
Sto già pensando a Kylie Minogue.
Il rapporto che mi lega ai film ambientati su una barca è lo stesso che lega Nanni Cobretti ai film di alta montagna, e si riassume in HA HA HA HA CAZZI VOSTRI. Io non prendo nemmeno il traghetto per l’Elba. E abito AL MARE. Localizzami questo.
Guardo quindi sempre volentieri i film di trucitudini al largo, e ogni tanto ce ne scappa uno bello o almeno godibile.
Ma non pretendo di sapere cosa spinga voi, amici dei 400 Calci, a guardare un horror.
Io li guardo con lo spirito con cui vostra madre guarda “Agrodolce” e vostro fratello i porno. Mi rilassano, mi rallegrano, mi permettono di deridere lo scarso acume dei personaggi, mi fanno scordare che in questa casa non si chiava con regolarità, insomma, mi offrono una gamma di emozioni importantissime che NON sono la paura.
Perché le cose che mi spaventano sono TRE, ed esse sono:
– oggetti inanimati che cambiano posizione;
– giradischi che partono da soli;
– una persona in primo piano che bada ai fatti propri mentre qualcosa si muove mo-o-o-o-olto lentamente sullo sfondo.
Il secondo tempo di Hostel l’ho guardato facendo colazione, il serial killer delle miniature di “CSI” mi ha guardato LUI mentre ero pietrificata tutta da un lato del divano con la bocca aperta a cerchio e le braccia in avanti a 90 gradi.
Del resto la paura è una cosa soggettiva. Mia cugina Lulamae ha passato dieci anni entrando e uscendo dagli ospedali e i successivi dieci a non perdersi una puntata di “E.R.”.
E ora, il nostro film di oggi.

Se Dio avesse voluto che tu nuotassi ti avrebbe fatto nascere con le branchie.
Triangle è il terzo film di Christopher Smith, quello di Creep (non l’ho visto) e Severance (a me ha fatto ridere). Un po’ presto per definirlo “la svolta contemplativa” di un regista che nessuno può definire con certezza un cane fortunato o un ometto in crescendo che si farà anche se ha le scarpe strette. Prendiamolo quindi per quello che è. Un film isolato. Che, vi giuro, ce n’è in abbondanza.
Triangle si articola in tre parti. Si chiama Triangle e vale la regola del tre. Su tutto. Specchi divisi in tre, personaggi multipli di tre, tre battute alla volta, tre giorni per la lingua, Trento come Toronto nel rutilante corridoio del residence del Colorado. Per il potere del trio. Tre. Erre.
Prima parte su tre: una MILF con bambino autistico (lasciato a casa) partecipa a una gita in barca con un gruppo di estranei nemmeno particolarmente antipatici. Comincia benino, poi DAL NULLA un’enorme tempesta elettromagnetica si abbatte sulla barca. MA il gruppo più o meno risale in groppa alla carcassa. Si profila all’orizzonte una NAVE DA CROCIERA. Il gruppo sale a bordo.

Spoiler: c'è UN BUCO.
Si passa a una seconda parte su tre in cui succedono cose sanguinose, MOLTO ben montate, piene di BELLE inquadrature, cose che ti fanno spremere le meningi per capire cosa sta succedendo e soprattutto DOVE SI STA ANDANDO, oltre che “nei cazzi” perché quello lo si è capito dal momento che un albatross ha iniziato a volare in cerchi lenti sulla barca prima della tempesta elettromagnetica, MA tutta questa parte è basata su una variante della Regola del Tre, una specie di paradosso temporale, una cosa che alcuni chiamerebbero un accorto gioco tra flashback e flashforward, anche se il regista la spiega con lo stesso discorso al minuto 26 e al minuto 45, una cosa che se siete presi bene vi terrà avvinti allo schermo e se siete presi male vi ricorderà questo:
httpv://www.youtube.com/watch?v=ErU5hKT2KMs
C’è anche un giradischi che si muove da solo e trasmette un pezzo swing. Qui non sapevo se avere paura o complimentarmi con il regista per l’eleganza della musica. Anche in Below partiva da solo un pezzo swing. In Below però c’erano meno donne. E non ricordo depositi di donne morte.
I paradossi temporali mi piacciono un casino anche se non posso dire di averli capiti finché qualcuno li spiega in un forum. E anche lì, non è che succede sempre sempre, perché se nello stesso film c’è sia un paradosso temporale sia una scena con il protagonista che volta la moglie e se la fa da dietro tutti i thread del forum si intitoleranno “Sì, ma se l’è inculata o no?”.
Questo è cinema, ragazzi. Anche le cose normali sembrano strane.
Sì, sto prendendo tempo.
La terza parte su tre è la parte dove alcuni misteri vengono svelati, cose che NON vi dirò perché a) non si possono evitare gli spoiler e b) IO NON AVEVO BISOGNO DI SAPERLE, CAZZO.
Non mi serve un Giacobbo che interrompa il consueto Bingo di Voyager (Egitto-Atlantide-Leonardo-Templari-Hitler) e mi spieghi gli universi co-tangenti perché io intuisca che SIAMO TUTTI CONDANNATI.
Cioè: tutto quanto accade nella terza parte su tre è FOTTUTAMENTE IMPROBABILE, e quindi POTREBBE capitare benissimo a ME, anche se mio figlio non è scemo e io non sembro Naomi Watts con le tette. Anzi, che dico POTREBBE. Se si tratta di CASCARE IN UN BUCO non credo che nessuno possa dirsi al riparo. Ehi, guarda, UN BUCO. To’. Ci siete cascati.
Tra rivedere Triangle e spararmi in un piede chiederei se possono lasciarmi aperto il foro d’entrata per ricordo.

Mi sento male anche solo a rivedere il poster, giudicate voi.
Di Naomi Watts con le tette ho molto apprezzato lo sforzo di dare spessore al personaggio. Il secondo più meritevole è quello grosso che muore presto, sembra Collo con gli occhi meno vispi e fa un accento americano tremendo. Ma proprio tremendo. Tipo il soldato alla fine di La vita è bella.
Con questo direi che per il culturale nel 2010 abbiamo già dato. E dato che il giorno dopo ho visto Carriers e ho detto “boia se la mettono giù dura, mica sono CADUTI IN UN BUCO”, anche il potenziale di distrazione di massa rappresentato dal thrills and chills ce lo siamo giocato.
Quello che ha portato me e Nicolino a vedere Il Cattivo Tenente 2 si è rivelato troppo mite per i gusti di entrambi, quindi non ho nemmeno più il fisso connubio.

Funzionerà.
L’anno nuovo lo passerò guardando solo film interpretati da Sean Patrick Flanery. Mi sembra un approccio ragionevole alla rimozione del fatto che RICORDATI CHE DEVI MORIRE. LA VITA E’ UNA MERDA E SIAMO TUTTI CONDANNATI A FARE COSE ALLUCINANTI UN GIORNO DOPO L’ALTRO. LA VITA SI SUCCHIA I PERDENTI FINO AL MIDOLLO.
UN BUCO.
Suonano alla porta. Scusate.
DVD-quote suggerita:
“Se un albatross volteggia in cerchi lenti sopra la vostra barca, è il momento di andarsene. Ah, giusto, siete in barca. CAZZI VOSTRI.”
(Dolores Point Five, i400calci.com)
Il magnifico rettore Nanni Cobretti aveva visto Triangle al Frightfest. Qui trovate la sua opinione.
io creep l’ho mezzo visto al cinema e mi piaceva, ma la cinesina di fianco a me mi ha supplicata di uscire e tornare a casa a fare i dumplings. giuro che e’ andata cosi’.
oh bella storia sto triangle ora me lo voglio vedere anche io – ma quanti cazzo di poster gli hanno fatto? ce ne e’ anche un altro sulla rece di cobretti. e sono tutti fighi!
A me è piaciuto molto, ma resta uno dei film più deprimenti abbia MAI visto. Roba che subito dopo ho dovuto guardare mezz’ora di Zombieland, non per mettermi tranquilla, ma soltanto per dire “aaah, che bella la realtà”.
Un film con un lago non può essere brutto. Vedi “L’ultimo ultrà”.
Vero. Vedi la casa sul lago del tempo.
No aspetta…
L’attacco dei cloni l’hanno girato in parte sul Lario. mmmhhh…
DILF. L’acronimo che si scioglie in bocca… (da solo)
lager, qui non c’è un lago. c’è il mare. ci sono anche un mare di donne morte, gabbiani morti, cuoricini morti. davvero gran film a cui non trovo alcun difetto – a differenza di dolores, trovo plausibilissima anche la terza parte. dopotutto si sta parlando di paradossi temporali e condanne eterne (vedi il mito di sisifo buttato lì a caso dalla personaggia stronza), quindi allentando un minimo gli standard direi che se la gioca egregiamente anche sul piano logico.
dvd quote suggerita da cicciolina: “ritenta! sarai più fortunato”
“Se Dio avesse voluto che tu nuotassi ti avrebbe fatto nascere con le branchie”
è quello che dico sempre anch’io agli amici idrofili…
Ocio, io la terza parte la trovo ahinoi fin troppo plausibile. Stavo solo cercando di fare l’avvocato del diavolo.
Quote:I paradossi temporali mi piacciono un casino anche se non posso dire di averli capiti finché qualcuno li spiega in un forum. E anche lì, non è che succede sempre sempre, perché se nello stesso film c’è sia un paradosso temporale sia una scena con il protagonista che volta la moglie e se la fa da dietro tutti i thread del forum si intitoleranno “Sì, ma se l’è inculata o no?”.questo è cinema, ragazzi. Anche le cose normali sembrano strane.
Ti riferisci a Midnight meat train? Nei forum di imdb ci fu una discussione proprio su questo stile, se non ricordo male!
Pensavo (anche) a MMT, sì, ma esempi egregi sono anche il primo Crank e un certo episodio di Masters of Horror (“Incident on and off a mountain road”, quello tratto dal racconto di Lansdale). Comunque quella tipologia di scena è presente OVUNQUE e OVUNQUE genera gli stessi risultati. Thread colonizzati da proiezioni ortogonali, analisi frame by frame delle espressioni facciali della donna, etc.
Rimane aperta la questione: per descrivere lo scivolamento del protagonista nella follia/brutalità/adorazione di Satana, lo shortcut preferito dei registi moderni è fargli prendere la moglie da dietro. Cioé, chi l’ha stabilito? C’è stato un simposio di cagnacci che ha detto “basta torture agli animali, basta altarini con teste mozze, farà molta più impressione mostrare UNA COSA NORMALE come se fosse l’apice della brutalità umana EVER”?
(CAGNACCI.)
Beh immagino che prendere una tipa da dietro sia considerato il più ‘bestiale’ tra i vari ed eventuali metodi di accoppiamento, e tra l’altro metterglielo strettamente in quel posto, sulla carta, sarebbe un atto di sodomia. Quindi in generale associarlo a una cosa tipo Satana e possessione ci può vagamente stare.
Ma stiamo divagando.
Comunque penso che me lo vedrò, anche giusto per poterne parlar male con cognizione di causa.
Spoiler: nessuno tromba nessuno in “Triangle”.
Triangle/Dolores: “A me è piaciuto molto, ma resta uno dei film più deprimenti abbia MAI visto.” Sottoscrivo.
Alan*:Ieri sera ho guardato Crash (S01E02) e mi stavo giusto interrogando sulla scena con Moran Atias e il poliziotto topo gigio, probabilmente anche quì il “simposio di cagnacci” ha detto la sua.
Odd
*poco fuori Bologna, direzione Modena (e me lo ricordo fin da bambino), c’è l’Hotel Alan. Mi è sempre sembrato equivoco, anche quando non ne comprendevo le ragioni.
Odder, se solo RIPENSO all’ultima mezz’ora ho subito bisogno di Norman che mi faccia la respirazione bocca a bocca. E non è un eufemismo per “limonare”. No.
Bellissimo! Melissa è magnifica. Trasmette bene il senso di malessere e di inevitabilità che pervade tutto il film.
Stai veramente male per lei e vorresti lanciarti dentro al monitor per salvarla (beh, sono un maschietto…).
Hey che brivido, la grancassa del ragazzino nel gruppo di majorettes alla fine del film.. il simbolo ivi disegnato è identico a quello sugli strumenti musicali a bordo della nave….. Brrrrrrr!!
Banjo
Banjo, ma come hai fatto? Ti chiameremo OCCHIO !
(Scusate se divento sentimentale per un secondo, ma a noi dei 400K fa davvero piacere quando vi parliamo di qualcosa non così “immediato” e a presa rapida e voi ci provate gusto. E’ come essere AMICI.)
Gli albatross in realtà portano sfiga=>http://it.wikipedia.org/wiki/Rime_of_the_Ancient_Mariner
Infatti portano moltissima sfiga anche qui.
sbaglio o questa è l’unica recensione di tutto il blog in cui sembra quasi che sia un film degno di essere visto per “merito” piuttosto che per demerito?
Robert, la tua è un’osservazione che è già stata fatta a proposito di questo blog, ma sono sicura che leggendoci troverai un mucchio di “consigli di visione” piuttosto chiari e positivi: in quanto a me, mi sono ripromessa di usare i Calci per parlare “di” e non “contro” qualcosa, anche se non sempre ci riesco.
(Nello specifico, “Triangle” è un super-consiglio di visione. E uno dei film che sono piaciuti proprio a tutti tutti tutti noi. E sì che siamo taaaaaanti.)
sìsì quello che intendevo dire è che fino ad ora mi è sembrato che le recensioni vertessero sul consigliare un film horror più per le risate grasse che può strappare :)
Ad ogni modo vi leggo solo da un paio di settimane ma sto cercando di leggere TUTTI i vostri post.
Giuro, questo è il primo blog di cui leggo i posts fino in fondo.
Tra l’altro sto per farmi licenziare per il fatto che continuo a sbottare a ridere mentre lavoro(!?!)
Non sto facendo il paraculo: in realtà sto infarcendo tutto il sito di commenti feroci :P
Abajo, en el relleno, el más común es el ganso y el pato, tanto por el color, se puede dividir en cachemira blanco y terciopelo gris. Abajo, en el mercado de acuerdo con el precio, más o menos: ganso blanco> Grey Goose> pato blanco> pato gris. Puede verse afectada por precio o menos, mucha gente podría pensar que este tipo de cachemira es cierto en términos de calidad, no lo es. A lo largo del estudio teórico y los aspectos prácticos de la experiencia, creo que el color y la calidad de la chaqueta no es muy buena o mala relación, ganso y pato en el grado cálido, suave y esponjosa o menos.
Vi consiglio questo sito a tutti http://www.altadefinizione.vip/
recuperato solo di recente…che saranno mai 10 anni…anche perchè da ste parti mica si è visto…però niente male alla fine, si lascia libera interpretazione per il finale della vicenda…
L’ho rivisto ieri… ma quanto bello è ‘sto film?!