Non sono un gran fan di Io vi troverò. Se il tuo protagonista è stereotipato duro e i dialoghi fanno schifo esattamente come in un qualsiasi film di Steven Seagal, che senso ha chiamare a interpretarlo Liam Neeson? È pura, vigliacca, fastidiosa ipocrisia. Come dice il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama: un maiale col rossetto è sempre un maiale. E come dice DMX, che con Seagal ha girato l’indimenticabile Ferite Mortali: “What the fuck is a Barack?! That ain’t no fuckin’ name, yo. That ain’t that nigga’s name. You can’t be serious. Barack Obama. Get the fuck outta here. Your momma ain’t name you no damn Barack.”
From Paris With Love addirittura un passo indietro, talmente grosso e ingenuo che verrebbe quasi da pensare che Pierre Morel l’abbia girato prima. Perché altrimenti, con Hollywood ai piedi grazie all’imprevisto successone del film precedente, se ne sarebbe tornato in Francia a fare un film con protagonisti una pseudo-star che non azzecca un film dal 1997 (John Travolta) insieme al primo attore anglofono che passava di lì per caso (Jonathan Rhys-Meyers)? Ce lo vedi il Pierre Morel, sulle ali dell’entusiasmo per il colpaccio, a passare più tempo in giro per locali di Parigi con Travolta e Rhys-Meyers a farsi fotografare mentre dà loro una fraterna pacca sulla spalla (sorrisone a 32 denti lui, smorfia vagamente imbarazzata loro) piuttosto che a concentrarsi sul film.
Di conseguenza, il film presenta svariati problemi:
1) la produzione francese si sente: è una semi-poverata che vorrebbe essere simpatica ma è terribilmente insipida, come quelli che ti raccontano una storiella iniziando a ridere da subito e tu allora rimani in attesa della gag, ma di colpo smettono di parlare e non capisci se la gag te la sei persa per distrazione o cosa;
2) Rhys-Meyers è aggressivamente fuori ruolo;
3) la storia non acchiappa. I personaggi non acchiappano. Le scene d’azione non acchiappano (possibile che stiamo ancora a giocare al piccolo fan di John Woo nel 2010?). Credo che se fossi stato a casa avrei cambiato canale e mi sarei guardato Chi vuol essere milionario.
Poi abbiamo Kasia Smutniak che si presenta facendo uno spogliarello in cui la inquadrano solo dalle spalle in su o dalle caviglie in giù, roba che ti viene da andartene sbattendo la porta, ma se non altro può bullarsi di non avere il solito ruolo da manichino.
E per assurdo ti dispiace per John Travolta, perché il ruolo sulla carta è di quelli che potevano fargli recuperare un po’ di credito, e lui ci si diverte e ci crede tantissimo, al punto che in una scena si mangia un burger e inneggia al “Royale with cheese” (altro momento in cui sarei dovuto andarmene sbattendo la porta), ma è semplicemente il film sbagliato.
Insomma, Pierre Morel alla fine dei conti è un Louis Leterrier con metà del suo senso dello spettacolo = discretamente inutile. Ragion per cui Hollywood l’ha prontamente perdonato e gli ha dato in mano Dune. Mah.
DVD-quote suggerita:
“Il pane l’ho preso, in posta ci sono andato, la lavatrice l’ho fatta… che manca?”
Nanni Cobretti, i400calci.com
maccazzo! ™ e io che ci puntavo un botto! lo vado a vedere stasera, per obblighi “contrattuali”.. d’oh!
Brutto oltre il senso della vergogna.
Jo: boicottalo.
Un onesto pop corn movie alla francese fatto con due soldi.
Per me basta e avanza.
Anche perchè come alternativa c’erano Green Zone(2 palle) e Clash Of Titans(10€ per un finto 3d sono un furto) e altra merda italiana.
Peccato che nel finale si smoscia un pò.
@Slum per me finisce già con le lattine di energetico nel bagaglio a mano, con il continuo “gioco a scacchi=sono un genio”, e “Wax on, wax off” è di una bassezza unica. U-NI-CA. No, scherzo. è tutto brutto. Mi ha fatto gradire IL FILM DEI THUNDERBIRDS (1 € nuovo, btw, poggiabicchiere incluso). Non ha perdono.
Mi spiace sentire dal Cobretti una tale stroncatura. Ero gasatissimo per questo film – e non è che mi aspetto Bergman intendiamoci. Ma solo botti, caciara, casino, sparatutto e un Travolta – si sperava – cool.
Stasera ci vo… spero di farmi un’opinione migliore sul film ahah.
Ma Tony Manero cià davvero quel capoccione incredibilmente gigante o gli hanno messo una plasticosa calotta perché non aveva voglia di tosarsi a zero?
Anch’io speravo in questo film (Taken mi è piaciuto una cifra, e vedere un attorone serio picchiare come un fabbro, mi ha fatto gongolare).
Su Morel voglio puntare, il ragazza si applica.
@gigi
Non dimentichiamo che Liam Neeson è stato anche Darkman…
però in Taken, che non mi è dispiaciuto affatto, ci avrei visto meglio un fabbro “vero”.
a me invece Taken è piaciuto assai e pure il buon Liam.
From Paris invece mi fa venire le facce brutte se ci ripenso.
visto. discreto. a me john travolta che fa le faccine fa sempre ridere, e qui cerca veramente di salvare il film (oltre che la sua carriera), quindi mi sento quasi obbligato a dargli un 6 politico per l’impegno. e per la pelata.
circolare gente, non c’è nulla da vedere…
Solita bessonata, di pro c’è un ritmo frenetico e…basta, i contro sono i soliti di buona parte della roba prodotta da Besson: dialoghi inconsistenti, personaggi inconsistenti, storia inconsistente (anche se tante volte azzecca il plot di base, qua manco quello), una cosa che nessuno dice mai ma che noto sempre nelle sue produzioni è la pessima cura per i costumi, ok che non sarà quello il problema principale ma sono sempre una merda, non anonimi, fan proprio cagare e rendono ridicoli un po tutti i personaggi. Poi il problema più grave di gran parte degli action della Europacorp. quello di non azzeccare un tono: troppo caciaroni per essere presi sul serio ma non hanno quel mood apertamente cazzone che giustificherebbe le scene più sceme e alla fine i momenti che dovrebbero essere divertenti non fan ridere e si rimane solo incazzati. Travolta è carico ma esteticamente è inguardabile già di base sega le gambe al suo personaggio, JRM fuori ruolo dall’inizio alla fine. Brutto.