I fratelli Pang sono un mistero del cinema: avete mai visto niente di bello fatto da loro? E non ditemi che The Eye era una figata, dai, ora che gli anni sono passati possiamo ammetterlo: faceva cagare. E Bangkok Dangerous? Sia l’originale sia quello con Nic Coppola? Ma per favore, non scherziamo. Comunque, per una qualche ragion imperscrutabile, i due gemelli diversamente intelligenti continuano a fare film e pure ad essere invitati ai festival. (per inciso, ci sono misteri ancora più dolorosi, specie qui al Lido, dal nome “Avati” o “De Bernardi”, ma non è questo il luogo per investigarli). Stavolta devono essersi resi conto che anche le schifezze vanno svecchiate di tanto in tanto. Ora, qual è lo stratagemma più in voga e più stupidamente abusato del momento? Quello che in teoria dovrebbe far urlare i ragazzini scemi e salvare anche il film più aurendo che esista, ma in pratica ti fa solo spendere un’altra secchiata di soldi e non serve a nulla? Esatto, il 3D. Corollario: se usi male il 3D tu, regista, ammetti implicitamente di essere un pirla che fa film pirla per dei pirla.
La trama: tre ragazzi e tre ragazze di Hong Kong vanno in vacanza in Thailandia a ddddivertirsi. Una delle tipe deve riuscire a dire al suo tipo 1- “non lasciarmi” e 2-“sono incinta”; le due proposizioni si contraddicono a vicenda ma lei non ci fa caso. A causa di una sommossa politica, e già qui i Pang vincono il Sylvester per la categoria “peggior scusa per tenere i protagonisti in un luogo oscuro e misterioso”, i ragazzi devono passare una notte in un albergo oscuro e misterioso. Ma dico io, non potevano semplicemente prenotare, arrivare e accorgersi di aver fatto una cazzata? Cosa c’entra il coté politico qui? Il film è iniziato da dieci minuti a far tanto ma i livelli di WTF sono già alle stelle. Insomma nell’albergo c’è un’orfanella con un cagnolino simpaticissimo che vince il Sylvester come miglior animale, così di default, ma che soprattutto VEDE LA GENTE MORTA. Abbaia al fantasma di una signora che ha una storia complicatissima di sangue, cani, figli umani con la testa di cane, istinto materno frustrato e trasferito su giovani turisti ignari. Comincia una girandola di sedie lanciate verso lo schermo, mostri che saltano fuori dal buio e gimmicks telefonatissimi che mi fanno sì saltare sulla sedia, ma che non mi impediscono di ripiombare nel torpore pochi secondi dopo. Però sono rimasta sveglia per tutto il film, giuro, solo per vedere come andava a finire ‘sta cazzata. Va a finire tutto bene, i sei giovani felici e gravidi stanno tornando alla natìa HK in auto quando all’improvviso uno di loro fa la fazza da matto e forse si schiantano ma non si capisce contro cosa.
Gli effetti non sono fatti malaccio, vabbé, i Pang sanno fare il loro mestiere di FX-guys. I problemi cominciano quando si tratta di scrivere e soprattutto dirigere. Mi si passi il calembour, gli attori sono tutti cani, il cane è un grande attore. Il bambino del titolo non so chi sia e non me ne frega niente. Vado in spiaggia.
DVD-quote:
“BASTAAAAA”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
…loro li preferivo prima che si buttassero nella regia, quando spaccavano enormi bolle colorate ad arpionate vestiti col caschetto da esploratore…
giuspe da oggi sei il mio nuovo mito!!!!!!
Dài, “The Eye” una sufficienza la portava a casa…. poi c’era Angelica Lee… io una botta gliela darei.
http://www.flashgames.it/pang.flash.html
[c’é anche l’orrido arpione persistente, universalmente riconosciuto dagli esperti come migliore arma del gioco…]
Il motivo per cui si chiudono in un cazzo di albergo mi ricorda tanto tanto quello di FRONTIERS….tuddddici ?! non ti sembra !?
Dài, “The Eye” una sufficienza la portava a casa….
Lo credo anch’io. Certo, tutt’altro che un filmone, ma ho visto cose ben peggiori. Tipo i successivi due capitoli.
All’epoca The Eye fu la prima ghost story che vidi girata con quello stile, e ne uscii non esaltato ma adeguatamente intrigato. Poi scoprii che le cose migliori replicavano pari almeno una dozzina di film usciti prima, nonche’ si ripetevano intatte in un’altra camionata di film venuti dopo. Non ho piu’ avuto curiosita’ di riguardarlo. E’ un po’ come se il primo torture porn della tua vita fosse Turistas.
“Una delle tipe deve riuscire a dire al suo tipo 1- “non lasciarmi” e 2-”sono incinta”; le due proposizioni si contraddicono a vicenda ma lei non ci fa caso.”
Comunque tu hai vinto.
Ma dico proprio nella vita, non solo qui fra gli amici dell’Internèt.