Le premesse: era il 1993, gli Ace of Base cantavano The Sign e John Woo riceveva una commissione per il suo primissimo film americano, (pare) fortemente voluto dalla star JCVD.
Due anni più tardi Shaggy cantava Boombastic, John Woo girava Broken Arrow e tutti noi cominciavamo, chi più chi meno, a risvegliarci dalla terrificante sbronza collettiva dell’Oriente, prendendo coscienza di quanto avevamo permesso durante il nostro stato di incapacità. Mentre ci chiedevamo se fosse il caso di spararci in un piede e risparmiarci un decennio di sofferenza, affittavamo Senza Tregua.
Il plot: un tizio viene ucciso, JCVD indaga insieme a una donna, scopre che il tizio si era venduto a un giro di gente che organizza battute di caccia urbana all’uomo per ricchi stronzi. Alla fine dà un fracco di botte ai cattivi e si fa aiutare ANCHE dallo zio Wilford Brimley che vive nel bayou.
Dettagli cruciali:
– ci troviamo in Louisiana
– JCVD a inizio film è messo molto male, tipo che o fa il barbone o scarica delle casse ai mercati generali, PERO’ ha il pazzesco mullet ricciolino della foto in alto
– JCVD sa stare su una moto, PERO’, come spiega con un certo imbarazzo alla donna, non può guidare la macchina perché non ha la patente
– Lance Henriksen fa il cattivo che ha messo in piedi tutto
– c’è una scena con le colombe e il vento che spazza i cappotti dei protagonisti
– c’è uno scherzo atroce con lo spioncino di una porta
– Lance Henriksen suona il piano in una stanza tutta bianca piena di mobili lussuosi, poi dice al suo scagnozzo principale (forse Arnold Vosloo) che l’anno prossimo trasferiranno l’intera operazione nell’Europa dell’Est, perché quello è uno scenario suggestivo e ci sono pure I CASTELLI
– FORSE mentre JCVD indaga gli viene ammazzato un amico
– quando la situazione si fa particolarmente brutta, JCVD e la donna riparano nel bayou, e vanno a trovare LO ZIO DI JCVD, Wilford Brimley, un vecchiaccio bizzoso che abita in una catapecchia, aggiusta motori, parla come i contadini delle mie parti e si rivela subito il personaggio più fico di tutti (quando vede la donna fa dei commenti tipo “yee-ha, dacci dentro“)
– Lance Henrisken ammazza personalmente uno dei partecipanti all’ultima battuta di caccia, non ricordo se disgustato dal suo materialismo o perché lo ritiene un fighetta ineffettuale
– se ne trae una morale del tipo “chi organizza le battute di caccia all’uomo è stronzo, PERO’ chi partecipa appoggiando vile denaro sul tavolo per poter stroncare una vita è ancora più stronzo”
– sui titoli di coda c’è Born On the Bayou.
Film con cui viene confuso più facilmente: Surviving The Game (stessa trama con Ice-T), PERO’ NO. Non viene confuso con NESSUN ALTRO FILM. NESSUNO. FIRST, BITCH.
Segno che è stato visto nel 1995: la videocassetta era stata noleggiata e visionata nel retro di un bar, alla faccia di chi ci voleva Siae; lo strano accento di JCVD non solo era annullato dal doppiaggio, ma il fatto di dargli sempre una vaga origine franscése non sembrava ancora un mezzuccio per camuffare la sua scarsa padronanza della lingua.
Vorresti rivederlo? Con piacere, PERO’, considerando che i lettori di questo sito NON hanno votato JCVD ai Sylvester per la sua ENORME prova d’attore in JCVD – Le Film, farei anche in modo di eliminarne ogni altra copia esistente. Così imparate a non rispettare la Storia.
Poi il mondo imploderà e potremo ricominciare da capo.
OSS.
Rivisto il mese scorso, mi è salita una saudade fortissima…
comunque difenderò la mia copia con tutte le mie forze.
Dolores, sei avvisata!
Film con cui viene confuso più facilmente: con quel mullet? Impossibile!
Di Senza Tregua ricordo poco: giusto il mullett, Lance Henriksen e il fatto che gli americani ancora si impuntavano sulla quantità di pallottole nei caricatori, tipo che ci sono ammazzamenti di gente con 4 colpi nel petto. Roba che 4 colpi il Woo di Hong Kong li usava per spegnerci le lampadine, al massimo.
Rivisto di recente pure io. Sicuramente un cult anche se… cià sequenze completamente scollegate, rallentatore al limite della sopportazione e l’imperdonabile uso della controfigura per tutti gli avvitamenti Juri Chechi che Van Damme non ha mai saputo fare.
http://www.thevine.com.au/entertainment/articles/the-ten-best-movie-mullets.aspx
@V
Qui dopo avergli scaricato il caricatore nel petto l’eroe conclude con un roundkick in faccia. Giusto per essere sicuri :)
@Uwe Pòl
Un film futuro c’è:
http://www.youtube.com/watch?v=8jzqvrMoB0g
Io credo che se qualcuno mi chiedesse di rigirare Senza Tregua ora senza ripassarlo ne saprei fare una copia distinguibile solo per via degli attori diversi e dell’uragano Katrina. Quando lo vidi al cine divenne il mio film preferito di tutti i tempi, e lo rimase per circa due settimane, il tempo di trovare nel mio videonoleggio di fiducia una copia di importazione di Hard Boiled. Tuttora cmq ne posseggo una copia in VHS, una in laser disc e una in DVD (delle prime due non me ne faccio un cazzo ovviamente, a richiesta le posso sfasciare).
Dopodiche’, per fare anch’io per una volta il nerd di qualcosa, sulla stessa trama cito:
– La pericolosa partita, 1933, di Ernest B. Schoedsack e Irving Pichel: non lo si confonde perche’ e’ in bianco e nero, ma e’ meglio Fay Wray di Yancy Butler
– Cacciatori della notte, 1986, di Sam Firstenberg: non lo si confonde perche’ Michael Dudikoff non ha il mullet, e per via della sottotrama in cui Steve James vuole diventare il Barack Obama della Louisiana
Visto su Italia1 tutte le volte che lo hanno replicato.
Per me è il miglior John Woo americano, nonostante i massacri compiuti dai produttori in sala montaggio.
JCVD inizia non dico a recitare, sarebbe chiedere troppo, ma a muovere la faccia oltre che mani e gambe, ma forse è un effetto ottico indotto dal mullett.
Hard Boiled.. adesso piango.
Cmq ho deciso che John Woo è morto dopo Face Off, ed è stato poi sostituito da un sosia, della stessa agenzia di quello di McCartney.
@cleaned: bella lista, ma manca Nicolino in Con Air
@gigi: dai su, JC muoveva la faccia gia’ in Double Impact per distinguere i due gemelli. No aspetta, era il gel.
@ratto: credo sia ormai convenzione comune squalificare Nicolino da qualsiasi gara di pettinature
@Nanni: Fuori gara per manifesta superiorità?
E’ come invitare Sergej Bubka alle gare di salto con l’asta
Ehm. “Nicolino” è mi’ figlio. Il suo nume tutelare dai bei capelli è NICOLONE.
Ho ancora la VHS originale, guai a chi me la tocca ^^
Uè Nanni,ti ho risposto al post su universal soldier, ti avviso qui perchè non so se ti sarebbe capitato di andarci a guardare di nuovo…
a me vien in mente anche un film fine anni 80 con il mitico michael dudikoff (remember american ninja?).
@nanni:
ecco se prima mi fossi le tutti i commenti… ecco cos’era il titolo, mi sfuggiva.
cacciatori nella notte…o avenging force.
in questo caso il titolo italiano e’ piu’ fico di quello americano.
senza tregua e avenging force sono in scaricamento violento.
altra robazza da gustare iii-haaa!
Mi confermate Arnold Vosloo e la scena del piano, quindi? (y/n)
Confermatissimi entrambi, l’accento sudafricano del Vosloo e’ una delle cose piu’ belle della versione originale.
Forte che esista un altro Senza Tregua (No Mercy, 1986) sempre ambientato a New Orleans. Con Richard Gere che deve proteggere Kim Basinger.
Attenti a non “noleggiare” quello :P
Arnold Vosloo è la tacca che rende più bello il bello.
(Sul brutto siderale, sfortunatamente, non agisce.)
Hello there. I’m sorry to bother you but I ran across your blogging site and noticed you happen to be using the exact same template as me. The only issue is on my website, I’m battling to get the style and design looking like yours. Would you mind contacting me at: so I can get this figured out. By the way I’ve bookmarked your website: and will be visiting often. Thanks alot :)!
Visto a metà anni 90 da adolescente, che conosceva solo per fama il mitico John Woo, del resto all’epoca o aspettavi che certi film te li passava la rai alle 3 di notte in estate o non te li vedevi, poi per fortuna con i primi anni 2000 e internet o rimesso in pari.
Comunque è inutile dire che la scena dove Van Damme prende a calci i tre cattivi che vogliono rapinare la ragazza è da antologia, me la ricordo come se l’avessi vista ieri, con lui che si scopre l’anca come se scoprisse la pistola e il cinturone e invece parte con i calci in faccia, quella scena credo che ha cambiato il modo di fare i film d’azione in occidente, perché tutti abituati ai filmetti d’azione americani, che infatti saranno travolti dall’ondata di cinese e di hong kong da li a pochi anni, del resto quella scena girata facendo il verso a un duello western, oltre che insegnare come filmare un scena d’azione a base di calci è anche uno schiafo morale ai registi americani, rimasti agli anni 70.
https://www.youtube.com/watch?v=QSSYogQFrmQ
Del resto non è altro che lo spirito di Samuel Peckinpah che veniva riportato negli usa, dopo un decennio dalla sua morte e dimostra che lui aveva capito tutto e che gli americani che lo hanno sempre osteggiato niente, ora dovevano prendere un cinese per farsi insegnare a usare lo slow motion, del resto quella scena e quel modo di girare i film è stato innovativo come passare dal bianco in nero al colore, anzi come dal muto al sonoro, tanto che questo film lo preferisco anche a Broken arrow e ovviamente al troppo americano Face-off, purtroppo Van Damme anche li non si è dimostrato troppo sveglio al contrario di Tom Cruise, che in Mission impossible II la lezione del maestro la capita bene ancora ci campa di rendita con i sequel di Mission impossible, invece Van Damm si vanta di avere portato lui Woo in america, perché altrimenti stava ancora a filmare piccioni in cina; peccato che è stato John Woo a cercare di salvare la carriera a Van Damm e non viceversa.
Quella scena è veramente un capolavoro..