Devo dire che dormire in un mulino a vento è più scomodo di quanto pensassi – piccolo, buio, freddo. Allora per tirarmi su di morale ho inforcato i pattini d’argento, solcato i canali ghiacciati e sono andata a vedere Un Prophéte del francese Jacques Audiard, che si svolge in un carcere. E proprio ieri esce la notizia che il film è candidato agli Oscar come Miglior Film Straniero, quindi tocca parlarne. Innanzitutto, questo film *non* è “il nuovo Bronson” come mi era stato venduto: è un buon dramma carcerario con un attore sconosciuto e molto intenso, Tahar Rahim, una sceneggiatura tesissima e tutti gli ingredienti chiave per fare un buon film mainstream che non ha paura del sangue. Il giovane Malik va in cella per motivi sconosciuti e si trova diviso fra le proprie origini arabe, che lo spingono a solidarizzare con i prigionieri musulmani, e il desiderio di essere accolto sotto l’ala di César (il grandissimo Niels Arestrup), capo della mafia còrsa. La sua prova iniziatica è tagliare la gola ad un progioniero indiano, il cui fantasma da allora in poi condividerà l’esiguo spazio della cella con Malik. Il quale riesce a conquistare la fiducia di César, ne diventa galoppino ogni volta che ha un permesso, e alla fine gira tutto a proprio vantaggio. Duro, sporco, polveroso con alcuni sprazzi surreali; ciao Jacques, ci si vede a Hollywood.
DVD-quote suggerita:
“Franza o Spagna purché se magna”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
Però ora basta con tutta sta fotografia desaturata e pellicola sgranata: è ora di Amer, primo lungometraggio psichedelico della giovane coppia belga Heléne Cattet – Bruno Forzani. La storia qui è un mero pretesto per costruire un coloratissimo e fantasioso omaggio al “giallo” degli anni ’70: un incubo che segue la protagonista dall’infanzia all’età adulta, fra la villa di famiglia infestata da presenze inquietanti e le vacanze al mare durante cui la ragazza si scopre oggetto del desiderio di tutti i maschi locali. La camera indugia sui dettagli e sulla consistenza delle superfici, che siano la stoffa dei vestiti della ragazza, la sua pelle nuda, bagnata, accapponata, o un inquietante paio di guanti di pelle, o l’occhio di un uomo misterioso mentre entra in collisione con un rasoio; come dite voi in Italia, “Bunuel puppami la fava”. Il montaggio astratto è accompagnato da un sound designing ricchissimo e frastornante che fa grosso uso di pettini di plastica (avete presente quando fate scorrere il pollice lungo i dentini di un pettine? Divertentissimo) e di colonne sonore vintage di Cipriani e Morricone. Ecco, ovviamente Amer fa tutto tranne che paura, però vi può riportare indietro all’infanzia quando guardavate i film in seconda serata e sobbalzavate alla vista del primo capezzolo e pensavate “Ora lo faccio anch’io un giallo!”; ecco, Cattet e Forzani hanno ascoltato i vostri lontani desideri.
DVD-quote suggerita:
“Souvenir d’Italie”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
Se Amer è una “song of innocence”, il celebrato Nekromantik di Jorg Buttgereit è certamente una “song of experience”. Sì, questa è una citazione colta e dimostra che ci si può ingozzare di formaggio con la crosta rossa e non subire danni cerebrali. Comunque Nekromantik è qui ad allietare la sezione “Back To The Future” del festival. Per chi non l’avesse mai visto, descrive i dolori del giovane Schmadke, che di mestiere pulisce le strade dai cadaveri morti negli incidenti. La sua ragazza Betty ha fantasie necrofile e fa i salti di gioia quando lui le porta a casa un cadavere nuovo di zecca. Per prima cosa lei correda il cadaverone di una bella sbarra di ferro fra le gambe, e per un po’ il ménage a trois funziona egregiamente. Ma quando Schmadke perde il lavoro, Betty se ne va col suo amichetto decomposto, consegnando l’ex moroso alla follia sanguinaria; alla fine Schmadke si ammazza mentre si masturba, insomma viene e va. Credo che ci siano in giro delle buone edizioni in DVD, se non ci sono organizziamo noi una petizione.
DVD-quote suggerita:
“C’è una volontà / che questa morte sfida / è la nostra dignità / la forza della vita”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
signorina wertmuller, le posso offrire un aperitivo/cena/dopocena?
ora, che film notevoli ci sono in giro di cui no avrei mai sospettato l’esistenza…i400calci ha un valore educativo notevole, vi ringrazio.
curioso l’effetto vintage delle locandine postate.
Ti sei però dimenticata di dire che Un Prophète è BELLISSIMO. Dalla rece non si capisce. BELLISSIMO.
Prophète, segnato!!
E poi ci sono i carcerati francesi come in Papillon….
Un giorno scriverò un libro: “Le storie che hanno segnato la mia vita”
e Papillon sarà il primo capitolo.
Parlano tutti un gran bene di Prophète, converrà che vada a vederlo pure io
Nekromantik è malato (anzi, maaalato), ma io ti amo per “Schmadke si ammazza mentre si masturba, insomma viene e va”.
Domanda banale, ma devo farla.. pronti alla risata corale, al mio tre:
pronti eh?
1
2
ma di una eventuale uscita al cinema qui nell’Africa d’Europa non si sa nulla?
3!!!
@ Luotto: lo so che non si capisce che Un Prophete e’ bellissimo. Infatti secondo me non lo e’.
@ Jo: se ti riferisci a Un Prophete, credo che in Italia esca eccome, Audiard e’ un nome piuttosto famoso, credo. Gli altri film di cui ho parlato, ahime’, temo che saranno assorbiti da un turbine di piume e luce divina assieme ad un giapponese scemo che ride.
Questa la spiego nel prossimo articolo :-)
comunque un festival che mette in programma Nekromantik non l’avevo mai sentito
cazzo se ti invidio però…
un prophete da vedere assolutamente, soprattutto perche mi é capitato, una notte, di vedere il film precedente di audiard su rai tre, “tutti i battiti del mio cuore”, e l’ho trovato stupendo. nekromantik sono anni che lo conosco ma non mi é mai venuta la voglia di vederlo, chissa perchè?
Un Prophéte in effetti l’avevo seguito con interesse fin dalla produzione e poi me ne ero dimenticato, grazie per la segnalazione.
@Ale: “Tutti i battiti del mio cuore”??? Di’ la verita’, stavi guardando Rete4 alle 2 del pomeriggio…
No, capo. E’ un film per uomini veri. Ed è pure bello.
..il turbine di luce divina e piume, il cono di luce…. si si.. le spiegate sempre nel prossimo articolo… :-(
@Dolores: avanzo ancora della spiegazione del cono :-(((
Seriously: in settimana do una chance a Necromantik, anche se non credo sia il mio genere, ma una gag come “viene e va” non deve essere sprecata… grandissima ^_^