Piccoli e sbrigativi commenti sugli episodi della serie televisiva Fear Itself, prodotta da Mick Garris.
EPISODIO 2 – Spooked, Brad Anderson, 2008
Trama: Un ex sbirro dai metodi decisamente poco corretti s’è riciclato come investigatore privato. Ingaggiato da una misteriosa donna che vuole sapere se il marito la cornifica, dovrà passare una notte in una vecchia casa abbandonata che sembra essere stata teatro di riti satanici e fatti di sangue. L’alcolismo, i sensi di colpa, la paranoia e lo zampino del demonio non renderanno le cose semplici.
Giudizio Lapidario: Veramente ma veramente brutto. Realizzazione, idee e messa in scena ai minimi storici. La partenza potrebbe non essere male, il problema è che in breve le puttanate diventano tantissime e si rischia l’umorismo involontario. Certo, almeno non è noioso… Peccato per Brad Anderson, regista che dopo L’Uomo Senza Sonno (dove il senso di paranoia e pazzia era molto tangibile) sembra essersi perso un po’ per strada.
Sottogenere: Ci sono i fantasmi e dei riti satanici con ajunte di sequenze oniriche e schegge di cinema del complotto. Chi offre di più?
Woody Woodpecker (a.k.a. quell’attore che mi fa morire): il protagonista è il grande Eric Roberts, il quale – poverino – si impegna anche. Inutile dire che è nettamente l’elemento migliore dell’episodio. Ma proprio che spezza la schiena a tutto e tutti, senza neanche doversi fare la doccia alla fine. Oltre a lui, si segnala la presenza di Cynthia Watros, a.k.a. Libby “mugshot” Smith di Lost. Gonfia come un tacchino il Giorno del Ringraziamento, tenta di fare la dark lady con risultati incredibilmente ridicoli.
Cosa resterà di questo episodio? In una sequenza onirica, si vede il padre di Eric Roberts che si cava i denti per sostiturli con dei proiettili. Mooooooolto fastidioso. Niente male.
Maccosometro: La magica parola Maccosa è stata pronuncita innumerevoli volte. Innumerevoli! Penso e spero che questo sia il punto più basso della serie. Vi basti un solo esempio: la casa stregata è piena di graffiti che sembrano fatti nel 1996. E vabbeh. La cosa bellissima, però, è che le scritte sono tipo Dead People, We Will Kill You, Pain… Mancano all’appello Cose Brutte, Malessere, Spavento. Assolutamente accazzo poi il colpo di scena finale. Un secco e deciso Fail.
Una foto, cento parole:
- Pericolo! Gente Morta! Hai capito? MORTA!!!
EPISODIO 3 – Family Man , Ronny Yu, 2008
Trama: Un padre di famiglia bello, biondo e buono, passa le proprie domeniche in compagnia dei due figli e della moglie bona a cantare in chiesa. Un bel giorno però, mentre in macchina è al cellulare con la consorte a dirle cose come: “Siamo un prototipo di famiglia wasp, che a confronto quelle del Mulino Bianco ci fanno una sonora pippa a due mani”, gli si schianta una macchina addosso. Mentre il suo corpo è sotto i ferri, la sua anima si scambia con quella di un altro degente: uno brutto, sporco e cattivo. Ma molto cattivo, tipo un assassino. Per cui il buono si risveglia in prigione, nel corpo del cattivo, mentre l’assassino si risveglia nel corpo di quello buono e – surprise! – ha a disposizione una famiglila felice con cui fare il maniaco tutto matto.
Giudizio lapidario: Per ora il meglio della serie. Ma tipo che a confronto con i due episodi precedenti sembra di guardare Bergman. In realtà, se il nostro cervello non fosse ottenebrato da quei brutti ricordi, si potrebbe dare a quel simpatico zarro di Ronny Yu la sufficienza o poco più. Scibidù.
Sottogenere: Lo scambio di personalità fa abbastanza Ai Confini della Realtà. Anche perché altrimenti dovremmo citare Freaky Friday, e non è bello.
Woody Woodpecker (a.k.a. quell’attore che mi fa morire): La parte del cattivo è affidata a quella incredibile musta di Clifton Collins Jr., ovvero El Huron in Crank 2: High Voltage. Giusto per citare una parte a caso. Una delle più grosse cartole di Hollywood. Nell’ultimo anno ha fatto: il romulano in Star Trek; Step, l’operaio senza testicoli in Extract (dove tira un limone a Mila Kunis). Romeo in The Boondock Saints II: All Saints Day e uno che di cognome fa Cavazos in Brothers. Cavazos! Il mio Clifton Collins Jr. prefe, però, rimane Rupert, lo spacciatore ne Le Regole dell’Attrazione.
Cosa resterà di questo episodio?: La NBC è decisamente mainsteam, per cui non si può esagerare con sangue, violenza e cose brutte. Per cui a un certo punto il cattivo (con l’aspetto del buono) fa capire al buono che gli ha violentato la bambina. Non potendo dire “violentato“, partono un paio di frasi come “tua figlia è particolarmente affettuosa” o “io e la tua bambina ci facciamo compagnia!“, seguite da dramatic prairie dog a uso ridere. Inquietante e fastidioso.
Maccosometro: La magica parola Maccosa è stata pronunziata un par di volte. Forse qualcosa in più. Diciamo tutte le volte che il simpatico giandonazzo conosciuto anche come Colin Ferguson deve fare le faccette di quello che è buono fuori ma cattivo dentro. Il procedimento Face Off con uno che è cresciuto con delle belle bistecche di bisonte nel biberon e ha imparatao a recitare guardando Caprera. Maccosa.
Una foto, cento parole:
- Non si vede bene, ma la bambina che non vede il padre morto che non sa di essere morto e che urla per attirare l’attenzione della sua famiglia, sta disegnando una croce. Ella dunque sa!
Eppure io continuo a ritenere Brad Anderson un regista sottovalutato. Con la giusta storia, saprebbe fare grandi cose. Consiglio caldamente la visione del suo ultimo film, Transsiberian, che per qualche strano motivo non si è cagato nessuno.
sembra sempre peggio.
Siamo, boh? Al Martirio verde credo. Quando finite la serie diventate Santi (di Boondock) in automatico.
clifton non ha lavorato anche in Sunshine cleaning?
io mi devo ancora riprendere dal primo episodio, quindi credo che passerò la mano stavolta. Veramente tristo.
Ammetto però che se diventa ancora un po’ peggio e sconfina nel trash potrei guardarlo, con il maglione nero a collo alto, il pizzetto finto (no vabbè, quello ce l’ho), gli occhiali e il baschetto francese.
Spoiler: il 4° è bello. Colpa di John Landis.
e con questi ti sei bruciato la santità, Casanova.
Ridammi la spugna.
@Casanova: ok, mi hai convinto in 8 parole, bella te.
Io ho visto solo il terzo, ieri sera su Fox, ed ho pensato “ma è nammerda!” (controcit.) quindi mi sa che passo.
L’ultima cosa che ho visto di Brad Anderson è l’episodio che ha girato per Masters of Horror, del quale invece avevo pensato “meh”.
beh, io sarà che mi sono preso questo impegno
(senza che nessuno me l’abbia chiesto…
anzi… qualcuno mi ha giustamente detto subito di lasciar perdere)
ma più gli episodi sono brutti
più sono felice e contento…
poi, oh, a me l’idea della serie coi registi amici
che fanno il loro sporco lavoro in 40 minuti,
sulla carta, mi riepmpie di gioia…
Il terzo episodio finisce demmerda.. Piccoli Brividi è un capolavoro rispetto alla bastardaggine del regista nel Finale
Spoiler
Insomma…. Tu riesci a tornare nel tuo corpo.. E ti muore la famiglia? Ma vaffancùlo…