Premesse felici.
1. Pandorum è un film con gente che si sveglia nello spazio e non si ricorda niente.
Ottima cosa. Se dipendesse da me OGNI film di QUALSIASI genere si aprirebbe con un uomo che si sveglia, ha la bocca secca, non trova le chiavi, gli suona il telefono, sbatte uno sconosciuto al muro urlando IO CHI SONO? IO CHI SONO?, tutto così per almeno mezz’ora. Infatti AMO Memento, dove le parti con lui che si sveglia e non si ricorda niente corrispondono al 90% secco del film.
2. Pandorum è un film con Norman Reedus.
I caratteristi americani di serie B a me piacciono in due momenti: il punto alto della loro carriera, e il punto dove capiscono che non c’è nessun nuovo Tarantino nel loro futuro.
Nel 2002 io ero grassa e Norman Reedus era Scud di Blade II.
Ora lui è il John Morghen degli anni Zero, va in giro con dietro un bersaglio e davanti un cartello che dice ODIO I NEGRI e se mette piede su un set è solo per morire nel modo più umiliante e nel minor tempo possibile, però io sono abbastanza magra. E’ proprio vero che le rette parallele si incontrano quando non gliene frega più un cazzo.
Svolgimento.
Pandorum è The Descent nello spazio.
Dato che il primo essere umano con le budella di fuori si vede al minuto 20, e il primo mostro incredibilmente somigliante a quelli di The Descent si vede al minuto 21, non sento il bisogno di dire SPOILER.
Là dove però Neil Pucci Marshall gestiva i tempi a meraviglia, tanto che noi ce lo ricordiamo per il triple threat “paura” + “mostri” + “la prossima volta che devi calarti in un buco insieme a delle donne magari sceglitele con meno cazzi personali irrisolti”, qui è tutto più faticoso. Ma siccome non voglio fare la nichilista a gratis con un regista tedesco, e siccome il film me lo sono guardato anche dopo che Scud di Blade II si era fuso con l’infinito, voi seguitemi mentre ARGOMENTO. Di qua, prego.
Lati positivi.
1. C’è molto muco.
2. Ben Foster > paracarro.
3. I mostri figliano.
4. Verso la fine un mostro grosso si trova davanti un umano cazzuto ma disarmato. Anziché mangiarselo GLI OFFRE UNA LANCIA. Respect.
Problemi.
1. La trama sembra partorita da un team di sceneggiatori ossessionati dal ficcarci dentro quanti più GROSSI TEMI possibili: bene vs male, nuovo mondo vs cosa resterà del passato, ego tripping vs responsabilità personale, catastrofe vs speranza, ricerca scientifica vs senso del limite. Continuate voi, io l’ho visto ieri sera e se non avessi fatto gli screenshot mi ricorderei solo gli ultimi 10 minuti.
2. La backstory è suggestiva, per carità, ma quasi tutti i punti (follia spaziale! uomini che vogliono farsi re! LA TERRA ESPLODE!) sono risolti tramite GENTE CHE PARLA.
3. Quando parlano gli americani capisci cosa dicono. Gli altri o hanno un posacenere in bocca o sono i figli segreti di Gong Li. Forse recitavano meglio nelle loro vere lingue, ma qui si va avanti a CHIACCHIERE e la mancata comprensione è IL MALE.
4. Quando smettono di parlare e cominciano a menarsi arriva il montaggio superveloce che impedisce di mettere a fuoco alcunché. Esatto, si menano BRUTTO.
Il jolly.
Non vi ho detto che però c’è anche un lato MOLTO positivo, ed esso è il WTF? degli ultimi 10′, una sfondata inenarrabile di PATRIA! UOMINI! MOSTRI! IO SONO UN ALTRO! LEGGE MORALE! PULSANTE INONDAZIONE! OCCHI SBARRATI! DIO E’ MORTO! TUA MOGLIE! TUA MADRE! PESCI VOLANTI!, che nelle intenzioni alza il tasso di solennità e nella realtà butta tutto in caciara. Compreso il finalino “bona lé, s’è trovato il nuovo Eden, andate e moltiplicatevi”, tipo Segnali dal futuro.
Compiti a casa:
– da dove è partito l’hype attorno a questo progetto?
– quanti porno spaziali verranno girati per ammortizzare le scenografie?
– mettendo a confronto il budget di Pandorum e i soldi spesi per Leviathan (o Creatura degli abissi) vent’anni fa, possiamo dire che il digitale ha avuto qualsiasi effetto nella realizzazione di film non molto riusciti?
– il produttore Paul W.S. Anderson ha portato un cabaret di paste sul set? E se sì, erano fresche?
Norman Reedus è il settimo nome nei titoli, si vede due minuti e mezzo, è appeso a un tubo col fil di ferro, ha un occhio tumefatto, si spalma fango nero sulla faccia, inanella dodici “fuck” e muore divorato dalle bestie. Baciami.
DVD-quote suggerita:
“Metteteci questo sotto l’albero.”
(Dolores Point Five, i400calci.com)
fango nero sulla faccia?
SU UN’ASTRONAVE?
Lo farò mio.
Sì, Uwe, era FANGHIGLIA. Non so da dove cazzo l’abbia presa ma NON L’HA SALVATO. I mostri se lo sono magnato in gruppo.
(*hot*)
Come sempre “cazzodigenio”
[Lati positivi.
1. C’è molto muco.]
Dunque secondo te Dolores 5.0, lo tengo e me lo vedo così tanto per fare?
Mi sembrava veramente un cazzata e lì per lì stavo per fare un po’ di pulizie di fine anno…ma se insisti…The Descent m’era pure piaciuto…certo sottoterra è meglio!
Dolores in questo caso non dà consigli. Dolores offre solo “pro” e “contro”.
(E screenshot, ecco.)
Si ma, Dolores, ti è piaciuto?
Beh, “piaciuto” no.
Spippolando su imdb però ho scoperto l’esistenza di questo:
http://us.imdb.com/title/tt1299653/
Si potrebbe fare un confronto. Forse. FORSE.
Senza contare un film titolato come il fossile di un dolce natalizio…
che accozzaglia di stronzate! ma ti credi divertente a scrivere sta roba? mi sembra di leggere il blog di selvaggia lucarelli…patetico.
scusa se te lo dico ma non capisci un caxxo di cinema,e non perchè stronchi pandorum,ma per come scrivi.ti credi tanto intelligente ma fai solo pena
e lascia stare norman reedus,che è un attore coi fiocchi…per chi sa riconoscerlo ovvio
un consiglio: dedicati al ricamo e lascia perdere il cinema…e smonta dal piedistallo.
appena visto.
bambini che ti sgozzano a tradimento, come farne a meno.
<3
Sinceramente parte bene, poi alla fine il film stanca, comunque di certo ha ottime atmosfere che sul finale si perdono, ma diciamo la verità la maggior parte dei maschietti questo film se lo ricorda per via Antje Traue, continuamente con la scollatura in primo piano, anche quando non è inquadrata di primo piano
http://www.aceshowbiz.com/images/still/pandorum23.jpg
>>> e lascia stare norman reedus
scusate il necropost sostanzialmente inutile, ma dieci anni dopo questo commento acquista una sua dignità.
(Dolores, you had ONE JOB…)