Probabilmente vi state chiedendo com’è che dopo due vaccate fuori misura come Damage e The Stranger si insista a produrre film con Stone Cold Steve Austin nel ruolo dell’eroe, ma dovreste prima chiedervi come mai Nanni Cobretti insiste a guardarli, e la fazenda si complicherebbe inutilmente. Diciamo solo che ho considerato questo Hunt to Kill come un’ultima possibilità, per due motivi:
1) è diretto da Keoni Waxman, che con A Dangerous Man aveva fatto un lavoro più che adeguato;
2) questa cosa davvero pucci per cui gli attori di The Expendables sono rimasti amicici, e mentre Jason, Mickey e Pupazzo si sono ritrovati sul set di 13, qui c’è il trio dei cattivi al completo composto da Stevie, Eric Roberts e Gary Daniels. Mi piace pensare che sia stato girato prima, che tipo Sly da vero esperto Autore con la A maiuscola ci tenesse che l’intesa fra i tre fosse solida per cui li ha prima costretti a fare un altro film assieme.
Ciò rende bellissima la scena introduttiva, in cui Eric e Steve interpretano partners di lunga data in attesa di fare un’incursione in un capannone sospetto, e per un po’ pare proprio un prequel di Expendables in cui scopri come è nato il tenero affetto tra i due. Poi Eric regala a Steve il suo orologio, e voi sapete meglio di me cosa succede nei film d’azione quando uno regala un orologio al proprio partner. Sono appena i primi 5 minuti, ma tanto Eric Roberts non ha nulla da dimostrare, e probabilmente doveva correre a girare Sharktopus.
Tutta questa intro supporta comunque un’altra mia teoria, ovvero che il film si basa su una delle prime bozze scartate di Rambo 4, una storia che avevo già letto in giro in cui un Rambo ritiratosi in montagna viene sequestrato con la figlia e costretto ad aiutare un gruppo di criminali a recuperare un bottino nascosto. Questo spiegherebbe, oltre alla trama identica, la passione del personaggio di Steve per archi e balestre. E anche il fatto che la colonna sonora scimmiotti spudoratamente il tema immortale di Jerry Goldsmith.
Sistemato questo, Hunt to Kill dimostra al volo di aver capito una delle lezioni più importanti del cinema d’azione di serie B: quando il tuo protagonista è un ex-atleta grosso e tontolone, il personaggio più importante diventa il cattivo. Ed ecco quindi entrare in scena Gil Bellows, quasi vent’anni di paziente e semi-anonima gavetta tra tv e particine da caratterista, a cogliere l’occasione al volo e divorarsi il film in un boccone: sadico e spietato a livelli da competizione, s’incazza, urla e gigioneggia senza mai sforare nella caricatura, e in generale ci fa la figura di un giovane Michael Ironside. Come già successe con Robert Patrick in Presa mortale il film è lui, è quello con maggior magnetismo, detta tono e tempi e ha più minutaggio di Stevie. Merita il salto di livello. Al suo fianco, Gary Daniels è per l’ennesima volta sacrificato e sottosfruttato, e se ne sta più o meno zitto in disparte fino allo scontro con Steve che per fortuna sfrutta a dovere dimostrando di essere ancora in formissima.
Dal canto suo, Stone Cold tutto sommato se la cava. C’è poco da fare, i ruoli gli vanno scritti su misura: è un bestione di due metri largo come un armadio, con lo sguardo truce e la testa d’acciaio, e non sarà mai credibile nei ruoli di eroe classico da sceneggiature intercambiabili alla Stallone o Chuck Norris. È uno che basta vederlo dall’altro lato della strada per fartela addosso prima ancora di capire se ce l’ha con te o si sta facendo i cazzi suoi, che è il motivo per cui finora ha davvero funzionato solo nel più logico ruolo di scagnozzone del cattivo. Ma rispetto alle assurde moscerie di The Stranger, qua andiamo decisamente molto meglio.
E ora passiamo al dettaglio decisivo. Quello che mi ha definitivamente convinto. E non parlo della scena in cui Steve si prepara per l’assalto finale dipingendosi la faccia col pennarello mimetico come non vedevo fare da quando Reagan era Presidente. Parlo del momento in cui lo sceneggiatore (Frank Hannah, alzati e goditi il momento di gloria) ha osato dove pochi hanno il coraggio di osare.
Sappiamo tutti che la più grossa pacchianata a cui si possa assistere in un film d’azione è un personaggio che enuncia il titolo del film, no? Se escludiamo i casi in cui il suddetto titolo consiste nel nome o soprannome del protagonista, o le parodie, la cosa è tutto sommato piuttosto rara – anni ’80 inclusi. Steven Seagal non ha mai detto “Fatti avanti, sono duro da uccidere“, per esempio.
Qui invece.
È il climax. Il gran finale.
Il cattivo sembrava morto, ma torna fuori.
E urla “You can’t kill me!”.
Primo piano su Steve.
Sguardo truce.
“Well, I hunt. I hunt to kill.”
BOOM! Lo uccide in faccia.
Standing ovation.
Qua la mano Steve, te ne sei guadagnato un altro (ma grazie al cazzo, il prossimo sarà in coppia con Michael Jai Fuckin’ White).
DVD-quote:
“BOOM!”
Nanni Cobretti, i400calci.com
P.S.: qua sopra c’era lo spoiler del finale
Fammi capire, stai parlando dello stesso Gil Bellows che faceva il metrosessuale malmostoso in Ally McBeal?
E fa il cattivone? Questo me lo voglio gustare.
ma il set di Chuck, per la pizzeindaface crew, è una specie di salottino d’attesa tra un film e l’altro? Spiegherebbe la presenza massiccia di questi nomi nel telefilm in ruoli estremamente brutti e mal sfruttati (e mi riferisco in particolar modo all’ultima stagione, si).
Era ora che ne azzeccasse uno.
BEER BASH!!
@robertz: quali altre serie tv ti costringevano a guardare le tue morose?
postilla: ne azzeccasse uno a parte expendables, ovvio.
@Nanni: Gilmore Girls :(((
Sono stati anni molto difficili, forse solo Miike può capirmi…
..lo uccide in faccia.
E’ poetico.
Con il link al tema di Rambo m’hai fatto scendere la lacrima…
Prima volta che posto su questo onorabile sito.
Questo film mi sembra onestamente onesto (?!?!?) e Pietrafredda è alquanto cane a recitare ma tutto sommato rimane un bullo da tenere d’occhio.
Gli altri film che avete citato con lui non li conosco (a parte “L’ultima Cena dei Film D’Azione” dal titolo “The Expendables”, ovviamente), ma “The Condemned”, dai…aveva un suo perchè e lì Stone Cold fa delle cose pesissime, seppur Vinnie Jones reggesse tutto sulle sue spalle e sul suo volto di ghisa.
O sono fottutamente di bocca buona???
Benvenuto!
The Condemned godeva di un discreto budget ma aveva altri grossi problemi che non si chiamavano Steve Austin. Nello specifico, era un film la cui premessa sono 10 bestioni che si menano, ma che nonostante cio’ pretendeva di inculcare una morale anti-violenza al cinema. Che, come diceva un mio amico, ha senso quanto un film porno anti-masturbazione.
Non hai tutti i torti, anche se onestamente più che sul discorso anti-violenza personalmente ho colto il discorso sul vuoyerismo e sulla mercificazione della violenza da parte dei media, piuttosto che sulla violenza in sè, anche se indubbiamente tale discorso veniva portato avanti con l’intelligenza di cercopiteco lobotimizzato ed era sottile quanto un paracarro. Diciamo che la cosiddetta parte morale non era il massimo della vita, ma per quanto riguarda la pura azione non credo ci sia da lamentarsi. Me lo sono rivisto ultimamente e lo trovo un lavoro tutto sommato godibilissimo, niente di più ma talvolta è tutto grasso che cola, tenendo conto anche della media qualitativa dei DTV…media innalzatasi notevolmente, negli ultimi tempi, grazie al maestoso “Universal Soldier: Regeneration”, del quale devo la scoperta proprio a voi…
Ma infatti il discorso e’ proprio quello. The Condemned e’ una specie di versione per uomini di Neanderthal di Funny Games. Ti attira con la promessa di violenza, ti mostra la violenza (in modo godibilissimo, concordo) e poi ti dice “eh eh pero’ non dovresti, birbantello…”. Non ha senso.
Allora mi sa che il mio lato Neanderthaliano per una volta ha preso il sopravvento, nel senso che mi sono semplicemente goduto lo spettacolo senza pormi troppe seghe mentali hehehe…Insomma, mi sono fermato ai pugni in fazza e esplosioni di gente e bon…il mio cervello ha captato che il signor Scott Wiper voleva fare il figo e buttarci una morale di quelle che vorrebbero cambiarti la vita, ma alla fine il tal cervello si è rifiutato di elaborare la morale perchè evidentemente subodorava la retorica/paradossalità di tutto il discorso.
Insomma, pugni in fazza ok, moraletta da rivedere a settembre.
PS: quando hai detto “NON HA SENSO” mi è venuta in mente la “Difesa Chewbacca” di Johnny Cochran in South Park…
C’è un nome per la mia patologia o finalmente ho qualcosa di cui potermi vantare di “Essere stato il primo?”
mi ricordo Steve quando faceva wrestling! com’è che tanti wrestler si reciclano attori?
sembra una graziosa tamarrata comunque. ci darò un occhio.
Ma a parte questo, a nessuno viene in mente un altro film in cui il protagonista enuncia esplicitamente il titolo? Considerando la regola che se il film si chiama “John Rambo” e uno dice “John Rambo” non vale, e non valgono nemmeno i soprannomi tipo “Action Jackson” o “Arma letale”. Perche’ io lassu’ ho scritto che capita raramente, ma parodie a parte non mi viene in mente un esempio che sia uno… nemmeno, che so, un Kurt Russel che dica “e’ arrivato il momento di prendere una decisione critica“…
Se vale anche la protagonista femminile: http://www.youtube.com/watch?v=_NV45ZuepZo
Non la dice il protagonista (ma il protagonista risponde bene)
http://www.fatally-yours.com/wp-content/uploads/i_come_in_peace.jpg
Eh ma vedi, e’ l’unica cosa che quel personaggio sa dire e la dice a ripetizione per tutto il film, io squalificherei pure quella… aldila’ che dalle mie parti il film si chiama “Dark Angel” (alla facciaccia di Jessica Alba).
E per quanto tutti noi abbiamo guardato Once Were Warriors per le botte (magnifiche) infischiandocene della morale, tecnicamente non e’ un action.
E’ maledettamente difficile trovare degli esempi puliti, vero?
Ehm…vale quella pieta’ di “io speriamo che me la cavo”?
mhhh…pure “Old Boy” ci sta
Ehm… e pure in “dal tramonto all’alba” il titolo viene usato in una delle frasi finali del film.
Minchia quante ne so oh
@Skeleton: mi sa che sono entrambi fuori dalle regole
@Nanni: sì…ne ho scartati una ventina almeno.
a proposito delle regole: ma i titoli dei film di Leone sono da considerare in italiano o in inglese? ;)
ci sarebbe pure un The Ninth Gate ma faccio finta di non averlo nemmeno pensato…
“Oldboy” non vale, rientra nella regola dei soprannomi di un personaggio, o dei nomi in codice. Troppo facili, non puoi non nominarli.
I film di Leone vanno gia’ meglio.
“Dal tramonto all’alba” non me lo ricordavo, ma se e’ perche’ leggono l’insegna del locale non vale.
E’ dura, eh? Hunt to Kill sta ancora stracciando tutti :)
Ce l’ho: Altrimenti ci arrabbiamo
Mitico! Promosso, ma Hunt to Kill e’ ancora in netto vantaggio perche’ e’ serissssimo :)
Who Am I? Lo dice tre volte solo nel trailer :D
“Ma a parte questo, a nessuno viene in mente un altro film in cui il protagonista enuncia esplicitamente il titolo?”
uhm?!? “Basilicata coast to coast” si può scrivere qui?
Alè!
e ci aggiungo Più Forte Ragazzi
Tutte commedie ragazzi, sono tutte commedie…
Action comedies?
Dannazione!
Chiamali come ti pare, ma Hunt to Kill e’ serissimo, ha un titolo che e’ una frase apparentemente generica e la usa come battuta finale prima di ammazzare il cattivo. E’ un osso maledettamente duro. “I Come in Peace” avrebbe pareggiato se si fosse intitolato “Rest in Pieces”…
…e dire che ce l’ho sulla punta della lingua…non so perchè ma ho le visioni di uno Schwarzy che si gira col sigaro in bocca stile Last Action Hero e quando sta per dirmi il titolo sparisce…DANNAZIONE!
ce l’ho: “Corri uomo corri”
Bel quizzone Nanni! Il “problema” e’ che molto spesso questo gemellaggio tra titolo e frase cult e’ esaltato (o castrato) dal titolo italianizzato o dal doppiaggio nostrano. X esempio:
Clint pronuncia davvero “Coraggio… Fatti ammazzare” nell’omonimo film, e questo e’ molto bello, ma in lingua originale dice «Go ahead, make my day» e il film si chiama Sudden Impact.
Al contrario, la frase cult di Rambo “loro hanno versato sangue per primi!” ha senso solo in lingua originale, col titolo vero: First Blood.
e aggingerei: “Vamos a matr companeros”
poi farei un corso di dattilografia
Vamos a matar companeros!! bravo odder
Se First Blood valeva mi faccio brillare! ;)
In dal tramonto all’alba quando Clooney chiede al messicano (il prete di Machete) “perche’ hai scelto proprio questo posto del cazzo?” quello gli dice una roba tipo “mi sembrava un posto tranquillo, aperto dal tramonto all’alba, niente sbirri…era frequentato da psicopatici”?
Cmq sto Hunt To Kill visto ieri e l’ho trovato un po’ palloso soprattutto nel finale e carente di scene effettivamente Tamarre
@Robert Vinx
E’ questo il punto! Bisogna stabilire delle regole! :D
Se ci basiamo su titolo e dialoghi originali allora vale, perché Rambo dice
“They drew FIRST BLOOD, not me!”
Ma credo che il buon Nanni sia rimasto stupito dal fatto che quella frase “generica” usata nel film di Stone Cold, svolga invece un ruolo preciso nel film. Insomma, che ad un certo punto del film qualcuno avrebbe detto “Altrimenti ci arrabbiamo” si era capito ancora prima di vederlo…
@cleaned: confermo. E non solo quello, ma anche e soprattutto il fatto che venga usata proprio come battuta di rappresentanza prima di ammazzare il cattivo finale. E’ un’acrobazia mica da ridere.
Faccio in tempo a suggerire un film nella categoria “titolo citato nello stesso film”?
Bruce Allmighty, nell’omonimo film.
Si, insomma, quello dove si scopre che anche dio lavora per Batman.
Jo, non hai letto le regole, i nomi e/o soprannomi sono squalificati! Mannaggia a te… ;)
[cono di luce] basta che funzioni [/cono di luce]
So di arrivare in ritardo ma ieri sera mio cugino Jerry Piotta mi ha piazzato su il film Hunt to kill. Seguono tre considerazioni.
1) sbaglio o lui indossa un completino di HH, ossia Helly Hansen, vero mito dei palestrati tres chic ?
2) il cattivo: non sembra proprio Earl di My name is Earl ? Cazzo, è uguale ! O è proprio lui ?
3) Lei lo chiama tantissime volte daddy: scommettiamo che alla fine non si tratta di un “vero” daddy ? Almeno da come lui la guarda, viene un dubbio assai legittimo…
Anche in “Star Trek: Primo Contatto” viene pronunciato “Star Trek”.
ovviamente solo nella versione originale, in italiano è diventato un anonimo viaggio stellare.
Ma smettila di criticare ston cold!! il solo motivo per cui dici che non sa recitare è perchè non è molto espressivo, ma non tutti sono dei campioni nel recitare.. però sembra che tu abbia un problema con tutti i wrestler, quindi f**k you!!!!!!!!!!