Quiz: hai un allevamento con 472 gabbie.
In ogni gabbia c’è almeno una gallina.
Nessuna gabbia ha più di 3 galline.
Il numero delle gabbie con una gallina è: la metà del numero delle gabbie con tre, ed un quinto del numero di quelle con due.
Quanti anni ha l’allevatore?

Se vuoi te la ripeto
Ricordiamo le premesse di questo Exam: concorso di ammissione per posto fighissimo, 8 candidati, una sola domanda, 80 minuti per rispondere. E il foglio davanti a loro si rivela essere vuoto.
Qualche giorno addietro vi avevo proposto un quiz ispirato a tale scenario: un quiz problematico che ha scatenato in voi profonde riflessioni, che vi ha costretto a mettere in gioco la vostra personalità, le vostre ambizioni, il vostro spirito di squadra e di osservazione, e a misurare la vostra freddezza in situazioni di crisi. Il titolo provocatorio di questo quiz era “E VOI, COSA FARESTE?“.
Uno di voi, “alessandro”, ha risposto “Io farei la cacca sul foglio“.
Siamo pertanto fieri di eleggerlo vincitore del concorso, in quanto effettivamente uno dei personaggi del film, all’incirca al minuto 25, decide davvero che è trovata giusta e astuta abbassarsi i pantaloni e pisciare sul foglio per vedere se così facendo la domanda magicamente appare (spoiler: non funziona).
Il nostro “alessandro” pertanto vince, in omaggio al film, un foglio bianco che saremo felici di fargli avere in formato pdf non appena ci comunica la sua email. Congratulazioni!

(questa scena nel film non c'era)
Ma torniamo al film.
Le regole del buon senso impongono che se Nanni Cobretti (notoriamente onniscente) ha sentito parlare quasi per nulla di un film che tra l’altro esce dritto in dvd, difficilmente si tratta di capolavoro.
A un film del genere, del resto, cosa chiedi?
Innanzitutto una sceneggiatura attenta, quasi matematica. Non è affatto facile, ma è anche la parte gratis.
Gli chiedi un minimo di tensione sindacale, ma se sai fare un minimo il tuo mestiere metà del problema l’ha già risolto la premessa.
Gli chiedi personaggi non fastidiosi: di nuovo questo non è facile, perché se il tuo obiettivo è il metaforone, devi per forza giocare con tipologie riconoscibili e non troppo specifiche o il messaggio si perde. Il rischio macchietta insidia a ogni angolo.
Gli chiedi un finale che non ti faccia cascare le palle: è la parte semi-impossibile, perché siamo nel 2010, ormai ne abbiamo viste di tutti i colori e anche se non fosse così siamo comunque più furbi di tutti e l’avevamo capito mezzora prima se non già dall’inizio/trailer/poster/titolo.
Detto questo: Exam non ribalterà la vita di nessuno, ma pur pagando grossi debiti a roba come Cube o I soliti sospetti, porta avanti la faccenda con decoro.
È ovvio che non tutta la casistica di probabilità venga presa in considerazione dai protagonisti.
È ovvio che per smuovere un minimo le cose inizino presto a scoprire le proprie carte più in fretta di quanto farebbero in una situazione reale.
È ovvio che alla fine dei conti, seguendo i parametri del già citato mondo reale, siano tutti quanti (“buoni” inclusi, azienda inclusa) dei gran mentecatti con i quali non vorrei mai avere a che fare in vita mia.
È ovvio che a un certo punto debba scattare il degenero.
Nonostante ciò, il gioco si mantiene su un buon livello, il ritmo (importantissimo) non cala mai, a un certo punto rischia l’off-topic ma si rimette presto in carreggiata e personalmente ho accolto la soluzione finale con quello che i giovani d’oggi chiamerebbero – credo – “LOL“.
E un buon film “Settimana enigmistica” come questo, in cui ti diverti a fare a gara con i protagonisti a chi trova la soluzione per primo, non mi capitava da tempo.
Due appunti importanti però li voglio fare:
1) Il personaggio del giocatore d’azzardo professionista non può, NON PUÒ essere caratterizzato dal vizio di tirare la monetina per aria. Neanche se lo fa una volta sola. È una grezzata senza scuse.
2) I ritardati nei thriller sono loschi, e lo sono mille volte di più in un contesto del genere, e che nessuno pensi come mai Rain Man sia stato scelto come potenziale candidato al loro tanto agognato ruolo dirigenziale è il buco di sceneggiatura più grosso dell’Universo e per fortuna che si risolve in un dettaglio tutto sommato secondario dello spiegone finale.
Insomma, dovesse capitare anche a me per davvero, la mia nuova risposta al nostro quiz di cui sopra sarebbe:
z) al via, torturo il ritardato.
Raffica di DVD-quote suggerite:
“Un film problematico che fa riflettere”
“Un film pieno imballato di mentecatti”
“Non capisco perché nessuno ha pensato di torturare il ritardato”
“Mi scusi, ho i crampi allo stomaco, posso telefonare e farmi venire a prendere?”
“42”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Parte anche bene, ma poi si perde, si perde, si perde, si……noia!..zzzzzzzzzzz…….
Plausibile. Dipende. A seconda dei punti di vista il degenero puo’ essere troppo o troppo poco. Io comunque erano due giorni che facevo ipotesi e animate discussioni della serie “vaffanculo voglio indovinare prima di loro”, e sono rimasto incollato dal primo secondo all’ultimo. E il 6 glielo piazzo tutto.
Il film MACCOSA! definitivo.
La presenza di rain man secondo me si giustifica col fatto che sembrano esser stati scelti in maniera rappresentativa (clichè) un bianco, un niggaz, un paki, la blondie, la mora, la tipa con gli occhiali, lo sportivo la principessa ehm ops…
Lo spiegone finale cmq mi ha fatto gridare al televisore un: “MA CHE CAZZATA E’?” grosso come una casa.
No, Rain Man non si giustifica. Fosse Il Cubo 4 ok, ma qua non hanno messo insieme gente random. Qua la premessa e’ che sono tutti all’ultima fase di un concorso di assunzione per un posto da mega-dirigente. Se tra i candidati c’e’ anche Rain Man significa solo due cose: o ti vogliono inculare, o ti hanno gia’ inculato.
allora nanni, modifico la z) mi guardo intorno e noto rainman: l’evidente culattone raccomandato. Consegno in bianco scocciato borbottando qualcosa sul fatto che la meritocrazia è davvero morta oggi in quest’aula, che si stava meglio quando si stava peggio, non ci sono più le mezze stagioni, ecc.
In effetti anche il fatto che Rain Man sia candidato a una posizione dirigenziale in una multinazionale senza saper spiccicare due parole d’inglese è un plot hole giganterrimo…
Il buco non e’ la presenza di Rain Man – quella alla fine viene spiegata. Il buco e’ che nessuno se lo chieda, e che si fermino al “ehi, ma come mai abbiamo tutti caratteristiche cosi’ diverse?” senza notare che uno di loro le ha un po’ troppo diverse…
“42”
Mi ricorda qualcosa che ha a che fare con gli asciugamani e la (terza) poesia peggiore dell’universo…
Che sia anche la risposta al test?
–
Questo film lo cerco e quando l’avrò trovato,dovrà darmi delle buone spiegazioni sul perchè di tutto questo.
Nanni,non è che qua c’è una sorta di Kaiser Söze,vero?
m alzo e urlo “io ho appena fatto partorire la mia gatta!!!” quindi mangio il foglio a mo’ di placenta e mi metto ad allattare.
@jackkkkkkkkk: i figli sono tuoi?
@alessandro
sicuro! sei pallette di pelo buffotte e coccolose….
@jackkkkkkkkk: cavolo, mi hai fatto venire voglia di diventare padre, vado subito fuori a ingravidare la prima gatta che mi si presenta davanti.
guarda, a differenza di quanto si possa pensare, la parte peggiore non è il parto, quanto il divorare le placente in puro scientology style. cats rule!
L’ho visto solo xche’ il quiz sul sito e’ qualcosa di fantastico.
Il film e’ una merda.
Hanno rotto i coglioni tutti sti film post 6o senso/saw/lost che finiscono sempre con troiate assurde che sembrano dire “e’ andata cosi’ xche’ si. fine.” Vabe’…
Era necessario mettere come sbirro un coglione in fissa uguale a Tackleberry di scuola di polizia?
La fine e’ qualcosa di scandaloso proprio.
Il ritardato potevano evitarselo.
Le tizie sono bbone
I tizi bo sono i peggio deficienti
La fine fa cagare
E’ un film del cazzo
Il quiz dei 400calci SPACCA