La trama
La storia è [sempre] quella di un traumatizzato guardiano notturno di un grande magazzino che deve vedersela con degli specchi che fanno un po’ quel cazzo che gli pare a loro e, in questa estasi che mette sotto le scarpe tutta la fisica a partire da Archimede fino allo studio dei quanti (anche se alcuni di voi, miei piccoli lettori, potrebbero obiettare che effettivamente nessuno dei bosoni sinora studiati, eccezion fatta per il graviton, è identico al suo corrispettivo nello specchio, quindi effettivamente quello che è nello specchio è per sua natura diverso all’originale e vive di vita “propria”, ma questo è un altro discorso. Furbetti, mi avete colto in castagna)… dicevo… gli specchi ammazzano la gente.
In una parola: bodycount ma invertito sinistra/destra.
I fatti
Mirrors -Riflessi di Paura- aveva come protagonista Kiefer -la testata cinematografica- Sutherland e vedeva dietro alla macchina da presa Alexandre Aja.
Mirrors 2 ha come protagonista Nick Stahl e come direttore Víctor García. Chi? Ecco. Appunto.
Mirrors -Riflessi di Paura- aveva alla base un metaforone che lèvati.
Mirrors 2 ha alla base il tema delle cinture di sicurezza. Cosa? Ecco. Appunto.
Mirrors -Riflessi di Paura- era ambientato in un inquietante grande magazzino devastato dalle fiamme.
Mirrors 2 ha è ambientato da Abercombie&Fitch. Dove? Ecco. Appunto.
Mirrors -Riflessi di Paura- ha una scena in cui una muore in bagno strappandosi la mascella dalla bocca.
Mirrors 2 ha una scena in cui una muore in bagno come il cattivo di Ghost. Come? Ecco. Appunto.
Mirrors decimava i vari personaggi lungo l’intera durata del film
Mirrors 2 si finisce tutte le morti entro la prima mezz’ora. Quando? Ecco. Appunto.
Il perché
Date le premesse la domanda è lecita. Perché vedere Mirrors 2? Che ci crediate o no, perché Víctor García è un buon mestierante dotato di grande rispetto per il genere che va ad affrontare. Lungo l’ora e mezza di film, quello a cui si assiste è la tenera visione di un regista che va a fare la spesa al supermercato dell’horror.
Avete presente l’approccio meticoloso, paranoicamente preciso e pignolo, che si ha quando tua moglie/madre ti manda a fare la spesa da solo? Avete presente quella sensazione di freddo terrore sottile che corre lungo la spina dorsale nel momento in cui si sta pagando alla cassa e sorge la domanda “ma mi ha detto di prendere un kg o un kg e mezzo di Pere Kaiser ma quelle un po’ indietro non quelle che prendi tu che sono già mature e domani le buttiamo via che sono andate”?
Avete presente? Ecco. Appunto.
García affronta il genere con la maestria certosina di uno che non vuole stravolgere nulla, che mette la buona riuscita di fronte alla sua personalità autoriale nello spasmodico tentativo di evitare che qualcuno gli dica “eh però ti sei dimenticato che…”. Si salticchia sulla sedia il giusto, si vedono sprizzi di sangue il giusto, c’è della truculenza il giusto, la trama ininfluente il giusto, tette quanto basta, alloro, timo e un po’ di olio. Ma a crudo.
Un film mediocre.
Mirrors 2 è quindi un film mediocre? No, solamente medio. Il che, se paragonato alle straordinarie e brillanti gemme che brillano nell’empireo delle stronzate uscite nell’ultimo anno, è tutto grasso che cola.
DVD quote suggerita
Ho visto di peggio
Bongiorno Miike, i400calci.com
Ma il primo va la pena? Non l’ho ancora visto perchè nonostante ad Aja voglia un po’ bene mi puzzava di stronzata. Poi sta cosa degli americani che si mettono a fare remake a tutto spiano come se i film li sapessero fare solo loro mi sta troppo sulle palle!
a me ci è piaciuto
Nel primo c’e’ Kiefer Sutherland nel ruolo di Nicolas Cage che da’ di matto, minaccia una suora con una pistola e dice cose tipo “State attenti all’acqua, puo’ creare riflessi” mentre l’ex-moglie gli dice “mi dispiace, avrei dovuto crederti da subito”
e la mascella. LA MASCELLA.
@miike: sbaglio o la maledizione è finita? quantomeno ti è concesso di parlare di tette. Son soddisfazioni ;)
@Robert: questo è stato solo l’ultimo di una serie di film che Nanni mi ha “donato” con la regola del “sotto la metà del secchio scrivi la recensione, sopra la metà no. E non vale mangiare tanto prima…”.
Sei troppo buono Miike.
@vinx: il trucco e’ che 1) pensavo fosse inguardabile e 2) per essere sicuro che soffrisse l’ho obbligato a guardarsi pure il primo, che a me non era piaciuto per nulla (mascella a parte) :P
@Jean Claude: guarda, quando mi trovo di fronte alla “decenza” mi sciolgo come un Lindor tra le chiappe di Rosario Dawson
@ Nanni: per non dimenticare (Rosencruntz e Guildersting)
Ogni volta che guardo qualcosa su Sky Cinema Max rimango sempre più convinto che sia necessaria una classificazione scientifica in diversi stadi dell’ “ho visto di peggio”, perchè non mi raccapezzo più…
Cordialità
Attila
madre de dios, lindor e le chiappe di Rosario Dawson nella stessa frase!
Se fai così mandi a puttane tutta la mia dieta preagonistica ai limiti della ketosi e anche il mio goffo tentativo di evincermi dall’onanismo senile. Sei un uomo orribile!! ;pp
P.S.: certo che R.D. ha un nome ed un cognome che presi singolarmente sono davvero imbarazzanti…
Ma scusate, nessun commento sul girovita spaziale della signorina ritratta nell’immaginetta di contorno, nel mentre si appropinqua ad eliminare, con una salutare doccia, l’immane fetore di baccalà che esala dalle sue basse parti?
@Robert: sottolineerei che potevo andarci giù anche più duro con Devon Aoki.
(e così ho messo nella stessa frase “duro” e Devon Aoki).
@Banjo: delicatissimo.
@Attila: al peggio non c’è limite, al menopeggio si.
Beh se il primo val la pena di vederlo solo per la mandibola allora passo, un mio collega ha la foto come sfondo del desktop e quindi l’ho già vista, non male ma non m’invoglia a sciropparmi il resto…
Se ci si basa sulla spettacolarità delle morti allora bisogna rivalutare pure Laid to Rest che ha dato un nuovo significato alla frase: “non vale un cazzo ma le morti sono fighe!”
@Attila: credo che il palinsesto di Sky Cinema Max sia programmato in base a quanta roba riescono a trovare nel cestone di dvd a 5 Euro del Carrefour
Hey c’è un altro Banjo in città, molto delicato, noto… fila ciccio c’ero prima io.
miike, cazzo, l’ho visto ieri notte
e fa veramente merda…
uff.