Jaume Balguerò & Paco Plaza. Adesso fanno i fighi perché hanno trovato la gallina dalle uova d’oro. Il loro [REC] è diventato [REC]2 e possono atteggiarsi a detentori di un marchio horror che se tutto va bene verrà ricordato per lungo tempo. Ma è solo ed unicamente culo. Jaume Balaguerò & Paco Plaza dovrebbero essere ricordati per essere i registi di O.T.: La Pelicula. Un film horror che ci siamo persi tutti? Una sperduta perla del vitale genere iberico? No. Operaciòn Triunfo: La Pelicula. Il film della versione spagnola di Operazione Trionfo. Ora, io non voglio fare lo snob, ma uno che nella sua vita ha fatto – tra le altre cose – Fragile (rilettura lesbo pedofila necrofila di Biancaneve e i 7 Nani) Darkness e un film su Operazione Trionfo, non è che siccome poi azzecca un film che si basa su un’idea una, può essere considerato un genio, no?
[REC] è sicuramente il miglior titolo della filmografia di Balaguerò. Film d’assedio con appestati semplice semplice che – tolta l’idea delle riprese “in diretta” – riusciva a mettere insieme una serie di piccole ma efficaci intuizioni: il palazzo impacchettato, il falling pompiere, l’inaspettata svolta demoniaca finale. Oltre a questo, bisogna riconoscere al film una buona gestione degli spazi e una sceneggiatura che – pur non essendo quella di Infernal Affairs – funzionava e che soprattutto aveva il merito di farti conoscere e affezionare ai personaggi. Certo, c’erano anche dei momenti maccosa, ma siamo anche spettatori consapevolmente di bocca buona. L’idea di dare un seguito a [REC], sulla carta – deve ammettere – mi aveva esaltato. E non poco. Mi sembrava una di quelle idee di exploitation talmente dichiarate e improbabili da fare subito simpatia. Voglio dire: come continuare una storia del genere?
SI AVVERTONO I SIGNORI LETTORI CHE DA QUI IN AVANTI CI SONO SOLO DEGLI SPOILERS.
A) LO SPARATUTTO
L’impressione iniziale – che mi ha fatto sperare per il meglio – è stata quella di essere di fronte a una sorta di rip off di Aliens. Militari incazzati con armi potenti che entrano in un covo di gente appestata. Gli fai dire due frasi in modo che io capisca che quello è il leader, quell’altro è quello scemo ma buono, quell’altro ancora l’invasato tutto muscoli, ed il gioco è fatto. Poi gli fai urlare cose come “Vengono fuori dalle fottute pareti!“Niente di più facile. Ripeto: siamo spettatori consapevolmente di bocca buona. E invece no. Qui cominciano i problemi. La sceneggiatura di [REC]2 è una vera merda. Manca una qualsiasi caratterizzazione dei personaggi. Non c’è nessuna differenza tra i militari. Nessuno ha un briciolo di personalità. Nessuno che sia qualcosa in più del corpo utile solo al body count finale. Che per altro è pure basso.
B) L’HORROR DEMONIACO CON TANTO DI PRETE
Una volta arrivati al palazzo del primo film, il gruppo degli anonimi militari viene raggiunto da un tipo che di nome fa Owen e che dovrebbe far parte del Ministero della Sanità. Dopo 4 minuti 4, Owen svela i militari di essere in realtà il prete Owen, mandato dal Vaticano a tentare di fermare il diffondersi di questa malattia causata da una bambina posseduta dal demonio. Owen è l’UNICO personaggio un minimo sviluppato del film. Se togliamo lui la sceneggiatura sta sui tovaglioli su cui vengono appoggiate le pinte al pub.
C) L’HORROR AL PASSO CI TEMPI CHE DISCETTA DELLA FRAMMENTAZIONE DELLA VISIONE
A differenza del primo film, [REC]2 non ha un solo punto di vista. Balaguerò & Plaza hanno pensato bene di puntare sul cavallo sbagliato. Secondo loro il Cinema li ha chiamati per dire qualcosa di forte sulla Teoria della Visione, e non sui falling pompieri. Per cui: non solo c’è uno dei militari che riprende il tutto con una videocamera come faceva il cameraman del primo film (circondato da uno che dice tutto il film “Dobbiamo riprendere tutto! TUTTO!”). Ognuno dei militari è dotato di casco con una mini camera incorporata. Questo serve in teoria a moltiplicare i punti di vista. In realtà non serve a un cazzo, perché la regola vuole che ci si allontana dal gruppo muore. E qui scatta la malafede di Jaume e Paco. Perché se uno rimane da solo e muore, per essere visto da noi pubblico, necessita di un specchio… Questo – perdonate l’immagine non particolarmente bella – equivale a quella vecchia vignetta di Stefano Disegni in cui Vittorio Sgabri si faceva le seghe davanti allo specchio perché troppo innamorato di sé. Se non vedo, non godo… Non solo. Oltre al gruppo dei militari si aggiunge un gruppetto di ragazzini dotati anche loro di videocamera. A metà film si torna al punto di partenza e si racconta la stessa storia da un altro punto di vista. Fino al momento in cui le due storie si incrociano e diventano la stessa. Utilità di questa mossa? Nessuna. Soprattutto perché, come già per i militari, i ragazzini non hanno la minima caratterizzazione e una volta che hanno raggiunto i militari vengono letteralmente DIMENTICATI dal copione. Ancora. E qui mi sembra di poter dire che c’è forse l’unica intuizione notevole del film (sul discorso della visione). La camera digitale viene sfruttata per far capire che il demonio può farci vedere quello che vuole. Tento di spiegarmi meglio. Con la luce accesa vedo un nornale corridoio. Con la luce spenta – ma guardando dentro la camera in modalità notturna – vedo cose che normalmente non vedrei. L’occhio umano è ingannatore e il dispositivo Cinema serve a mostrami la verità. Questo mi sembra un discorso interessante, peccato però che alla quarta volta che viene spiegato di seguito in tre minuti di film, abbia ampiamente reso, e che soprattutto non porti a nulla se non ha una sequenza bubusettete (ovvero quelle sequenze prevedibili nei film horror atte solo a testare la tenuta dell’impianto audio del Cinema e di rara prevedibilità).
Non hanno avuto poco tempo per pensare al seguito del loro film, Balaguerò & Plaza. Ma non sono riusciti a trovare un’idea valida sui far girare il tutto. Hanno preferito buttare più carne al fuoco possibile senza però trovare una chiave di lettura interessante, o il cui sviluppo potesse durare più di mezz’ora. Il risultato è un film decisamente meno divertenete del primo e che – non si può fare nulla – ha una sceneggiatura scritta coi piedi. Per carità: si vede e probabilmente Io & Marley è peggio, ma questo non fa di [REC]2 un buon film…
COME FAR CAPIRE A TUTTI CHE LE IDEE SONO FINITE E CHE SI STA LETTERALMENTE RASCHIANDO IL FONDO DEL BARILE. IN UNA SOLA FRASE.
I militari entrano in un palazzo in cui ci sono degli appestati cannibali che sembrano non morire se non colpiti da 19682398 proiettili in testa. Sono scortati da un prete che gli rivela che la malattia non è una malattia, ma una possessione demoniaca potenzialmente in grado di distruggere il mondo. Alcuni di loro sono morti in modo veramente brutto. Sul soffito dell’appartamento in cui sono rinchiusi rantolano dei fanciulli macrocefali e cannibali. Le speranze di salvezza sono meno di zero. Ed è in questa situazione che uno dei militari pronuncia la grandissima frase “Ho una brutta sensazione!“. Maccossa.
LA BELLEZZA DI VEDERE UN FILM DEL GENERE DOPPIATO
Ringraziando il cielo che [REC]2 sia uscito in sala (anche se nel solito multisala periferico del cazzo dove l’ultima volta mi hanno rotto il vetro della macchina per rubrami una borsa dell’Adidas vuota), ma la domanda è: meglio vedere un film del genere sullo schermo del computer in lingua originale. o su grande schermo con un doppiaggio eseguito accazzodicane? Ok, meglio su grande schermo, ma c’è un limite a tutto. “Signori doppiatori, per doppiare [REC]2 la paga prevista è: un buono del pane da utilizzare e Varsavia, una patata e due pacchetti di Yonkers scaduti. Ok? “. Per cui c’è un demone che parla con la voce di quello che solitamente fa la vocina simpatica nelle pubblicità. Ti piace vincere facile? Ma soprattutto il prete. Ora, il prete è interprertato da un attore inglese – Jonathan Mellor – in una produzione spagnola. Il suo personaggio si chiama Owen. Verso la fine del film prega in lingua inglese (anche qui doppiato…). Per cui: perché nella versione italiana parla con accento tedesco? Strizzatina d’occio a Ratzinger? No, veramente: perché?
ELEMENTI CHE SALVANO IL TUTTO DALLA TRAGEDIA
1) Il film inizia esattamente dove era finito il primo. Ovvero mostrando Manuela Velasco in una posizione che sottolinea le sue tette.
2) L’idea dei bambini che rantolano sul soffitto non è male.
3) L’omicidio di un bambino rantolante da parte del prete e quello del pompiere da parte della ragazzina non sono male.
DVD-quote suggerita:
“Peggio del primo.”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
Volevo solo menzionare “El Bomberos se cajò” e la “Putan Torcia” elementi fondamentali del primo REC…Un saluto.
Uhm… se le cose stanno così, mi spiace. Si, perché REC mi era piaciuto una cifra, sebbene di fatto non avesse nulla da dire nemmeno quello. Però non lo diceva benissimo, tanto da godertelo tutto d’un fiato con somma soddisfazione. Darkness non era malvagio e salverei anche alcune cose di Fragile. Intendiamoci, non son ‘sti filmoni o meglio, lo sono più nelle intenzioni che nei risultati. Però mi hanno fatto diventare simpatico Balguerò, che in fin dei conti non è poco. Nameless invece mi fece schifo al cazzo, senza possibilità di scampo, mentre di Operaciòn Triunfo non so nulla di nulla e credo che continuerò crogiolarmi nella mia ignoranza.
COMMENTO SPOILEROSO
Mi trovo in disaccordo. a me rec 2 è piaciuto e anche tanto.
Non c’è caratterizzazione dei personaggi? Si è vero. Ma oltre che esser difficilmente fattibile (è un film in tempo reale, quindi non è che in una pellicola di neanche 90 minuti, di diretta, puoi costruire un background dei personaggi). Secondo me in questo capitolo si è preferito soffermarsi sulla flora e la fauna della palazzina che per me è la vera protagonista (frase fatta del 2010).
L’atmosfera c’è e secondo me c’è anche l'”azione”… a me i 90-100 minuti di film son passati senza neanche accorgermene… il fatto è che però questo film esiste solo in funzione di un terzo capitolo perchè getta cosi tanta carne al fuoco che risulterebbe inutile senza un Rec3.
Ora abbiamo: un esercito di bambini ragno, Angela che può uscire, un condominio pieno di indemoniati, 2 ragazzini VIVI chiusi in una stanza (per questo non è inutile la trama dei ragazzini) e un attico dove ci sono cose che alla luce non si possono vedere.
Se non si montano la testa e finiscono col terzo episodio per me può venire una figata. Poi l’atmosfera c’è, magari non fa paura come il primo ma a me m’ha inquietato forse di più.
Poi personalmente sono altre le cose che m’hanno dato fastidio (a parte il doppiaggio del primo esorcizzato): perchè siamo sempre li… se una camera si rompe o si scarica il gioco è finito. Qui forse ci sono alcune dentonate (angela che porta la telecamera e praticame gli dice: tenete finitemi il film, ne ho bisogno!) per ovviare a questo problema ma non guastano più di tanto
SPOILER NELLO SPOILER: quando Anagela schizza e inizia a sparare a tutto ciò che si muove ho quasi sperato in una nuova icona slasher con lei che si faceva largo fra gli infetti sparafucilandoli in da fazza (come dite voi)… peccato che il regista non fosse Raimi.
scusate ci sono alcune frasi lasciate a metà e alcuni punti ripetuti… ma l’ho scritto in due tronconi (uno a casa e uno al lavoro) e non ho riletto. :D
ma a me a cui il primo film non ha detto nulla fino al finale dell’attico (notevole), questo seguito potrebbe minimamente interessare?
ah! Dimenticavo di dire che a considero Balaguero un bluff, viene sopravvalutato quando ha fatto solo roba mediocre.
Molte possibilità ampiamente sprecate per me. Il primo funzionava perchè lasciava tutto nel dubbio (zombi? demoni? santeria? chissà…)
Questo invece tenta di spiegare tutto (appunto la triplice ripetizione della visione notturna..) ma mette tutta la trama al servizio della scena da girare al momento piuttosto che cercare di essere verosimile. Allora il prete diventa uno peggio che il sergente di full metal jackets, i soldati dei corpi speciali sopno checche piagnucolose con pochi colpi e incapaci di eseguire gli ordini.
E poi sì, quando la Velasco alla fine prende lo shotgun, ho sperato inutilmente in una nuova Milla, ma niente da fare…
DVD quote per me:
” da vedere con la visione notturna…”
vedo che abbiamo pensato la stessa cosa su Angela con lo shot gun…
i soldati dei copri speciali diventeran pur checche piagnucolose ma dubito avessero mai pensato di trovarsi davanti a qualcosa del genere.
Giusto un appunto, il miglior film di Balaguerò è “los sin nombre” tradotto in euro con Nameless del quale, Darkness, è una versione “per gli americani”, riveduta ed ammorbidita …
Detto questo: i doppiatori italiani sono Cani, quantomeno sono POCHI.
@nicola: non sono così sicuro
che tutte le cose lasciate in sospeso in questo capitolo
siano pensate in preparazione per un ipotetico terzo…
secondo me è scritto proprio malino.
certo, il ritmo dev’essere serrato,
ma nel primo – con lo stesso tempo e le stesse caratteristiche – i ruoli erano ben definiti.
ripeto: non si richieda una sceneggiatura a orologeria
ma qui c’è veramente pochino…
@settantesette: faccio comunella con Mei.
balaguerò per me è veramente veramente scarso.
anche los sin nombre è una mezza merda.
l’unica roba veramente notevole
che mi è capitato di vedere di Balaguerò
è il primo corto, Alicia.
Il resto – parere personale – è tutta fuffa della peggior specie.
[REC] è un buon film
ma il suo successo e la sua fama
mi sembrano esagerate…
dubbio: spagna e horror.
ma Amenabar?
dopo il pessimo mar adentro ha smesso?
@casanova: io invece ne sono quasi praticamente convinto perchè rec 3 è entrato in pre produzione praticamente ancor prima che uscisse il 2 in spagna. balaguero ne aveva parlato già a venezia e c’han già fatto il sito…
poi ci son tutti i vari dettagli (anche la “piscina” in cui viene tirato giu l’ultimo geo dovrà pur avere uno scopo).
Non lo so… attendo fiducioso e a me questa trama intriga!
fanculo, REC 2 spacca! è tesòn, cupòn, citazionisticòn. ogni tanto si appiattisce un po’ ma riprende sempre piuttosto benòn. fighissima la menata finale della realta’ parallela al buio.
geniale anche come gioca con stereotipi e citazioni cinematografiche esplicite senza mai infastidire o snaturare lo stile del film. last but not least, le facce del prete!
@J.Lo: no, ma [REC] 2 mi sembra tutto trane che tesòn!
Poteva essere un festòn e invece…
la parte dei reghezzini è una mega palla.
Il primo ha ritmo. Questo è fiacco.
Domanda. Tenendo conto che il film non ha necessità di propologo
o di spiegare nulla:
quanto passa tra l’inizio del film è il primo morto?
Risposta: troppo.
Domanda: quanto passa prima che uno dica “Hp un brutto presentimento?”
Risposta: Troppissimo.
d’accordo invece sulle muste del prete
(che in visione notturna sono ancora meglio).
“Domanda. Tenendo conto che il film non ha necessità di propologo
o di spiegare nulla:
quanto passa tra l’inizio del film è il primo morto?
Risposta: troppo.
Domanda: quanto passa prima che uno dica “Hp un brutto presentimento?”
Risposta: Troppissimo”
è proprio tutto ciò il bello.
tempi ben calibrati(e di horror con queste tempistiche anni 70/80 ormai quasi non se ne vedono piu) che ottimamente rendono servizio al gioco della tensione
@ panola79.
no, forse non sono stato chiaro: quello che volevo dire
che è che REC2 ha anche il difetto di essere relativamente noioso.
sopratutto rispetto al suo predecessore (quello sì, ben calibrato).
non mi è chiara poi una cosa:
quali sarebbero le tempistiche anni 70/80 di questo film?
Il prete era Don Zauker fatto e finito (e con la visione notturna si vedeva ancora di più)
Vangelo, Carlo. Vangelo.
Da vedere solo perché è “il film con Don Zauker” (quello del Vernacoliere, non quello di Daitarn), specie quando prende a fucilate in faccia il bimbozombo.
a me sono piaciuti entrambi…ne stanno facendo altri 2…un prequel e sequel della bilogia…
Ehi, ma lo recensite [REC]3? Gustoso anzichenò.