The Curse of Miike, part 7
[Miike entra tutto garrulo nell’ufficio del capo. Nel volto una speranza dolce come luce riflessa da un cucchiaino che sta per tuffarsi in una millefoglie]
-Nanni, finalmente la maledizione è finita. Basta con quei film obbrobriosi che mi toccavano sempre, mi hai promesso che da questa volta anche io potrò fare una recensione di un gran capolavoro che…-
-..voro che…-
-Nanni?-
-Nanni?-
-Che stai facendo?-
-Che stai facendo?-
-Nanni dai…-
-Nanni dai…-
-No il gioco del pappagallo no…-
-No il gioco del pappagallo no…-
-Su Nanni…-
-Su Nanni…-
-Eddai…-
-Eddai…-
-Ma me lo avevi promesso…-
-Ma me lo avevi promesso…-
-oscargianninoradio24noveinpuntolariduzionedelletasseall’ivadel2percento-
-Red Hill-
-Eh?!-
-TUO-
[Nanni si allontana di corsa ridendo forsennatamente. L’eco della sua ilarità si spande nello spazio bruciando i sogni di Miike come una spolverata di soda caustica]
Fine della parte 7.
Red Hill è l’opera prima di Patrik Hughes, con attori presi un po’ dalla TV un po’ dai fondi di magazzino della “Caratteristi S.r.l: voi ci date un continente, noi vi troviamo una fazza”, girata con low budget e con l’appeal del western.
E tutto il resto?
Tutto il resto è Mannoia.
No, non ho detto gioia. Ma Mannoia e in particolar modo “Quello che le donne non dicono”. Per sviluppare questo punto mi sono fatto aiutare da Paolina Bongiorno, collaboratrice dei 400calci assunta con contratto indeterminato, ferie pagate, benefits, assicurazione sanitaria, auto aziendale, tredicesima e quattordicesima pagata da Nanni per ridere alle mie spalle. Il commento di Paolina, rappresentante dell’altrà metà del cielo, è stato “Però il finale è toccante…”
E tutto il resto?
Tutto il resto è soia. No, non ho detto gioia. Ma soia nel senso del surrogato ipocalorico, ipolipidico, anticolesterolico e scipitello di tutti i prodotti che siano costituiti al 90% d ciccia sugosa che quando l’addenti puoi ancora sentire sfrigolare il grassetto caldo tra gli incisivi. Così come la soia, per dare un po’ di gusto al prodotto si mettono aromi qua e là, si aggiunge un carismatico personaggio sfigurato (Western, volto sfigurato, western, sfigurato, le pecore le pecore le pecore) il tocco di esotismo di una pantera in Australia (eh, troppo facile usare il canguro boxeur) e qualche panorama con il sole a calare. Troppo poco per simulare il paese per vecchi, anche se di vecchi, a questo giro, se ne vedono e pure parecchi.
E tutto il resto?
Tutto il resto si impastoia. No, non ho detto gioia, ma impastoia e pure male perché è davvero difficile con una trama lineare come “Apro in due te e tutti quelli che mi hanno conciato così, poi vi ti tiro fuori il geriglio e lo do da mangiare ai porci” creare così tanti buchi che, a confronto, 30 giorni di buio sembra Oldboy (e ci siamo capiti).
E tutto il resto?
Tutto il resto è VOA. No, non ho detto gioia, ma VOA. Parafrasando il buon Farenz, in un thriller che si rispetti gli elementi essenziali sono 3: V come Violenza, O come Oscurità, A come Ansia. Red Hill è girato nei grandi spazi australiani per lo più di giorno, non si vede del sangue manco a sparare addosso alla gente (letterale) e di ansia… le pecore le pecore le pecore…. Toh un cavallo…
E tutto il resto?
httpv://www.youtube.com/watch?v=s-rulfPyxuM
DVD-quote suggerita
L’entusiasmo che ti è rimasto ancora, è brutta copia di quello che era
Bongiorno Miike, i400calci.com
Nanni merda.
stai diventando noioso.
Spettacolare anche sta volta Miike! Poetico, estetico, disperato, annoiato… e tutto il resto è… SFIGA! :-D
In pratica è un “non è un paese per vecchi” ma senza l’azione, i Cohen, la storia, il cast, e solo i vecchi? e ambientato in Australia? ..Andiamo bene.. :-(
Diciamo che la voglia di ricreare l’ambientazione c’è. Però si ferma a una chitarra suonata con la slide.
Ma nooo che palle, su questo ci contavo cavolo! Ma nel 2010 uno per vedersi un western che cacchio deve fare??? Appena ti giri ci piazzano i ninja o gli alieni! Vebbè mi tocca aspettare Il Grinta 2.0
*cough*
E con “colpo di tosse” naturalmente intendevo:
http://www.i400calci.com/2010/11/jonah-hex-togliamo-il-distintivo-dalla-frase-chiacchiere-e-distintivo/
ma mi è scivolato il dito hasta que siento el clic.
eh si, ho pensato subito a te
La barba fatta con *MAGGIORE* cura.
Daje su!
correggo subito, chiedo venia perché so di aver toppato nel profondo
Impareggiabile Miike.
@Miike: e tu ti sei rivelato sciocco. Era ovvio che stessi scherzando, che non ce l’avessi veramente con Nanni e che mai abbia pensato di lui cose così infamanti. Ma stavo al tuo gioco, no? Il gioco del povero e sfigato Miike che viene vessato dal prepotente Nanni. Gioco in cui prendevo le tue difese. Dovevo mettere delle faccine per non essere frainteso? Ecco, ;-) ho fatto l’occhiolino, si vede? Scusa se ti ho annoiato, ma meglio essere noiosi che stupidi.
Il Buzzy e il Miike tubano come colombe tra i rami dei sempreverdi. I sempreverdi essendo leghisti.
..ora chi glielo dice al Buzzanca (da oggi il Buzzy, se non si offende) che in realtà NON era una gag, e le cose tra Nanni e Miike vanno veramente così?
(voci non confermate vedono Miike che inutilmente da settimane sta cercando di contattare il Telefono Azzurro, i Cobas, la FIGC, per denunciare le vessazioni e angherie di Nanni, ma ogni volta che sentono “mi chiamo Miike Bongiorno, il mio capo, Nanni Cobretti…pronto? PRONTO?!”)
Mah, secondo me l’hai dipinto peggio di quello che è. Certo, Lo straniero senza nome è un’altra cosa ma questo con tutti i buchi e le incertezze di regia (e vabbuò è un’opera prima) fa il suo dovere dai. E il finale anche se è telefonatissimo ha il sapore della vecchia scuola.
E a proposito della vecchia scuola, P.Hughes è stato scelto da Stallone per girare The Expendables 3. Scelta giusta o avventata? Vedremo, tutto il resto… è EX3!
Ne approfitto di questo update per comunicare che Stanley Buzzanca non commenta piu’ perché, nel dubbio, l’abbiamo fatto menare lo stesso.
E già… passa il tempo, scorrono i ruscelli sotto i ponti, gli arcobaleni vanno e vengono e Patrik Hughes è già da un mese sulla sediolina con su scritto:Expendables3 – Boss!!!