Evvai! Una recensione positiva! Un film pericolosissimo, ma che non mi ha deluso! Sono quasi commosso. Stavo iniziando a pensare di essere diventato una di quelle borse che si lamentano sempre, uno di quei cinici snob che fanno i superiori ma in realtà sono solo invidiosi. E se nel mio inconscio, a mia insaputa, volessi essere Patrick Lussier??? Brrrrr… Comunque: tutto risolto! Hobo with a shotgun, come dice il titolo, mi è piaciuto. Niente panico. Pronti? Via!
Trama: come nei migliori western, un vagabondo senza nome (Rutger Hauer) arriva in città scroccando un passaggio a un treno merci. Ci trova una situazione alla Giustiziere della notte 3: violenza ad ogni angolo, anarchia totale, la stampa si lamenta, la polizia che fa spallucce dicendo “eh oh”. Il boss criminale del quartiere, Drake, domina con l’aiuto dei due figli scoppiati e intrattiene la folla con decapitazioni non richieste. Esasperato dalla situazione, il vagabondo urla “IO NON CI STO”, si intromette, le dà, le prende, fa amicizia con una troiadalcuoredoro, recupera un fucile, “stops begging, demands change”.
L’idea principale è che questo film vada visto in videocassetta.
Ma non nel senso che è la solita saga del desaturato con graffi finti fatti con After Effects craccato: il contrario, anzi.
La mia idea è che l’esordiente Jason Eisener, già autore di un paio di corti che spaccano fra i quali il finto trailer da cui è tratto questo lungo, controllasse i giornalieri direttamente in videocassetta. I colori sono pulitissimi, saturati all’inverosimile e spesso in monocromatico, per cui l’unico modo per godersi il film a colori normali è registrarlo da Italia 7 Gold su una BASF da 120 che avete già precedentemente ripassato quattro volte rispettivamente per Cyclone – Arma fatale, The Exterminator, un film a caso con Richard Harrison e quello in cui Lorenzo Lamas fa il discendente di Alessandro Magno. È anche importantissimo girarlo in panoramico a 2,35:1, per godere appieno poi del ridimensionamento pan&scan che allarga a schermo pieno e taglia titoli e teste. Questa è pura nostalgia hardcore. Fatto questo, potete riporlo nella vostra videoteca a fianco di Furia cieca, Giochi di morte, Detective Stone e tutta quella roba per cui se chiedete a Rutger Hauer un giudizio su Io vi troverò gli scappa una breve risata compassionevole dopo la quale è meglio se non glielo chiedete due volte.
Ho visto miliardi di progetti fatti in povertà che contano nel guizzo di classe o anche solo nella presenza carismatica di una vecchia star in decadimento, dalle cose di Ed Wood alle ultime con David Carradine, e al 90% delle volte ci si ritrova immancabilmente davanti a una performance stanca, supponente o diretta con timidezza. Rutger Hauer invece ci crede. Se ne arriva bello zitto, butta qualche mezza espressione sospesa dal manuale dell’attorone navigato, prende il suo tempo per adattarsi al contesto cartoonesco di questa specie di incazzosissima Tromaville in cui si è ritrovato e per capire a che gioco si sta giocando. Poi apre la bocca, imbraccia il fucile, prende possesso del film e non lo restituisce più.
Eisener da parte sua, oltre a pompare i colori per sopperire a nastri usurati, rifiuta ogni effetto in digitale a costo di mostrare una testa decapitata col collo piatto da manichino e, a fronte del serissimo entusiasmo con cui mette in scena la faccenda, commette quel tipo di peccato di gioventù (i figli di Drake sono probabilmente interpretati da due suoi ex-compagni di liceo) che diventa soltanto garanzia di genuinità. Finalmente qualcuno che dà la netta idea di essere un vero appassionato cresciuto con queste cose invece che un improvvisato che ha visto solo i film di Tarantino/Rodriguez. Il risultato è grezzo duro e non necessariamente fulminante, ma c’è più di un’idea ispirata e per una volta si respira davvero aria di casa. Se volete per forza vedere un low budget anni ’80 che non è stato girato negli anni ’80 saltate Machete, saltate Grindhouse, saltate Rubber… no, frena, guardatevi le parti di Machete in cui compare Steven Seagal, poi rivolgetevi direttamente a Hobo with a Shotgun. Olè!
DVD-quote:
“Il miglior revival dell’era in cui i low budget violenti non erano post-ironici”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Bella recensione Nanni, bravo Eisener,bravo Hauer. Se la leggevo prima avrei proceduto al riversamento su una VHS di mio padre con sopra L’ultimo samurai e invece ho perso due fave…il colore sì, i figli di Drake sì, ma poi come dici azzecca veramente delle invenzioni e fa sentire aria di casa, bella recensione Nanni, bravo Eisener,bravo Hauer, beh adesso vado a prendere la pillola contento
Mmm… puzza di metarecensione…
OH MAN, CYCLONE! lo vidi tipo mille anni fa su Telelombardia (o era Odeon?) che era iniziato già da un pó.
Ricordo solo una moto supertamarra e una bionda (riccia?) dolcedura messa a caso. Forse finiva che la moto la guidava lei, non ricordo.
Credevo di averlo visto solo io.
Subito dopo diedero Il Replicante, forse perchè c’era un’altra moto zarra, chi può dirlo.
Finalmente una buona notizia ^__^
Fermi tutti: esiste davvero un film in cui Lorenzo Lamas interpreta un discendente di Alessandro Magno? e che fa? Reclama il trono?
Però, pensavo che più giù di Beautiful e dei film con gli squali ammazzaerei non si potesse andare, e invece….
JO IS AMUSED.
Grandissimo, non vedo l’ora di vederlo, era l’unico dei famosi trailer che mi dava speranza di un film bello se mai realizzato (vabbè, a parte Nicolas Cage nel ruolo di Fu Man Chu, ovviamente).
“per cui se chiedete a Rutger Hauer un giudizio su Io vi troverò gli scappa una breve risata compassionevole dopo la quale è meglio se non glielo chiedete due volte.”
Mi piace pensare faccia la stessa cosa se gli chiedono di Tarantino e della sua ragazza Rodriguez (Robert, non il soldatesso..)
ma arriverà mai dai noi in nord africa…
Ci sono già i sottotitoli su OpenSubtitles, non sperate di vederlo al Cinema. Devo ammettere che le vostre recensioni sono più interessanti quando segano i film, questa mi sembra tanto un contentino per tutti Recensori e Lettori.
Rutger venne a bari 2-3 mesi fa e ho avuto la grande fortuna di avergli stretto la mano. Ha fatto un film totalmente incomprensibile con un Regista Italiano svitato 30 anni fa. Ne sapete niente?
#giubari: non ho capito com’è andata. Ti ha stretto la mano dicendo: “ho fatto un film totalmente incomprensibile con un Regista Italiano svitato 30 anni fa. Google this, dude?”
e ancora: Regista Italiano è un marchio registrato? Se non lo è dovrebbe esserlo.
V, from here to etIrnity
era La leggenda del santo bevitore?
LA LOCANDINA E’ DA URLO. LA VOGLIO.
@Vinz no, ci ha fatto vedere un documentario\backstage incomprensibile con scene del film (leggenda del santo bevitore) e discussioni sue e del regista (Ermanno Olmi) che non avevano senso e il fatto che lui non parlasse un H di Italiano e il Regista una K di Inglese per lui era una cosa geniale (WTF), che faceva diventare il Regista (che per noi gesticolava all’Italiana e maccheronizzava ogni tipo di indicazione in maniera ridicola) un genio sensibile, un Artista grandioso etc…
Sapevo di poter usare Google ma volevo solo una breve rivisitazione del film nello stile della Redazione…
Sono corso a vederlo e devo ammettere che non mi divertivo così dai tempi de Gli Schizzacervelli, bello bello bello!
@ Pau: swordsman l’immortale, ce l’ho in DVD preso alla coop nel bidone dei film incompresi a 5 euro!
“bidone dei film incompresi”
Questa te la rubo. Dignita’ per tutti!
PIRACY NOW!!
ma perchè barbazozza fatto con uno dei servi del berlu è almeno decente???
i film da 6 politico del buon crucco si contano su una mano monca…
Ne avevo letto anche qui un po di tempo fa (spero posso linkare):
http://blogs.bestmovie.it/adrianoaiello/2011/04/11/la-mattanza-di-rutger-hauer-in-hobo-with-a-shotgun/
Per me però dopo mezz’ora poi ci si annoia
..si vede che chi ha fatto quella recensione scrive per un giornale pagato. mazza se si vede. Mai visto un numero di equilibrismo simile. Ecco perchè preferisco le recensioni “amatoriali” dei Calci. Non devi rendere conto a nessuno, a parte il Leaderer.
A volte l’autoreferenzialismo di certa nicchia fanzinara lascia davvero perplessi. Amo e seguo questo spazio perchè questo tipo di approccio è piacevole e centrato, ma quello che scrive Jo qui sopra, su quell’articolo è davvero delirante. L’idea dell’accerchiamento che ne deriva poi è infantile. Conosco la persona che ha scritto il pezzo (e paradossalmente ho conosciuto voi tramite lui) e che mi ha già tirato l’orecchio per averlo postato, ma cosa c’entra l’equilibrismo? Equilibrismo di che: è un post su un blog (si, legato a una società editoriale e se non fosse così non avresti sospettato nulla) su un film che in Italia non ha distribuzione, ha uno stile ironico e comunica passione per il cinema exploitation. Equilibrio tra cosa e cosa?
e’ bello sentire nanni felice ogni tanto…tira su il morale :D
Poche seghe! Più Hobo e Machete!
L’ironia dei 400 calci è bella perché evidenzia che i redattori non si prendono troppo sul serio, anche se evidentemente amano i filmacci (sia detto affettuosamente) che recensiscono.
Sarebbe divertente e forse molto più difficile un’operazione del genere sulla base di generi “seri” o seriosi. Lì sì che ci vorrebbe equilibrio.
Pensate un blog impostato come questo, in cui si attende con ansia l’ultimo di Pupi Avati e in cui i redattori chiosano: “quando guardo un film mangiando una pizza alle verdure voglio più melanconia!” oppure “Sì, bello l’ultimo di Woody Allen, l’introspezione c’è ed è pesa e tutto funziona, ma dov’è la psicanalisi?”
Insomma un blog goliardico e ipercitazionista che si esalta per le inquadrature statiche di Somewhere anziché per le scene di squartamento durante un rapporto lesbico in un film che mi sono appena inventato. Questo sarebbe equilibrio.
Fermo restando che mi diverto un casino a leggere i 400.
Hobo è tutto quello che Machete non ha avuto i coglioni di essere.
@Angela: scusa, in quale delle mie 4 righe traspare il delirio?
Se vogliamo giocarcela poi sull infantilismo, potremmo tranquillamente ricamare sull effetto “butthurt” che traspare dal tuo post, dove mi pare di capire che la tua reazione sia piu per il fatto che il recensore sia un tuo amico, che un recensore qualsiasi X.
Ma cerchiamo di rimanere in tema: l effetto equilibrista è si dovuto al fatto che lo scrivente pubblica i suoi testi sul blog di una casa editoriale, è proprio questo il punto. Mi pare oscillare tra l apprezzamento per un onesto e grezzissimo b movie, e il distacco dovuto suppongo dal fatto che scrivendo per una rivista ufficiale non ci si può sbilanciare più di tanto per un prodotto che di sicuro anche in dtv solleverà un polverone per la violenza gratuita che propone. Niente da dire eh, io nelle sue condizioni avrei fatto la stessa cosa. Mi limitavo (con tono ironico, che evidentemente non sono riuscito a rendere) a far notare come si avverta la differenza tra le due recensioni, non volevo certo insultare il recensore (e ancora, vorrei che qualcuno mi indicasse DOVE lo avrei fatto, vista la reazione..)
Scusate le eventuali sgrammaticature, ma sto scrivendo dal cellulare.
Recensivamente e mobilmente vostro, Jo.
Penso anch’io che l’unico evidente pseudo-difetto (e sottolineo pseudo) di quel pezzo sia che, per contesto, l’autore non possa scrivere “che strafigata spaziale”.
@jo: il delirio sta in quando definisci le nostre recensioni “amatoriali” ;)
“le scene di squartamento durante un rapporto lesbico in un film che mi sono appena inventato”.
voglio questo film prima di subito
@cuk
Sapevo che qualcuno l’avrebbe detto.
@Leaderer: in effetti.. ^_^
JO, niente di grave. Per me il delirio è presupporre l’equilibrismo sulla base di una premessa teorica, ovvero l’appartenza a un magazine. Volevo solo dire che andava contestualizzata l’affermazione perchè non è esattamente l’articolo sul cartaceo su Twilight, dove l’equilibrismo sarebbe ovvio, ma il post su un blog di un film senza distribuzione. Invece di sorprendersi che si parli di Hobo su Bestmovie si ipotizza l’esercizio equilibrista, solo perchè non ci sono bestemmie o esternazioni fanzianre nel pezzo:). Ovvio poi che ho risposto sulla base di un’amicizia, non è mica una disputa intellettuale! Il punto era semplicemente considerare la possibilità che l’assenza di entusiasmo derivasse dal fatto che il film non fosse particolarmente piaciuto, non dal contesto dove è stato scritto l’articolo. Poi va be, amen, mi scuso se sono sembrata più piccata di quanto in realtà non fossi.
Alla luce di questo, chi vuole una recensione di Somewhere in cui tutta la redazione insulta la Coppola senza ritegno lo dica mettendo un dito dove più gli piace.
sul tg2, mentre leggevo questa rece, hanno trasmesso un servizio su un italiano che fa film di arti marziali in cina e lo chiamano kang il combattente.
OT
The VelociPastor
http://youtu.be/aDNzzhCpqxA
fine OT
qualcuno per favore spezzerebbe un paio di occhiali?
grazie!
@El Cobrechito
Quando hai scritto: “registrarlo da Italia 7 Gold su una BASF da 120″ ho avuto 3 orgasmi pre -natali. Uno per ogni: Italia 7 Gold, Basf e 120”.
Poi sono svenuto. Lo guarderò domani.
@Peruviano intonato
mi chiedevo dove fossi finito. Ma in realtà Rufus mi aveva fatto una confidenza in tal senso… Comunque: mi si sono spezzati gli occhiali per la violenza della eiaculatio. Sei contento ? Beh, sappi che appena vedrò Hobo, tornerò a cercarti. E sarà una vendemmia di sangue.
Questo film è stupendo, l’ho già visto due volte e appena convincerò quei mentecatti dei miei amici a guardarlo, partirà la terza visione. Purtroppo non tutti sono capaci di apprezzare film del genere. In effetti Hobo mi ha convinto molto ma molto di più di Machete, dove tra l’altro quel cesso – mito per carità – ma sempre cesso di Trejo, era desiderato da tutte le super fighe del film, tipo Jessica Alba…no no, mavvaffanfacebook!
FANCULO HOBO E’ UN FILM DELLA TROMA!!…
ah no?…occazzo.! io lo candidrei al piu’ troma dell’anno…
pero’ se era mezzora + corto era meglio..
io sto con Gigos
mei andiamo ad aprire un blog per conto nostro. Con black jack e squillo di lusso, anzi senza blog e senza black jack (cit.).
Nanni dov’e’ la mia dose calcesca del giorno??? E’ successo qualcosa?
@gigos: ma no, a me piacerebbe aprire blog di altri generi dove appunto ci si lamenta che ci sia poco dramma, troppo pochi balletti liberatori, pochi psichiatri, poco senso di colpa e così via. I400 calci verrebbero annientati
@uomo dei sogni: e’ morto gesu’ = vacanza :)
Noooooooooooooooooooooooooo
Ma non ti preoccupare! Girano alcune conspiracy theories secondo le quali e’ soltanto emigrato in un’isola segreta insieme a Jim Morrison e Michael Jackson… alcuni si spingono talmente in la’ da ipotizzare che resusciti gia’ domenica…
(la finisco qui, don’t worry)
@nanni: spoilerER
Dopo aver visto questo film ho capito una cosa: sono un genio. Ma l’ho capito in ritardo. Infatti voi tutti lo avete capito prima di me. Ma non importa esserci arrivato solo ora. Me ne faccio una ragione.
Poi ho capito che le mie vecchie Basf hanno ancora un’anima.
E che vi voglio un bene dell’anima, qualunque cosa tatuata e metallara voi siate. Esclusi il_presidente e rrobe.
Per il resto Hobo sembra pensato e fatto da un metallaro quindicenne, coi brufoli in faccia, e a cui piace farseli scoppiare, i brufoli. Capisco che Rubber sia una cagata proporzionata, con la sua sensibilità, mentre questo film, con il fucile che spara senza cartucce mille proiettili, sia la continuazione del sogno dell’autosquirting, quello che rende possibile il sogno di esserci.
Credo anche che @Luotto abbia un uplomb da gentleman inglese. Lui sa il perché.
Saluti e abbraci ai mucchieti di pus che adorano Hobo e i suoi fratelli.
Adesso però voglio lo spin-off di la Pestilenza, “adesso che hai ucciso Grinder devi prendere il suo posto”, fichissimo, sono i daft punk dell’ultraviolenza.
La pestilenza rulez!
My 2 cents:
http://annexiarebel.wordpress.com/2011/07/01/hobo-with-a-fuckin-shotgun/
Rivisto ieri con gli amici del club Turpa, (free your TURPA!) ed è stato delirio totale, uno spettacolo che non immaginavo… ma se il capo dice che gli è piaciuto ci sarò pure un motivo.
Comunque si consigliano vivamente varie applicazioni di collirio, prima, durante e dopo la visione.
Però mi stupisce che all’epoca non sia stato considerato seriamente per qualche nomination ai Sylvester, solo tra le migliori locandine (eccecredo) e un premio della redazione a Rutger come miglior vecchio (premio che gli avrei ritirato l’anno dopo causa Dracula3D).
questo film fa cagare!
bravo mariuzzo, diglielo!