Vi sono bastati due giorni di pausa per recuperare Dolemite e Johnny Lo Svelto e arrivare preparati? No perché io vado avanti lo stesso.
La prima cosa che voglio fare è rivolgere un pensiero a Steve James, che se fosse ancora tra noi un ruolo così se lo sarebbe divorato in un boccone con gli occhi bendati, le mani dietro la schiena, una gamba alzata, l’ovatta in bocca e l’accento svedese. Un giorno scriverò un post tutto per lui, ma adesso non ho tempo.
Ci ritroviamo invece con Michael Jai White che non era necessariamente la scelta più scontata: di lui si sa che è uno dei migliori picchiatori attualmente in circolazione, e che occasionalmente (Il cavaliere oscuro ma anche ahimè i film di Tyler Perry) fa l’attore tutto tondo, ma onestamente ci sfuggiva il suo senso dell’humour. E qui la vera sorpresona: la sceneggiatura l’ha scritta lui. Insieme al regista Scott Sanders. Ma pure lui. No shit. Per cui ok, si è meritato anche il ruolo di protagonista.
Black Dynamite è un omaggio alla blaxploitation, là dove “omaggio” si distingue da “parodia” innanzitutto per la dose di rispetto e affetto verso la fonte, e secondo di tutto perché per grazia di Dio non assomiglia un cazzo nè ad Austin Powers (a quello ci aveva già pensato Undercover Brother) nè alla roba dei fratelli Wayans.
E per darvi un’idea di cosa intendo, vi piazzo il finto trailer girato velocemente per andare a caccia di finanziamenti quando non era ancora nemmeno finito lo script:
httpv://www.youtube.com/watch?v=KXBIqdOv_9A
L’avessero infilato in mezzo ai finti trailer di Grindhouse, nessuno si ricorderebbe di Machete.
E sapete qual è la differenza? C’è che Black Dynamite è esattamente quello che io e quasi tutti voi vi aspettavate appunto che fosse Grindhouse, nonché tutti gli pseudo-omaggi pseudo-trash usciti in seguito.
Questo per due semplici motivi:
1) MJW e Scott Sanders conoscono il genere, non hanno solo visto due film in croce di cui uno era Jackie Brown e l’altro lo Shaft con Samuel L. Jackson;
2) MJW e Scott Sanders amano il genere, non hanno solo visto il trailer di Dolemite la sera prima su Youtube a casa di Anthony Anderson mettendosi a ridere forte e urlando “PURE NOI”.
Dolemite fornisce comunque indubbiamente almeno il 50% dello stampo di Black Dynamite: a lui si deve l’atmosfera low budget e i finti errori come i microfoni che entrano ripetutamente in scena, i tagli di montaggio grezzi e alcuni attori secondari volutamente legnosi, oltre che ovviamente i caratteristici slogan in rima. Il tutto è però agilmente cucito sulle spalle larghissime di MJW, decisamente più un Jim Kelly (ma grosso il doppio) che un Rudy Ray Moore: si calca quindi sul suo fascino da donnaiolo e soprattutto sulla reputazione da baddest motherfucker in town, cosa che il nostro riesce a rendere con un semplice sguardo. Sul resto, la preoccupazione più grande di Sanders è quella di replicare accuratamente l’atmosfera dei più classici blaxploitation di quel periodo, trovando coinvolgimento nel puro rispetto dei cliché noti e meno noti senza per forza dover premere sull’accelleratore, e scadendo solo occasionalmente nella parodia aperta, in momenti spettacolari quali l’assurdo ragionamento deduttivo di gruppo e ovviamente lo svelamento dell’identità del capo dei cattivoni. C’è perfino posto per perle di regia quali la rissa al dojo in cui per un minuto viene inquadrato fisso uno scagnozzo a terra che tenta inutilmente di rialzarsi mentre i compagni gli volano addosso da ogni parte e Black Dynamite sembra essere ubiquo.
Insomma: roba grossa, e roba che dovrebbe essere di esempio per tutti.
Ora però quello che mi preme di più è che Michael Jai White diventi quella superstar che da oltre 10 anni merita di essere.
DVD-quote suggerita
“Michael Jai White 1 – Quentin Tarantino 0”
Nanni Cobretti, i400calci.com
tutto bellerrimo.
in più chiedo, chi è l’artista della locandina?
ecco finalmente la recensione tanto agognata. ed in più è venerdi. troppe emozioni in una sola giornata…
comunque nella dvd-quote aggiungerei anche:
“Michael Jai White 1 – Robert Rodriguez 0”
“final score: Black Dynamite 2 – Grindhouse 0”
Bella storia. Oltretutto in Italia qualcosa inizia a muoversi. Da ieri è uscito a noleggio il DVD Blood and Bone, parlato nella nostra lingua.
MJW, ricordati di noi quando sarai famoso.
Ti vogliamo bene, e picchi come un fabbro.
@fre: effettivamente sarebbe molto bello saperlo
@jean pieri: ti piace vincere facile :)
@cleaned: Blood & Bone non ha bisogno di parole
@ratto: io me lo ricordo quando era piccolo cosi’…
Una curiosità, ma esce blood and bone (sono in visibilio per carità) ma niente UNDISPUTED 2 ?! che pure doveva avere la precedenza per anno e per fans ?! ma va bene, siamo in italia non faccio piu’ domande promesso…
No no ok mi avete convinto non chiedo piu’ nulla…
No no davvero, avete ragione…capisco….no no….lo so…no cioè pero’….
si insomma….
pero’ volevo…no ok come non detto…
pero’ volevo chiedere…..anzi no ok…niente…
…e che cazzo, al diavolo, è dal 1998 che aspetto un’uscita italiana di SOLDIER di paul anderson con KURT RUSSEL !!!! no no ok, scusate….ritiro tutto…siamo in italia, avete sempre ragione…chiedo venia
al diavolo tanto mi sono comprato il dvd francese che ha lingua e sub in inglese e kurt dirà al max 2 o 3 frasi in tutto il film….pero’ sarebbe bella una rece dal nostro grande Nanni su quel film :-)
Io non sarei così severo con Grindhouse, almeno con la metà di Tarantino: il buon QT può piacere o meno, ma non si può dire che non conosca o ami ciò di cui parla. Per QT la parodia è sempre un omaggio al materiale originale e non mi pare che si sia mai abbassato a ridere semplicemente i generi e i film da cui trae ispirazione (Kill Bill e DEATH Proof sono d’esempio).
Rodriguez è diverso: non mi esalta tantissimo, va a film per me, Planet Terror è divertente e basta, gioca troppo col genere e sembra un pretesto per per proporre la sua idea del set come campo di gioco (vedi Sin City, quando ha voluto fare l’adulto ha sollevatosbadigli).
Black Dynamite mi sembra una bomba, me lo guardo subito: MJW (mio nuovo personal hero) ha il fisico e se vogliamo anche la faccia (due espressioni bastano per questi ruoli), ed è un peccato perchè se fosse uscito negli ’80 sarebbe una star come Steven Seagal o JCVD, e a questo punto mi chiedo perchè non sia nel cast di “The Expendables”… forse perchè avrebbe menato tutti al minuto 1 (anche Jet Li)?
@cleaned: mitico!!! ce l’hanno avuta la decenza di metterci una nostra quote dietro? :)
@andrea: se lo dessero in tv sarebbe un discreto Menopeggio, ma personalmente l’ho trovato deludente. Speravo fosse qualcosa di piu’ di un Universal Soldier con Kurt Russell contro nessuno, e invece e’ un po’ tutto li’. E Kurt costretto a fare l’inespressivo e’ una frustrante forzatura.
@gigi: il problema di Tarantino non e’ la conoscenza, ci mancherebbe. Ho preso il dvd di Switchblade Sisters dove il commento insieme a Jack Hill lo fa lui, e sapeva TUTTO di TUTTI, indirizzi di casa delle comparse inclusi (e non sto scherzando). E con Death Proof non ha fatto ne’ l’omaggio ne’ la parodia, ma una cosa completamente per i cazzi suoi. Quando ho sentito di Grindhouse mi aspettavo davvero una cosa alla Black Dynamite, visto che era stato pubblicizzato come l’omaggio definitivo al genere. Planet Terror ci poteva anche stare, era divertente, era giusto esagerato, ma Tarantino ha fatto l’intellettualata teorica che ti aspetti si’ e no al capitolo 6 o 7, quando hai esaurito le altre opzioni. Poi che a qualcuno piaccia lo stesso e’ un altro discorso.
@fre & nanni:
ecco il designer della locandina
http://www.chrissauve.com/index.php?/blackdynamite/movie-posters/
mi dispiace di non essere capace di non dover scrivere tutto l’indirizzo URL
buona visione
Odd
ma il link?
ouch…
http://www.youtube.com/watch?v=pSFyrrhKj1Q
noi gli si vuole pure bene però… :(
Poche storie questo è un mezzo capolavoro del suo genere. Come hai ben detto la roba che sarebbe dovuta essere “Machete” ma che “Machete” non è in quanto film brutto. Poi in sti giorni mi sono pure sentito dire da qualche mezza tacca che in altri momenti gioca a fare l’intelletuale cinematografico che il film di Rodriguez è una genialata. Un paio di palle.