariate vagine comprese.
quasi quasi più tardi che non ho una fava da fare vado a rifarci un giro.
Citavo Lucas non tanto per le extended (sarebbe stato come sparare sulla croce rossa), quanto come esempio del fatto che i registi dicono un sacco di palle.
Contamination!!
Mitico Cozzi, ora devo ripescarlo e rivederlo, grazie Casanova, mi farai perdere almeno due ore…
@ ratto negletto:
Il problema è che gli alien sono silenziosi, spietati, implacabili. Se li metti contro avversari più forti, il tutto perde di significato… E infatti si tratta di due film privi di significato
Aliens ha delle scene nella director’s cut davvero godibili (tipo quella delle torrette).
Alien 3 invece dicono che sia quasi un altro film (e in meglio) della direcot’s… sto cercando di reperirla a è praticamente introvabile (per vie legali!)
Ehi ehi, ci sono delle director’s cut che difendo (ma e’ almeno mezzora che non me ne viene in mente una che sia una)
Kingdom of Heaven, sempre di Ridley Scott.
Le extended hanno senso solo se cambiano clamorosamente il film: quella di Blade Runner non ha senso, sia percè il luccichio negli occhi di Deckard c’era fin dal 1982, sia perchè il finale vero è la lotta con Roy Batty (onestamente, a qualcuno frega qualcosa di Rachel?). Lucas è indifendibile. Scott ci marcia troppo. forse un paio di film che ci quadagnano sono il Dottor Stranamore (non ho visto la extended, ma mi dicono esserci la scena del lancio delle torte in faccia, è vero?) e Incontri ravvicinati del terzo tipo, per la scena dell’astronave.
la mostra non era affatto male. ma c’è di meglio, qui a san sebastian donostia
@ Filippo1:
Alien vs Predator non è del tutto una cattiva idea.. e assolutamente un film di merda.
E’ un peccato perchè, ripeto, i fumetti ai quali si ispira non erano male…
No dai l’extended di Blade Runner è fondamentale,il primo finale faceva davvero cagare.
Io alla fine salverei Alien vs. Predator 1, anche solo per la scena in cui risparmia quello col cancro.
Nel 3 extended l’alieno nasce, più verosimilmente da un mastodontico bue, visto che appena nato è già una bestia il doppio più grossa del mastino pirla della versione theatrical. oserei ricordare che, quando i due YY tirano su il bove che contiene la creaturina, uno dei due, prima di uscire di campo tira su un facehugger crepato e dice: oh e questo MACCOS’E’? fantastico. e, il silicone è polarizzato, accidenti.
Ah ah sei un grande.. sono entrato per cercare come ca*** fa un chestburster a diventare xenomorfo in cosi poco tempo
chestbuRster non chestbuster!!!
Io vorrei modificare leggermente il metodo riproduttivo ; nell’uovo quando finisce il liquido amniotico il chestbuster si schiude lo stesso