E alla fine, a confermare la brutta aria che tirava, anche la Asylum ha fatto il cosiddetto salto dello squalo. Non un salto azzanna-aerei alla Mega Shark, ma sempre di un palese salto dello squalo si tratta.
Appena una settimana fa vi parlavo di Birdemic e state tranquilli: Birdemic è Il Male Assoluto, e in confronto Mega Piranha ha ancora l’integrità artistica di Werner Herzog (va beh, forse ho esagerato… facciamo un Coppola?). Birdemic è il film che ti fa vergognare di aver mai riso a un microfono che entra in scena, persino più di quanto Bitch Slap ti avesse fatto vergognare di aver mai desiderato di vedere un film con protagoniste dotate di quarta misura. Birdemic è stato progettato con l’obiettivo unico di convincerti di essere stato girato da un idiota con i risparmi di una vita, e di farti di conseguenza ridere della sua simulata inettitudine. In ciò era credibile quanto la pretesa che The Blair Witch Project fosse una storia vera, e pertanto estremamente superficiale e offensivo: il “trash”, per come la vedo io, è per definizione trasparente e involontario, e più simile a un rivelatorio lapsus freudiano che a un semplice errore tecnico, e soltanto così ha qualche parvenza di interesse.
La Asylum lavora su altri livelli: non sono gli ultimi arrivati, vengono da un contesto produttivo diverso in cui il target di riferimento è sempre quello dei confusi disinformati e il resto, almeno fino ad oggi, era puro contorno per aggiungere extra-visibilità. Ciò si rifletteva in prodotti in cui, come ammesso da loro stessi, hanno sempre cercato di fare onestamente del loro meglio con la scarsa quantità di soldi, tempo e talento a disposizione, e in cui soltanto di recente hanno pompato un paio di soluzioni coscientemente kitsch per fare abboccare i famigerati appassionati di trash.
Mega Piranha, commissionato dal canale satellitare Syfy, è ahimè il loro primo film in cui il target è palesemente condiviso a metà tra trashofili e insonni, e abbraccia quindi il suo ruolo nel mondo con attitudine consapevole ma tutto sommato di poche pretese.
C’è da evidenziare soprattutto che per assurdo Mega Piranha è tecnicamente il miglior film della Asylum di almeno un paio di spanne rispetto alla precedente produzione (stando almeno a quelli che ho visto io), e chiunque abbia trovato comprensibilmente noioso anche Mega Shark vs. Giant Octopus, qua non avrà nessuna scusa. Il budget, e di conseguenza il talento a disposizione, è superiore al solito e si vede: il ritmo è serratissimo e i soldi in più, piuttosto che venir sprecati a migliorare gli effetti speciali che avrebbero fatto pena comunque, vengono intelligentemente investiti in modo da distribuirli con maggior regolarità lungo tutta la pellicola – non c’è una scena pesa all’inizio e una alla fine come in MSvsGO, ma è un continuo balzellare di pesci sempre più buffi, grossi e violenti, e i 90 minuti passano come se fossero 45. E seriamente: Paul Logan, al suo primo ruolo parlato, sfoggia un vocione della madonna che rispecchia in pieno il suo fisico da clone di Schwarzy, e se fossi in Stallone lo terrei buono per una particina in The Expendables 2.
Insomma: alla fine dei conti le strizzate d’occhio sono un po’ troppe per i miei gusti (i pesci che esplodono senza motivo, il montaggio di Paul Logan che entra nel presidio militare “di nascosto”, la leggendaria mossa della bicicletta, certi dialoghi da cartone animato…), ma una certa onestà di fondo, l’onestà di chi sotto a tutti questi ammiccamenti continua comunque a sforzarsi di buttare fuori il miglior prodotto possibile, rimane. E tutto sommato, se lo si prende come action-comedy o come sottospecie di versione ultrapovera di Mars Attacks!, funziona pure.
Non come Birdemic. Prima di vedere Birdemic mi sarei di sicuro lamentato di più. Poi ho visto Birdemic, e soffro tuttora di atroci flashback tipo quelli di Rambo sul Vietnam.
Birdemic deve morire.
Fuckin’ Birdemic (agita il pugno al cielo).
DVD-quote suggerita:
“LOL, suppongo”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Si potrebbe dire quindi che Megapiranha può guarire il tuo cuore contaminato da Birdemic. Morte a Birdemic, viva i piranha!
Non so. Birdemic e’ il Vietnam e lascia cicatrici insanabili. Forse un’altra visione di Troll 2… forse una strage in un supermercato… provero’ emtrambe.
La faccio rapidissima:
per me, nei confronti della Asylum, siete sempre stati troppo generosi.
Prima i loro film erano semplicemente brutti, nel senza peggiore del termine.
Noiosi, sciatti, modesti nelle intenzioni e privi di qualsiasi guizzo che potesse in qualche maniera redimerli.
Mediocri con onestà, però. Su questo avete ragione.
Poi, dal decantato “Megashark vs. Giant Octopus” anche l’onestà è andata a farsi benedire e capito che oltre al pubblico di spettatori distratti si sarebbero potuti accaparrare anche la platea dei fighetti “troppo avanti che quella roba se la guardano per il LOL con gli amici e per sentirsi fighi”, la Asylum ha iniziato a fare film intellettualmente disonesti, concettualmente non diversi da “Bitch Slap”, “Birdemic” e (temo), dal futuro “Machete”. Che sempre roba acchiappa gonzi è, solo che i gonzi in questione pensano di saperne.
A conti fatti, per l’unico e pure che rimane in giro è Uwe Boll. E i suoi film, oltretutto, stanno anche migliorando.
La pacchia sta finendo si. Hanno capito che “trash” è cool. Nei videogiochi è successo lo stesso col retrogame e la pixel art 8-bit. Fino a ieri era da nostalgico-nerd-sfigato ricaricare una rom del C64.
Oggi se fai un giochino retrogay minimalista sei troppo trendy.
Personalmente non ho capito come la devo prendere. Il B-Side che viene sdoganato fino a diventare Commerciale è un sogno che si avvera o un incubo?
@Rrobe: non so esattamente quali film hai visto tu della Asylum. Il primo film che ho guardato io e’ stato Alien vs. Hunter. Per quasi tutto il film ero d’accordo con te: effetti speciali pessimi, “Hunter” sembrava semplicemente un tizio in tuta da palombaro, mediocrita’ andante, ritmo soporifero e nessuna nota di interesse che non fosse rivedere Ralph Supermaxieroe nel ruolo di protagonista. Poi nell’ultimissima inquadratura mostrano Hunter in astronave che (spoiler) si toglie il casco ed era davvero un uomo in tuta da palombaro, e per me quello e’ stato il guizzo definitivo che mi ha fatto campare di inerzia per almeno altri tre o quattro film (che per quel che mi riguarda avevano ognuno le loro piccole chicche, anche se non all’altezza di quel primo colpo di sgurz). Megashark aveva quell’intuizione del morso all’aereo che ha fatto la loro fortuna aprendogli definitivamente un altro segmento di mercato, ma prima di allora erano tutti piu’ o meno genuini. Si tratta comunque di gente che sa quel che fa e soprattutto, cosa che li distingue da tutti gli altri “trashsploitation” (termine senza senso che mi sono appena inventato), non girano un film se non l’hanno prima gia’ venduto, cosa che permette loro se non altro di non avere quella fastidiosa ansia di piacere che contraddistingue il 99% della loro concorrenza.
faccio parte di quella schiera di “fighetti che se li guardano con gli amici per il LOL” e mi hai convinto. diamo sta ultima possibilita’ all’Asylum.
mi hai fatto tornare in mente quel pezzo del poeta che recita:
“sembra vada di moda quello che prendevo solo a schiaffi a farlo nel ’93, che i pantaloni stretti eran da froci e non da fighi, le converse da pezzenti, computer da perdenti”
agevolo link: http://www.youtube.com/watch?v=wl7n-Wmeq30
Niente male questo Paul Logan, perfetta alchimia di facce da babbo e muscoli sulla mascella.
Secondo me sarà il Fred Ward degli anni ’10.