Io ho paura di Alex Cox. E’ uno di quelli che solitamente mi stanno simpatici ma dei quali ho visto tutto sommato poco perchè non so mai cosa aspettarmi. Soprattutto, sono un gran fan dei suoi lavori degli anni ’80 (con tante riserve per Sid & Nancy) e ho un’idea vaghissima di quelli negli altri 20 anni, contando anche che la maggior parte sono stati film per la TV. Repo Man comunque è davvero un signor debutto, con un fratello di Charlie Sheen e un Harry Dean Stanton in piena forma e una storia piuttosto folle su dei tizi, i repossessors (sempre che si dica così), che si riprendono a modo loro le macchine di quelli ricchi che non ci pagano le tasse sopra per rivenderle ai più poveri. Lavoro vero da Robin Hood urbano zapatista che il regista faceva sul serio o così dice lui. Come avrete capito questo Repo Chick dovrebbe esserne il sequel al femminile. Voi direte: quindi è tutto rosa? Io vi dico:
Il contesto: Pixxi, Jaclyn Jonet (non so chi sia), è una figlia di papà che non lavora ma fa un sacco di cose, è una rockstar, modella, designer, ha una linea di trucchi e altroche la fanno somigliare totalmente a Paris Hilton ma anche a qualche hipster casuale tipo “fashion designer con gli occhialoni” perchè è sempre senza soldi, motivo per cui si ritrova la macchina riposseduta ed entrando in contatto con i Repo Men iniziare a fare la Repo Chick e finisce per inseguire un treno. Sul treno ci torniamo tra poco, ora dobbiamo parlare di cose più importanti: Repo Chick è INGUARDABILE. Nel senso proprio che è doloroso guardarne le inquadrature, i frame, le scenografie, le sedie, il trucco. E’ stato totalmente girato su green screen e in digitale che per chi non lo sapesse significa sfondi finti e sfocati e che quando va male lo sono anche gli attori. Nel migliore dei casi sembra di guardare un brutto video di Britney Spears, nel peggiore sembra di essere morti e finiti in un inferno di refusi Wharoliani. Si vede che Cox è consapevole della merda che ne sta uscendo fuori e cerca in molti modi di fare l’ autoironico e non prendersi troppo sul serio sparando i colori a manetta e rendendo tutto il più finto possibile, anche con l’utilizzo di modellini, ma il risultato non fa altro che peggiorare (in realtà ho paura sia una metafora per indicare il mondo divenuto finto, ma allora dovrei pensare che si stesse prendendo sul serio e non voglio farlo) e il delirio pop che ne esce fuori supera qualsiasi soglia di sopportazione. Fosse un film di merda criticarne l’estetica sarebbe scontato, il fatto è che sto film di merda non lo è e, anzi, ha una buona sceneggiatura. Sicuramente godibilissima, intanto perchè Cox ha dalla sua una personale ironia e una capacità di critica notevole sulla quale si basa tutto il film: tra simil Paris Hilton che fanno finta di avere una carriera, punk ignoranti al suo servizio e hipster vegani non se ne salva uno, solo i Repo Men, perchè fanno del bene. Poi c’è di mezzo UN TRENO CARICO DI MISSILI DIRETTO VERSO LOS ANGELES A TUTTA VELOCITA’.
Un anno prima di Unstoppable, Alex Cox lanciava un treno carico di esplosivo verso un città minacciando di distruggere Los Angeles. L’unico modo per fermarlo è quello di abolire il golf e far diventare vegano il presidente. GIA’. Ad un certo punto ci sono pure dei missili che inseguo il minaccioso treno per farlo esplodere prima che raggiunga i centri abitati. C’è anche quello che cammina sul tetto e salta da un vagone all’altro per andare nella cabina e fermarlo. Praticamente ci sono tutti i topoi di cui un film con un treno ha bisogno e, badate bene, non sono mica gli ultimi 10 minuti, ma esattamente metà film. Repo Chick per metà è un ACTION CON TRENO. Un TONY SCOTT PUPPAMI LA FAVA. UNA CORSA CONTRO IL TEMPO. E ci son dei momenti in cui la suspance è quasi vera, in cui nooooo qualcuno pensi ai bambini. Se ascoltato senza essere visto (perchè la fotografia di merda rimane) potrebbe davvero sembrare un film americano con la gente che apre scompartimenti a suon di mitra.Voi ve lo aspettavate? Io no, affatto, mi ha spiazzato, dopo 40 minuti di orrenda fotografia ero già pronto a mandare tutti a cagare e invece mi son ritrovato a fare i conti con il mezzo di trasporto più in voga negli ultimi anni di cinematografia americana. Alla luce di questo il film non solo si aggiudica il privilegio di essere un film recensibile su I 400 CALCI, ma acquista un fascino del tutto particolare che non fa dannare per aver perso 90 minuti della propria vita.
DVD-quote:
“Brutto da vedere, ottimo da ascoltare.”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Da non confondere con Repo Men, dove al posto delle macchine ci sono gli organi. :)
La storia di Repo Men e’ infatti buffissima, e ora ve la riassumo che ve ne freghi qualcosa o meno:
– Alex Cox gira Repo Man con la Universal
– 25 anni dopo circa, Alex Cox vuole fare il sequel ma non ha i diritti su titolo/personaggi e compagnia bella, perche’ ce li ha la Universal
– Alex Cox decide di narrare una storia completamente diversa e chiamarla Repo Chick
– la Universal si preoccupa tantissimo del paciugo mal girato recensito qui sopra
– la Universal si preoccupa a tal punto che prende un film che aveva gia’ pronto da un paio d’anni ma non voleva fare uscire perche’ troppo brutto, il cui argomento e’ per coincidenza simile, e puramente per ostacolare Cox lo butta fuori col nuovo titolo “Repo Men”
– si fanno ridere dietro entrambi
Mamma mia sicuramente fra Repo Man, Repo Men e Repo Chick si sono impegnati per confonderci le idee.. Grazie del riassunto cobretti!
La sequenza di “Repo Men” in cui Law e morosa si estirpano da soli gli organi rimane a suo modo nella storia. Come l’epidemia di febbre spagnola e Italia-Zambia 0-4, ma ci resta.
concordo con Paul.. in quella scena si toccò la vetta del trash assoluto.
Bene, ora mi tocca guardarlo.
sono indeciso se recuperalo o far finta di non aver mai letto questo articolo…
Se ti piace Cox potrebbe divertirti, sennò lascia perdere.
Calma… Repo Men quello con Jude Law e Forrest Whitaker è un signor film. Qui lo dico e mai lo negherò.