Choose, va detto subito per darvi un indizio di che aria tira, è un film girato dal semi-esordiente mago degli effetti speciali Robert Legato che però si è rifiutato di firmarlo.
La premessa ve l’avevo raccontata: regazzina trova i propri genitori legati e un maniaco che le impone di scegliere entro 60 secondi quale dei due deve morire oppure li ammazza entrambi. “Ciuuus! Ciuuuuus! CIUUUuuuUUUuuuUUUS!” (è inutile, non suona minaccioso un cazzo, io nel caso voto per tradurlo tranquillamente in italiano). La regazzina viene risparmiata per raccontare tutto alla pulla, e da qui il killer scorrazza indisturbato a puntare vittime caratterizzate da ossessioni ben distinte sputando sentenze moralistiche come il fratello invidioso di Saw e Seven.
Ma se avete letto la mia presentazione, sapete anche qual è la cosa più importante di cui parlare: KATHERYN WINNICK.
Via con il contributo audiovisivo:
httpv://www.youtube.com/watch?v=DNsKGUgGqqw
Katheryn Winnick è un sogno impossibile: viso da angelo, corpo da playmate, e un curriculum sportivo da fare invidia a Van Damme (il quale, lo ricordo per i più distratti, ha un curriculum sportivo praticamente nullo).
Come attrice non fa nemmeno schifo: ha presenza, è concentrata, sa fare la faccia seria, sa fare la faccia preoccupata… che altro si pretende da lei? Ha quell’aria forte e rispettabile da giallo del sabato sera di Rai2, e qui Wim mi ha risparmiato decine di inutili righe descrivendo la sindrome di Ashley Judd. Katheryn infatti non si spoglia “perché non è quello il punto“, però fa il suo ingresso in scena in maglietta aderente e capezzoli sull’attenti, gira per lo più in abitoni invernali ma si fa anche due docce a gratis, durante una delle quali all’attento sguardo maschile non sfugge la comparsata fugace di uno di quei cerottoni color carne copri-tetta anti-turbamento minori. Insomma: è la classica donna da sposare. Di quelle che cucinano ma spaccano anche la legna a mani nude, e che al pranzone in famiglia fanno compagnia a tua nonna mentre i maschi sono di là a guardare la partita*.
Cinematograficamente parlando però, l’altro suo problema oltre ai cerottoni color carne è l’ambizione da attrice vera che la vede restia a tirare calci in faccia nonostante sia infinitamente più qualificata di – un nome a caso – una Milla Jovovich.
Mettiamo un secondo contributo:
httpv://www.youtube.com/watch?v=6NOJUFPpp_M
Torniamo al film.
Si chiedeva tempo fa il nostro Miike: possono i capezzoli assurgere al ruolo di sceneggiatori? Nel caso di Sweet Karma, no. In questo caso sì. La regia è assente, lo script è un compendio di banalità appiccicate controvoglia, il maniaco è ridicolo e tutta la faccenda pare messa in piedi da uno di quei produttori che un giorno seduti sul cesso avevano letto sul Reader’s Digest un articolo sulla Choice Theory, non ci avevano capito un cazzo, e nonostante ciò avevano urlato “CI VOGLIO FARE UN FILME”. E non capendo una sega nemmeno di cinema si erano sì affidati a una scaltra formula di comprovata robustezza “protagonista gnocca” + “Kevin Pollak al reparto ‘facce già viste da qualche parte'” + “Bruce Dern alla comparsata di qualità”, ma per il resto riuscivano nel miracolo di plagiare Saw spogliandolo completamente delle uniche due caratteristiche per cui tale saga ha un suo vago senso, ovvero la fantasia negli omicidi e il gore. Per cui sì, a non saper cosa succede quei capezzoli iniziali rimangono l’unico motivo per rimanere svegli e ottimisti. Almeno fino a mezzora dalla fine. Lì non ce l’ho più fatta e ho iniziato a ronfare come un bambino. Quando mi sono svegliato, la bella e dolce Katheryn stava riproducendo la scena dell’estintore di Irreversible sulla faccia dell’assassino, ma con l’inquadratura rigorosamente dal basso sulle sue tette. Io ho avuto un sussulto di amore mocciano.
DVD-quote:
“Ho qui un mazzo di fiori per la signorina Winnick, a che piano vado?”
Nanni Cobretti, i400calci.com
>> IMDb
Bonus: castissimo servizio fotografico per Men’s Health con i Pearl Jam in sottofondo
*poi alla sera prima ti fanno lavare tutti i piatti, e poi non te la danno lo stesso, e tu hai imparato a non fiatare
Credo di aver ufficialmente perso la testa! Katheryn puoi prendermi a calci in faccia tutte le volte che lo desideri!
“she holds a third-degree Black Belt in tae kwan do, a second-degree Black Belt in karate and is a licensed bodyguard”
O-M-G
*v*
Ragazzi ve lo dico, io sto per guardare un film con Ashton Kutcher e Katherine Heigl solo per lei. Lo sto per fare. Fermatemi.
La tizia nera nel primo filmato nel combattimento con la nostra Katy tira un pugno (prima di venire letteralmente sfondata a calci) che potrebbe avere come didascalia: Trattato su come non si tira un pugno…
Cordialità
Attila
Non lo fare Nanni, non lo fare (e so di cosa sto parlando :)!!!
Cmq non si dica che non è una buona attrice, quando vidi Cold Souls andai a controllare chi fosse quella bella (figa) ragazza di Sveta e rimasi stupito del fatto fosse canadese da quanto le veniva bene l’accento russo! Mica sospettavo che tirasse anche schiaffi d’alto livello!
Nanni non farlo, parliamone, dammi quella copia, su, mi avvicino molto lentamente vedi? bravo, abbassala, abbassala, ok così, noi possiamo aiutarti.
Vieni con me a vedere per la decima volta il contenuto speciale di questo post e non pensiamoci più (o quantomeno pensiamoci ma nella privacy del nostro cesso)
@odderflip: la scelta e’ tra quello, una rom-com con Matthew McConaughey e (ARGGHH!!!) Sarah Jessica Parker, e un indie-metaforone metafisico con Paul Giamatti. Katheryn, ancora non ci siamo presentati e gia’ mi metti in difficolta’ come nessuna ha fatto mai…
@hap collins: l’accento russo e’ notoriamente l’accento piu’ facile del mondo, una specie di trucco/diploma di prima elementare per non attori. Vedi alla voce Rocky IV / Red Scorpion per l’amico Dolph, i primi due film di Van Damme, Danko, Undisputed 2/3… E’ l’equivalente fonetico dell’indossare una grossa parrucca.
(ma tom selleck è passato dal set e si è seduto per scroccare una colazione o l’hanno pagato davvero?)
No dai non sminuirla così, ce la può fare a saltare il fosso (con un triplo calcio volante) e impressionare l’Academy! Vedrai!
La storia dell’accento era solo un pretesto per giustificare che hai tempi ero corso a far stalking su IMDb con la bava alla bocca…
No beh, l’accento russo e’ un esame obbligatorio per gli esperti di arti marziali che vogliono regolare licenza da attori. Tanto di cappello a lei per averlo sfoggiato in un indie art-fart* invece che in, che so, Lady Dragon 4.
*lo dico senza averlo visto / essere minimamente invogliato a guardarlo
hahaha beh, se non ti piace la roba alla Kaufman stagli il più possibile lontano, se invece Eternal Sunshine of the Spotless Mind, Adaptation e Being John Malkovich ti sono piaciuti (e se non vuoi comprometterti puoi rivelarmelo via mail e giuro non lo dirò a nessuno) come al sottoscritto, probabile ti piaccia pure il film della Barthes (dove Giamatti regala la prova della vita!).
Se ti può incentivare la Winnick fa la parte di un’attricetta russa ed è tirata da gara.
Nanni l’indie metaforone è di gran lunga la scelta migliore (e anche in questo caso so di cosa parlo :), eventualmente se proprio temi di non farcela procurati uno di questi (http://www.toysandmusic.com/ljn/loose/hulkhogan3.jpg) e tienilo di fianco a te per i momenti più “duri”
@Hap: Giamatti tenta tutte le volte di regalare la prova della vita, ti consiglio “American Splendor”
@odderflip: gran film e gran fumetto, sono ancora in lutto per la scomparsa di Pekar… E sì, Giamatti è assolutamente uno dei migliori della sua generazione, vederlo interpretare se stesso mi ha cartonato la mutanda!
chissà all’estero l’accento russo con cosa rischia di essere scambiato: da noi a volte sembra bergamasco.
@odderflip: come fai a sapere che ho l’Hulk Hogan??? (io pero’ ho il modello con la canotta gialla – lo giuro)
@hap: non e’ che voglio fare il duro e puro a tutti i costi, i tre film che citi hanno tutti quanti cose che mi sono piaciute molto ed altre che mi hanno provocato sfoghi sul braccio su cui ho dovuto mettere del borotalco. Quello che mi e’ piaciuto di piu’ e’ Adaptation, e – giuro – indipendentemente dalla parrucca di Nic. Insomma: Kaufman tendenzialmente mi piace ma non lo do’ per scontato, e le sue imitazioni mi spaventano. Probabilmente guardero’ Cold Souls giusto per Katheryn, e perche’ Giamatti e’ un bravo guaglione che tendono a schiavizzare nei film sbagliati (American Splendor e’ di fisso uno di quelli buoni).
No ma figurati, era una battutaccia sul fatto che appena si cita qualcosa che sconfina un minimo dal “cinema da combattimento” si urla subito all’infighettamento o al blog award che vi ha cambiati (?) bla bla bla e cazzate simili.
boh Nanni, non lo sapevo, però lo speravo :)
Siamo NOI che abbiamo cambiato il blog award.
[inserire colonna sonora di Rambo 2 qui]
Che culo :-)