Ciao Jeeja, ti amo qualsiasi cosa fai, troviamoci, conosciamoci, mi metto la cravatta per te, ti porto in un ristorante romantico in riva al mare al lume di candela in una notte di stelle, ti dono una rosa bianca (simbolo di purezza) e ingaggio un violinista a suonarci Alegría del Cirque du Soleil – o qualcosa di Biagio Antonacci. Poi ci picchieremo tutta la notte, come piace a te. Questa è la premessa.
Il film: all’inizio vediamo Jeeja che finge di suonare la batteria che era più credibile Matt Bellamy a Quelli che il calcio, ma è adorabile lo stesso. Poi s’incazza tantissimo con uno, e viene cacciata dalla band (peccato, ero lì lì per comprarmi il singolo su iTunes). Allora si compatisce, si ubriaca, e una gang di malfattori generici tenta di approfittare del suo stato di semi-incoscienza alcolica per rapirla.
Ora, parliamo un secondo di questa gang: sono dei tipi con stivali speciali che davanti agli stinchi hanno delle sciabole seghettate, e sotto le suole dei trampoli a molla. Aggiungeteci una location fatiscente da periferia abbandonata, e il fatto che me lo sono guardato mezzo sbronzo alle due di notte, e insomma non mi cagavo addosso così tanto dai tempi degli uomini-ruota di Nel fantastico mondo di Oz. Se fosse spuntato fuori anche Tim Curry truccato da Pennywise a urlare “Galleggiano!” sarei morto d’infarto secco sul posto. Per fortuna non l’ha fatto, per cui mi sono calmato e ho finito di vedere il film.
Comunque: Jeeja è rincoglionita dura, per cui a salvarla interviene un figo della madonna che, a ritmo di hip hop thailandese, inizia a malmenare tutti a colpi di breakdance. Ed è qui che si manifesta ciò che Jeeja – che teneva un sacco a questo progetto e ha ottenuto pesante input creativo – aveva minacciato da tempo, ovvero il famoso incrocio tra arti marziali e hip hop. Nella scena successiva Jeeja viene accolta in una comunità alternativa per ggiovani alternativi che praticano appunto hip hop e arti marziali, e c’è quest’altra scena di combattimento ridicola, più simile a una vera e propria coreografia musicale che a una rissa, che per un attimo mi fa temere che il tutto diventi una francesata alla Yamakasi per pubblicizzare la “scena” di artisti locali, o peggio un Jolly Blu esotico. Che poi sono curioso: c’è qualcuno che si intende di hip hop e mi sa dire se questi pezzi sono fighi e meritano attenzione? Io musicalmente sono fermo ai Van Halen…
Ad ogni modo la faccenda per fortuna si ferma lì, Jeeja rimane affascinata dai suoi nuovi amicici, grida “PURE IO” e pretende di farsi insegnare le arti marziali (e soprattutto pretende di non saperle). Il tutto con lo scopo finale di unirsi a loro nella battaglia contro una gang di criminali che alimentano un giro di prostituzione sequestrando solo ragazze speciali che emanano un certo odore particolare che vi giuro che non mi sto inventando niente basta che non mi costringiate a rimandare indietro il dvd per capire che razza di puttanata assurda starebbero cercando di farci bere. Il loro stile in ogni caso, stando al traduttore che ha creato i sottotitoli italiani, si chiama “arti marziali ubriache”, ma in comune col Drunken Master di Jackie Chan ha soltanto la quantità inusitata di alcool che Jeeja si deve ingurgitare facendomi nel frattempo innamorare sempre di più.

Just like Johnny Castle and Baby
Nella mezzora successiva si assiste a nè più nè meno che la versione muay thai di Dirty Dancing, in cui il figo della madonna insegna a Jeeja a tirare fette in faccia facendo acrobazie sulla spiaggia giusto un pelo più complesse della presa del ponte. Dimenticavo: a differenza di Chocolate in cui faceva la muta rimbambita, in questo film Jeeja parla! E parla un tot! E ha questa cantilena paperinesca a macchinetta adorabilmente insopportabile… ma che ci volete fare, l’amore è sordo.
Da qui in poi il film è una sequenza continua di combattimenti inframezzati da sviluppi narrativi di poco conto. Quello che importa a noi è che Jeeja e i suoi amici continuano a fare cose da ufo, coreografie che non stanno nè in cielo nè in terra, puro circo.
Però. C’è un però.
Innanzitutto si sente la mancanza di Prachya Pinkaew, quello che in Protector si inventava il piano sequenza di 5 minuti e in Chocolate quella scena incredibile del combattimento “platform” sulle impalcature. Rashane Limtrakul è più che competente, ma gli mancano quei colpi di geniale scaltrezza.
Ma soprattutto, e qua Jeeja tira un colpo al cuore non indifferente, qua e là spuntano… ho paura a dirlo… i cavi. Già. Addio purezza. Addio dogma. L’effetto è lo stesso di quando al Newport Folk Festival del ’65 Bob Dylan tirò fuori per la prima volta gli strumenti elettrici. Che intendiamoci: gli stunt cazzuti e genuini abbondano comunque, e si ha la decenza di non adottare l’usanza di Pinkaew di fare replay multipli sulle mosse più fighe nè quella di mostrare il backstage delle scene più pericolose nei titoli di coda, per cui non c’è ipocrisia. E in ogni caso l’uso non è invasivo, nè compiaciuto/insistito, e dà giusto quel tocco coreografico di spettacolarità in più. Insomma, è onesto e lo si può perdonare, ma è innegabile che il fascino generale dell’operazione ne risenta un pochetto…
Facciamo così: durante la cena con Jeeja, al momento giusto e con opportuna delicatezza, tirero’ fuori l’argomento. Vedo come reagisce, sento la sua versione della storia, e vi faccio sapere.
Nel frattempo… ma sì, noleggiatelo lo stesso.

"Preparati a vedere cose da ufo" (not actual dialogue, ndr)
DVD-quote suggerita:
“Giuda!”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Complimenti per il tuo blog…perché non mi inserisci tra i tuoi amici e mi linki?? Te ne sarò grata
grazie!!!
Prima dimostrami che non sei un robot :)
Un gemellaggio tra i400calci e amoreepsiche è quello che tutti noi attendiamo da mesi.
@deep: concordo e sottoscrivo.
@Nanni: come mai di Chocolate non ne avete mai parlato prima? :-)
Ammetto che per i primi 5 minuti ho continuato a pensare “io la scena di combattimento sulle impalcature non me la ricordo.. e se anche Johnny Deep ci avesse fisico e talento, chi ci andrebbe contro? Alfred Molina? Judy Dench? Juliette Binoche?” …si, stavo pensando a Chocolat, mea culpa.
Suppongo che anche di questo una eventuale uscita al cinema ce la scordiamo eh??
@deep: ma infatti ci spero tanto… se e’ un robot ci rimango male :(
@jo: di Chocolate non ne abbiamo parlato perche’ l’ho visto tipo 4/5 mesi prima di aprire il sito :P
Lo stesso vale per JCVD, e altre belle cose che purtroppo nel terzo mondo arrivano dopo (se arrivano)
in bocca al lupo per la cena, capo! cosi’ potro’ dire di essere amica dei coniugi nanni e GIGIA cobretti!
Gigia Cobretti suona benissimo <3 *_* <3
Ora lo scrivo sul diario. E sul campanello di casa.
zio cano… sempre alla distribuzione clandestina ci tocca ricorrere…
JCVD però in qualche modo in italia è uscito, perchè l’audio era italiano..
adesso cerco di mettermi in pari.
e come faccio???? dimmi te….se metti i numerini per lo spam te li riscrivo…
Evvai era vero!!! Sono troppo contento… pero’, ahime’, questo e’ il momento in cui ti faccio tristemente notare che non ho una sezione “amici” :(
Mi dispiace, spero che la gente che legge questa pagina clicchi comunque sul tuo link. Se non basta mi impegnero’ personalmente a diffonderlo a voce durante conversazioni casuali, promesso.
Con immutata stima,
Dr. Nanni Cobretti
Il fatto che abbia risposto non esclude che possa trattarsi di un robot. Io comunque sul link ci ho cliccato. Non ci sono rimasto per più di cinque secondi, ma la buona volontà ce l’ho messa. Ora però dovresti mantenere la promessa e creare una sezione amici, parenti e beneauguranti (nel senso che non ti augurano nessun male specifico – cit).
…beneauguranti… mmm.. Moe Zislacky, quando homer cerca l’anima gemella! Ci scommetto la reputazione di nerd!
Ma forse e’ il robot di Rocky IV, quello che regalano a Paulie… in quel caso LO VOGLIO. E comunque per quelle cose ho una pagina Facebook apposta.
si chiama Gegia? macristo!
caro Deep…sono andata sul tuo blog…. tu ce l’hai il link per gli amici…..
predica e bene e razzola pure bene…..
Egr Dott. Nanni Cobretti,
sono daccordo con deep che dovresti mettere una senzione amici e ad a questo punto infilarmici…..
@luisa: farai fatica a convincermi che non sei finita su questo sito – e su questa pagina in particolare – solo perche’ hai googlato “storia d’amore tormentata”, o “biagio antonacci”, ma mi fido e premiamo il simpatico siparietto: e se facessimo una bella cosa old school tipo uno scambio di bannerini? Voglio dire: non ho idea di quanti fans dei film d’azione e d’orrore vogliano leggere poesie romantiche, e viceversa, ma oramai sono curioso… Scrivimi in privato per dettagli!
va bene….ora ti rilancio una controproposta…
Care le mie ennuple pedate, va bene essere di parte, quasi sempre lo apprezzo, ma “gagging phoenix” è una cialtronata assoluta, sposta indietro il calendario di decenni_ mi ha ricordato la bizzarria degli spot di Sitelli Pelle con temi musicali degni di una intro di Gazebo e pretesi momenti di tensione equivalenti alla sospensione che precede l’eliminazione di un concorrente del Grande Fratello, solo, un po’ più lenti_ si salvano: una concezione del colore difficilmente rintracciabile altrove, la maglietta a righe “tie-die” della Giegia e un paio di colpi portati nell’ultimo combattimento, veramente poco e io mi considero di bocca buona_
massacratemi pure…
con affetto, Odd
Nessun massacro, opinione legittima e argomentata. Io pero’ sono innamorato. E a parte quello: una volta che manca un illuminato/preparato come Prachya Pinkaew a dare quei tocchi di genialita’ in piu’, e che rinunci al dogma introducendo i cavi, l’operazione perde innegabilmente come dicevo una buona fetta di fascino. Dal lato narrativo, finche’ si continua a parlare di Thailandia, non ho mai preteso nulla (spesso tra un combattimento e l’altro faccio altre cose, tipo il bucato, il calcolo delle tasse o le recensioni di altri film – e spesso mi dimentico pure di attivare i sottotitoli), ma le coreografie mi e’ sembrato facessero ancora il loro egregio dovere. Manca, se vuoi, il tipo di sequenza che poi vai dagli amici e racconti “oh, ho visto questo film, e a un certo punto c’e’ una scena pesissima in cui lei [inserire qui]”. In Chocolate invece c’era letteralmente l’imbarazzo della scelta.
Visto ora. Credo di essermi innamorato.
Nanni mi dispiace dirtelo ma ci combatteremo il cuore della Jeeja fino alla morte. O fino a quando non mi assumono per girare quel porno con Megan Fox di cui ho scritto a Micheal Bay (che vorrei tanto come produttore e gestore effetti speciali, nel caso mi diano l’ok per l’inizio delle riprese).
Bel ritmo, musiche “coerenti”, numeri da circo, e un cast di facce simpatiche. e Jeeja che spacca culi a destra e a manca fino alla fine.
Appena lo trovo in dvd in lingua europea lo compro.
Sono molto tentato di mettere su subito Chocolate, ma aspetto almeno fino a domani.
Jeeja e’ mia, sono arrivato prima io e in amore conta chi arriva per primo lo so per certo ho letto le istruzioni
sara’ una dura lotta, io ce l’ho amica su feisbuc e me la sto gia’ lavorando gne’ gne’. cmq mi stavo sparando i making of di chocolate… ebbene si, in UNA singola mossa, all’inizio del pestaggio “platform”, compaiono 3 cavi, 3! solo li, ma mi sono sentito male… poi ho ripensato ai restanti 90 min di film e mi sono rinnamorato subito.
Pussa via, arrivi con tre settimane di ritardo! Ci siamo già io e Nanni a contenderci il cuore della Jeeja!
(leggendo dei cavi sopra ho avuto una immagine mentale allucinante dove io e Nanni ci sfidiamo stile American Gladiators. devo decisamente smettere di mangiare tarallucci e redbull al mattino)
Io adoro Jeeja…. i salti mortali che ho dovuto fare per reperire Chocolate in italiano…non li immaginate!!! mannaggia!!! comunque, in ogni caso sto aspettando una versione che non sia sottotitolata, anche in inglese, perché benché sia un film di arti marziali (e sappiamo che di solito la storia di base non merita) vorrei godermelo come si deve…. speriamo in bene…
Per il prossimo gemellaggio con Amoreepsiche voglio l’Angolo delle Poesie e delle Barzellette anche sui 400 calci.