The Curse of Miike -part 5
“Dunque dicevamo dei film da assegnare per lo speciale dei mercenari… Casanova si fa The One e War, bravo Kas… poi Luotto? Cosa vuoi tu?”
“Nanni…”
“Dimmi Miike”
“Dicono dal tabaccaio che le Camel Amaranto con fascia in oro e filtro ipercubico non ce le hanno”
“Ma sei andato al tabaccaio che ti ho detto io? Quello a 15 km da qui che si può raggiungere solo a dorso di asina?”
“Sì… non ce le hanno”
“Ve bene, prendimi le light allora”
“Vado…”
“Dove eravamo rimasti? Luotto tu vuoi Rourke? Aggiudicato…”
[passano due ore]
“Ok e anche Jean-Luc ha scelto, per quanto riguarda me…”
“Nanni…”
“Oh! Miike! Arrivato?”
“Sì, ma… che strano… sono giunto davanti al tabaccaio ma non avevo più il portafoglio…”
“Ah, si, te lo sottrassi io per giuoco e ischerzo. Tieni… vai… Camel Light, mi raccomando”
“Ok”
“E per quanto riguarda me io farei Eric Roberts e con questo direi che…”
“Nanni…”
“Miike già qui?”
“Sì, ho messo il NOS all’asina. Tieni… Camel light, pacchetto morbido”
“Grazie… dunque, si discuteva circa l’assegnazione dei Mercenari per lo speciale”
“Ecco, sì, io pensavo che…”
“È rimasto solo Randy Couture ne Il re Scorpione 2”
[La mano mi Miike inizia a tremare, porta una sigaretta alla bocca. Il sordo schiocco dell’accendino si diffonde nel silenzio della stanza]
“Miike?”
“Sì Nanni…”
“Ti dispiacerebbe non fumare? Ho smesso da 10 anni eppure l’odore mi dà ancora fastidio”.
Fine della quinta parte
Un po’ di storia (maestro Mazza, vada con l’aria sulla quinta corda):
dunque, è il 2008 e lontani paiono i giorni in cui Randy Couture calpestava con il suo piedone possente il ring dell’UFC. Per chi non sapesse cosa è l’UFC: è tipo il wrestling, solo che la gente si mena davvero e, alla fine di ogni incontro, sei costretto a rifarti i documenti visto che la tua faccia sembra passata sotto le sapienti mani di “Ivo, lo specialista del macinato fine”.
Dicevamo: è il 2008, Randy ha appeso i guantoni al chiodo, non può più ridere se no quel che resta delle costole gli perfora il polmone destro e The Rock, solo 6 anni prima, con la sua bella faccina su cui nessuno ha parcheggiato dei cazzotti da mezzo quintale, ha spopolato al cinema con il Re Scorpione.
A Randy rode.
Al contempo, in una piccola città del regno di hollivodlandia (nella Gallia superiore) un regista di video musicali sta cercando di riprendersi dai sensi di colpa per aver girato Resident Evil: Extinction.
Dall’altra parte del mondo, un piccolo impiegatucolo di una casa di produzione americana si accorge che, in un container abbandonato, è rimasta a macerare una scorta di ventii milionardi di DVD.
Detto fatto: Randy Couture + Re Scorpione + piccolo regista che soffre + DVD da riempire = Il Re Scorpione 2, Rise of the Warrior.
Orbene, addentrandoci in quello che questa pellicola è, possiamo dire che la cosa peggiore di questo film è quando lo vedi.
Prima e dopo te la cavi abbastanza bene.
Volendolo descrivere in una frase potrei dire: una puntata di Xena allungata di un’ora e mezza grazie esclusivamente all’utilizzo del ralenty e senza il sottotesto lesbo che rendeva quella serie qualcosa di morbosamente carino da seguire.
E senza tutte quelle pretese storiche che la serie della Warrior Princess aveva (pfiu! Intellettualismi inutili).
Puro intrattenimento per le famiglie allora?
Insomma… io al figlio di Dolores, ad esempio, eviterei di farlo vedere.
E non tanto per la violenza o per l’utilizzo della parola “perverso” all’interno di un dialogo, quanto per il fatto che alle medie c’è ancora una materia che si chiama epica e se il piccolo mi torna a scuola credendo che l’Ade sia retto da una dea chiamata Astarte (divinità dell’amore e della guerra) e che il Minotauro si può sconfiggere suonando il piffero Aulos, beh… io sarei per evitare dei traumi ai bambini poi a voi la scelta.
Nel complesso la pellicola è di una mosciezza micidiale e ti fa venire voglia di suicidio già al minuto 30, grazie anche alla magistrale interpretazione di Michael Copon, un attore che pochi anni prima faceva uno dei power ranger e si vede che era abituato a recitare con una maschera integrale sulla faccia.
Non becca un’espressione neanche per caso, ma inclina il collo in una maniera molto emozionante.
In tutto questo spicca la figura di Randy il quale, con spirito adamantino, interpreta il cattivo di turno utilizzando una (e una sola) espressione del volto senza cambiarla nemmeno nel momento in cui pronuncia qualche sporadica frase (d’ora in poi questo tipo di recitazione verrà chiamata “Il Randy” ovvero: quando ti hanno stampato la faccia su un A4 e te l’hanno fissato dietro alle orecchie con due elastichini).
La cosa bella è che, tra uno Special FX che trasforma la pellicola in uno screensaver di Windows e una battuta che fa rimpiangere il “TOC TOC” di Schwarzy in Predator (quelli erano i bei tempi), Randy ci fa una figura più che dignitosa.
Oltre che ad una leva al braccio di un malcapitato stuntman.
Un film che si regge per i primi 15 minuti e poi lo si può lasciare in sottofondo mentre si fa altro, tipo, che ne so, una passeggiata.
DVD -quote suggerita:
“Senza il ralenty sarebbe durato 20 minuti”
Bongiorno Miike, i400calci.com
Voglio che The Curse of Miike diventi subito uno spin-off. SUBITO!
“la cosa peggiore di questo film E’ QUANDO LO VEDI”… ahahahah ho ancora le convulsioni per il troppo ridere!
Xena aveva una marcia in più… un paio di TETTE imperiali.
@Lollo: suvvia il telefilm aveva anche altri pregi. Ora non me ne vengono in mente ma sono sicuro che c’erano…
@Stanley: non dare a Nanni più idee di quante già non ne abbia.
Io omai Miike me lo immagino con la faccia di Waldo di ‘Where is Waldo?’
:-(
@Miike: Lucy Lawless è una DEA!
:-)
@Presidente: non ci vai del tutto lontano…
@Lollo: e vola anche
@Miike: coraggio, che il peggio deve ancora venire… dal programma del frightfest temo ti arriveranno delle “perle” non da poco.. :-(
per la vostra gioia direi
beh..onestamente.. SI! :-D
non è finita:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=rld-6rRDb-k
continua a tradizione dei wrestler…povero perlman…zane ha lo stesso PARRUCchiere di cage…