Uno va a vedere il nuovo film di Kiriya aspettandosi, come al solito, l’immaginario estetico abbacinante e la storia di vendette feudali incrociate che più scema non si può. Il che sarebbe comunque un’ingiustizia, visto cha anche il precedente Casshern (o Kyashan, dipende da che edizione avete visto, quello lì con la museruola molto più efficace della pirlata messa in da la fazza a Hannibal Lecter) pullulava di sottotesti fighi, eugenetica, sterminii di massa; solo che erano oscurati dalle scene di Casshern solo contro una distesa di robottoni rossi o quella della madre che piange nel giardino fatato di famiglia, che è l’apoteosi dei flares, riverberi, CGI totalmente inutili; una roba talmente kitsch che non ci credi, e mentre ci pensi i sottotesti scorrono via come correnti carsiche.
Ho detto apoteosi del kitsch? Ritiro subito. Non ci crederete, ma Goemon è ancora peggio – nel senso che è meglio. Dipinti rinascimentali, molti riferimenti all’arte classica e persino egizia: Goemon è il segnale che Kiriya, al suo secondo film (ma poi da dove salta fuori il Kazuaki? Si è fatto le ossa come elettricista di film come Gohatto, e va bene, ma sicuramente stava alzato tutta la notte a fare esperimenti grafici coi software più perversi del mondo) sta già progredendo. Se parliamo di grafica o estetica non c’è una scena madre che posso citarvi come esempio massimo dell’arte Kiriyana, casomai ci sono due o tre inquadrature che sono semplicemente molto belle anziché stupefacenti. Se proprio devo scegliere la mia preferita, direi gli inserti in seppia e la sequenza di Goemon e Saizou da bambini che scalano la montagna e poi fanno a spadate sotto gli occhi del maestro sadico. O la battaglia finale: soldati bianchi contro neri tranne Goemon con l’armatura rossa (hehe, questa si capisce dopo*) del suo vecchio maestro. E poi, ma qui è l’idea più che la grafica, il monarca cattivo che getta un bebè nell’acqua bollente durante un’esecuzione sulla pubblica piazza!
Altra novità che non mi aspettavo: compare Hattori Hanzo in carne e ossa (e spada, naturalmente)! E’ l’accigliato e tenebroso attore Susumu Terajima che abbiamo già visto mille volte, ultrafigo come la fama del personaggio merita. Attendiamo che ricompaia in altri wuxiapian epici con storie che non c’entrano un cazzo e che lasciano la coerenza fuori dalla porta, perchè quando sei di fronte ad Hattori Hanzo null’altro conta più.
Velocemente passiamo alla lista dei sottotesti:
– Sottotesto dell’amicizia fra Saizou e Goemon, i due aspiranti samurai le cui strade alla fine dell’adolescenza si dividono (non prima di aver dato a Kiriya l’occasine di girare un puttanaio di scene strappalacrime) ma si sa che la vera amicizia non muore mai (e giù un’altra volta con le scene strappalacrime).
– Sottotesto amoroso, la solita menata ma almeno la ragazza ha dei vestiti pazzeschi. Lo so che a voi non ve ne frega niente, io invece devo decidere cosa mettermi a Capodanno.
– Sottotesto del bambino a cui l’eroe dice “Diventa forte, amico mio”, ripetuto per due volte e due generazioni: fa molto Bruce Lee e “be water, my friend”, di conseguenza è un surplus di piacere.
– Sottotesto storico: i giappi vogliono attaccare Corea e Cina con l’aiuto delle armi degli occidentali cristiani… dice niente?
– Sottotesto politico* E QUI SI VA SUL PESANTE: in questo film ultra-estetico, in cui persino le favelas sono curatissime e vestono colori raffinati, all’improvviso ecco che il Kazuaki ti schiaffa dentro un discorso sul contrasto capitalismo/comunismo, e questa povera gente uccisa dal libero mercato, prima avevano tutto e lo stato li proteggeva, ora il capitalismo infame… Maccosa? Più tardi, la differenza fra i due amici Goemon e Saizou viene esplicata così: Saizou rappresenta il carrierista capitalista che viene alla fine fottuto e sacrificato dal sistema, Goemon è il non allineato che lotta per sovvertire il sistema e crearne uno più equo. Finito il pippotto, però questa è davvero sorprendente.
Ecco, insomma, a me Kiriya piace da matti e questo Goemon me lo sono goduto tantissimo. Però è un film solo per chi ama il CGI, perchè in tutte le varie scene di combattimento con spada, la poetica è quella di non far vedere mezza goccia di “vero” sangue.
DVD quote:
“Kitsch all’ennesima potenza, anzi di più!”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
Casshern rimane uno dei miei film preferiti di sempre, quindi questo è un must buy. Virtual Retailers, a me!
(qualcuno conosce un buon sito dove comprare? a parte i classici amazon e play.com?)
Quoto Jo: Kyashan molto bello. L’apoteosi del kitsch ma anche della fotografia!
Camicio Minchio r0x! ;)
Questo lo recupero sicuramente
Io l’ho visto un anno fa, quanto tempo, allo sci+fi qua a trieste, e devo dire che mi ha impressionato positivamente, certo a parte qualche momento da mascella slogata, che poi ci ripensi, ti accorgi che è cgi e un po’ ti rode, non offre molto di più. In alcuni momenti rischia di annoiare purtroppo, ma fortunatamente si riprende di colpo, visione comunque consigliata a chi apprezza questo tipo di film
Casshern mi aveva fatto sanguinare gli occhi, questo è stato una piacevole sorpresa.
Quando al Kazuaki verrà spiegato che non tutti i film devono necessariamente durare 18 ore, potrà fare grandi cose.
Casshern me l’ero goduto a bomba, anche perchè da piccolo ero infocato come pochi per il cartone animato (quando si vede il casco bianco sullo scaffale ho cartonato la mutanda) assieme a Babil Junior e Hurricane Polymar! questo ce l’ho in giro da un po’ ma siccome sono un fesso ancora non l’ho visto, mi sa che è arrivata l’ora!
Whoa, è la prima volta che sento parlare del film e non avevo nemmeno idea della sua esistenza, rimedierò al più presto.
Immagino che sia presente anche Oda Nobunaga data la presenza di Hattori Hanzo, in linea con la leggenda originale del personaggio.
Dovrò darci un’occhiata anche solo in quanto amante dell’era sengoku, ovviamente non mi aspetto realismo storico, ma spero che la sboroneria sia a livelli stratosferici, in linea col personaggio di Goemon.